Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Madelyne Scott    16/06/2014    1 recensioni
[ Verde | Sun Garden | Malinconica, Sentimentale | Nessuna coppia -sono bambini- | Raccolta di flashfics/One Shots | Date la colpa alla mia vita per avermi posto nuova ispirazione ]
°-°-°-°-°-°
"In quel frangente, che sapeva di pesche e fiori profumati, ogni animo si quietava, persino il più ribelle riusciva a cogliere l’armonia creatasi fra tutti. Si rimaneva in silenzio, in ascolto l’uno del battito altrui, in serena contemplazione del sole che, placidamente, si abbandonava dietro le colline in lontananza."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Arigatou
Sottotitolo: Al buio, due gemme spente
Autrice: _E n s e i_
Fandom: Inazuma Eleven
Protagonisti: Sun Garden
Stato: One Shot – NON CE L’HO FATTA T-T, 650 PAROLE TT-TT -
Note: allora, mi divertisco (?) a usare, come tonalità per gli occhi, gemme mai viste né sentite. Opali, questa volta, ma non normali: opali del Pacifico –non credo sia la giusta traduzione, vi conviene cercare Pacific opal- e opali bianchi, scelte derivanti da diverse fanart dove, da bambino, Suzuno ha gli occhi più tendenti all’aqua ((NON STO SBAGLIANDO, solo che “verde acqua” non mi piaceva, e nei pastelli Giotto la tonalità, in inglese, viene scritta così)). Ah, e pubblico ora, nonostante mi infastidisca pubblicare ogni giorno, perché mi è venuta l’ispirazione e ho deciso di rendere quella Flashfic una raccolta di Flashfics/One Shots. Spero sia di vostro gradimento~

 

Arigatou

˜Al buio, due gemme spente

 

Il bambino sollevò le palpebre con lentezza, cercando di proteggere le iridi color opale del Pacifico dalle frecce di luce che filtravano debolmente attraverso le persiane socchiuse. Era il suo ultimo giorno di scuola, e aveva la mamma aveva impostato la sveglia per le sette, in modo da avere tutto il tempo di prepararsi. Eppure nell’aria non vibrava alcuno squillo, soltanto tuonavano voci agitate che si mescolavano nella sua mente.
Fece per muoversi un poco, per stropicciarsi gli occhi ed eliminare una piccola lacrima di sonno che aveva preso a inumidirgli la gota destra, quando un grido più distinto e comprensibile degli altri lo strappò dal torpore del sonno appena interrotto.

«Stronza! “Con chi hai scopato?” mi chiedi? Sei solo una stronza!»

Otō-san?

Il bambino attese ancora, mentre la confusione e lo stupore appannavano i suoi occhi spalancati. L’aria sembrò acquisire improvvisa pesantezza, opprimendolo e impedendogli di riempire i polmoni sino in fondo, togliendogli il respiro. Per un istante, l’idea di non voler essere visto vivo dal mondo che lo aveva generato gli attraversò la mente, gelandolo sin nelle ossa. Sentì il cuore accelerare con i propri battiti, il fiato farsi più corto, non si mosse; tese le orecchie, costringendosi a fissare un punto buio della stanza per non distrarsi.

«Bastarda! Non stai parlando con uno preso dalla strada, puttana! Mi chiedo cosa mi abbia spinto a sposarti, quel giorno!»

Fu come una lama che trapassava il cuore, i polmoni, lo stomaco. Il dolore, prima smorzato dall’incomprensione, si addensava nel corpo come fosse fisico, tramutandosi ora in scariche elettriche, ora in fitte atroci alle tempie. Da una crepa impercettibile che gli squarciava il petto, dettata dalla paura, si era estesa sino a raggiungere le dimensioni di una voragine nera che inghiottiva tutto.

Okaa-san?

Non voleva più ascoltare, non voleva più stare a sentire tutte quelle grida; anche senza conoscerne il significato, aveva capito che qualcosa non andasse bene, che l’atmosfera tranquilla della casa al mattino era stata distrutta brutalmente da rabbia e incomprensioni che non si sarebbero disciolte nella tolleranza.
La gola serrata dal terrore di vedere tutto finire, come nei film, dove il bambino rimaneva senza mamma e papà per colpa di un litigio. Fuus’ke smise di ascoltare, lasciò che un flusso di pensieri misti e incomprensibili gli si riversassero in testa, colmassero il vuoto lasciato dal sonno, dall’inconsapevolezza. In trance portò le dita davanti al viso, riuscendo a distinguere il leggerissimo bagliore riflettuto dalla propria pelle, come per avere la certezza di non stare vivendo un incubo. Tornò a fissare il soffitto, immerso nel nero, in cerca di una spiegazione per quello che aveva sentito, senza trovarla. La sfumatura smeraldina scomparve, per la prima volta, da quelle iridi opalescenti, lasciando che assumessero la imperturbabile tonalità del bianco niveo. Tutto sembrò gelarsi, nel buio della stanza; il silenzio che aleggiava, pesante, nell’aria venne spezzato dallo stridio delle gomme sull’asfalto, lasciando intendere al bambino che il padre se n’era andato. Sentì i passi familiari della madre nel corridoio, ma non si mosse; semplicemente si limitò a nascondere gli occhi dietro le palpebre, bloccando le lacrime bollenti che, altrimenti, avrebbero invaso le gote ceree, infiammandole di un fuoco che si sarebbe spento troppo difficilmente.

Calore, un’improvvisa carezza alla mano sinistra, sfiorata dalle dita di Haruya, lo riportarono indietro. Le immagini di quel mattino ormai lontano si dissolsero nella sua mente, lasciando posto a quella nitida e brillante del tramonto. Il riverbero dorato sullo specchio d’acqua che fronteggiava tutti loro non feriva lo sguardo, ma lo soddisfaceva con dolcezza, donando bagliori di ogni sfumatura rossa e aranciata. Fuus’ke voltò il viso verso il compagno, che aveva allontanato la mano con fare imbarazzato: probabilmente non era sua intenzione disturbarlo, ma era un bene che l’avesse distratto.
Con un filo di riluttanza, seppur tutta apparente, l’albino intrecciò le proprie fredde con quelle tiepide del rosso, puntando le iridi nuovamente color aqua davanti a sé.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Madelyne Scott