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Autore: Evola Who    14/06/2014    1 recensioni
John e Yoko erano in camera loro, accoccolati tra le coperte del letto, dopo aver fatto l’amore.
Lei era addormentata abbracciata a John e lo stringeva teneramente.
Mentre lui era sveglio e con il suo braccio sinistro dietro alla testa e con gli occhi aperti che guardava il soffitto, pensava ad una discussione avvenuta con Paul qualche giorno prima…
Autrice: Nuova e piccola storia divisa in tre parti su John e Paul del periodo “White Album”
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do not want you anymore… now I want you

 
 

Estate1968 Weybridge Kenwood.

Londra pomeriggio tardi.

John e Yoko erano in camera loro, accoccolati tra le coperte del letto, dopo aver fatto l’amore.
Lei era addormentata abbracciata a John e lo stringeva teneramente.
Mentre lui era sveglio e con il suo braccio sinistro dietro alla testa e con gli occhi aperti che guardava il soffitto, pensava ad una discussione avvenuta con Paul qualche giorno prima…


Abbey Road ore 11:30 del mattino.

Paul, quel giorno era da solo in studio e stava aspettando John facendo avanti e dietro per la troppa tensione accumulata.

Quando John arrivò pochi minuti dopo, era davvero molto calmo e vendendo Paul così, chiese con tono scherzoso: “Che fai? Ti scavi un fosso girando?”

Paul si fermò, guardò John con aria alquanto scocciata e disse: “Sei ritardo! Lo sai?”
 
“Scusa ma avuto da fare!” gli rispose entrando e sedendosi sulla sedia di fronte alla scrivania. 

Paul incrociò entrambe le braccia e sospirando chiese sarcasticamente: “Tutto qui? ‘ho avuto fa fare’? È la tua giustificazione, ho ne hai un'altra?”

“Dio, Paul! Che cosa devo dirti?! Ho avuto da fare e ho fatto tardi! Okay? E non sono affari tuoi quello che faccio!” 

Paul cercò di calmarsi e anche se in quel momento avesse voluto solamente cingere il collo di John con le proprie mani, disse: “Certo, ho capito! Hai avuto ‘da fare’ con la tua nuova amichetta, giusto?”

A quelle parole, John fu completamente accecato dalla rabbia e si alzò guardando Paul in faccia con uno sguardo che rifletteva completamente i suoi sentimenti in quel momento:

“Senti, lei ha un nome e si chiama Yoko non ‘la mia amichetta’, è chiaro? E non voglio più sentir uscire dalla tua bocca certi aggettivi nei suoi confronti!”

Paul non rispose, mise le mani suoi fianchi e sospirò rumorosamente, prima di avvicinarsi al compagno e dire:

“John, ascolta. So che tu sei innamorato di lei e che state insieme e … sono felice per voi, credimi. Ma hai ancora un gruppo da portare avanti con un album fa finire e un’ azienda che perde soldi! Almeno cerca di pensare anche a questo, perché io da solo non ce la faccio. Mi sembra di impazzire!”

“Ormai il gruppo sta andando a puttane e tu lo sai!” rispose lui passivo.

Paul fece finta non aver sentito, non voleva continuare a litigare con John. Lui, al contrario sarebbe solamente voluto tornare ai vecchi tempi;

quando John e Paul erano ancora un duo affiatato sia nella vita che nel lavoro. Ma ormai quei tempi erano andati ed erano finiti. Ora bisognava andare avanti e cercare di fare il possibile per salvare almeno il salvabile.

“Ma hai ancora questo da pensare e dobbiamo trovare un modo per sistemare tutto! A Sem sta venendo quasi un esaurimento nervoso per cercare di riparare le perdite delle compagnia, visto che è il nostro manager*.”
Disse Paul in tono quasi esasperato per cercare di convincere John e farlo tornare dalla sua parte.

“Perché non trovi tu un modo per riparare queste perdite? Visto che l’idea delle ‘Apple’ è tua, ma hai lasciato lo stesso che il lavoro sporco lo facesse la tua ragazza?” chiese John in tono passivo.

A quelle parole, Paul, si alzò di scatto e infuriato nel sentire certe parole che uscivano dalla bocca di quello che un tempo era stato il suo migliore amico, ma che ora sembrava solo un estranio come tutti gli altri al quale in un certo modo Paul era ancora legato;
gli urlò in faccia: “Hey! L’idea della Apple era di tutti! Anche tu eri d’accordo con me e lo era anche Sem! e poi sono l’unico responsabile delle idee e delle decisioni del gruppo!”

“Perché tu sei l’unico che ci crede ancora in questo dannato gruppo!”esclamò il chitarrista tutto d’un fiato, spiazzando Paul.

“Svegliati Paul! Apri gli occhi e affronta la realtà! Ormai è tutto finito e bisogna che ti svegli da questo sogno! Forse dureremo ancora per un anno o due. Ma ormai nessuno sopporta più questa situazione e anche se a malincuore ognuno di noi sa che ci stiamo avvicinando al capolinea. Lo sa anche Sem. Ma l’unico che fa finta di niente sei tu. Sei tu che ti impegni per questo gruppo, per gli album e per la Apple. Perché hai paura di accettare la verità e ti dedichi a tutto ciò anima e corpo facendo finta che vada tutto bene. Ma lo sai qual è la verità. E che anche tu sai che non è così eppure ti ostini tanto a fare il contrario” disse John, fissandolo negli occhi.

Paul non rispose.
Sapeva che aveva ragione e nonostante gli avesse praticamente urlato tutte quelle cose in faccia senza farsi il minimo problema, il bassista intravide negli occhi del suo compagno tutta la sincerità e la brutale onestà di questo mondo.
 John aveva ragione, lui stava solo indugiando per paura ed era arrivato il momento di affrontare davvero tutto ciò. 

“Quindi,o affronti la realtà o vai a vivere nel mondo immaginario che ti stai costruendo da solo!” terminò John, continuandolo a fissare mentre si sedeva di nuovo di fronte alla scrivania.

Paul, però non gli rispose. Non riusciva a trovare le parole giuste per esprimere i suoi sentimenti in quel momento.
Dopo che aveva sentito John urlargli quelle cose in faccia, era precipitato nel vuoto più totale. La sua espressione arrabbiata si era trasformata in una completamente assente.

Si, John aveva ragione. Lui era il solo che credeva ancora nel gruppo e che aveva pensato di prendere il comando per a nuovi progetti e con idee nuove;
poteva provare a risolvere tutti i problemi e gli attriti che si erano creati. 
Ma sapeva anche lui che non avrebbe funzionato a lungo e che un giorno sarebbe stato proprio lui a dare quella notizia, che ora cercava di allontanare e respingere con tutto se stesso; al mondo intero.

“E lo sai perché tu fai cosi? Perché tu non sai quello che vuoi fare dopo. Non hai la minima idea per come continuare ad andare avanti quando tutto questo sarà finito, perché forse tu sei il primo a non aver mai pensato ad una carriera solista. E per questo che ti impegni cosi tanto per noi. Non è vero, Paul?” Finì John con un piccolo sorriso beffardo disegnato sul viso.

Paul se la prese ma non lo fece notare.

Aveva ragione di nuovo. Però non lo voleva ammettere non per orgoglio personale, ma per non dare la soddisfazione a John che quello che diceva era giusto.

“Ah si? E tu invece? Tu hai delle idee per il tuo futuro? Hai una idea per una tua carriera? Una carriera da solista con lei?”gli chiese Paul in un tono alquanto di sfida.

John si alzò e portandosi le mani ai fianchi, gli rispose sinceramente: “Si! Io ho dei progetti, delle idee, vedo un futuro con Yoko magari a scrivere un album insieme e poi…. Dio solo lo sa che cosa accadrà!”

“Mi domando che cosa ti abbia fatto cambiare idea in cosi pochi mesi, mi domando di come ti sei fatto condizionare così tanto da lei, mi domando perché ti vedi tanto a scrivere canzoni insieme a lei, piuttosto che con me?”gli disse Paul e lo guardò con sfida.

John non rispose.

Rimase completamente sorpreso e spiazzato al tempo stesso dalle sue parole; prima di chiedergli con molta disinvoltura: “Per caso sei geloso di Yoko?”


*Sem è diventata manager del gruppo dopo la morte di Brian e ha chiesto delle sue ultime volta che Sem perdeva il suo posto. Per tutto il 67 non poteva lavorare lasciano il comando ha Paul. Poi del 68 comico a lavorare come manager insieme ha Mal Evans.


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Note della autrice:

Ecco la mia nuova storia!
Spero che vi sia piacuta!
E forse voi vi domantate:
Perchè sto pubbicano una 
nuova storia a quest ora e a desso
visto che non ho ancora finito le 
Sorelle E? 
Perchè mi va! XD
No, e che avevo scritto
questa nuova storia prima che
finse la scuola, lo fatta
coreggere mi è voluta
voglia di pubblicarlo a
parti!
Forse lo avrei pototo fare
solo due parte ma...
a me piace tirare per le
lunge qundi...
Spero che vi sia piacuto,
alla prosima e visto che
siamo siamo dei peodi dei
podiali... Forza Italia! 
E anche Inghiterra! (XD)
Ciao!
Evola

   
 
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