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Autore: ScottLynch    14/06/2014    0 recensioni
Il Ragnarok è un'organizzazione terrestre fondata su un patto tra gli uomini e le entità del cielo. Gli angeli si impegnano a limitare le uscite dei demoni sulla terra e nel caso un demone dovesse sfuggire gli uomini dovevano eliminarlo. Dall'altro lato gli uomini devono concedere preghiere agli angeli per dargli la forza per continuare. Tyler è un ragazzo che all'apparenza sembrerebbe un metallaro cieco, ma andando oltre le apparenze si scopre che è forse il più formidabile agente che il Ragnarok possieda, infatti il minimo contatto con le sue mani può strappare di dosso l'anima. Ma un'oscuro passato che neanche lui sa di avere.
QUESTA FANFIC E' FRUTTO DI UNO STUDIO SULLA MITOLOGIA E SUL FOLKLORE MONDIALE, QUINDI E' POSSIBILE CHE IL CONTENUTO POSSA URTARE LA FEDE DI QUALCUNO.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tyler raggiunse il ponte con le mani prive dei guanti e fissò negli occhi uno ad uno tutti e 4 i cavalieri dell'apocalisse. Non aveva paura, solo una incredibile voglia di dimostrare il suo valore. Il cielo tuonava, la pioggia scendeva a dirotto, costringendo Tyler a togliere gli occhiali e a buttarli per terra. Ora li fissava con i suoi occhi bianchi e pallidi, gli stessi occhi di chi osò guardare in faccia Dio. I tuoni rombavano nell'aria, il vento si scatenava sempre più forte muovendo i capelli del ragazzo in un furioso turbinio. Il suo volto impassibile era una maschera di puro odio. Privo dei guanti che rinchiudevano il suo potere, la sua vera essenza si stava scatenando. Iniziò a correre, calpestava le pozzanghere con noncuranza, determinato a far cadere ai suoi piedi uno per uno tutti i cavalieri, si muoveva furioso e inarrestabile in una corsa demoniaca pronto a dannare le anime di coloro che osano opporsi a lui. Guerra, l'angelo della distruzione e del caos per primo, spinto dal suo orgoglio prese le redini del suo cavallo rosso inizio la sua cavalcata brandendo la sua spada rosso sangue anch'egli impassibile di fronte al furioso temporale che accadeva intorno a lui. L'uno non staccava gli occhi dall'altro, gli occhi bianchi di Tyler rimanevano concentrato e bloccati in una specie di incantesimo assieme a quelli del cavaliere dell'apocalisse che fissava il ragazzo con i suoi occhi scuri sotto l'elmo forgiato nelle più torride e afose viscere dell'inferno, brandiva la sua spada, la lama che si racconti, dia inizio ad ogni conflitto e ad ogni guerra. La spada dei massacri. Intrisa del sangue di milioni di uomini, di milioni di demoni, di milioni di angeli, ma mai del sangue di un Dio. La spada era lunga, così lunga che il cavaliere era costretto a trascinarla con la lama che toccava terra creano un solco sulla terra al suo passaggio accompagniato passo passo da quello dei zoccoli del cavallo rosso fuoco, Buhriman, il cavallo che corse tutto lo stige, la leggenda vuole che abbia corso da confine a confine tutto l'inferno. I due erano a poco più di 4 metri l'uno dall'altro, ed era strano come : la pioggia, i tuoni e il vento sembravano intensificarsi come a volerli dividere. Il cielo stesso tremava all'idea che quei due combattessero tra loro. Il cavaliere della guerra alzò la sua spada sopra la testa, Tyler prese slancio e si lanciò in un pugno con la mano destra verso la faccia del cavaliere il quale non desiderva altro, in quanto era a mezz'aria Tyler non aveva sbocchi verso una schivata, la spada di Guerra scese come una ghigliottina sul corpo di Tyler colpendogli il collo e tagliando di netto la testa dal resto del corpo. Il cadavere del giovane ragazzo cadde a terra senza vita. -TYLER !- urlò Maria disperata dal tetto dove lei e Bonny guardavano il triste spettacolo, la ragazza era incredula. Non riusciva a concepire come il ragazzo con il quale era cresciuta fosse ora morto davanti a lei, e senza che lei potesse fare nulla per fermarlo. Scoppiò in un pianto liberatorio, fatto di singhozzi e lacrime che sgorgano a dirotto, cadde in ginocchio, persa in uno sguardo vuoto. Guerra fermò il suo cavallo, non degnò di un'altro sguardo la carcassa del giovane, era troppo impegnato a godersi la vista del sangue che scorreva sulla sua spada, guardava quello spettacolo con uno sguardo sadico, come quello di un leone che fissa il corpo dilaniato di una gazzella, lo sguardo di un semplice soldato che tiene tra le mani la testa del re nemico, lo sguardo di un semplice angelo che ha ucciso un Dio. Ma quello sguardo fu la sua rovina. Era troppo occupato a vantarsi e a godersi la vittoria per accorgersi che la mano sinisistra di Tyler lo aveva raggiunto in pieno volto, un colpo tremendo, così forte che l'elmo andò in frantumi, la forza di Tyler mista al potere della mano sinistra riuscì con un solo colpo a far uscire dal corpo, l'anima del Cavaliere, il quale cadde a terra senza vita. Tyler, quando gli fu mozzata la testa era morto, ma nel suo corpo non scorre semplice sangue. -A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. Apocalisse 21:6.- Nel suo corpo scorrono le mitiche acque della vita, acque in grado di riportarlo in vita da ogni tipo di morte in battaglia, facendo svanire il suo cadavere e ricomponendolo in perfette condizioni, ma c'è un prezzo da pagare. Ad ogni sua morte viene allungato il tempo che deve passare prima che le acque della vita abbiano di nuovo effetto. Tyler guardò il cadavere del Cavaliere per terra e poi alzò lo sguardo sulla sua anima. Un'aura rossa, un concentrato di odio e forza. Allungò il braccio destro verso di essa e lei ne fu attratta come una falena dalla luce, Tyler assaporò il potere del Cavaliere della guerra dentro di se, ne divorò la rabbia e l'odio con le quali temperò il proprio animo, ora aveva dentro di se l'anima del più grande guerriero che abbia mai solcato : il cielo, la terra e l'inferno. Anima da Guerra. Un nuovo devastante potere che concede a Tyler una determinazione ed una resistenza fuori dal comune. Con gli occhi rosso fuoco dati dal nuovo potere si voltò a guardare i restanti 3 cavalieri, non sembravano affatto stupiti. -Guerra è sempre stato un'avventato.- esordì il cavaliere bianco -E' ciò che si merita per la sua esuberanza e per il suo orgoglio, ma tu... tu non sei un comune umano, chi sei ?- Tyler fissò dritto negli occhi il Cavaliere -Il mio nome è Tyler Inanitas, e vi ucciderò uno ad uno se non ve ne andate.- rispose Tyler. I Cavalieri si guardarono tra loro. E poi tornaro a fissare Tyler, con i loro sguardi velati. Scesero dai propri cavalli e si inginocchiarono. -Vostra maestà, son passati secoli da quando vi rinchiusero, ma ora siete libero...-
   
 
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