Appena arrivai a lavoro vidi tutti i dipendenti in agitazione. A quanto pare c’erano tante cose da fare. 
Il mio capo mi raggiunse appena entrai: ehi jen. Sono contenta che tu sia venuta. Dobbiamo consegnare una confezione di rossetti a questo indirizzo.
Mi mostrò un biglietto su cui c’era scritto un indirizzo e un numero civico.
Io: ma. … di solito io non consegno niente
X: lo so. Ma il nostro ‘fattorino’ è a casa malato e io non so a chi chiedere. Ti prego me lo fai questo favore?
Io: ma certo, non preoccuparti. Quando ti serve che lo consegno?
X: se possibile adesso
Io: si si certo vado
Presi la macchina e raggiunsi l’indirizzo. Era una casa molto bella. Mi avvicinai al citofono e mi rispose un ragazzo
X: chi è?
Io: sono dell’agenzia ‘il bouquet’, devo consegnare una confezione di rossetti.
X: ok le apro subito
Mi aprì il cancello e entrai. Arrivai alla porta  e suonai il campanello. Quando la porta si aprì non vidi nessuno, solo un gattino (*-*) che mi si avvicinò e si strusciò sulle mie gambe facendo le fusa. Io mi piegai per accarezzarlo.
Io: ehi piccolino me l’hai aperta tu la porta?
Gli parlai molto dolcemente. Cavolo quel gattino era così piccolo e coccoloso.
X: di solito leo non fa amicizia subito. Gli devi essere simpatica
Io mi alzai con un sorriso stampato in faccia, quando vidi chi avevo davanti. Ci guardammo e smettemmo di sorridere insieme.
X e io: ancora tu!
Una signora uscì dalla porta e con un sorriso mi invitò a entrare.
X: louis dovresti essere più gentile con le persone
Io gli passai davanti con aria di sufficienza e seguii la signora in salone. Louis ci seguì a ruota portando in braccio il gattino.
X: allora quanto le devo?
Io: sono 13 e 90.
X: davvero così poco?
Io: si, siamo in periodo di saldi
Gli sorrisi e lei fece lo stesso. Poi mi porse i soldi che mi doveva.
X: la vostra agenzia mi piace molto, credo che ordinerò altre cose
Io: la ringrazio, arrivederci
Mi voltai e mi avvicinai a louis. cominciai a accarezzare leo e lui mi leccò un dito con la sua minuscola linguetta *-* poi guardai louis e gli lanciai un’ occhiataccia
Io: mi dispiace per questo gattino che deve sopportarti
Uscii dalla casa con aria di sfida. Entrai in macchina e me ne andai. Tsk stavolta te l’ho fatta capelli a ondina!
Tornai a lavoro e mi accolse subito il mio capo
X: hai già fatto? Wow
Io: si la signora è stata subito soddisfatta e sono tornata presto.
X: e brava la mia jen! Lo sapevo che avresti lavorato al meglio qui
Io: grazie

Finito il mio turno decisi di andare a prendere ally al suo lavoro. Quando arrivai vidi molta gente in negozio. A quanto pare i saldi avevano dato alla testa un po’ a tutti.
Ally: questo è per lei signora grazie mille e arrivederci. 
Era sempre sorridente e cordiale con i suoi clienti, è per questo che tutti l’adoravano. Dopo un po’ mi vide alla porta e mi invitò a entrare. vicino a lei seduto su una sedia c’era il fratello, matt, occupato a mandare i messaggi, probabilmente alla sua ragazza. Mi avvicinai a lui
Io: ehi matt come andiamo?
Matt: ciao jen. Benissimo
Io:tu e miriam state ancora insieme insomma
Matt: si si. Mi piace troppo
Io: bene, allora tienitela stretta
Gli sorrisi e mi avvicinai a ally
Ally: ehi ho finito, servo la cliente e arrivo, tu aspettami fuori, qui c’è un po’ di casino
Io: ok

Uscii fuori e misi la schiena contro il muro guardandomi in giro. Non aspettai molto. Ally fu fuori con me dopo 5 minuti
Ally: ok andiamo?
Ci prendemmo a braccetto come nostro solito e cominciammo a camminare
Ally: allora com’è andata?
Io: ahahah ormai rido disperata solo a parlarne
Ally: ANCORA! Certo che la sfiga ti perseguita XD
Io: credo di si …. Ma vabbè ormai ci sono abituata, mi armerò di pazienza
Ally: brava questo è un ragionamento maturo
Io: solo fino a che non troverò altri insulti per louis
Ally: ahaha ecco. ti va di andare al centro commerciale nuovo? Ho sentito che è bellissimo, beh come del resto tutto qui a Manhattan
Io:ok

Ci dirigemmo al centro commerciale. Era davvero grande e anche se era nuovo molti negozi avevano già aperto
Io: che ne dici di prenderci un gelato?
Ally: si mi andrebbe davvero tanto
Entrammo nella prima gelateria che vedemmo. Anche se forse era meglio non farlo …