Mi sveglio di soprassalto.
Una sensazione sgradevole mi stringe un nodo in gola.
Mi sento come in trappola.
Mi stropiccio gli occhi e faccio un sospiro profondo.
Non ha nessun senso che io mi senta così, ogni
maledetta mattina, al ricordo estremamente petulante di Malfoy! E delle sue
parole…
Sbuffo sonoramente alzandomi dal letto con l’intenzione
di farmi una bella doccia rinfrescante per togliermi dalla testa quell’immagine
odiosa e quelle parole irritanti.
Gli occhi mi cadono sul calendario.
Cazzo!
L’invito della Mc Granitt era proprio per oggi.
No! Non ho nessuna intenzione di andarci!
Già immagino le occhiatine indiscrete e tutt’altro che
nascoste, l’imbarazzo generale nel rivedermi dopo tanto tempo e senza
motivazioni plausibili se non la stessa e irritante teoria della commiserazione,
le domande insistenti a cui non voglio rispondere, le battutine sussurrate alle
orecchie… lo sguardo deluso di Ron e Hermione, e quello compassionevole degli
altri…
No, non ce la faccio! Non posso andare a quella
stramaledettissima festa, rimpatriata o riunione che sia! È più di quanto
riuscirei a sopportare!
Basta!
Chiudo qui i miei pensieri, e senza altri stupidi
indugi mi dirigo in bagno con tutta l’intenzione di farmi quella cavolo di doccia
e non pensare più a niente.
Quando esco mi avvolgo un asciugamano in vita e andando
in camera mi volto un attimo verso lo specchio che riflette la mia figura con
estrema crudeltà.
Mi sfugge uno sguardo alle cicatrici, alla cicatrice, ma mi giro
immediatamente e me ne vado di là.
Non appena mi butto sul letto tiro un altro sospiro
profondo per rilassarmi e proprio in quel momento percepisco un odore diverso
nell’aria… muschiato direi…
Eh?
Mi tiro su di scatto e davanti alla porta della mia
camera mi ritrovo la figura di Malfoy Jr. in tutto il suo splendore.
-Che diavolo?!-
Scatto in piedi in un secondo e quasi mi dimentico dell’asciugamano
che nel frattempo è scivolato giù, anche se di poco, lungo i fianchi.
-Buongiorno, Potter! Noto con piacere che sei già sveglio
e lavato! Un sollievo, in effetti! Non avrei voluto assistere alle tue
imprecazioni di prima mattina, se avessi dovuto buttarti giù dal letto personalmente
o, peggio, se avessi dovuto spogliarti e obbligarti a fare una doccia!-
Ok…
sono calmo…
Decisamente gli ultimi giorni non sono stati tra i più
belli e tranquilli della mia vita, ma non sarà di certo questa insignificante,
lurida, impicciona e, maledizione, sempre assolutamente ed estremamente sexy di
una serpe A FARMI PERDERE LE STAFFE!
-Che.Cosa.Ci.Fai.Qui- scandisco molto lentamente e
prendendo più aria possibile nei polmoni per cercare di non urlare.
-Beh, Potter, non pensavi realmente che la Mc Granitt
lasciasse davvero al caso o, peggio, a te la facoltà di scegliere se venire o
meno stasera?-
Fa una pausa fissandomi con esasperazione quasi
aspettandosi una mia risposta positiva, poi aggiunge –Forza, abbiamo un bel po’
di lavoro da fare, oggi, io e te!-
Ok…
sono ancora, decisamente CALMO
-Malfoy… forse non hai notato che è MATTINA, e quella
roba a cui dovrei partecipare sarà STASERA!-
-Potter, non è che dovresti
partecipare. Io sono qui perché tu parteciperai
a quella roba. Punto. E si da il caso
che so benissimo che ore siano-
-E dimmi, Malfoy, non è che per caso ti è passato per
la testa che forse oggi io debba lavorare?-
-Oh certo, Potter, ma si da sempre il caso che io abbia
un cervello funzionante, al contrario del tuo, per cui mi sono informato
preventivamente, per cui so che oggi effettivamente tu non devi lavorare. Per cui rassegnati! Passerai la tua giornata da
un parrucchiere decente e poi in
qualche negozio decente in cui potrai
comprare dei vestiti decenti da
indossare stasera, e magari anche qualcosa per i prossimi giorni-
Strano, mi viene da ridere! Sì sì, proprio da ridere, perché
questo deve necessariamente essere uno scherzo di pessimo gusto! Sì sì,
decisamente!
-Ok, Malfoy. Ora che hai fatto il tuo siparietto, puoi
anche lasciarmi in pace!-
-Oh, mi dispiace informarti, Potter, che non era
affatto un siparietto e, anche a costo di lanciarti un Imperius, tu oggi farai
quello che ti dirò io- mi dice con un ghignetto divertito stampato sulla
faccia.
-Forse non hai capito, Malfoy. Non ho nessuna
intenzione né di fare acquisti, né di andare da un parrucchiere! E soprattutto non
ho assolutamente l’intenzione di farlo con
te!-
-Bene Potter, tanto meglio per me! Presentati alla
festa come uno straccione, pieno di commiserazione, facendo pesare agli altri
lo stato pietoso in cui sei stato in questi ultimi tre anni, a me non potrebbe importare
di meno!- dice con tono indifferente.
Ma si capisce che è deluso e arrabbiato, e infondo ha
ragione! Sono uno stupido! Quello che mi ha offerto è un giorno per svagarmi,
per riprendermi dallo stato di apatia in cui sono caduto e per potermi presentare
al meglio alla festa…
-Ok, ma niente parrucchiere- dico prima che possa
smaterializzarsi.
Si ferma un attimo, così, di spalle, per soppesare le
mie parole.
Poi si gira e con il ghigno più seducente e divertito
allo stesso tempo, che io abbia mai visto, annuisce dicendo –Si può fare,
Potter!- e dopo uno sguardo ai miei capelli, aggiunge con uno sguardo schifato
-Almeno dimmi che cercherai di pettinarteli in un modo decente!-
-Ok, ci proverò- gli prometto con un lieve sorriso che
mi sfugge dalle labbra.
-Smettila di fissarmi con quel sorriso da ebete,
Potter, e datti una sistemata! Ti ricordo che dobbiamo uscire!-
-Ehi!- esclamo indignato.
-Dieci minuti, Potter! Non uno di più!- mi dice
perentorio.
Oddio, sembra quasi Piton con quel tono e quella faccia…
-Che hai da ridacchiare, Potter? Ho detto dieci minuti!
Anzi, per l’esattezza sono nove adesso!-
Sbuffo sonoramente e ad un suo sguardo affilato,
rispondo, estremamente serio in viso -Certo professore! Agli ordini!- e poi
scoppio a ridere senza riuscire più a trattenermi.
-Ridi, ridi pure, Potter, finché puoi- sibila
richiudendosi la porta alle spalle per lasciarmi quei… sette? minuti di privacy
per cambiarmi.
Infondo non sarà poi così male la giornata, se non la
passeremo interamente ad insultarci e a mettere il muso!
Mi era mancato tanto…