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Autore: Lady Shadow 87    12/08/2008    4 recensioni
Ed ecco la mia prima Fan-Fiction.
Alexa trova in fondo ad un cassetto una strana lettera, aprirà di fronte a lei un nuovo mondo, che mai nemmeno lontanamente avrebbe sperato di conoscere.
E' l'inizio di tutto.
Vi prego siate clementi. XD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Io, veramente, chiedo umilmente perdono, scrivere questo capitolo è stato difficilissimo non riuscivo a tirare fuori niente. E, veramente scusatemi, 3 facciate in 1 mese e mezzo è incocepibile. ._.'

E non sono completamente soddisfatta del capitolo, ma al momento non riesco a scrivere di meglio.  Spero che a qualcuno piaccia, è solo un capitolo di passaggio.

Il prossimo capitolo spero di riuscire a scriverlo velocemente.

*****

24 – Capitolo Ventiquattro

 

Ero davanti allo specchio da quasi un quarto d’ora, ormai il bagno era l’unico luogo in cui riuscivo a stare da sola i miei amici avevano seguito la richiesta di mia nonna fin troppo zelantemente e non mi lasciavano mai sola nonostante ora mi sentissimi molto meglio.

Toccai lo specchio.

Meglio.

Sicuramente meglio di prima, ma non stavo ancora bene.

Erano passati diversi giorni da quando mi ero risvegliata. Ed era cambiato un mondo.

Mi guardavo allo specchio e facevo fatica a riconoscermi, non saprei dire in cosa però ero cambiata, profondamente.

Tirai davanti i miei capelli accarezzandoli lentamente. Ero sempre stata orgogliosa dei miei capelli lunghi e lisci.

“<< Le ragazze è bene che tengano i capelli lunghi. Donano molto di più. >>”

Quando ero piccola mia madre mi disse quelle parole, credetti che fossero un complimento, e me li feci crescere, ero contenta che aleno qualcosa di me le piacesse. Anche lei aveva lunghi capelli lisci, ma i suoi erano biondi, di un biondo chiarissimo, mi erano sempre piaciuti molto ma non me li aveva mai fatti toccare o pettinare, aveva paura che glieli rovinassi.

Abbassai lo sguardo verso il lavandino, nell’angolo a destra c’erano delle forbici che ero riuscita a prendere di nascosto. Le presi in mano.

Rialzai lo sguardo sulla mia figura allo specchio.

Presi i capelli con la mano sinistra.

“ ... è bene che tengano i capelli lunghi .... donano molto di più...”

Un taglio deciso.

I capelli caddero a ciocche per terra, non mi fermai finchè non arrivarono tutti al livello delle mie spalle.

Mi fissai attentamente appoggiando le forbici di nuovo sul lavandino.

Il giorno dopo sarei tornata così ad Hogwarts.

 

La mattina seguente mi svegliai prima di tutti e mi preparai accuratamente, indossai l’abito nuovo che mi aveva regalato mia nonna per natale.

I regali li avevo aperti qualche giorno dopo essermi ripresa. Erano tutti bellissimi, mi ero scusata per non aver fatto il regalo a nessuno ma tutti mi avevano detto che non importava. Erano stati così cari.

Mia nonna mi aveva fatto più regali, tutti estremamente costosi a mio parere ma comtinuava a dire che non erano stati troppo costosi, immagino che mi volesse rassicurare.

I suoi regali erano stati un abito rosso scuro lungo fino alle ginocchia e molto ampio, per mantenere la gonna larga c’era un’altra gonna sotto. Il vestito aveva una scollatura quadrata e sul fianco un fiocco che chiudeva il nastro che circondava la vita.

Era un abito fantastico, molto diverso dal semplice vestito che avevo indossato per arrivare ad Hogwarts la prima volta, e anche lo stile era diverso.

Poi mi aveva regalato anche alcune paia di scarpe nuove, altri due vestiti e un cappello.

Ammise che mi avrebbe voluto regalare anche altra roba ma non conoscendo troppo i miei gusti aveva evitato, aveva comprato quelli perchè aveva saputo da Hermione che avevo pochi vestiti con me, e 0 galeoni.

Gli altri invece mi avevano regalato altre cose: Hermione un libro sul mondo magico, molto interessante, mentre Harry e Ron mi avevano regalato due libri sul quiddich dicendomi che assolutamente non potevo non conoscerlo e non provalro, più che altro la frase era stata di Ron, effettivamente avevano ragione non avevo mai provato nemmeno a volare, promisi loro che avrei provato appena tornati.

 

<< Alexa sei già sveglia, ma che hai fatto ai capelli?? >>

Mi chiese una Ginny ancora mezza addormentata.

<< Bè, erano ormai diventati troppo lunghi. >>

Risposi sorridendo.

Dovetti rispondere alla stessa domanda un pò a tutti appena scesi per la colazione. E tutti mi dissero che stavo bene anche coi capelli così corti.

E infine partimmo, alle 9 eravamo già davanti al binario 9 ¾ e poco dopo eravamo sul treno aspettando di partire, salutai tutti compresa mia nonna quando partimmo e mi sedetti al mio posto.

Mia nonna prima di lasciarmi andare mi aveva detto che quell’estate, appena fosse arrivata, l’avremmo passata assieme al Bennet Manor.Dentro di me ero sempre più curiosa di vederlo, chissà come era la mia casa.

 

<< E così si torna ad Hogwarts. La sola idea di dover rivedere la Umbridge e Piton mi viene male. >>

Disse Ron guardando la sua bacchetta.

<< Non me lo dire ... >>

Rispose Harry massaggiandosi la mano destra sopra cui erano ancora impresse le cicatrici causate dalla piuma speciale della Umbridge.

<< Dobbiamo anche pensare agli incontri dell’E.S. >>

Ricordai.

Hermione si girò verso di me.

<< Vero, te la senti di continuare Alexa? >>

Spalancai gli occhi alla sua domanda, guardai anche gli altri.

<< C’è abbiamo pensato che forse preferivi ... >>

<< Ma ovvio che voglio ancora partecipare, ma che domande sono ragazzi. Io voglio arrivare al vostro livello. Voglio combattere con voi, al vostro fianco e non essere di peso a nessuno. >>

Dissi tutto d’un fiato interrompendo Hermione.

<< Si ma ... >>

Tentò di ribattere Hermione, ma la interruppi di nuovo.

<< Niente ma, non vi libererete di me facilmente. >>

Risposi sorridendo furbamente.

Tutti mi guardarono perplessi.

Pochi mesi prima mi sarei arresa, avrei lasciato perdere. Ma ora non avrei più lasciato perdere le cose che mi interessavano, e pensando questo mi girai e mi persi guardando fuori dal finestrino.

 

Dopo molte ore arrivammo, scendemmo velocemente e ci dirigemmo verso il castello, era così grande, grande come la prima volta che l’avevo visto. Camminai lentamente godendomi quella vista spettacolare, ma non ci mettemmo molto ad arrivare davanti l’immenso portone, ed eccoci, nella grande entrata di Howarts. Molti studendi notarono la nostra entrata e bisbigliarono animatamente tra di loro.

<< Certe cose non cambiano proprio mai... >>

Sussurrai.

<< Ciao, siete tornati ... >>

 Ci salutò Luna Lovegood.

<< ... siete arrivati appena in tempo per la cena! >>

<< Ciao Luna.. >>

Ricambiò il saluto Hermione, seguita subito dopo da tutti noi.

Luna doveva essere ancora in versione natalizia perchè al collo indossava una collana con tanti piccoli alberini di natale. La vidi voltarsi e dirigersi verso la sala grande per andare a cenare, velocemente feci anche io per seguirla assieme agli altri ma di scatto si voltò verso di me e guardando me e i miei capelli disse:

<< Hai tagliato i capelli, vedrai che ora cresceranno più forti e resistenti. >>

Poi si rigirò e come se nulla fosse si diresse verso il suo tavolo. Io invece rimasi per un attimo ferma sul posto, sembrava quasi che invece dei miei capelli stesse parlando di me. Possibile? Era una ragazza così strana e incomprensibile. Sembrava svampita e invece a volte saltava fuori con frasi così vere. Alla fine mi diressi verso il mio tavolo assieme ai miei amici, ripensando ancora alla frase di Luna.

 

La mattina arrivò anche fin troppo velocemente, mi alzai e mi vestì con la divisa. Con la normale divisa, niente fronzoli e niente stranezze. In fondo non ce n’era bisogno.

Primo giorno, la prima lezione era pozioni con tassorosso. Mi sedetti come al solito di fianco ad Hermione, che aveva già preparato tutto l’occorrente sul tavolo, era sempre così precisa e perfetta in tutto ciò che faceva, bè non proprio in tutto, nei rapporti tra persone non era così perfetta sopratutto con Ron, si arrabbiava facilmente e si agitava anche quando non c’era bisogno. Perchè non voleva capire che era proprio cotta.

Nel mentre ero intenta in questi pensieri entrò il professor Piton.

<< Le vacanze sono finite, spero che anche voi siate tornati mentalmente ad Hogwarts. >>

Finita la frase si guardò d’attorno e appena mi vide fece uno sguardo strano, tra il perplesso e l’incredulo, ma il tutto mischiato con il suo solito menefreghismo.

<< Vedo signorina Bennet, che finalmente ha scoperto cosa sia la sobrietà, pare che le vacanze natalizie le abbiano fatto bene. >>

Evitai di rispondere, ma nel mio cervello si crearono tante risposte, e tutte diverse l’una dall’altra. Ma nessuna era carina, e non mi sembrava carino discutere fin dal primo giorno.

<< Sempre il solito ... >>

Mi sussurrò Hermione all’orecchio.

<< Io quelli così li ho sempre chiamati stronzi. >>

Risposi senza girarmi.

Ultimamente si comportava da vero stronzo, avevo saputo di come si era comportato quando non ero in me, a dire il vero forse lo era anche prima ma non me ne ero resa conto, forse ero io che credevo che sotto sotto fosse una persona gentile solo un pò burbero, vabbè, molto burbero.

Forse mi ero sbagliata.

Mentre pensavo questo però mi accorsi che era già finita la lezione.

<< Alexa dai muoviti, non vorrai mica stare lì seduta. >>

Mi voltai di scatto verso il professore per controllare  se si fosse accorto che non avevo praticamente ascoltato nulla della lezione e per fortuna notai che era seduto alla cattedra intento a guardare intensamente un libro.

Mi alzai velocemente prendendo la mia roba e seguii i miei amici nel corridoio.

Era stata veramente una fortuna che non se ne fosse accorto, senò sarei stata la prima a far togliere punti a grifondoro subito dopo le feste, e non ci tenevo.

<< Oh guarda chi si vede ... lo sfregiato...>>

Riconobbi subito la voce, ma mi piegai di lato per vedere oltre Ron che mi ostacolava la vista per esserne certa, era Malfoy assieme alla sua combriccola.

 

 

  
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