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Autore: bice_94    16/06/2014    6 recensioni
“Andiamo Blondie, questo è veramente il tuo colpo migliore?”
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Roy Harper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felicity chiuse la porta dietro di sé, aprendo la strada al resto del gruppo. La donna si guardò intorno, quasi ad assicurarsi che il suo appartamento fosse in condizioni presentabili. “Bene, allora credo che andrò a fare una doccia veloce. Voi fate come foste a casa vostra e per qualunque cosa chiedete a Roy.” Si preparò ad andarsene quando notò lo sguardo curioso e allo stesso tempo quasi turbato di Matt.
Felicity si rese conto che in effetti l’uomo non conosceva ancora né Roy né Sara e, conoscendo la sua natura diffidente, stava cercando di capire chi diavolo fossero. “Oh, aspetta. Matt questo è Roy, un mio amico.”
L’uomo si rivolse al più giovane che si sentì stranamente a disagio. Gli occhi di Matt gli ricordarono quelli di Oliver durante i loro allenamenti. Giudizio e sospetto in ogni millimetro delle sue iridi. Roy sorrise e gli strinse la mano. Aveva una presa forte e sicura ed, evidentemente, anche Matt fu soddisfatto da quel gesto, perché i suoi lineamenti si ammorbidirono.
L’attenzione del nuovo arrivato si spostò su Sara. Questa non diede segno di essere toccata da quell’esame. Felicity notò anche il leggero segno di apprezzamento che traspariva dal viso di Matt. La donna si ritrovò a sbuffare, attirando anche l’attenzione degli altri. “Matt, smettila di sbavare. Lei è Sara e per la cronaca anche la fidanzata di Oliver.”
L’unica cosa che seguì tale frase fu silenzio. Uno scomodo silenzio.
Il fastidio di Felicity trasudava nella sua frase. Oliver non riuscì a capire se fosse dovuto a lui stesso o all’apprezzamento di Matt per Sara. Si rese conto che l’idea che Felicity fosse gelosa di Matt lo infastidiva più del fatto che quello stesso uomo stesse guardando con interesse quella che dovrebbe essere la sua donna.
La reazione di Matt fu invece di puro shock. “Fidanzata?” Il suo tono era tagliente e incredulo. I suoi occhi corsero immediatamente a Oliver e il sopracciglio di Matt si alzò con scetticismo. “Curioso. È comunque un piacere conoscerti Sara.” Aggiunse.
Anche Sara finì con il presentarsi e Felicity scomparve quasi subito, lasciando la situazione in mano a Roy.
Si muoveva con familiarità in quel posto, cosa che nessuno degli altri invece era in grado di fare, fatta eccezione per Diggle. Il più giovane si diresse a preparare un po’ di caffè e Sara si offrì di aiutarlo.
Matt si diresse invece ai computer per iniziare a renderli efficienti, ma prima si fermò accanto a Oliver, sporgendosi vicino al suo orecchio.
“Così hai una fidanzata Queen? Sai, dopo averti visto così territoriale ieri sera, non lo avrei mai immaginato. Ora capisco perché Felicity ti guarda in quel modo.” Oliver si voltò di scatto verso Matt e il sorriso strafottente della sera precedente era ancora lì. Si chiese a cosa si riferisse ed evidentemente era chiaro il motivo della sua confusione, visto che Matt si sbrigò a chiarire.
“Ti guarda come se tu fossi la cosa più vicina e più lontana che abbia mai avuto. Quindi credo che ieri sera avevo ragione, non è vero?”
Una risatina sfuggì dalle labbra di Matt e Oliver ringhiò pronto a colpire quella faccia così stupidamente soddisfatta. Diggle intercettò il suo movimento e lo richiamò alla realtà, con un tono confuso. “Oliver, va tutto bene?”
Matt si allontanò, sorridendo. “Tutto apposto sig. Diggle.” Oliver si ritrovò a fissarlo con rabbia, mentre Diggle invece continuò ad osservare la scena, chiedendosi cosa diavolo era successo la sera prima tra i due uomini.
 
Felicity riemerse una mezz’ora più tardi, trovando gli altri seduti attorno al tavolo del salotto. Roy e Diggle avevano spostato un paio di poltrone da un’altra stanza, Oliver e Sara erano sul divano, mentre Matt si trovava su un’altra poltrona. Davanti a lui, i computer erano ormai perfettamente funzionanti.
I capelli di Felicity erano ancora umidi, legati in un piccolo chignon disordinato. Indossava dei leggins ed una grossa felpa del MIT e Oliver sentì un leggero peso insinuarsi nello stomaco. Era strano vederla in abiti così ordinari e poteva vedere quanto fosse a suo agio nel suo ambiente.
La donna si sedette accanto a Matt, dove aveva un perfetto accesso ai computer. Si scrocchiò le dita e sospirò, mostrando un po’ di fastidio. “Beh, io ragazzi non so cosa esattamente Oliver e tutti voi abbiate progettato di fare, ma io e Matt dobbiamo riuscire ad elaborare un algoritmo per trovare il segnale del video e servirà un bel po’ di tempo.”
Roy sospirò. “Sapevo che avrei dovuto portare la mia x-box” Felicity lo fulminò. “Fino a prova contraria, era la mia x-box, che ti è stata concessa temporaneamente.” Il ragazzo ghignò con soddisfazione e Felicity sbuffò, mettendosi a lavoro.
 
Passarono quasi tre ore. Diggle e Roy avevano trovato un vecchio gioco da tavola che la padrona di casa aveva addirittura dimenticato di possedere e ben presto si unirono anche Sara ed Oliver. I borbottii dei due informatici facevano da sottofondo. Oliver poteva benissimo vedere la coppia lavorare dalla sua posizione. Vide come Matt era diventato estremamente professionale e al tempo stesso agitato, mentre Felicity, nella sua espressione di concentrazione, iniziava a mostrare i segni della stanchezza. Notò come stiracchiò il collo e stropicciò gli occhi, sbuffando senza soddisfazione.
Fu quando la vide sbadigliare che Oliver si alzò e si diresse in cucina. Gli altri compagni di gioco erano impegnati in qualche piccola discussione e scomparve facilmente. Tornò con una tazza di caffè e la poggiò delicatamente davanti a Felicity.
La donna alzò lo sguardo confusa e grata allo stesso tempo. Oliver sorrise dolcemente. “Una.”
Gli occhi di Felicity si oscurarono per un secondo e il riconoscimento inondò i suoi lineamenti. Le sue guance arrossirono leggermente e un sorriso luminoso si estese sulla bocca. Oliver ricordava perfettamente quando era stata lei a dargli quella tazza di caffè. Non appena lei le sorrise, capì come doveva essersi sentita quella sera di molto tempo prima. “Grazie.”
Oliver non rispose, ma sorridendo, tornò a sedersi con gli altri, sentendo lo sguardo insistente di Felicity sulla sua schiena. Diggle seguì i movimenti dell’uomo e non riuscì a non scuotere la testa pensando alla situazione di quei due idioti.
Anche Sara lo guardò attentamente durante quello scambio che sembrava essere un momento comprensibile solo per Oliver e Felicity. Un pizzico di dolore, ma anche consapevolezza attraversò il volto della donna. Per quanto l’uomo si sforzasse di nasconderlo, Sara lo vide ugualmente.
Il cuore di Oliver Queen non le apparteneva.
 
Oliver si svegliò con la voce di Felicity. Stava bisbigliando, ma non a lui.
Non sapeva quando si erano addormentati, ma doveva essere stato alcune ore prima.
“Mi dispiace, non volevo svegliarti.” Stava parlando con Matt e Oliver decise di rimanere immobile ed in silenzio al suo posto.
“Non ti preoccupare. Non avrei dovuto dormire comunque.”
La donna osservò il ragazzo accanto a lei e riuscì a scorgere i segni della stanchezza e della sofferenza. Portò una mano sulla sua e riconobbe la sensazione di familiarità a cui molto tempo prima si affidava completamente.
“La troveremo Matt. Questo.. sono sicura che questo algoritmo sarà quello giusto. E se non lo sarà, continueremo a provare.”
Matt affondò i suoi occhi in quelli della donna e sentì le lacrime premere contro le sue iridi.
“Ho paura, Fel. Sono paralizzato. Come è potuto sfuggire tutto dalle mie mani?”
Felicity rimase senza fiato nel vedere quel ragazzo apparentemente così forte e sicuro di sé sgretolarsi davanti a lei. Così si sporse in avanti e lo abbracciò, lasciando che liberasse il suo dolore.
Pianse silenziosamente, mentre le mani della donna scivolarono delicatamente tra i capelli dell’uomo.
“Andrà tutto bene. Non sei più solo, Matt. La porteremo a casa.”
Oliver li guardò in silenzio, sentendo una parte di lui gridare per allontanare il suo sguardo da loro.
Era un intruso in uno spazio troppo personale, troppo privato a cui non poteva aver accesso.
Matt si allontanò leggermente, guardando Felicity negli occhi.
“Come puoi volermi aiutare dopo tutto quello che ho fatto?”
La donna sorrise, con gli occhi acquosi.
“Matt, quando te ne sei andato, ho sofferto molto, ma questo non significa che io ti odi. Nonostante tutto, sei e rimarrai una parte di me e il tuo dolore è in qualche modo anche il mio.”
Matt la accarezzò, come se fosse una rarità tra le sue mani. Stava per avvicinarsi al volto di lei, quando il suono dei computer lo bloccò.
Fu lì che Oliver decise.
Avrebbe aiutato Matt e poi avrebbe aiutato se stesso, dando una possibilità a ciò che stava negando con ogni forza esistente.
“Oh mio dio! Ha funzionato. Ragazzi, abbiamo trovato Mary.”
La voce eccitata di Felicity portò di nuovo tutta alla realtà.




p.s. oook, eccoci di nuovo. Wow, questa volta senza un ritardo esageratamente lungo. Non mi sembra vero. Allora, capitolo un pò di passaggio, ma direi piuttosto importante. Che ne dite? Cosa sta succedendo nella testa e nel cuore di Felicity? E Oliver? Cosa pensate che succederà tra Matt e Felicity?
Sono curiosa di sapere le vostre teorie. ahahah.. :) Chissà se qualcuno di voi riesce a vedere dove stiamo andando!
Spero comnque che il capitolo vi sia piaciuto e soprattutto non vedo l'ora di leggere cosa ne pensate.
Cosa sarebbe uno "scrittore" senza l'opinione dei suoi lettori? :)
Ah, cosa IMPORTANTISSIMA!!!! Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che stanno continuando a leggere questa storia e che mandano le loro recensioni. Vi adoro e mi scuso tantissimo per non riuscire a rispodere ad ognuno di voi come dovrei e vorrei, ma come potete vedere il tempo che ho a disposizione è sempre molto poco. 

Un bacione a tutti voi.. e a presto, spero.. :*
   
 
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