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Autore: HarryStylesLover046    15/06/2014    2 recensioni
"volevo solo ricominciare da zero, ma poi, harry styles, sei arrivato tu"
Camilla Cooper viene bocciata all'ultimo anno di scuola a casua della sua vita troppo sfrenata che la distrae dallo studio, ma vuole ricominciare. Alla nuova scuola decide di mantenere un profilo basla vemso, ma non impedirà ad Harry Styles di notarla, senza contare il fatto che abita nell'appartamento di fronte a lei... Infatti il nostro amato riccio decide di conquisatrala a tutti i costi, in qualche modo. Inizialmente ruba il suo diario ricattandola per farla venire ad una festa con lui ma poi le cose cambieranno... Camilla si lascerà andare o cercherà di rispettare il programma per il nuovo anno?
Dal capitolo 7
...estrasse da dietro la schiena il mio diario e me lo tese.
− Scusa per averlo rubato.
− Menomale. Adesso vattene di qui – risposi. Lui diventò pallido come un cadavere e iniziò a balbettare.
− Stavo scherzando Harry, ridi che la vita è bella. Ma la prossima volta che lo farai ti immergo nell’olio bollente – dissi riprendendo il diario dalle sue mani tremanti.
− Styles ti sei forse spaventato per aver creduto di perdere l’amore della tua vita?
– Non puoi immaginare quanto...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Harry’s Pov.
Appena i ragazzi arrivarono presi a correre per la stanza preso da una frenesia enorme. Non me ne ero accorto inizialmente ma nelle altre pagine c’erano foto che la ritraevano. L’avrei potuta riconoscere guardandola senza dover arrivare all’ultima pagina e leggere l’indirizzo. Ce ne era una dove stava senza reggiseno dove i capelli le coprivano a malapena i capezzoli. Un’altra invece dove faceva la verticale a gambe aperte appoggiata ad una colonna con un disegno di un pene. Appena il resto del gruppo vide tutte le foto iniziarono a ridere e urlare.
– Styles adesso ce l’hai in pugno! Io direi facciamole un bello scherzo: ricopriamo la scuola con queste foto. Nella maggior parte è seminuda e poi tutti verrebbero a sapere la sua vera natura – esclamò Niall.
– Horan non correre. Harry io ti consiglierei di approfittarne. Insomma adesso sta cercando di tenere un profilo basso, non vorrebbe certo la popolarità di tutta la scuola... – iniziò Louis
–Dove vuoi arrivare Tomlinson? – chiesi incuriosito 
– Voglio dire e se usassi la situazione a tuo favore. Con lei al tuo fianco Payne rosicherà come un castoro. Portala alla festa di stasera e domani mattina usando la scusa di una cosa che non ti è andata a genio, metti la foto della verticale nell’armadietto di Liam. Così si diffonderà la notizia a macchia d’olio e lei sarà al centro delle attenzioni e tu con lei. Infatti tenendola sotto la costante minaccia di tappezzare la scuola con le sue foto, lei ti dovrà obbedire per forza.
– Louis sei un fottutissimo genio! E non sapete ancora la parte migliore... abita qui di fronte a me! – esclamai. Era tutto perfetto: avrei ottenuto la mia vendetta su Liam Payne, la migliore ragazza della scuola che sarebbe diventata la mia puttanella personale.  Fece un sorriso compiaciuto e si mise all’opera insieme agli altri ragazzi.
Camilla’s Pov.
Mi sdraiai sul divano con una pezza sulla fronte. Stavo diventando paranoica per colpa di quel diario che avevo perso, tutte quelle esperienze e foto che volevo lasciarmi alle spalle erano raccolte tutte lì: troppo belle per essere buttate, troppo gravi per essere sbandierate a tutto il mondo. Magari l’aveva trovato una ragazza e l’aveva dato alla segreteria. Si certo doveva essere per forza così. L’indomani sarei andata lì per chiedere e sicuramente l’avrei riavuto. Erano le nove e ormai doveva essere ora di cena. Così decisi di alzarmi e andarmi a cucinare qualcosa. Improvvisamente bussarono alla porta, dopo un secondo di esitazione controllai dalla spioncino ma non vidi nessuno. Così aprii la porta e a terra c’era una lettera. La aprii spaventata e dentro trovai la mia foto in topless con una bottiglia di vodka e i seni coperti a malapena dai lunghi capelli. Ebbi le vertigini e il mondo mi sembrò crollare addosso. Dentro vi era un biglietto scritto con una scrittura sottile: Tranquilla ne ho molte altre copie, se non vuoi che vengano affisse per tutta la scuola mettiti qualcosa di bello e bussa all’appartamento di fronte, stasera vieni con me ad una festa. Il tuo adorato vicino. Raccolsi la foto caduta da terra e la strappai in mille pezzi. Avrei dovuto chiamare la polizia, ma non si sarebbe risolto niente. Decisi di agire e uscii di corsa andando a bussare alla porta di quel maniaco, ladro, bastardo. Sentivo le risate di altri ragazzi da dietro la porta che si interruppero non appena bussai. Un ragazzo biondo mi aprì la porta sorridendomi.
– Guarda chi si vede! Hey bello c’è la ragazza che aspettavi – disse. Camilla lo scostò dalla porta e fece irruzione nella stanza, piena di scatoloni. Un ragazzo moro con gli occhi nerissimi la accolse con un inchino ma poi ritornò a scrivere sul telefono. Invece un altro castano la salutò cordialmente e successivamente le fece l’occhiolino.
– Chi è tra di voi lo stronzo che mi ha rubato il diario.
– Oh lui si sta preparando per la festa, cosa che tu non hai fatto vedo. Dai andiamo di la e vediamo un bel vestito che faccia diventare verde di invidia Payne – Senza darmi il tempo di protestare mi condusse fuori l’appartamento e mi trascinò nel mio. Poi tirò fuori una copia della mia foto di prima dalla tasca dei pantaloni e dovetti rinunciare al saltare su di lui per ucciderlo. Lo condussi in camera da letto ed aprii l’armadio. Tirai fuori i miei vestiti per le feste e li stesi sul letto. Erano tutti molto... provocanti. Lui ne scelse subito uno nero molto aderente, scollato e sorrise sentendomi sbuffare. Ovviamente non volle uscire nemmeno quando mi cambiai, tanto mi aveva visto in topless ed ero sempre stata dell’idea che biancheria e costume da bagno fossero la stessa cosa. Andai nel bagno e mi pettinai i capelli poi mi girai verso di lui indecisa: – Devo anche truccarmi? – Lui parve rifletterci ma alla fine scosse la testa. Chiusi un secondo gli occhi e mi ricordai dell’ultima volta che misi questo vestito. Era il mio compleanno di due ani fa, durante la mega festa organizzata sempre a casa di Jake. Presi la borsetta nera con dentro le chiavi e il telefono.
– Vado con la mia macchina grazie vi seguirò, magari può venire anche qualcuno di voi con me.
– Penso che Harry ci tenga ad accompagnarti personalmente.
– Harry Styles?! Ci avrei scommesso che era lui, che figlio di puttana, finita questa festa gliela faccio pagare!
–Buon per te ma adesso dobbiamo andare – uscimmo dall’appartamento e ci dirigemmo a quello di fronte che era ancora aperto. Il moro e il biondo erano appoggiati alla porta e poi c’era lui... Con una maglietta bianca a mezze maniche e un pantalone nero con le Converse bianche abbinate. I capelli erano scompigliati ma in modo affascinante, aveva le mani in tasca e sorrise vedendomi arrivare verso di lui con Louis. Appena mi fu vicino iniziai a prendere a pugni il suo petto fino a che non mi bloccò le mani e le spinse contro il muro. Poi avvicinò il suo viso al mio orecchio: – Risparmiati la rabbia per quando andremo a letto – Io mi liberai dalla sua presa ed andai avanti scendendo per le scale senza aspettare nemmeno l’ascensore. Fui immediatamente seguita dal castano.
– Io mi chiamo Louis comunque
– Io invece, no aspetta, lo sai già il mio nome perché il tuo amichetto ladro te l’ha già detto e scommetto che ha trovato tutte le mie foto e vi siete fatte due risate guardandole.
– Ok rilassati biondina. Cercherò di convincere Harry a non pubblicarne nessuna – mi fermai all’improvviso e Louis sbatté contro di me.
– Lo faresti davvero? Senza nulla in cambio?
– Perché no, insomma che senso ha rovinare la vita di una ragazza solo perché ti ha respinto.
– Se tutti i ragazzi della mia vecchia scuola la pensassero come Harry, allora sarei già bella che morta – conclusi io scendendo l’ultima rampa di scale.
Le porte dell’ascensore si spalancarono ed Harry uscì, incurante mi cinse i fianchi con un braccio e si avviò verso una mini bianca. Entrai dentro e il profumo di auto nuova mi investì. Lui si sedette e mise in moto senza proferir parola. Dopo aver fatto i primi cinque minuti di macchina decisi di interrompere questo silenzio assillante.
– Cosa vuoi da me esattamente?
– Devi fingere di essere la mia ragazza.
– Ma complimenti Capitan Ovvio!
– Non c’è di che Sergente Sarcasmo – rispose lui ironico.
– Intendevo, dovremo andare anche a letto insieme?
– Solo quando mi va e non ho niente da fare.
– Sei un porco.
– Disse quella che si faceva scopare dentro uno sgabuzzino.
– È stato l’anno scorso adesso non sono più così.
– È un vero peccato, non ci sono molte figure femminili fighe dentro la nostra scuola: tu e le STSF eravate fantastiche, cosa è successo poi?
– Niente di importante, ti dico però che sta succedendo adesso: un idiota ha appena sbagliato strada facendoci andare verso l’autostrada – appena sentì le mie parole sterzò bruscamente e ritornò indietro nella strada di prima.
– È stato il pensiero di tutte le tue foto chiuse dentro il mio comodino che mi ha fatto distrarre. Dimmi una cosa: Come avete fatto tu ed Emily a farvi una foto vicino a degli agenti incatenati dentro la loro stessa macchina della polizia?  
– Ho afferrato il concetto, tu hai il controllo su di me per delle stupide foto e quindi io non ho il diritto di chiamarti idiota.
– Sei perspicace allora! Compimenti meriti una stellina d’argento!
– Noo io la volevo d’oro. – dissi con falso risentimento. Harry accostò vicino ad un enorme cancello di ferro battuto. Lui fece il giro e le aprì la portiera. Il riccio le orse un braccio che Camilla accettò sbuffando.
– Andiamo a sbatter in faccia al mondo la nostra perfezione – esclamò lui. Io abbassai lo sguardo per non far vedere che stavo sorridendo.
 
   
 
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