Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: JLangdon_    15/06/2014    0 recensioni
Due mondi opposti.
Totalmente diversi.
Lui, famoso in cerca di risposte e solitudine.
Lei, anonima e cinica, in cerca di domande e solitudine.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono le sei di sera ed inizia a tramontare.
Io sto esplorando la villa ormai vuota in cerca del mio migliore amico o di mia sorella.
Di qualcuno che mi riporti a casa insomma.
Ma niente, la villa e il giardino sono vuoti.
Sono una persona molto ansiosa, cosa che fa di me una fumatrice accanita, così esco sul balcone del secondo piano per vedere se il mio telefono prende e ne approfitto per  farmi una sigaretta.
Inutile dire che ho continuato a bere per tutto il tempo e adesso mi sento dentro una palla per criceti.
Così, come esco fuori mi accascio a terra addosso al muro e prendo il telefono.
“Inutile, con la tempesta in arrivo e tutte le compagnie elettriche in allerta non prende qui in campagna.”
A un metro accanto a me c’è il rosso del bar.
Tiene in mano un boccale di birra semivuoto e una sigaretta nell’altra.
“Oh cazzo, voglio vedere come faccio a rientrare a casa. Senti.. conosci la padrona di casa?”
Mi guarda divertito.
“Si, sono io, se vuoi ti accompagno.”
“Ma se sei ubriaco!”
L’antipatia per questo ragazzo sale.
Io odio il mondo intero, e lui ne fa parte.
“E tu sei antipatica”
“Sei tu che sei snob, come tutti i tuoi amici.”
Mi guarda con un sopracciglio al polo nord ed uno al polo sud.
Questa conversazione sta prendendo una piega inaspettata.
“Si, intanto ti piacerebbe fare parte di questo mondo, non è vero?”
Assolutamente no, tizio depresso e alcolizzato.
Se essere famosa vuol dire ridurmi così non ci penso neanche.
Io sono una persona semplice, che ama la tranquillità e odia stare al centro dell’attenzione.
“Io NON faccio parte del tuo mondo, spiacente, mi sta sul cazzo.”
“Intanto sei venuta alla mia festa. A proposito,come hai fatto?”
Come se fosse stata una mia scelta.
“Mi ci hanno trascinato, mia sorella è una modella e giornalista abbastanza richiesta. Io non volevo venirci.”
Adesso mi guarda come fossi un’aliena.
“E’ per caso quella alta, bionda col vestito rosa?”
“Si si, proprio lei”
Fa una faccia a dir poco schifata e in un sorso finisce la birra e la sigaretta.
In tutto questo ha qualcosa di tremendamente affascinante.
Sarà per il giubbotto di pelle e l’aria da nerd insieme, sarà perché ha uno sguardo ipnotizzatore, sarà perché profuma di colonia inglese e zenzero, ma mi piace.
E allo stesso di tempo odio il modo in cui curva la testa quando parla, odio il fatto che non sorride mai, odio anche il laccio delle sue scarpe, che è a dir poco perfetto, mentre io non sono mai stata capace ad allacciarmele.
“Vi assomigliate, avete lo stesso taglio degli occhi e gli stessi zigomi alti.”
Incapace di replicare, seguì una pausa davvero imbarazzante.
“Scusa se te lo dico, ma non la sopporto. Ho avuto il piacere, se così si può definire di conoscerla.
E’ una bambina viziata nel corpo di una ventenne. Ha ventiquattro anni,giusto?”
Gli scaglio il mio telefono contro.
“E’ mia sorella, cretino”
“E di carattere siete uguali infatti”
Si pentì subito delle parole emesse.
Si morse il labbro inferiore quasi a strapparselo.
“No, siamo due cose opposte.”
Vorrei assomigliargli.
Sicura di se, bella, intraprendente, in carriera, sempre piena di amici e ragazzi.
Io sono sola.
Sola con un amico gay e un lavoro inutile che mi permette a malapena di campare.
“Come ti chiami?”
Chiedo al ragazzo.
“Non sai come mi chiamo? Davvero?”
“Giuro!”
“Ed, Sheeran.”
Oh si, adesso ricordo.
Ho anche una sua canzone sull’mp3.
“Si ho capito chi sei. I see fire è una delle mie canzoni preferite in assoluto. Io sono Alice invece.”
“Sinceramente? Non mi interessa il tuo nome.”
Certo, perché mai dovrebbe interessarti.
Sentivo la rabbia impossessarsi sempre più del mio corpo.
Cafone, cafone, cafone.
Evidentemente non sono alla sua altezza.
Resto in silenzio, offesa e arrabbiata.
“Sai che c’è?” Continua.
“Sono abituato ormai a persone che fanno di tutto anche solo per un mio autografo.
Vedo ipocrisia ovunque. Persone che fingono di volermi bene, o di amarmi, solo per un po’ di popolarità. Poi, quando sono io ad innamorarmi,devo sopportare il peso di una relazione che già so che è più finta della plastica. Hai presente Sky Turner?”
Annuisco.
La conosco ovviamente, è una modella molto famosa, mia sorella la nomina sempre.
Alta, bruna, occhi color giaccio, ha più o meno la  mia età
All’improvviso mi fa quasi pena il rosso.
Nei suoi occhi  vedevo non solo la tipica tristezza che segue chi è stato abbandonato dal suo grande amore, ma anche la disperazione di chi è caduto e non ce la fa più a rialzarsi.
Oppure sono solamente ubriaca, e lui è solamente ubriaco.
“In ogni caso” dice alzandosi “ a te che importa, voi non volete altro che gossip. Vi diverte sapere che la vita di qualcuno va a pezzi.”
Lo guardo con tutto l’odio e la confusione possibili.
Alternava momenti di disprezzo e di gentilezza, tanto che la mia testa, già strana di suo, cominciava a pulsarmi insistentemente.
“E comunque, ti toccherà dormire qui per questa notte”
E proprio in quel momento, in lontananza, udì il suono di un lampo, che in tutta fretta, interruppe il silenzio solitario della notte.

 
  
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