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Autore: A lexie s    15/06/2014    0 recensioni
Se Emma e Killian non fossero caduti nel portale? Se non fossero tornati indietro nel tempo? Quanto tempo ci avrebbe messo Emma per capire i suoi sentimenti?
Dal primo capitolo: Il coraggio era quello che serviva, il coraggio di continuare a vivere, a lottare, ad amare ancora, nonostante i fallimenti ed il dolore.
Entrambi chiedevano amore, ma nessuno dei due lo sapeva o sapeva riceverlo, perché quando si passa troppo tempo a convincersi di star bene da soli, poi si finisce per crederci.
(CaptainSwan)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't watch at the past

Emma gli aveva promesso che sarebbe andata da lui. Emma manteneva le promesse. Era questo che, Killian Jones, continuava a ripetersi, camminando lungo il ponte della Jolly Roger.
I minuti trascorrevano lenti ed inesorabili, le prime luci dell’alba lasciarono il posto al sole cocente del mattino, ma di lei nemmeno l’ombra.

Non aveva ben pensato a questa possibilità, non credeva possibile che lei non rispettasse la parola data. Non sapeva che fare, se continuare ad aspettarla o uscire a cercarla, ma cosa poteva succedere a Storybrooke?! La strega era stata sconfitta da qualche giorno, ormai in tutta la città regnava la quiete e la serenità.

Forse semplicemente non voleva vederlo, forse aveva capito di non volerlo seriamente. Forse avrebbe dovuto smettere di ostinarsi e lasciarla andare, semplicemente. Semplicemente, non c’era niente di semplice, era doloroso piuttosto. Maledettamente doloroso.

Più doloroso di quando lo aveva abbandonato, legato e in balia del gigante.
Più doloroso di quando lei aveva rinnegato il loro primo bacio. O peggio, di quando era stato maledetto, e aveva avuto la consapevolezza di non poterla baciare più. Perché la verità, per quanto lui volesse reprimerla, era che non voleva solo baciarla. Voleva di più.

Scese dalla nave per andare a cercarla, ma non fece in tempo ad incamminarsi che vide un maggiolino giallo dirigersi verso di lui.

<< Dove stai andando? >> Gli chiesa la ragazza, protendendo la testa fuori dal finestrino.

<< Secondo te, dove potrei andare? >> Chiese lui con tono interrogativo.

<< Venivi a cercarmi. >> Concluse lei, non era una domanda, ma una semplice certezza.

<< Mi avevi detto che saresti venuta, e invece… Ormai non ci speravo più. >> Concluse amareggiato.

Ad Emma dispiacque l’espressione di dolore che vedeva nei suoi occhi. Sicuramente lui aveva pensato che lei non rispettasse la sua parola, o peggio, che non volesse vederlo.

<< Sono qui, non sono potuta venire prima perché ci sono dei problemi. Dal capanno esce un fascio di luce verde, ha squarciato il tetto ed io stavo venendo giuro, ma dovevo controllare la situazione. Non mi sono avvicinata abbastanza da capire, ho solo perlustrato la zona. Non sono riuscita ad avvisare David, loro sono così felici adesso, ed io non sono riuscita a dirglielo. >> Le sue parole correvano così veloci, che Killian probabilmente non riuscì nemmeno ad afferrarle tutte, ma lei stava andando da lui, ed era quello che gli bastava sapere.

Vedendo il panico nei suoi occhi, si spostò velocemente dalla parte del passeggero e salì in auto.

<< Andrà tutto bene, andiamo. >>

Qualcosa non era andata, il portale era stato aperto.

Appena giunsero in prossimità del posto, compresero la forza attrattiva che li spingeva verso il suo centro e prudentemente decisero di non avvicinarsi troppo.

<< C’è qualcosa che non quadra, abbiamo sconfitto Zelena, come può il portare essere aperto?! >> Killian interrogava più se stesso, che Emma. Non riusciva a capacitarsi della situazione.

<< Emma, non avvicinarti! >> Gridò, trattenendola per un braccio.

<< Andiamo al commissariato, chiederemo spiegazioni a Zelena. Avrà sicuramente combinato qualcosa che ci ha spinti in questa situazione e sarà lei a tirarcene fuori. >> La Emma decisa, surclassò quella impaurita. Con passo svelto si diressero verso l’auto e sfrecciando per le strade, in una decina di minuti si trovarono a destinazione.

Entrarono, pronti ad inveire nei confronti di quella strega, ma di lei nessuna traccia. Tutto sembrava al suo posto, ma la cella era vuota.

<< Emma, come può essere uscita? >> Il capitano si voltò verso la salvatrice, guardandola con aria interrogativa.

<< Come posso saperlo, Hook. Ti sembro un’indovina? >> Rispose sarcasticamente.

<< Non fare così, bellezza. >> Emma non capiva come potesse scherzare in un momento come quello, ma probabilmente lo faceva solo per distrarla. Ormai riusciva a vedere sotto la maschera spavalda del pirata.

<< Potremmo guardare i video di sorveglianza, almeno possiamo renderci conto di cos’è successo. >> Velocemente lei prese la cassetta e la inserì nel registratore.

L’immagine che le si parò davanti era scioccante e lasciò entrambi di sasso. Era stato Tremotino, l’aveva uccisa e a quel punto tutte le sue magie si erano annullate e il portale si era aperto.

A quel punto alla centrale entrarono Regina, David e Tremotino.

<< Che sta succedendo qui? Abbiamo visto una luce verde e siamo corsi a chiedere spiegazioni a Zelena. >> Disse David, cercando di capire se loro fossero lì per la stessa ragione.

<< Lui l’ha uccisa. – Disse Emma, puntando il dito verso Tremotino – E adesso il portale è stato aperto e dobbiamo velocemente trovare una soluzione! >> Concluse infine, voltandosi verso Regina.

<< Ho il suo medaglione. Con il tuo aiuto, Emma, forse riusciremo a contenere la potenza del portale. Alla fine, dovresti aver recuperato i tuoi poteri, visto che gli incantesimi sono stati sciolti. Forse, potremmo racchiudere tutto il potere nel medaglione. Ma tu, come hai potuto fare questo? >> Chiese quest’ultima, voltandosi e puntando il dito verso colui che aveva ucciso sua sorella, malvagia, ma pur sempre sua sorella.

<< Ha ucciso mio figlio, io avevo giurato vendetta! >> Disse lui furente.

<< Dobbiamo sistemare il disastro che tu hai combinato, rinviate questa discussione. >> intervenne Killian.

Uscirono velocemente e si divisero. Emma e Killian si avviarono verso la zona in cui il portale era aperto, mentre Regina, David e Tremotino andarono a prendere il medaglione.

S’incontrarono dopo una ventina di minuti. Regina ed Emma strinsero le mani attorno al medaglione, sprigionando una luce potentissima. Tutti dovettero aggrapparsi agli alberi più vicini, per non essere portati via dal vento violento che si scatenò. Il tutto durò qualche minuto, prima che la quiete tornasse e che del portale non ci fosse più traccia.

<< Ce l’abbiamo fatta. >> Sussurrò Emma, voltandosi verso Killian, che si era avvicinato a lei.

<< Ce l’avete fatta, amore. >> Le disse lui, poggiandole una mano nella schiena e sorridendole spontaneamente.

<< Io corro ad avvisare Mary Margaret, era così in pena per te. >> Disse David, rivolgendosi verso Emma, rompendo quella bolla di felicità che si era instaurata intorno a loro.

<< Andiamo al Granny ad avvisare gli altri, voi venite? >> Chiese Regina ad Emma.

<< Vi raggiungiamo più tardi. >>

Spazio all’autrice:
Ciao :) Chiarisco un punto: la storia nasce dopo la 3x20, quindi le vicende fino a quel punto sono state le stesse.
Loro non finiscono nel portale e vedremo quindi come si evolveranno le cose. Ho deciso di inserire un ulteriore capitolo alla one-shote che avevo postato e vedremo. Mi scuso per gli eventuali errori, ma non ho avuto tempo per rileggerla.
  
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