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Autore: myidollawrence    16/06/2014    9 recensioni
Mi sono iscritta a questo sito, lodevole sotto tutti i punti di vista, un po' di tempo fa. Ho iniziato a leggere fanfiction quando erano ancora semplici capitoli di poche parole, e le ho viste trasformarsi in storie perfette, scelte, quasi surreali. Ho pianto leggendo piccole parti di ogni storia, di ogni racconto.
Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di provare a scriverne una. All'inizio, ne avevo iniziata una molto simile a quelle già esistenti, che parlava di come Peeta e Katniss siano arrivati ad amarsi, dopo gli eventi dell'ultimo libro. Ma non mi soddisfava, non mi riempiva dentro. Così ho deciso di scrivere questa, una ''And if?'' che voglio portare avanti. Ho già tutto pronto, tutto in mente.
Cosa sarebbe successo se Katniss avesse aspettato davvero un bimbo? Cosa avrebbe fatto?
Come avrebbe reagito il nostro Peeta depistato? Spero che sia di vostro gradimento. Io e il piccolo Thiago vi aspettiamo.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimbo Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: PWP, Spoiler!
Capitoli:
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Thiago guida a tutta velocità con la sua piccola bicicletta, le lacrime gli rigano il viso delicato. Non sa quanta distanza ha percorso, e non ha nemmeno intenzione di scoprirlo. L’unica cosa che sa è che non vuole rivedere la sua mamma, mai più. Quando le sue gambe cominciano a fargli male, però, è costretto ad accostare vicino a una panca e a sedervisi sopra. Il piccolo singhiozza rumorosamente, senza riuscire a fermarsi, non sapendo dove si trova, o come ritornare a casa. È confuso, arrabbiato e prova molto risentimento verso sua madre. Non capisce perché Katniss abbia reagito così, al chiederle di incontrare e conoscere suo padre, pare che voglia allontanarlo da lui.
Senza smettere di piangere osserva come le persone passano di fronte a lui, ignorandolo: sembra che i pianti non vengano ascoltati, qui. Ma non gli importa; il suo sguardo è fisso su un cracker piccolo e sporco che giace sul marciapiede, i suoi occhi sono appena in grado di vederlo a causa dell'oscurità nel parco. L'unica cosa che lo illumina è la luce delle lanterne, posizionate ai lati del marciapiede, nel terreno. Il piccolo si asciuga le lacrime nella sua felpa bianca, quando un’ombra copre la luce davanti a lui.
‘’Thiago?’’, chiede Delly, non sicura che sia lui, a causa della luce fioca.
Il biondo alza il viso, pieno di lacrime.
‘’Cosa ti è successo?’’
Thiago la osserva soltanto. Questa volta il giovane che accompagnava la ragazza nel pomeriggio non c’è, è stato sostituito da un uomo alto e grande. Thiago non riesce a descriverlo bene, perché intorno a lui regna il buio più totale, e le lacrime pungenti rendono la sua vista ancora più sfocata. Delly inizia a camminare fino alla panchina, e si siede accanto a lui.
‘’Ti sei perso di nuovo? Dov'è la tua nonna?’’
‘’A casa’’, le risponde lui, abbassando nuovamente lo sguardo.
L’uomo che accompagna la bionda si siede accanto a lui, e si toglie la giacca per avvolgere il piccolo. Inizia a fare freddo, e la felpa di Thiago non sembra essere sufficiente a coprire il suo corpo esile.
‘’E i tuoi genitori?’’, domanda Peeta, coprendogli le spalle con tutta la delicatezza di cui è dotato.
Thiago singhiozza di nuovo, appena l’uomo si siede accanto a lui, gesto che il bimbo avverte a causa del legno sotto di lui, che scricchiola leggermente.
‘’Peeta, questo è il bimbo del portafoglio’’ spiega Delly, per far capire a Peeta perché lo conosce. Insomma, Delly è appena arrivata dal Distretto 13, è abbastanza strano che conosca un bimbo di Capitol City.
Un paio di orette fa Delly si è recata da Peeta, dopo aver lasciato Thom al suo lavoro come muratore, aiutante per la ricostruzione della parte di città distrutta dalla guerra, che il governo ha deciso nascondere alle persone comuni, ma soprattutto ai bambini, come segno che tali disgrazie non debbano mai più accadere.
Durante la sua visita è arrivato il Dottor Aurelius, per svolgere con Peeta la sua seduta quotidiana. Alla vista di Delly, tuttavia, l’uomo ha deciso che sarebbe stato molto più producente lasciare ai due ragazzi un po’ di tempo libero, magari al di fuori di quelle quattro mura. E così, Peeta è uscito, non l’aveva mai fatto prima, non per impotenza ma per mancanza di volontà, non avrebbe avuto nessuno ad accompagnarlo, e girare per le strade di Capitol City da solo sarebbe stato imprudente e pericoloso. Vi sono ancora in giro fedeli sostenitori di Snow pronti all’attacco. Peeta sarebbe la loro preda perfetta. Così ha sempre preferito evitare, fino a ora.
Durante la passeggiata Delly ha spiegato a Peeta i cambiamenti avvenuti in ogni distretto. Non vi sono più le ringhiere e le recinzioni elettriche, e la gente è libera di viaggiare tra un distretto e l’altro, senza avere paura di essere sorpresa e sottoposta alla pena capitale. La gente inizia a sposarsi più frequentemente, e ad avere più figli, ora che non vi sono più gli Hunger Games e la guerra è finita. Ogni famiglia ha diritto a porzioni di cibo abbondanti, tranne in alcuni casi; tuttavia questi, col passare del tempo,  si affievoliscono sempre di più. Ormai le persone povere si contano sulla punta delle dita.
Mentre gli spiegava tutto ciò, Delly gli ha anche raccontato del bimbo conosciuto nel pomeriggio e di quanto fosse adorabile.
‘’Quindi’’, Peeta interrompe il silenzio che si era creato, ‘’credo che un gentiluomo come te si meriti un premio, non ti pare?’’
Thiago alza lo sguardo, e i suoi occhietti incontrano quelli azzurri come il cielo del ragazzo. Ora può vederli meglio. Il biondo ha un sorriso simpatico. Il piccolo non sa perché, ma c’è qualcosa in quell’uomo che lo fa sentire sicuro, protetto e voluto. Così, decide di rivolgergli un grande sorriso.
Senza poterselo spiegare, Peeta improvvisamente sente un amore per il bambino. C'è qualcosa in lui che gli fa sentire la necessità di proteggerlo e preservarlo da qualsiasi dolore. Sente che lo conosce in qualche modo, ma è sicuro di non averlo mai visto. È come se il nome di qualcuno si riflettesse nel volto del biondo.
Che stupido, sarà solo una tua sensazione. Non conosci nessuno, qui a Capitol.
‘’Okay. Ti offro un gelato, ma prima devi dirmi perché sei qui da solo.’’, continua Peeta, volendo sapere il motivo della tristezza del bambino.
Thiago abbassa il viso, lo sconforto nei suoi movimenti.
‘’Sono scappato da casa’’, dice, in un bisbiglio confuso.
‘’E perché?’’
‘’Ho discusso con la mamma.’’
‘’Beh, non so cosa sia successo, ma dobbiamo tornare a casa.’’
‘’No! Per favore no!’’ implora il piccolo stringendo le manine in supplica.
‘’Se non torniamo, niente gelato.’’
Thiago ci pensa un attimo, fino a che non incrocia le braccia e si pianta sulla panchina.
‘’Allora non voglio il gelato.’’
Peeta ridacchia fra sé e sé e guarda Delly. La sua amica gli aveva detto che il bimbo era simpatico, ma mai si sarebbe potuto immaginare che lo fosse tanto.
‘’Okay, facciamo così. Io vado a prendere due gelati, mentre tu racconti a Delly cos’è successo, così ti calmi un po’. Cosa ne dici?’’
Thiago ci pensa un attimo e osserva le due dita alzate del biondo. Per un attimo i loro occhi si incrociano, e il biondino decide di alzare un altro dito nella mano del ragazzo.
‘’Facciamo tre’’, dice Thiago ‘’Prendere o lasciare.’’
Peeta ride di nuovo. Sa che non può portarsi il bimbo con sé, e se vogliono riportarlo a casa sua, è costretto a fare ciò che egli chiede loro.
‘’Tutto per il nostro gentiluomo’’, accetta infine, ridendo.
Peeta si alza, guardandosi attorno. Trovare un baracchino aperto a quest’ora non è cosa facile, per niente. Dopo alcuni istanti, ne vede uno aperto dall’altro lato del vialetto. E così s’incammina.
‘’Allora, perché sei scappato?’’, gli chiede Delly, incuriosita.
‘’Io... non capisco la mia mamma! Non so perché non vuole che conosca papà! Sembra che voglia allontanarmi da lui, come se ci avesse fatto del male.’’
‘’Allora non è una vittima della guerra. È ancora vivo!” pensa Delly, felice che egli non sia orfano di padre.
‘’Beh, qualunque sia la ragione che spinge la tua mamma a fare questo, una logica deve averla. Non le hai mai chiesto perché si sono separati?’’
‘’No. E non penso che me lo direbbe.’’
Il piccolo inizia a dondolare i suoi piedini, muovendoli nell’aria, dal momento che questi non raggiungono il suolo. Delly sente una grande tenerezza per il piccolo, e non molto sicura avvicina la sua mano a lui, accarezzandogli dolcemente la schiena. "Sua madre deve essere un orco"  pensa.
‘’E come è la tua mamma?’’
‘’È molto buona. E bella. Mi tratta sempre bene, ma è completamente diversa da me.’’
‘’Cioè?’’, domanda Delly, non capendo il senso della sua ultima frase.
‘’Beh… è mora, ha gli occhi grigi e mia zia dice che il suo sorriso piaceva molto a mio padre. Era molto affezionato a lei.’’
Delly sorride. A volte le piacerebbe poter stare un po’ con i suoi genitori, e con il suo caro fratellino. Ma la guerra porta via tutto. Porta la pace, ma anche tanto dolore.
‘’Thiago, si sta facendo tardi. Perché non seguiamo Peeta e poi andiamo a casa tua?’’
‘’Va bene’’, risponde semplicemente il piccolo, un po’ svogliato.
Insieme camminano lungo la strada lungo cui Peeta è sparito. Lui, nel frattempo, ha raggiunto un baracchino dei gelati aperto, ma decide di accelerare il passo, poiché il venditore se ne sta andando. Giusto mentre tira fuori il portafoglio, azione che implica il distrarsi un attimo dal camminare, urta qualcuno. Si volta rapidamente e vede una donna scivolare, appena di fianco a lui. Subito la afferra in vita, impedendole di cadere. Entrambe le mani circondano la vita della ragazza, attaccandola a lui.
‘’Sta bene?’’ le chiede, la voce affannata.
Nel buio vede il volto della donna che ha salvato. Il suo viso è bello, ma i suoi occhi... i suoi occhi… il suo cuore perde un battito.  A Peeta sembra di essere in un sogno. I suoi occhi azzurri si sono scontrati con dei bellissimi occhi grigi. Quegli occhi che sapeva decifrare perfettamente.
‘’Ka... Katniss’’ balbetta,  guardando il suo bel viso illuminato da una luce fioca.
‘’Peeta’’ sussurra lei, incapace di credere ai suoi occhi.
Entrambi vengono ipnotizzati dal volto dell'altro. Katniss non si rende conto che le sue braccia sono agganciate al collo del biondo, rendendo la distanza tra loro minima. Nessuno dei due è in grado di muoversi.
‘’Katniss’’ sussurra Delly, avvicinandosi timidamente alla scena.
La mora ritira per un momento lo sguardo dal viso di Peeta, per vedere suo figlio che da la mano a Delly. Sapevano già tutto? Sentendo lo sguardo di Peeta puntato su di lei, si volge un’altra volta verso di lui. A poco a poco comincia a perdersi in quegli occhi azzurri come il cielo e sente le gambe non obbedirle, come se non rispondessero ai suoi comandi. Improvvisamente tutto intorno a lei inizia a scurirsi e in un batter d'occhio cade inerte tra le braccia di Peeta, il suo volto l’ultima cosa che vede.
buon lunedì gente,
eccomi qua, un'altra sopravvissuta dell'esame di lingua. 
Finalmente, ecco a voi il tanto famigerato incontro tra Peeta e Katniss, tanto acclamato e voluto. Lo  so, lo so che ve lo aspettavate diverso e che ora vi starete chiedendo cosa succederà e... bhe, cosa è successo a Katniss. Ma tutte le vostre domande dovranno aspettare. Seguite l'evolversi di questo incontro. 
E il nostro batuffolino? Cosa dirà? Mah.
Grazie per tutte le stupendissime recensioni che mi lasciate, mi fanno taaanto felice +.+
Siete magnifiche.
Come sempre, vi do il permesso di insultarmi per la mia maleficità
Al prossimo aggiornamento ;)
<3

 
  
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