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Autore: Dany9998    13/06/2014    3 recensioni
"Amare vuol dire restare anche quando la vita ti urla di correre"
Alex e Justin sono due migliori amici, sono cresciuti insieme e hanno condiviso tutto, ormai sono come due fratelli. Entrambi hanno un sogno: Alex sogna di diventare una grande stilista, mentre Justin un cantante famoso. Si sostengono e si aiutano a vicenda nella realizzazione di questi sogni. La strada sarà piena di imprevisti e sorprese. Ma loro riusciranno a superarle assieme. E piano piano quel sentimento di amicizia diventerà sempre più forte, finché diventerà amore. E nonostante tutto e tutti saranno contro di loro, loro resteranno uniti, perché amare vuol dire restare. Dimostreranno di essere inseparabili.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-UNBREAKABLE

-Capitolo 5


La luce che entrava in camera mia dalla finestra mi svegliò. Mi alzai dal letto e mi guardai allo specchio. Ero più riposata che mai. Ero vestita col mio pigiama morbido e comodo. Mi avvicinai alla finestra e vidi davanti all'hotel un taxi da cui scese un ragazzo biondo, con gli occhi castani e le supra viola. Quello era Justin! Appena riuscii a riconoscerlo uscii dalla camera e scesi al piano terra il più velocemente possibile. Vidi Justin all'entrata e senza pensarci un attimo gli andai incontro e gli saltai addosso. Justin fece in tempo a lasciare le valigie e prendermi. Le mie gambe erano intorno alla sua vita, le sue braccia che mi stringevano a lui e le mie che stringevano il suo collo. Appena mi lasciò lo guardai. Era stupendo ed ero contenta che fosse lì. Dopo qualche secondo mi accorsi che ero in pigiama, avevo urlato svegliando tutto l'hotel e tutti mi guardavano. Arrossii dalla vergogna.
'E meglio se saliamo' mi disse Justin nell'orecchio.
'Si, penso proprio di si' dissi volendo andare sottoterra dalla vergogna. Justin inizio a ridere. Salimmo di sopra, la sua stanza era accanto alla mia.
'Qui sono le tue valigie' disse Justin sorpassandomi e entrando nella mia stanza per poi mettere le valigie a terra. Lo seguii e chiusi la porta.
'Penso che dovrei andare' disse, era triste. Qualcosa gli dava fastidio
'Justin...' dissi 'C'è qualcosa che non va?' alzai un sopracciglio
'No niente' cercò di fare un sorriso forzato
'Non e vero' dissi ' vieni racconta' mi sedetti sul letto e lui accanto a me.
'Ryan, il ragazzo che doveva ospitarci a NY, il mio migliore amico, mi ha deluso moltissimo.' disse diventando triste. Hai presente quando Jax si ammalò?' mi chiese e io annuii con la testa. 'Ecco, in quel periodo vivevo con lui a New York ed ero fidanzato con una ragazza stupenda, Caitlin. Quando Jaxon si è ammalato sono dovuto tornare a Stradfort. Lasciando entrambi a New York. Ieri quando sono arrivato da Ryan ho trovato lei a casa sua e ho scoperto che...stanno insieme' mi raccontò Justin

'Quindi ti hanno tradito?' dissi
'Si...' disse serrando le labbra
'Mi dispiace tantissimo' dissi, mettendoli una mano sulla spalla. Non sopportavo vederlo in quelle condizioni. 'Sai...ho buone notizie!' dissi sorridendo.
'Buone notizie?' Justin voltò il suo sguardo verso di me.
'Si, Jessica Rawel è in questo hotel!'
'Cosa?' disse Justin alzandosi in piedi. 'Quindi ho una possibilità per realizzare il mio sogno' disse lui sorridendo.
 

*JUSTIN*
Ero scioccato. L'idolo di tutti i teenagers era in quell'hotel, a pochi passi da me. Jessica era la mia occasione per affermarmi. Sono anni che cantavo davanti a quel teatro, sono anni che provo a farmi conoscere, ma invano. Ora era possibile.
'E lei dov'è adesso?' chiesi ad Alex
'Non lo so, forse e giù' disse alzando le spalle.
Uscii velocemente dalla camera e corsi giù per le scale. Alex mi correva dietro urlandomi dove andassi ma io la ignoravo. Arrivai al piano terra e proprio quando volevo entrare nel ristorante andai a sbattere contro una ragazza. Alzai gli occhi e mi scusai per quanto fossi imbranato. Appena alzai la testa vidi davanti a me la perfezione. Quella donna con i capelli castani e gli occhi verdi. Vidi il mio biglietto per la fama: Jessica.
'Scusa,scusa,scusa.....' dissi imbarazzato dalla situazione.
'Non ti preoccupare.' mi disse sorridendo. ,Piacere, sono Jessica.'
'Justin...' dissi accennando un sorriso
'Tu sei l'amico di Alex? Quello che ama la musica?' mi chiese gesticolando
'Si son-' non feci in tempo a finire che qualcuno mi venne addosso. Era Alex che mi era corsa dietro per tutto l'hotel.
'Ahi' disse staccandosi da me 'Proprio qui dovevi fermarti'
'Ti sei fatta male' chiesi guardandola
'Non proprio' ripose 'Ciao' disse notando Jessica e salutandola con la mano.
'Ciao, stavo proprio conoscendo Justin, sai poco prima abbiamo avuto un piccolo scontro' disse facendo l'occhiolino, poi continuo 'Venite, andiamo a sederci'

Entrammo nel ristorante e ci sedemmo ad un tavolo. Jessica si volto verso di me.
'Justin ho promesso alla tua amica che ti aiuterò! Quindi che cosa hai in mente?'
'Ma, mi piace cantare e vorrei magari registrare una canzone, e poi magari incidere un disco e fare un tour e avere fans...'
'Ragazzo sogni molto lontano' mi interruppe Jessica
'Lo so ma lo sogno da una vita e un giorno ce la farò' dissi deciso
'Non e cosi facile come sembra. E un duro lavoro, stancante e stressante. Solo perché in TV mi vedete sorridente non vuol dire che io sia sempre felice. Ci sono le prove, le ore in studio, le riprese, gli eventi, il fatto che sarai costantemente tormentato dai paparazzi e perderai la tua privacy. Sono cose che sconvolgeranno la tua vita. La fama non e solo soldi e felicità. Anzi. Bisogna avere molta determinazione e tanto talento'
'So che cosa vuol dire diventare famoso e quali sono le conseguenze. E in più io ho talento e determinazione' iniziava a irritarmi. 'Ci riuscirò con o senza di te' dissi alzandomi dalla tavola, voltandomi e andando via.
'Ehi ehi ehi, aspetta' mi disse. Mi voltai e lei continuò 'Non ho mica detto che non ti aiuto' alzò le sopracciglia. Un sorriso spunto sulla mia faccia.
'Domani vado in studio per il nuovo album, vieni anche tu e dimostrami di cosa sei capace.' disse alzandosi dalla sedia, prendendo la borsa e andando via. Mi passò vicino e la guardai sorpreso 'Seriamente?' dissi rimanendo con gli occhi spalancati.
'Si, dimostrami che lo meriti veramente' mi disse allontanandosi
'Lo farò' dissi. Alex era a tavola e mi guardava sorridendomi con compassione.
'Ce la farò' dissi andandole incontro. Lei si alzò e si butto tra le mie braccia, affondò il viso nel mio collo disse 'Lo so.' mi rispose lei stringendomi
'Dimostrerò a tutti di cosa sono capace. Domani sarà un nuovo inizio' dissi pieno di speranza
'L'inizio di una vita fantastica' aggiunse Alex

Tornammo ognuno nella sua stanza dopo averci dato la buonanotte. Sembrava tutto un sogno. Era il mio sogno che si stava realizzando.
La sveglia suono e mi alzai subito dal letto. Andai in bagno mi lavai la faccia e i denti e poi mi guardai allo specchio. 'Justin Bieber, nuova popstar americana'. Hmmm non suonava male.

Entrai in camera. Presi una delle valigie dall'armadio. Tirai fuori un paio di pantaloni neri, una maglietta nera, una felpa viola e le supra viola. Mi alzai i capelli col gel. Presi la mia chitarra ed uscii dalla stanza. Mi avvicinai alla porta di Alex. Non si sentiva nessun rumore e pensavo che dormisse ancora, quindi decisi di non svegliarla. Scesi le scale ed entrai nel ristorante dove Jessica mi aspettava.
'Buon giorno' dissi sorridente
'Ciao, pronto?' mi chiese
'Si, prontissimo'
'Ok allora facciamo colazione e andiamo' mi rispose lei
I camerieri ci portarono delle brioche e due caffè. Mangiai molto in fretta e Jessica mi guardava con dolcezza e rideva. Qualche volta mi diceva che mangiando cosi sarei morto prima di arrivare negli studi. Era simpatica e buffa. Era una ragazza che sapeva essere normale anche se era famosa in tutto il mondo. Dopo aver mangiato, uscimmo dall'hotel ed entrammo nella sua macchina dove ovviamente lei guidava. Nel giro di una ventina di minuti arrivammo agli studi. Scese dalla macchina e saluto i ragazzi con cui lavorava.. Mi presentò come un nuovo talento e questo mi faceva piacere. Dissero che volevano sentirmi cantare. Presi la mia chitarra e iniziai a cantare la canzone che avevo scritto qualche giorno prima “One love”.
Le note si sentivano in tutta la stanza e Jessica era stupefatta dalla mia voce. Continuava a sussurrare qualcosa al suo manager. Qualcosa di buono spero.
Finii la canzone e tutti mi fecero un grande applauso. Mi complimentavano ed ero orgoglioso di me.
'Hai una bellissima voce' disse Jessica
'Seriamente?' chiesi
'veramente una fantastica voce' ripeté Jessica
'Si, ha un timbro particolare' disse il suo manager, che scoprii si chiamava Scooter Braun.
'Grazie' risposi stringendo la mano a Scooter
'Che ne dici di una collaborazione nel nuovo album di Jessica?' chiese Scooter. Non credevo a quello che sentivo.
'Una collaborazione?' ripetei scioccato
'Sempre se Jessica è d'accordo' disse Scooter voltandosi verso di lei
'Ovviamente, mi farebbe piacere' disse sorridendo Jessica. 'Sarebbe un'esperienza fantastica fare un duetto con te e sarebbe una bella sorpresa per i fans'
Restai in studio con lei mentre registrava. Amavo la sua voce e il duetto sarebbe stato perfetto. Finito il suo lavoro prese la giacca e mi fece segno di seguirla fuori. Uscii.
'Ti va se andiamo a mangiare un gelato?' disse Jessica
'Certo, sarebbe magnifico' dissi senza pensarci neanche un secondo
Camminavamo per le strade di L.A. e ogni tanto qualche fan la fermava per fare foto o per un autografo. Erano persone che si sentivano realizzate incontrandola. Loro realizzavano i loro sogni. E presto io avrei realizzato il mio diventando il sogno di altre ragazze. Arrivammo ad una gelateria 'Billy's ice cream'. La gelateria preferita di Jessica.

'Come mai mi aiuti?' chiesi curioso, lei era una pop star di fama mondiale e io un normale ragazzo del Canada. In più sapevo che molti le avevano chiesto l'aiuto ma lei si era sempre rifiutata.
'Perchè mi stai simpatico e tu hai veramente talento' mi rispose mangiando il suo gelato
'Seriamente?'
'Si, sei speciale. Hai qualcosa che mi ha subito attratto in te. Non so cosa ma mi hai subito colpito'
'Come ti ho colpito?' la faccenda diventava interessante.
'Sei pieno di domande oggi!' esclamò
'Rispondi' la provocai
'Come mi hai colpito?' fece una pausa 'Con la freccia di Cupido'

Quasi affogai con il gelato al sentire delle sue parole. L'avevo colpita con la 'freccia di Cupido'?! In poche parole si era presa una cotta per me. So che sono attraente, ma non esageriamo. Se sono riuscito a far innamorare di me Jessica allora posso sposarmi persino la regina Elisabetta. No scherzo, non lo farei mai.
'Ehm...cosa e successo?' dissi per farglielo ridire
'Mi hai sentito, non fare lo stronzo ora! Io non lo ripeto!' disse orgogliosa
'Ah no?' dissi alzando le sopracciglia. Subito dopo misi le mani sui suoi fianchi e iniziai a farle il solletico.
'No....basta.....Justin smettila!' diceva tra una risata e l'altra
'Dillo, dillo che mi ami' dicevo continuando a farle il solletico
'No, mai'
'Ah si! Bene!' lei rideva a crepa pelle mentre la gente che passava ci guardava male
'Okok!' fece un respiro 'Va bene, TI AMO' smisi di farle il solletico ma le mie braccia rimasero attorno alla sua vita. 'Contento?' mi chiese
'Si contentissimo!' ci guardammo negli occhi per qualche istante. Poi all'improvviso lei incollò le sue labbra alle mie finchè non si unirono in un unico bacio perfetto.

Dopo qualche secondo ci staccammo ma lei rimase tra le mie braccia. Mi guardò per un'istante e poi mi spinse via.
'Scusa non dovevo.' disse e poi corse via. La seguii velocemente. Arrivammo in hotel e lei salì subito nella sua stanza chiudendo la porta. La raggiunsi poco dopo. Aprii la porta delicatamente ed entrai nella stanza. Vidi Jessica che guardava fuori dalla finestra. Jessica si voltò, mi vide e riprese a guardare fuori. Mi avvicinai piano piano a lei. Lei tremava e chiuse la finestra, si morde il labbro.

'Ti ho baciato io, ho fatto una cosa stupida, priva di significato.' dice lei senza convinzione e chissà a cosa pensava mentre guardava fuori dal vetro appannato dal suo sospiro tiepido, stringendo la maniglia tanto forte da far sbiancare le nocche. Ormai le ero alle spalle, così vicino da avvertire un profumo quasi sparito. La maglietta è tesa sul seno che si solleva e si abbassa veloce, il respiro affannoso.

'Mi sono fatta prendere dall'entusiasmo. Ti conosco da a malapena due giorni. Dimentica quel bacio' disse lei con voce tremolante

'E se non volessi farlo?' dissi abbracciando la sua vita da dietro e baciandole il collo 'Perchè hai paura?' continuai

'Sono stata delusa moltissime volte. Molti ragazzi sono stati con me e mi hanno usata per la fama. Se ne sono approfittati e poi quando hanno ottenuto quello che volevano mi hanno lasciato come se nulla fosse. Non ti conosco e non voglio passare le stesse cose. Ancora.' disse lei senza guardarmi

'Ma io non di deluderò' dissi baciandole il collo e poi la guancia
Sentii il suono del suo cuore che batteva rapido, ansioso. Lei evitava di guardarmi, il naso schiacciato contro il vetro. Le accarezzai delicatamente la nuca con la punta delle dita e lei si voltò di scatto, mi afferrò il polso.

'No…non voglio rischiare' disse. La sua voce era flebile e le sue labbra tremavano, continuava a stringermi il braccio, le unghie conficcate nella carne ma leggevo un desiderio diverso nei suoi occhi, un desiderio che faceva bruciare la mia pelle. I nostri occhi si incastrano gli uni negli altri e dopo pochi secondi la tirai a me e la baciai. Con ancora più passione di prima. Lei avvolse le sue braccia intorno al mio collo stringendomi a sé. Mi desiderava anche se con paura. Con le mani cercai dietro la schiena la cerniera del suo vestito. Poi la aprii lentamente finché il vestito si trovò a terra lasciando Jessica in intimo. Mi tolsi la maglia e poi iniziai a baciarla sul collo. La presi in braccio e la distesi sul letto dove iniziai a baciarle i seni e accarezzarle i fianchi mentre lei mi tirava leggermente i capelli. Scesi con delicatezza dai suoi seni alla sua pancia lasciando una lunga scia di baci. Lei iniziava a rilassarsi sotto il mio tocco ma continuava a tremare per l'emozione. Risalii alle sue labbra che continuai a torturare con morsi e baci, mentre con le mani accarezzavo la sua schiena e lentamente arrivai al gancetto del reggiseno, lo tolsi e iniziai ad accarezzarli e baciarle i seni. Jessica iniziava ad ansimare dal piacere. D'improvviso Jessica mi prese per le braccia e capovolse la situazione e me la ritrovai sopra di me.

'Qui comando io' disse provocante, feci un mezzo sorrisetto e le lasciai fare. Jessica inizio a baciarmi il collo poi scese piano piano ai pettorali e mi baciava sensualmente i capezzoli, cosa che mi faceva impazzire. Poi continuò ad andare ancora più giù, lasciando una scia di baci sui miei addominali. Mi slacciò i jeans e poi mi tolse i boxer. A questo punto ripresi la situazione e mi rimisi sopra di lei. Le tolsi con delicatezza lo slip e poi entrai in lei poco dopo. Mi muovevo sempre più velocemente mentre Jessica mi stringeva a sé sempre di più. […] Dopo due ore cademmo sfiniti entrambi, lei si addormento accanto a me. Allora presi su, mi vestii e ritornai nella mia stanza.

Quella ragazza era la mia unica occasione per diventare qualcuno. Non la amavo, per niente. Ma per essere sicuro che dopo quel duetto non sarebbe finita dovevo assicurarmi un posto accanto a lei. In più avevo bisogno di sfogarmi dopo il tradimento di Caitlin e lei...apriva le gambe facilmente.

 

 

*ALEX*
Stavo comoda comoda nel mio letto a guardare la TV. Ero in ansia per sapere cosa aveva fatto Justin. Ieri era stato in studio a registrare la sua prima canzone, era fantastico. Stava realizzando il suo sogno. Mi dispiaceva soltanto per il fatto che non mi aveva svegliato. Avrei voluto essergli accanto in questi momenti importanti. E mi dispiace che ancora non mi ha fatto sapere nulla. Ma lui ha scelto cosi, e va bene. Cambiando canale la mia attenzione fu attirata da una notizia su Jessica. Mi fermai per vedere di cosa si trattava.
“La famosa cantante Jessica Rawel ha finalmente trovato la sua meta? La star e stata vista ieri uscire dagli studi insieme ad un ragazzo alto e biondo e molti testimoni dicono che i due erano molto intimi. I paparazzi non sono riusciti a fare molte foto ma ne abbiamo una del magnifico bacio tra i due......”
Qualcuno bussò alla porta, mi alzai e andai ad aprire. Era Justin. Lo abbracciai e poi li feci segno di entrare. La televisione andava ancora, ma l'immagine del bacio non c'era più, quindi non riuscii a vedere chi fosse il ragazzo.
'Questa e la dimostrazione del possibile fidanzamento di Jessica, che è il ragazzo, cercheremo di scoprirlo...' sentii parlare il giornalista. Spensi la televisione.

'Quindi com'e andata? Dissi facendogli segno di sedersi

'Benissimo' rispose Justin sedendosi 'Sono stato in studio, ho conosciuto il suo manager e gli ho fatto sentire come canto' spiegò lui

'E cosa hanno detto? Gli piace la tua voce?' chiesi curiosa

'Si la hanno amata. In più il manager, che ora non ricordo come si chiama-' disse ridendo '-mi ha chiesto di fare un duetto con Jessica'

'Oddio ma e fantastico' dissi con un sorriso a trentadue denti 'Farai un duetto con una delle cantanti più famose del mondo'

'Si e incredibile!' disse Justin

'Perche non mi hai svegliato ieri?' chiesi

'Dormivi e non volevo disturbarti' disse serio

'Volevo esserti accanto' gli dissi triste

'Ti prometto che la prossima volta verrai con me' mi disse abbracciandomi 'Ora riposati'

'Va bene. Buonanotte.' Gli dissi. Poco dopo si staccò da me e uscì dalla stanza
Poco dopo sentii il mio cellulare squillare. Era mia mamma. Sbloccai lo schermo e accettai la chiamata. Non le avevo parlato da quando ero scappata di casa una settimana fa.
'Pronto' dissi
'Dove cavolo sei Alexandra?' disse mia mamma tutto d'un fiato
'Sono a Los Angeles'
'Dove? Ma cosa ci fai li? Come sei arrivata li? Con chi sei?' rischiava di prendersi un infarto
'Sono partita con Justin mamma, e visto che voi non mi lasciavate andare sono scappata'
'Oh mio dio, preparati che veniamo a prenderti!' disse mia madre
'NO!' alzai la voce
'Come no?
'Non voglio tornare a casa mamma, non torno!'
'Ma....' mia mamma no aveva parole, poi sentii un “Passamela”. Quello era mio padre.
'Alexandra Russo, torni immediatamente a casa.' tuonò mio padre
'No, papa, rimango qui'
'Hai visto il tuo Justin, e lui che ti ha messo queste idee in testa. Lui che va in giro con le star, Alex tu non hai che fare li, ti sta prendendo per i fondelli.' disse mio padre
'Papa ma di cosa stai parlando?...Scordatevelo, io non torno!' dissi nervosa
'Alex, scegli, LUI O NOI?'
'Lui papa, lui!' non esitai un secondo a rispondere perché io lo amavo e non lo abbandonerei qualsiasi cosa succeda.

'Alexandra sei mia figlia e farai quello che dico!' tuonò mio padre

'Allora dimentica che hai una figlia' dissi

'Va bene, allora dimentica che hai una famiglia' disse mio padre e poco dopo riattaccò.
Scoppiai a piangere. Era come se qualcosa dentro di me si fosse spezzato, forse il mio cuore, non so....mi avevano tolto un pezzo della mia vita. Avevo perso la mia famiglia e Justin mi escludeva dalla sua vita. Mi sentivo male e tremendamente sola.

   
 
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