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Autore: Vin_Star    13/08/2008    7 recensioni
-Deb, la smetti di riempire il libro di mate con quelle scritte?[...]e poi non scrivere che lui è il tuo principe azzurro! sarebbe come dargli dell'idiota!- Spero vi piaccia ;)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! Questa ff nasce da una discussione tra me e una mia amica sui principi azzurri! ditemi che ne pensate!

IL PRINCIPE AZZURRO
é
UN IDIOTA!



Enrico ti amo

Enrico sei stupendo

Enrico è il mio principe azzurro

Enrico & Deborah love for ever


Mel alzò lo sguardo al cielo: -Deb, la finisci di riempire il libro di matematica con queste scritte?-

-Dai, Mel, poi le cancello. Lo sai che amo troppo Enrico!- La ragazza battè le ciglia come a voler fare la gattina indifesa.
-Piuttosto mi chiedo chi è che non lo sappia, Debby!E poi, se proprio devi lasciare le impronte del tuo amore, non scrivere che lui è il tuo principe azzurro! Sarebbe come dargli dell'idiota!-
l'altra ragazza guardo Melissa come se avesse appena scoperto che Babbo Natale non esiiste.
-Mel,- disse con voce quasi rotta dal pianto - Perchè dici così?-
-Perchè è vero, accidenti! Pensa ai principi e alle principesse delle favole: ti sembrano esempi plausibili di una storia d'amore?
-Io li trovo romantici!- replicò Deborah infervorandosi.
-Ti farò vedere l'altro lato della questione, allora.-
Mel si alzò, prese un libro e disse con voce solenne: -Ladies & gentlemen, benvenuti a questo show, dove me medesima dimostrerà che i principi azzurri e le loro belle principesse sono dei benemeriti idioti. Vi leggerò una storia che si intitola:
STORIA DI UN PRICIPE E DI UNA PRINCIPESSA DI OGGI

C'era una volta, in una grande metropoli, una bellissima ragazza, figlia di un re. Era una fanciulla leggiadra e graziosa il cui nome, motivo di sospiro per molti, era Deborah. Nella sua vita, la bella ragazza aveva tutto, ogni suo desiderio veniva costantemente esaudito. Ma purtroppo anche nella sua agiata esistenza di regale fanciulla c'era un inevitabile pecca, che lei stessa definiva "la strega malefica". La strega malefica era la dannazione della pulzella, che la combatteva a suon di sport, massaggi, creme, magari poi rammaricandosi di aver scoperto che la mlvagia fattuchiera si era trasferita dalle gambe ai fianchi. Miei prodi lettori, dalle ragazze comuni la "strega malefica" veniva designata col nome di cellulite, ma noi continueremo ad utilizzare ancora le regale dicitura di Sua Altezza Reale. Deborah ovviamente aveva anche un fidanzato, il principe Enrico un giovane dalla chioma corvina, che tutte le altre principesse le invidiavano. il principe e la sua bella amavano molto fare lunghe corse in moto e guardare il tramonto mano nella mano.

Ci fu un tempo, però, in cui la principessa Deborah e il prode principe Enrico dovettero separarsi. Una fresca mattina di primavera, dopo la consueta doccia, la fanciulla si apprestò a corspargere le proprie graziose cosce con una crema anti strega malefica, un unguento raro, che si poteva reperire solo nella boutique più chic dell'intero continente. ma ahimè, quella mattina, il vasetto di cristallo che conteneva la crema era tristemente vuoto. Così, Deborah, allarmata, corse subito a chiamare la sua fedele cameriera Annabella, ordinandole di andare immediatamente in centro per comprarle della nuova crema. Ma dopo qualche ora, la fida Annabella tornò esausta a palazzo.
-Vostra Altezza, mi duole informarla del fatto che non ho potuto repèerire ciò che le urgeva in alcun luogo.- esordì inchinandosi verso l'Altezza Reale, che al solo sentire tale nefasta notizia si gettò sul letto in preda a un pianto spasmodico. I giorni passavano e la strega malefica prendeva sempre più possesso della fanciulla. Nemmeno l'ampavido Enrico riusciva a guardare ormai sotto quella spessa coltre lipidica. Nonostante le dicesse in continuazuione:-Tu per me sei sempre la ragazza più bella.- Deborah si lasciava andare a isterismi diffusi e tutti gli amorosi sudditi non facevano altro che attribuire il male alla strega malefica. Così, forgiato dal desiderio di vederla di nuovo sorridere (e di poterle gurdare di nuovo le gambe, i fanchi, il cu...i glutei), il valoroso principe Enrico si recò alla corte della sua bella con tanto di moto e le disse, chinandosi ai suoi piedi:
-Diletta del mio cuore, parto alla ricerca dell'arma che vi consentirà di sconfiggere la vostra acerrima nemica, nella speranza di potervi donare ancora una volta un sorriso.- Deborah emise un gridolino, lo baciò e rispose:-Oh, mio amore, sarete sempre nei miei pensieri! Mi raccomando al vostro ben noto coraggio. Tornate al più presto!-
E fu così che Enrico partì alla volta di nuovi orizzonti; fece il giro del mondo almeno tre volte, ma della prodigiosa crema nessuna traccia. Una notte però, mentre correva in autostrada intravide un cartello publicitario che recitava: "La strega malefica è un problema? Beautytown e la principessa Rossella hanno la soluzioone che fa per voi!" e raffigurava una donna meravigliosa con la stessa crema che serviva alla nostra principessa. Il principe fu felicissimo, aveva finalmente trovato una soluzione al suo dilemma! Si recò a Beautytown, una città dove l'economia si basava sui centri di bellezza. Il nostro valoroso Enrico tentò molte volte di trafugare un pò di crema da qualche negozio ma non ci riuscì e fu così che infine, fu arrestato. Tuttavia, la magnanima principessa Rossella fu disposta a riceverlo. -Allora, cosa vi ha spinto a rubare tutta quella crema?- chise a Enrico. -Altezza,- rispose, -io sono il principe di Loverville, e sono qui per salvare la mia amata da una sorte malvagia, impostale dalla strega malefica.-
-Ooh, davvero?- disse Rossella -la vostra  principessa ha subito tale destino crudele? Mi dispiace! Tuttavia, nonostante io voglia darvi quel che vi occore, la legge impone che dovrete guadagnare col sudore quella crema. Perciò affronterete in singolar tenzone il mio amato.-Enrico così dovette affrontare il principe Mattia in una durissima gara alla playstation, in una corsa di moto. Data l'esperienza, il nostro eroe la spuntò, e dopo aver salutato Rossella, che lo aveva rifornito di cento chili di crema, fece rotta verso Loverville. E fu così che la bella Deborah guarì e visse felice e contenta al fianco di Enrico.
FIne
-
Allora- chiese Mel, - ti ho convinta? Non credi che siano due idioti?

-Forse sì, hai ragione...però...Che tenero Enrico! Fare di tutto per la sua amta!- disse Deborah, gli occhi a cuoricino. Mel sospirò. Farglielo capire sarebbe stato duro. Molto duro.-


Allora? Lo so che fa schifo, ma io volevo solo strapparvi un sorriso! (dubito di esserci riuscita). Un commentino?? Please!
  
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