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Autore: focus_niam    14/06/2014    1 recensioni
Anno 1940
Durante la sanguinosa seconda guerra mondiale, in un ospedale militare nella periferia di Londra, operano giorno e notte il primario di chirurgia Malik Zayn, il dottore tirocinante Horan Niall, e lo psicologo/psichiatra Devine Josh con l'aiuto delle infermiere tra le quali Perrie, Eleanor e Sophia.
Probabilmente Niall pensa che la sua vita sia cambiata molto una volta giunto in questo posto; ma ciò che non può sapere è che cambierà ulteriormente quando un giorno verrà portato in ospedale un soldato semplice del generale inglese Cowell Simon gravemente ferito.
Il suo nome è Liam James Payne.
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Coraggiosamente Niam.
(Louis e Harry con accenni Larry compaiono successivamente!)
Accenni Zerrie
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La storia di come la guerra e la medicina debbano sempre collaborare.
E di come queste due cose completamente opposte possano essere collegate per mezzo di un forte sentimento quale è l'amore.
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1) Avviso! Scene non adatte ai facilmente impressionabili!
2) Uso di termini medici (o per lo meno ho cercato di usarli! XD )
3) Cenni storici (spero siano corretti! XD )
4) Riepilogo personaggi:
Niall!Doctor, Liam!Soldier, Zayn!Surgeon, Louis!(Surprise), Harry!(Surprise), Perrie,Eleanor,Sophia!Nurses, Josh!Psychologist, SimonCowell!General
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Aprile 1940
Pov. esterno:
Eleanor camminò in fretta verso la sala operatoria seguita da Niall e Josh.
"Mi perdoni dottor Horan, non volevo coinvolgere anche lei; volevo lasciarla riposare…" si scusò in fretta la ragazza.
"No, tutto a posto!" disse Niall con un po’ troppa eccitazione, e infatti Josh gli lanciò un’occhiata che doveva essere contemporaneamente di complicità e di rimprovero.
Niall chinò leggermente la testa ma non la smetteva di sorridere.
Eleanor invece non notò nulla di tutto ciò.
"E’ solo che il dottor Malik è impegnato con altri pazienti…" continuò a dire la ragazza, che si stava agitando per cercare giustificazioni. Josh la fermò un attimo mettendole una mano sulla spalla.
"Tranquilla El, il dottor Horan sta bene e non ti devi preoccupare. Anzi, in questo periodo devi evitare qualunque preoccupazione!" le disse sorridendo.
La ragazza sorrise imbarazzata e andò ad aprire la porta della sala operatoria mentre Niall cercava in tutti i modi di rimanere calmo.
Avrebbe conosciuto di persona Liam… Come poteva stare calmo?
Prima che potesse entrare Josh lo fermò inaspettatamente e quasi violentemente.
"Niall, non voglio che tu rimanga deluso; abbassa le tue aspettative" disse Josh severo.
Il sorriso ebete di Niall si spense e abbassò la testa annuendo.
Josh aveva ragione a proposito di ciò, ma Niall non ne era molto consapevole purtroppo.
"Su, entrate!" disse la voce squillante di Eleanor.
Niall scansò impaziente Josh e si precipitò nella stanza.
Appena Niall fu al suo interno lo vide.
Vide un Liam con gli occhi chiusi e un’espressione dolorante sul viso mentre si massaggiava le tempie; Sophia lo aiutava a mettersi seduto sul letto.
Il solo vederlo muoversi innescò all'interno sia del suo corpo che della sua mente inaspettate reazioni e sensazioni. Si sentì come sollevato ma preoccupato, felice ma timoroso, speranzoso ma insicuro.
Avvertì soprattutto lo stomaco stringersi in modo incredibilmente fastidioso, ma si limitò a serrare la mascella sopportando il dolore.
Ma era quasi un “dolore” che Niall, senza esserne mai stato a conoscenza, avrebbe sempre desiderato provare. Era un dolore quasi piacevole; anzi, più lo sentiva e più lo apprezzava.
"Dottor Devine, dobbiamo fare qualche controllo?" chiese Sophia vedendolo entrare.
Josh si grattò il mento un attimo prima di ammiccare a Niall.
"Credo che ci possa pensare il dottor Horan" disse Josh tutto d'un fiato.
Niall sollevò le sopracciglia incredulo.
Josh lo stava gettando senza tanti complimenti su quello che era diventato il suo tormento amoroso appena entrato in questo ospedale? Dov'era la coerenza?!
"Piuttosto Eleanor, andiamo a controllare i pazienti nel dormitorio?" disse Josh alla ragazza rimasta abbastanza sorpresa dal fatto di aver proposto Niall, probabilmente era ancora stanco, a prendersi cura di Liam. Tuttavia annuì poco convinta e lo seguì fuori dalla sala operatoria.
Liam, sentendoli parlare, alzò lo sguardo ed aprì gli occhi.
E così si fissarono entrambi per la prima volta.
 
 
Gli occhi di Liam erano puntati su quelli di Niall.
Delle iridi color cioccolato si mischiavano con delle iridi blu oceano.
Rimasero in silenzio per qualche minuto; visi impassibili, espressioni imperscrutabili.
Non c’era più la guerra, non c’erano più i malati, non c’era più il dolore, né la sofferenza, né la paura, né la morte… Non c’era più niente che fosse considerato banalmente “brutto”; non c’erano più queste cose perché c’erano solo Liam e Niall.
E il loro sguardo.
E quel momento magico che faceva pensare ad entrambi di essere al posto giusto nel momento giusto.
E di essere felici.
Sophia si sentì improvvisamente a disagio e si rischiarò leggermente la gola.
Improvvisamente Liam e Niall si risvegliarono dal loro impensabile stato di trance e Niall parlò per primo colto completamente dall'agitazione e dal turbamento.
"C-ciao… No, cioè, salve! Sono Niall… No, cioè, il dottor Horan!" disse balbettando.
Liam sorrise a trentadue denti per la goffaggine del ragazzo che aveva di fronte e cercò di richiamare alla mente, che anche per lui in quel momento era abbastanza scombussolata, il modo più simpatico per presentarsi.
"Ciao Niall! Sono il soldato semplice Liam, Liam Payne" rispose Liam, e Niall arrossì violentemente per il fatto che avesse di proposito ripetuto i suoi errori; ma rise divertito e allungò timidamente la mano.
Liam gliela strinse energicamente sorridente ma, appena i loro palmi si incastrarono uno con l’altro, aggrottò le sopracciglia confuso e fissò le loro due mani che si stringevano ancora ma avevano smesso di scuotere.
Il contatto gli sembrava non strano, ma… particolare; quasi speciale.
Alzò di nuovo lo sguardo verso Niall che era rimasta a bocca semi-aperta.
Rimasero di nuovo in silenzio per qualche minuto fissandosi nuovamente.
Ognuno trovò nell'altro qualcosa di mai provato…
Quella situazione non era corretta. Sembrava una cosa sbagliata, ma si sentivano entrambi così bene nel farla. Era sbagliata ma perfetta.
Ora Sophia era davvero a disagio per quell'evidente ma incomprensibile sintonia che i due ragazzi avevano subito scoperto e cercò di uscire dalla sala per lasciare loro un po’ di spazio.
"Ha fame? Vuole che vada a prenderle qualcosa da mangiare?" chiese in fretta a Liam.
Liam scosse la testa risvegliandosi un’altra volta da quello stato di astrazione e, accorgendosi che stava ancora stringendo la mano a Niall, la ritirò di scatto.
Niall sobbalzò leggermente e abbassò lo sguardo fissandosi le scarpe imbarazzato.
"C-come ha detto?" balbettò Liam mezzo intontito.
Sophia aggrottò le sopracciglia visibilmente confusa dall'atteggiamento dei due ragazzi.
"Ho chiesto se avesse fame…" ripeté in modo piuttosto impaziente.
"Ah, no! No, grazie…"
Sophia sorrise e fece per alzarsi quando Liam posò una sua mano sull'avambraccio di lei.
"Ehm… mi scusi! Ora che ci penso avrei un po’ di fame…" disse Liam stringendo i denti e la ragazza cercò di mantenere la sua calma nonostante fosse abbastanza stupita. Niall invece ridacchiò senza pensarci su.
"Torno subito" disse Sophia.
"Grazie mille" rispose Liam.
Liam le sorrise gentilmente e lei, arrossendo leggermente, notò che dopotutto era davvero un bel ragazzo.
Niall, ripresosi dal suo imbarazzo con la sua precedente risatina, rimase attirato da quel piccolo scambio di battute tra Liam e Sophia.
"Ah giusto! Signor Payne, mi permetta di presentarle Sophia…" disse Niall tutto ad un tratto.
"Piacere!" disse Liam sorridendo sempre di più e strinse energicamente anche la mano della ragazza che sorrise a sua volta semi-imbarazzata.
"Piacere…"
Liam indugiò anche con lei osservandole i rari e sensuali lineamenti, la pelle liscia e abbronzata e la linea sinuosa e attraente del corpo nonostante il camice.
Niall questa volta sentì nello stomaco un’orribile senso di smarrimento guardando Liam e Sophia insieme. Era completamente diversa dalla sensazione di prima e non c’era modo che potesse procurasse piacere come quell'altra. Cercò di ignorarla.
Fu dunque la ragazza a sciogliere la stretta di mano e uscire dalla sala con passo spedito.
Tornò quindi il silenzio che Niall si affrettò a rompere prima che la situazione si facesse strana come era successo per due volte poco fa.
In realtà non l’aveva considerato un silenzio ambiguo… Era uno di quei silenzi piacevoli, molto difficili da scovare e praticamente impossibili da praticare con un’altra persona. Eppure con questo tale Liam c’era riuscito! Cosa significava?
"Allora… Come si sente?" chiese Niall con un tono mezzo professionale.
Liam, sospirando leggermente, sorrise di nuovo e guardò Niall negli occhi.
"Mi dia pure del “tu”!" disse invece.
“Non si dà del “tu” ai pazienti…” pensò Niall, ma trovò un’altra risposta che sarebbe sicuramente stata più apprezzabile e cordiale.
"Allora dovrebbe cominciare lei!" ribatté Niall.
Liam impiegò qualche secondo a capire ciò che aveva detto Niall, ma poi rise annuendo.
"Hai ragione! DAMMI pure del “tu”!"
Niall sorrise soddisfatto e si prese una sedia che posizionò di fianco al letto.
"Dunque, come TI senti?" disse Niall evidenziando in modo buffo la seconda persona singolare.
"Come uno che ha appena ricevuto due pallottole nella spalla e una bella botta in testa!" rispose subito Liam e Niall scoppiò a ridere nonostante la situazione mentre Liam rimase piacevolmente sorpreso dalla risata rumorosa e incontrollata del ragazzo che aveva di fronte.
Forse era una delle più simpatiche che avesse mai sentito…
Niall si riprese e parlò con qualche lacrima negli occhi provocate dall'esagerata risata per una semplice battuta.
"Ci siamo accertati che fosse tutto a posto! Anzi, il dottor Malik ha operato la tua gamba che era messa molto male. Altri dottori meno capaci l’avrebbero anche amputata..." Niall si mise subito una mano sulla bocca rendendosi conto della propria inconsapevole insensibilità. Liam rimase infatti visibilmente scosso dalla risposta di Niall e il suo sorriso si spense.
"S-scusa, non volevo…" cercò di scusarsi Niall.
"No tranquillo, tutto a posto" rispose Liam ma evidentemente non era “tutto a posto” perché in quel momento stava osservando ossessionatamente le proprie gambe.
Niall non seppe più cosa dire e mise una mano sul braccio di Liam con sguardo sconsolato e dispiaciuto.
Liam sentì un brivido stranamente piacevole scorrergli dal punto dove Niall lo stava toccando per tutta la spina dorsale ma Niall, avvertendo un piccolo spasmo da parte di Liam, la spostò pensando che gli desse fastidio.
Liam, improvvisamente deluso, si girò verso Niall mordicchiandosi con forza il labbro inferiore per evitare di invitare Niall a lasciare pure la mano dove stava. Sarebbe sembrato un disperato!
"E… questo dottor Malik era quello che era con te prima?" disse Liam cercando di non pensare al fatto di prima.
"No, quello è il dottor Devine. E’ il nostro psicologo" spiegò Niall.
"Ah" si limitò a dire Liam prima di rendersi conto di non avere più altri argomenti di conversazione.
Quindi non poté alle precedenti parole di Niall e capì quanto fosse stato fortunato ad incontrare quel tale dottor Malik; avrebbe assolutamente dovuto ringraziarlo.
Tuttavia, tutto ad un tratto spalancò gli occhi facendo sobbalzare Niall.
I dottori di solito dovevano mantenere la calma in ogni situazione e Niall ne era abbastanza capace. Ma con questo Liam gli si era scombussolato tutto il modus operandi e si sentiva come se fosse un’altra persona; un dottore che aveva perso tutta la sua professionalità ma che avesse acquisito un nuovo cuore che pompava sangue molto più di prima, vittima di nuove e inaspettate emozioni.
Si buttò infatti su Liam afferrando saldamente le sue spalle e guardandolo intensamente negli occhi mentre i loro visi erano a pochi centimetri di distanza.
"Cosa succede, Liam?!?!" disse concitatamente Niall.
Liam non si lamentò minimamente di questa pericolosa vicinanza; forse perché aveva la mente concentrata su un'altra cosa o forse semplicemente perché riteneva che non ci fosse nulla di male negli eccessivi interessamento e preoccupazione di quel simpatico dottore.
"Ehm… Niall?" balbettò Liam.
"Sì???" insistette Niall con tono eccessivamente preoccupato.
Niall probabilmente era anche più agitato dello stesso Liam senza nemmeno conoscere il motivo di tale agitazione.
"E’ normale che io non riesca a muovere le dita dei piedi?"





NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti! :)
Questa volta ho aggiornato presto (anche se il capitolo mi sembra corto!)! ;)
Anche perché volevo finalmente inserire la vera e propria Niam nella mia serie Niam! :D
Non so come sia venuto questo capitolo, l’ho scritto in fretta e furia!
Comunque! Come potevate immaginarlo, il loro primo dialogo (o il loro primo silenzio più che altro! Ahahah!) ho cercato di renderlo, come mi è solito fare, tenero tenero! ;D
Spero di essere riuscito nel mio intento!
Non ho molto da commentare questa volta!
So solo che i Niam sono adorabili in qualunque caso!
Quanto mi infastidisce il fatto che ultimamente su questo sito se ne vedano POCHISSIME (e quando dico POCHISSIME, intendo POCHISSIME!!!) di storie Niam! Povero me! :(
Ahahahah! Pazienza! Almeno sono motivato a scriverle io stesso!
Il titolo rimane fedele a quello originale del film (Da qui all'eternità, Fred Zinnemann, 1953)!
Come sempre, spero che il capitolo o la storia in generale vi stia piacendo e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! ;)
Un abbraccione! :D
Ciauuu! :)
  
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