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Autore: harrehles    15/06/2014    1 recensioni
"Sai qual'è il problema? Sono stufo di uscire con ragazza che per stare con me vengono pagate, sono stufo di stare con qualcuno che nei miei confronti non prova nulla, sono stufo che questo qualcuno pensi che sono davvero quell'immagine di "Harry Styles" che mi hanno affidato. E sono ancora più stufo che questo qualcuno passerebbe solo una notte con me per urlarlo al mondo per poi correre da Liam o Niall siccome secondo tutti loro sono gli unici affidabili."-sbottò.
Quelle sue parole mi avevano lasciato allibita, non riuscivo a dire nulla e in quel momento mi odiavo più che mai, stavo agendo come Harry pochi minuti fa, la stessa azione che aveva suscitato in me tanta ira.
Genere: Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi trovavo difronte uno sguardo confuso, rammaricato, deluso, dove mi risultava difficile reggerlo. In quella situazione più che mai mi sentivo vulnerabile, qualsiasi cosa che mi avrebbe detto, mi avrebbe sconfusionato la mente che da un pò avevo rimesso in ordine.

Forse i miei genotiri hanno ragione, il disordine fuori è dovuto a quello che hai dentro e credo che io sia proprio il macello.

 

"Cosa ci fai qui?"-gli chiesi impassibile, cercando che nessuna emozione padroneggiasse in quel momento in me.

"Cosa ho sbagliato?"-ripetè ma stavolta più a se stesso che a me. 

In quel momento si portò le mani alla testa, coprendomi la visuale dei suoi occhi, l'unica cosa di cui ero certa era che il suo sguardo era posato sul pavimento. Quella situazione mi mise in difficoltà, non sapevo cosa fare o dire, d'istinto posai una mano sulla sua spalla col tentativo di riassicurarlo.

 

"Nulla."-esitai a dirgli.

Due iridi verdi di un lucido intenso erano riflesse nelle mie iridi color nocciola. Combaciavano così magnificamente quei due colori, naturali, puliti, due semplici colori così completi insieme. Questo sono con Harry? Completa? 

 

"Impara a vedere una persona per quello che è davvero dentro, quello che dicono le persone è solo un immagine che gli è stata data."-indulgiò a dirmi, alzandosi e dileguandosi dal salone. 

"Forse non è l'opinione delle persone che davvero mi importa ma la paura di ciò che i miei occhi delineano di quella persona."-sbottai.

"Come la delineerebbero?"-chiese sconcertato, ritornandomi di fronte. 

"Harry..."-sospirai.

"Cher, dimmelo."-ordinò.

"Come un essere presuntuoso, sicuro di sè , per il quale i soldi sono al primo posto. Un essere che ha tutte ai suoi piedi ma i suoi occhi cercano ancora una principessa ma non sa che il principe scelse Cenerentola pur essendo una serva, che il principe Eric scelse Ariel pur essendo una sirena. A volte non si cerca davvero ciò di cui si ha bisogno ma solo cosa coglie l'attenzione degli occhi."-asserii.

In un certo senso in quel momento ero intimorita dalla possente figura che avevo davanti. Harry aveva quel fare intimidatorio, capace di mettere in sobbuglio la mia mente anche solo sorridendo. Cosa? No, Cher, no. Dovevo bloccare quei pensieri. Non potevo. Non dovevo spingermi oltre il limite che mi ero imposta.E toccare il tasto Harry voleva dire toccare il limite.

"Non ho mai cercato una principessa e tu dovresti saperlo. Perchè cazzo non riesci a capire?! Secondo te davvero avrei voluto avere una relazione con Carolina Flack, vent'anni più grande di me? Parere presuntuoso ai tuoi occhi? E sai una cosa? Dal primo giorno che ti vidi, da quando i nostri occhi si scontrarono, pensai "Lei riuscirà a gestirmi, a mettermi dei limiti e a far trasparire il vero me". Ma hai ragione. I miei occhi hanno adocchiato la persona sbagliata. Mi chiedo ancora perchè accettasti la proposta di lavoro se pensi questo di me."-sbottò.

"Non fare la vittima adesso."-scoppiai.

Quella situazione cominciò a scivolarci dalle mani, facendoci perdere il controllo.

"La vittima? Ma se in tutto questo tempo sei stata tu a farla e quando ti spiattellano la verità in faccia, rigiri i fatti a tuo piacere. Ti aspetti che le persone ci siano sempre per te, quando poi sono gli altri ad avere bisogno, tu sparisci."-sputò."

Non è vero."-negai.

"Si, invece. Ed è anche vero che sei come la Luna, c'è sempre qualcosa di nuovo di te che traspare e il giorno dopo si nasconde di nuovo."-ribadì.

"Se è un modo per dire che sono lunatica, si, lo sono."-asserii.

Poi arrivò il silenzio, quel fatidico silenzio che portò i miei occhi a contornarsi da un intenso lucido, volevo piangere, ma non li davanti a lui. Ero troppo orgogliosa per cadergli davanti. Forse lo eravamo entrambi fin troppo, da non trovare un punto stabile tra noi.

Infondo eravamo così diversi. Quel fottuto detto che gli opposti si attragono è solo una cazzata. E se gli opposti avessero la stessa carica? E se la Luna splendesse nello stesso momento con il Sole? Come può "meno per meno" fare più e "più per meno" fare meno? A volte non è questione di calcolo o logica ma solo di vista. Per alcuni, io e Harry siamo come una reazione chimica di doppio scambio, non sempre le stesse moli sono presenti in entrambi. Per altri, siamo come l'aria. Come può l'ossigeno esistere senza l'anidride carbonica e come può l'anidride carbonica esistere senza l'ossigeno?

Ed ecco in gioco la vista.

"Non può andare avanti così."-biasciai.

"Già."-sospirò.

"Domani chiamerò Jhonny per licenziarmi."-ammisi.

"Cosa?"-urlò, sgranando gli occhi.

"E' la cosa migliore."-bofonchiai.

"Per chi?"

"Per entrambi."-affermai.

"No, non per me. E non lo è neanche per te solo che sei stata abituata a scappare dai momenti di difficoltà, senza affrontarli. Non concluderai mai nulla nella vita facendo così. Morirai con il pensiero di non aver vissuto abbastanza, senza bruciare nessuna tappa. La vita, se pensi che come tu la stia vivendo sia programmata secondo i tuoi piani, ti stai sbagliando. Ma a te cosa importa di cosa penso, tanto penso solo a me stesso. Quindi vai scappa, qui non hai alcun motivo per continuare a restare."-sputò, allontanandosi, scomparendo dalla mia vita.

Solo dal tonfo che la porta emanò capìì che era definitivamente andato via.

Numerose lacrime rigarono il mio volto. Mi sentivo una stupida, un assassino che si era ucciso che le proprie mani. Avevo lo sguardo perso nel vuoto. I tentativi di chiamarlo risultarono invani. Ero stanca di quella situazione, ero a Londra per essere la Cher spensierata che solo pochi hanno potuto conoscere ma nessun risultato. Rapidamente corsi nella mia stanza, posai alcuni miei indumenti del borsone e scesi. Stavo confermando le parole di Harry in quel momento. Scappare delle situazioni difficili. Ma in fondo questa sono io, non sono qui per cambiare anche un piccola parte di me. Sono talmente ridicola da deridermi da me, ma troppo orgogliosa per ammetterlo persino a me stessa. Lasciai un foglietto sul tavolo della cucina a Phoebe, con su scritto:

 

"Non era questa la vita che sognavo quando sono venuta qui, mi dispiace.xx 

Ps. Vai in camera tua, sul comò difronte al letto, troverai forse le risposte alle tue domande."

 

Appena mi chiusi la porta alle spalle, abbandonai definitivamente quella struttura. Ero consapevole di ciò che stessi facendo o in cosa mi stessi avventurando. Stavo per tornare a quella solita, monotona vita che fino a pochi mesi fa avevo vissuto. Non mi importavano le conseguenze, volevo allontanarmi da Londra o per lo più dalla confusione. Harry e Liam. Due ragazzi così diversi,  uno capace di mandare all'aria tutti i miei piani e uno mettermeli in ordine. Mentre raggiungevo in taxi l'aeroporto, tanti pensieri occuparono la mia mente, "Phoebe avrà letto il biglietto?", "Mica mi staranno cercando?", "Cosa provo per Harry?". Non lo conosco neanche da due settimane e già posso esserne fortemente attratta? E  se fosse solo un capriccio del momento?". Con Liam era diverso, lui riusciva a capirmi e viceversa, forse è questo che non destabilizzava le nostre conversazioni e per quanto riguarda lui, aveva già gli occhi su una ragazza, che non ero io.

E se con Harry si trattasse di un colpo di fulmine, infondo non abbiamo nulla in comune. E se davvero gli opposti si attraggono e la forza di gravità mi sta calamitando su di lui? Ma cosa sto dicendo. Come posso da un momento all'altro cambiare una mia stessa concezione?

 

Phoebe's pov

 

Ero da poco rientrata a casa, capìì che ero sola dal silenzio che popolava la struttura. La luce della cucina era accesa, solo così capìì che Cher mi aveva rimasto un biglietto. Appena lo lessi, cominciò a trasparire in me del panico, così, corsi di sopra, entrai nella mia stanza e vidi su quel comò, una busta bianca. La presi e mi andai a sedere sul bordo del letto. Con le mani tremolanti l'aprii e incominciai a leggerla.

 

"Ehi Smug. 

E' da tanto che non ti chiamo più così e ho pensato che questo sia il momento migliore per farlo, voglio che mentre leggi questa lettera, le tue mani smettano di tremare, la preoccupazione venga messa da parte e un sorriso sia raffigurato sul tuo volto, perchè è di questo che ho bisogno, sapere che stai bene. Pensa, sono solo le due di notte mentre ti sto scrivendo questa lettera e tu stai dormendo nella stanza accanto. Che cosa stupida!!!

Ricordi, avevamo solo nove anni quando fantasticavamo sul nostro futuro e sul fatto che saremo vissute insieme. E guarda, ci siamo riuscite.  Tu eri quella sicura e ferma sulle tue scelte, mentre io ero quella che sempre barcollava, tutto per me era insicuro e così è tutt'ora. Tu eri quella che era sempre presente alle mie cadute e che riusciva a farmi rialzare coprendo le mie cicatrici. E quel giorno che scopristi che ero entrata in quel tunnel che molte adolescenti ne soffrono? Mi presi e mi portasti al Luna Park, ingozzandoci di zucchero filato. Eppure anche se la mia vita fosse ed è piena di contraddizioni, non ricordo un istante che tu non ci fossi. Smug, non dirmi che stai già piangendo?! Altirmenti non continuo. Ricordi quel giorno che arrivai in questa casa e tu sembravi in tutta fase traslochi, quando solo poi capii che avevi fatto svuotare lo sgabuzzino per restaurare la mia stanza. Numerose scatole erano depositate all'ingresso al mio arrivo. Solo così mi accorsi che quelle scatole avevano giochi, ricordi di quando eravamo piccole. Non hai mai dato perscontato ogni istante della vita, non hai mai buttato all'aria i ricordi del passato. Solo adesso ho capito perchè hai fatto sempre tutto da sola e purtroppo è tardi. 

Se non sono a leggere questa lettera qui con te, ci sarà un motivo. 

Non ce la faccio. Non ce la farò. Mi dispaice, ma purtroppo ho sbagliato momento. Certe volte penso che se non fossi venuta qui sarebbe stata la cosa migliore. E stavolta non è la delusione o la frustazione, ma semplicemente paura. Si, ho paura. Paura di deluderti per qualcosa di banale, paura di provare qualcosa e paura di mostrare alle persone chi sono veramente.

Perchè proprio adesso? Perchè stavo ricadendo in qualcosa che neanche tu avresti potuto aiutarmi a rialzare, perchè quella che avrei principalmente ferito saresti stata tu. Tante promesse, tante cose che ho detto, che non ho mai mantenuto e questa è la più grave. Harry. Infondo lo sapevi. Con lui sono vulnerabile, incosciente delle mie azioni, vago nelle sue profonde iridi verdi, perdendomi completamente. Sto bene con lui anche se non l'ho mostrato o non voglio mostrarlo. Mentre con Liam sai come mi sento. Come se vivessi in una fortezza, non preoccupandomi per neanche un secondo di poter farmi del male. Ma Liam non è Harry. Di questo ho paura, provare qualcosa di forte per qualcuno, perdere la tua amicizia o anche la tua costante presenza nella mia vita. Questa sono diventata e sono sempre stata, un ipocrita, una depressa, un misto di emozioni negative. Sono come quel "fine" che sta alle persone come leggerlo. Ero venuta qui per iniziare a sorridere ma non credo ci sia riuscita e adesso che questa "missione" è fallita, posso andarmene. Spero che tu non ce l'abbia con me. Tornerò, ma non adesso. Ho bisogno di tempo. Ti voglio bene Smug.

 

                                                                                                                                         Tua Cher.xx"

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SPAZIO AUTRICE

Possiamo dire che la storia ha inizio. Spero che oltre a piacervi la storia, vi piaccia anche il mio modo di scrivere.
Recensitela in molti, ci terrei a sapere cosa ne pensate e cosa potrei migliorare.

Baci Flo.xx

  
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