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Autore: nefertite    13/08/2008    0 recensioni
I riflessi delle fiamme lo accendono di una luce calda. Due ciocche sfuggite alla coda scendono più dorate che mai a incorniciare il suo viso perfetto, i suoi occhi ghiaccio sembrano ribollire delle fiamme riflesse e le sue labbra… le sue labbra sono più rosse che mai…
Genere: Romantico, Introspettivo, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piacevole sorpresa




Mi sveglio di soprassalto.

Una sensazione sgradevole mi stringe un nodo in gola. Mi sento come in trappola.

Mi stropiccio gli occhi e faccio un sospiro profondo.

Non ha nessun senso che io mi senta così, ogni maledetta mattina, al ricordo estremamente petulante di Malfoy! E delle sue parole…

Sbuffo sonoramente alzandomi dal letto con l’intenzione di farmi una bella doccia rinfrescante per togliermi dalla testa quell’immagine odiosa e quelle parole irritanti.

Gli occhi mi cadono sul calendario.

Cazzo!

L’invito della Mc Granitt era proprio per oggi.

No! Non ho nessuna intenzione di andarci!

Già immagino le occhiatine indiscrete e tutt’altro che nascoste, l’imbarazzo generale nel rivedermi dopo tanto tempo e senza motivazioni plausibili se non la stessa e irritante teoria della commiserazione, le domande insistenti a cui non voglio rispondere, le battutine sussurrate alle orecchie… lo sguardo deluso di Ron e Hermione, e quello compassionevole degli altri…

No, non ce la faccio! Non posso andare a quella stramaledettissima festa, rimpatriata o riunione che sia! È più di quanto riuscirei a sopportare!

Basta!

Chiudo qui i miei pensieri, e senza altri stupidi indugi mi dirigo in bagno con tutta l’intenzione di farmi quella cavolo di doccia e non pensare più a niente.

Quando esco mi avvolgo un asciugamano in vita e andando in camera mi volto un attimo verso lo specchio che riflette la mia figura con estrema crudeltà.

Mi sfugge uno sguardo alle cicatrici, alla cicatrice, ma mi giro immediatamente e me ne vado di là.

Non appena mi butto sul letto tiro un altro sospiro profondo per rilassarmi e proprio in quel momento percepisco un odore diverso nell’aria… muschiato direi…

Eh?

Mi tiro su di scatto e davanti alla porta della mia camera mi ritrovo la figura di Malfoy Jr. in tutto il suo splendore.

-Che diavolo?!-

Scatto in piedi in un secondo e quasi mi dimentico dell’asciugamano che nel frattempo è scivolato giù, anche se di poco, lungo i fianchi.

-Buongiorno, Potter! Noto con piacere che sei già sveglio e lavato! Un sollievo, in effetti! Non avrei voluto assistere alle tue imprecazioni di prima mattina, se avessi dovuto buttarti giù dal letto personalmente o, peggio, se avessi dovuto spogliarti e obbligarti a fare una doccia!-

Ok… sono calmo…

Decisamente gli ultimi giorni non sono stati tra i più belli e tranquilli della mia vita, ma non sarà di certo questa insignificante, lurida, impicciona e, maledizione, sempre assolutamente ed estremamente sexy di una serpe A FARMI PERDERE LE STAFFE!

-Che.Cosa.Ci.Fai.Qui- scandisco molto lentamente e prendendo più aria possibile nei polmoni per cercare di non urlare.

-Beh, Potter, non pensavi realmente che la Mc Granitt lasciasse davvero al caso o, peggio, a te la facoltà di scegliere se venire o meno stasera?-

Fa una pausa fissandomi con esasperazione quasi aspettandosi una mia risposta positiva, poi aggiunge –Forza, abbiamo un bel po’ di lavoro da fare, oggi, io e te!-

Ok… sono ancora, decisamente CALMO

-Malfoy… forse non hai notato che è MATTINA, e quella roba a cui dovrei partecipare sarà STASERA!-

-Potter, non è che dovresti partecipare. Io sono qui perché tu parteciperai a quella roba. Punto. E si da il caso che so benissimo che ore siano-

-E dimmi, Malfoy, non è che per caso ti è passato per la testa che forse oggi io debba lavorare?-

-Oh certo, Potter, ma si da sempre il caso che io abbia un cervello funzionante, al contrario del tuo, per cui mi sono informato preventivamente, per cui so che oggi effettivamente tu non devi lavorare. Per cui rassegnati! Passerai la tua giornata da un parrucchiere decente e poi in qualche negozio decente in cui potrai comprare dei vestiti decenti da indossare stasera, e magari anche qualcosa per i prossimi giorni-

Strano, mi viene da ridere! Sì sì, proprio da ridere, perché questo deve necessariamente essere uno scherzo di pessimo gusto! Sì sì, decisamente!

-Ok, Malfoy. Ora che hai fatto il tuo siparietto, puoi anche lasciarmi in pace!-

-Oh, mi dispiace informarti, Potter, che non era affatto un siparietto e, anche a costo di lanciarti un Imperius, tu oggi farai quello che ti dirò io- mi dice con un ghignetto divertito stampato sulla faccia.

-Forse non hai capito, Malfoy. Non ho nessuna intenzione né di fare acquisti, né di andare da un parrucchiere! E soprattutto non ho assolutamente l’intenzione di farlo con te!-

-Bene Potter, tanto meglio per me! Presentati alla festa come uno straccione, pieno di commiserazione, facendo pesare agli altri lo stato pietoso in cui sei stato in questi ultimi tre anni, a me non potrebbe importare di meno!- dice con tono indifferente.

Ma si capisce che è deluso e arrabbiato, e infondo ha ragione! Sono uno stupido! Quello che mi ha offerto è un giorno per svagarmi, per riprendermi dallo stato di apatia in cui sono caduto e per potermi presentare al meglio alla festa…

-Ok, ma niente parrucchiere- dico prima che possa smaterializzarsi.

Si ferma un attimo, così, di spalle, per soppesare le mie parole.

Poi si gira e con il ghigno più seducente e divertito allo stesso tempo, che io abbia mai visto, annuisce dicendo –Si può fare, Potter!- e dopo uno sguardo ai miei capelli, aggiunge con uno sguardo schifato -Almeno dimmi che cercherai di pettinarteli in un modo decente!-

-Ok, ci proverò- gli prometto con un lieve sorriso che mi sfugge dalle labbra.

-Smettila di fissarmi con quel sorriso da ebete, Potter, e datti una sistemata! Ti ricordo che dobbiamo uscire!-

-Ehi!- esclamo indignato.

-Dieci minuti, Potter! Non uno di più!- mi dice perentorio.

Oddio, sembra quasi Piton con quel tono e quella faccia…

-Che hai da ridacchiare, Potter? Ho detto dieci minuti! Anzi, per l’esattezza sono nove adesso!-

Sbuffo sonoramente e ad un suo sguardo affilato, rispondo, estremamente serio in viso -Certo professore! Agli ordini!- e poi scoppio a ridere senza riuscire più a trattenermi.

-Ridi, ridi pure, Potter, finché puoi- sibila richiudendosi la porta alle spalle per lasciarmi quei… sette? minuti di privacy per cambiarmi.

Infondo non sarà poi così male la giornata, se non la passeremo interamente ad insultarci e a mettere il muso!

Mi era mancato tanto…











  
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