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Autore: TaigaTakasu    15/06/2014    0 recensioni
-Se potessi, in quale posto vorresti essere in questo momento?- mi chiese
-Tra le tue braccia...- dissi senza pensarci, ma mi maledii mentalmente per averlo detto.
Mi guardò sorpreso, sorrise dolcemente e mi accolse in un caldo abbraccio. Mi rifugiai in quest'ultimo, cercando il maggior contatto possibile.
-Quale sarebbe la cosa più pazzesca che potresti fare in questo momento?- chiesi io stavolta, stringendomi di più a lui per assaporare il suo profumo.
-Guardarti negli occhi e chiederti di restare...- rispose guardando il cielo stellato sopra di noi
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’uscita di scuola mi sedetti sul muretto dei cancelli dell’istituto e guardai i ragazzi uscire in grande massa, chi con lo skateboard, chi con la bici. 
- MEE MEEEEEE!!!! – una voce fin troppo familiare mi chiamò
- LUKEEEYYY!!! – mi girai gridando con voce altrettanto infantile
- Eccola qui la mia nana preferita… - mi abbracciò il mio biondo preferito.
Luke è l’unico ragazzo con cui abbia davvero legato. Si, perché è l’unico ragazzo che mi abbia ispirato fiducia. Ha i capelli biondi uniti in una frangia e due occhi azzurri bellissimi, un sorriso perfetto, non c’è che dire…sicuramente vi starete chiedendo se ne sono innamorata… (ahahahahahah leggo nel pensiero) no, siamo semplicemente buoni amici: ci conosciamo da quando mi sono trasferita a Sydney otto anni fa e mi è sembrato subito simpatico. 
- Lucas Robert Hemmings…quante volte te lo devo dire di non chiamarmi NANA? Non ha senso visto che sono alta quasi quanto te – lo guardai truce, incrociando le braccia al petto
- Appunto…QUASI…Mica è colpa mia se sono più alto di te.. – rispose con tono di sfida, scompigliandomi i capelli
- Mmm…sarà – dissi stando al gioco
Chiacchierammo per dieci minuti, quando vedemmo venire verso di noi la nostra castana preferita, Alessia. Lei è la ragazza più divertente, carina, pazza e ribelle che io conosca, per questo è la mia migliore amica. Ha i capelli castani con le mèches rosse, due vispi occhi color nocciola ed è meno alta di me, anche se di poco; porta sempre ai piedi le sue fidate converse, segno che abbiamo molto in comune. Ha molto stile.
- Ciao ragazzi! – disse lei sorridente – Andiamo?
- ANDIAMOOO!!! – urlammo io e Luke in coro, alzando in aria i nostri pugni e ridendo
Pranzammo in una pizzeria e passammo molto tempo alla spiaggia, che era a due passi da scuola.
Scherzammo molto e ci raccontammo la nostra giornata a scuola durante il tragitto verso casa.
- Oddio ragazze devo dire che oggi mi sono fatto un bel po’ di risate con la Gray. Quando è entrata in classe, ha preso il registro e si è seduta alla cattedra…e indovinate un po’? Appena si è alzata per andare alla lavagna, abbiamo sentito un sonoro STRAAAAAAPPPP provenire dalla sedia della zitellona ahahahahahaah!!!! – raccontò il biondino tenendosi la pancia per il troppo ridere
- Nooo sul serio!? Ahahahahaha burloni! Noi, col prof di letteratura, una settimana fa abbiamo messo in atto lo scherzo del secchio d’acqua…ooops – se la rise anche Alessia
- Voi siete matti ahahahahah, ma lo scherzo della colla sulla sedia è impareggiabile ahahahaahha…ti do un 10 e lode Hemmings! – scherzai, scatenando altre risate da parte dei miei amici
- A proposito…ho saputo che hai un nuovo compagno di classe… - disse la castana con sguardo furbetto
- Ah no, non iniziare ti prego… - mandai gli occhi al cielo, accelerando il passo cercando di superarla
- Com’è? Carino? Divino? Obbrobrioso? Secchione? – mi chiese saltellandomi intorno
- Io lo definirei strambo e incredibilmente antipatico…insomma è appena arrivato e già tutte le ragazze della scuola gli vanno dietro – sbuffò Luke. Dio benedica quel ragazzo!!! 
- Mmm qualcuno è invidioso eh, Lu… - si bloccò improvvisamente Alessia fermandosi e indicando davanti a sé. Guardai anch’io nella sua stessa direzione e sgranai gli occhi allucinata. 
“Ho le allucinazioni o cosa!?” pensai. L’ultima cosa che mi aspettavo era ritrovare Michael, con una signora a chiacchierare dall’altro lato della strada con mio padre. 
- Scusate ragazzi, devo andare. Ci sentiamo dopo, vi chiamo, ok? – mi scusai con i miei amici che mi guardarono confusi e attraversai la strada.
Raggiunsi papà e lo salutai con un bacio sulla guancia, poi guardai il ragazzo coi capelli azzurri come per chiedergli “che cavolo ci fai qui!?”. 
- Ah scusami tesoro, mi sono dimenticato di presentarti i nostri nuovi vicini: la signora Clifford e suo figlio, Michael. Si sono trasferiti qui una settimana fa, dopo vari traslochi – disse mio padre
- Papà, io e il qui presente “nuovo vicino” ci conosciamo già…siamo in classe insieme – spiegai con un entusiasmo del tutto inesistente
- Vero. Lo sa, signor Thompson, sua figlia mi è molto simpatica – aggiunse il tinto sfoggiando un sorriso che andava da un orecchio all’altro
“Ma per favore…neanche ti conosco! Solo perché ci siamo incontrati al parco e ci siamo presentati non significa che siamo amici” pensai tra me e me
“Si, ma a te intanto piace” ridacchiò una vocina nella mia testa
“E tu chi sei, scusa?” chiesi alla vocina
“La tua coscienza, chi sennò!?” disse con sarcasmo quella
“Senti, sta zitta e lasciami in pace, ok?”
“Ok, ok…quanto sei acida..” finì la voce
- Ma vattene a quel paese! – me ne uscii dicendolo ad alta voce, pentendomene subito
- Michelle! Ma cos’è questo linguaggio!? – mi rimproverò papà 
- Scusa…mi è scappato involontariamente…pensavo ad alta voce… - mi giustificai mortificata
- Vabbè non importa… tornando a noi – continuò lui rivolgendosi di nuovo a Michael e sua madre – se avete bisogno di qualcosa, non esitate a chiedere a noi, va bene? –
- Lo faremo, grazie della gentilezza – sorrise la signora Clifford – ora sarà meglio per noi tornare a casa, arrivederci – salutò la donna
Papà tornò in casa e io e Michael restammo da soli sul marciapiede, dove regnava un silenzio imbarazzante interrotto dalla voce di mio fratello Calum, rientrato dalla palestra.
- Ciao sorellina! Ah, vedo che sei in buona compagnia… - scherzò quello scemo, scappando dentro casa per sfuggire al mio sguardo di fuoco che puntualmente gli lanciai
- Lo odio… - sbuffai ad alta voce, dimenticandomi di dove ero e con chi ero
- Beh…allora…a domani.. – se ne uscì Clifford, girandomi le spalle e rientrando in casa sua.
Attraversai la strada ed entrai in casa mia. Andai in cucina e presi una mela rossa, addentandola e raggiunsi le scale. Salii in camera, lanciai lo zaino sulla sedia della scrivania e mi buttai di peso sul letto, per finire a guardare il soffitto blu cobalto. Poi posai lo sguardo sulle pareti bianche con disegni a fantasia azzurra, le tende della finestra celesti coi pois bianchi, il letto con le lenzuola bianche in pizzo; i muri sono tappezzati di foto mie di quando ero piccola insieme alla mia famiglia al tempo in cui vivevamo ancora tutti insieme, dei miei amici e dei momenti più significativi della mia vita. Le guardai una per una poi rivolsi lo sguardo alla mia chitarra, abbandonata accanto alla scrivania. 
“Non ricordo neanche più quand’è stata l’ultima volta che l’ho suonata…” pensai e mi addormentai.


HELLO PEOPLE!!!
Devo ammetterlo, scrivere all’una di notte non è il massimo, ma vabbè…
Avete conosciuto i migliori amici della nostra protagonista e beh…come vedete Michelle si tiene distante dal nuovo arrivato Michael…Mmm…secondo voi cosa succederà? Diventeranno amici o saranno come cane e gatto? Eeeehhh non posso anticipare nulla, cicci, muahahahahahahahaha 
Recensite per please ed esponetemi i vostri giudizi sul capitolo di oggi, ok?

Bacini bacetti
-Taiga ♥
  
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