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Autore: thesnowlady    16/06/2014    2 recensioni
"Misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la musica.
Si preannunciava un’altra giornata di merda.
Quando arrivai nel cortile della scuola mi attendeva la solita routine.
I “ragazzi” più fighi della scuola erano li,appostati all’ingresso della scuola come sempre,pronti a scartavetrare i maroni alle persone sfigate come me.
A capitanare quella banda di idioti vi era,strano ma vero,una ragazza.
E non intendo una ragazza senza cervello dai capelli lunghi e biondi.
No,intendo la ragazza più arrogante e insopportabile che io abbia mai conosciuto.
Capelli corti,neri,alta,esile,abbastanza androgina direi,occhi verdi e marroni.
Luka."
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ormai parlavo con Elle da qualche mese, era una ragazza fantastica, perfetta, solo leggermente inesistente.
Mi chiedevo chi fosse, in continuazione.
Anche perché non avevo scoperto molto altro sul suo conto, no, niente affatto.
E intanto le cose andavano sempre peggio.
Luka mi prendeva sempre più di mira, e Giorgia aveva deciso di tormentarmi il più possibile.
Stavo nel cortiletto della scuola, nascosta in modo da evitare il più possibile Luka.
Stavo fumando, non che fosse una novità, ma ero particolarmente stressata.
E parlavo con Elle.
Non le avevo detto di Giorgia, si preoccupava molto, e non volevo crearle preoccupazioni e parlarle mi incuteva una senso di calma.
Si, mi calmava.
-Ehi Sfigata di merda.
Alzai gli occhi al cielo, non ci volevo credere.
Mi voltai verso Luka.
Aveva un ghigno sfrontato, le avrei tirato uno schiaffo.
-Cazzo vuoi? Non hai niente di meglio da fare?
Si mise a ridere, e dio, se mi dava fastidio la sua risata.
-No, darti fastidio mi diverte.
Accesi un’altra sigaretta.
-dammene una.
Mi stava dando ordini?
La ignorai e mi poggiai al muro.
-Ho detto dammela.
Mi voltai con una finta espressione scioccata sul volto.
-Queste proposte indecenti? Ma non ti vergogni? Così, senza manco avermi portato a bere qualcosa.
La vidi titubante, poi capì il doppio senso e scoppio a ridere.
Mi uni a lei.
-Perché mi dai fastidio?
Mi guardò e prese la mia sigaretta dalla mia bocca per portarla alla sua.
Aspiro più volte prima di darmi una risposta.
-non lo so.
Mi ridiede la sigaretta e mi lascio lì, da sola.
Decisi di rientrare all’interno della scuola quando andai a sbattere contro una persona.
Caddi  a terra dando una forte botta di culo.
Alzai la testa, pronta a buttare giù tutto il calendario contro la persona che avevo davanti, ma ciò che vidi mi lascio senza fiato.
Una ragazza, bella da mozzare il fiato.
Alta, molto più di me sicuramente, capelli corti ma non troppo, lunghi fino al mento, neri con le sfumature blu scuro, occhi verdi, piercing in vari punti del viso, un labret e un bridge.
-Tutto apposto?
E la voce, dio che voce.
-Si, scusa, io oh, che figura di merda.
Si mise a ridere e mi aiuto a rialzarmi.
-Tranquilla, avrai fatto figure peggiori.
Sorrise, dio che sorriso.
Okkei, forse stavo anche sbavando, ma dio, non avevo mai visto niente di così bello.
-Che cazzo ci fai tu qui?
Ci girammo in contemporanea per trovarci una Luka incazzata nera.
L’espressione della ragazza al mio fianco si fece dura.
Si volto un attimo verso di me e poi di nuovo verso l’altra.
-Sono venuta a prenderti.
-Non voglio.
La ragazza sospirò, poi disse a Luka di preparare le sue cose o sarebbe finita male.
Poi si rivolse a me.
-perdona mia sorella, non andiamo d’accordo.
Mi misi a ridere.
-Non che sia una novità che Luka non vada d’accordo non qualcuno, io per lei sono la sfigata di merda.
Dissi sorridendo.
La vidi sospirare.
Poi mi sorrise.
-è stato un piacere vederti.
Si avvicinò al mio orecchio.
Sentì il mio cuore battere all’impazzata.
-sei davvero bella.
Poi si allontanò.
Rimasi ferma per non so quanto.
Poi la campanella suonò e tornai in classe.
Elle mi mando un messaggio.
Ormai ci eravamo scambiate il numero di telefono.
Le risposi, dicendole che ero su di giri.
Le parlai della ragazza.
“Wow, sembra proprio bella da quello che mi dici, e sentiamo, ti interessa? ;)”
Probabilmente diventai rossa.
“Io, non lo so, non so nemmeno come si chiama.”
In pochi minuti mi rispose.
“Ma sai che è sorella di quella bulletta,no?”
Ci riflettei, aveva ragione, ma non avrei mai chiesto a Luka.
“Devo fare la stalker?”
“none ragazzina, un giorno la rivedrai, ne sono più che sicura ;)”
Non sapevo se aveva ragione, ma decisi di fidarmi di lei, o almeno di riporre le mie speranze nelle sue parole.
Arrivo il pomeriggio, avevo studiato, e mi annoiavo.
Decisi di uscire un po’.
Nel mentre parlavo con Elle e con Serena, che era smaniosa quasi quanto me di scoprire chi era la ragazza della mattina.
Andai in centro, dovevo comprarmi le sigarette e giacchè sarei andata in libreria.
Uscita dal tabacchino decisi di fumarmi una sigaretta.
Presi l’accendino e provai inutilmente ad accendere, senza risultati, ma non mi andava di rientrare li dentro.
All’improvviso una fiamma davanti a me, sorretta da una mano indubbiamente femminile, mi accese la sigaretta.
Alzai lo sguardo e, fra lo stupito e lo scioccato mi ritrovai davanti la ragazza della mattina, la sorella di Luka.
-Guarda un po’ chi si rivede, che coincidenza.
Poco ci mancò che la sigaretta mi cadesse dalla bocca.
-C-ciao.
Ero rossa?
Probabile.
Con una faccia da pesce lesso?
Sicuro.
Rise, una risata dolce.
-Che ci fai in giro?
Ingoiai l’aria per tipo, cento volte prima di rispondere.
-Io emh.
-Ti annoiavi, sicuro.
Disse sorridendo.
Annui.
Si mise al mio fianco e prese una sigaretta, la tiro fuori dal pacchetto con le labbra e dio, dio quanto era sexy.
Mandai un messaggio a Elle.
“Cioè, probabilmente ti sembrerò una ragazzetta in preda agli ormoni, ma me la sono ritrovata in centro, e di fianco a me, io, non so, ciao.”
Un messaggio delirante.
La senti sogghignare, aveva il cellulare in mano.
-Messaggio divertente?
Scosse il capo in senso di diniego.
-No, anzi, estremamente tenero, di una ragazza davvero molto bella che mi interessa assai.
Mi rabbuiai.
Beh, Che mi aspettavo, una ragazza del genere era ovvio che si sentiva con qualcuno già.
E di certo non poteva interessarsi mai a me.
-Beh, che ne dici se ti accompagno in libreria?
Mi voltai.
-Come fai a sapere che volevo andare in libreria.
Rise.
-Intuito.
Accettai e ci dirigemmo verso la librerai che era di fronte a noi, dall’altro lato della piazza.
Parlammo di cose così a caso, come se ci conoscessimo da tempo.
Arrivammo all’entrata.
-Beh, io devo andare.
Non sapevo manco il suo nome, e non sapevo manco se l’avrei mai incontrata di nuovo.
Mi stavo dirigendo all’entrata dicendo un timido ciao quando mi afferò il polso e mi attirò a se.
Spalancai gli occhi.
Aveva una mano sulla mia schiena, l’altra che ancora teneva il mio braccio.
Poi accadde tutto in poco tempo.
Le sue labbra si posarono sulle mie.
Una bacio a stampo, normale.
Durò pochi secondi.
Si allontano da me con un ghigno tremendamente sexy sulle labbra.
Aspetta, avevo appena baciato una sconosciuta.
Di cui manco sapevo il nome.
Stavo per controbattere, ma fu più veloce di me.
-A presto, ragazzina.
Se ne andò, e io rimasi pietrificata sul luogo.
Confusa, assai confusa.

*Angolo autrice*
Eheheh *coff coff* salve giovini fanciulle.
Umh, beh, ecco qui il quinto capitolo, eheheh, a me piace assai, sappiatelo.
Spero gradiate anche voi.
A presto fanciulle/i :3

 
  
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