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Autore: Martiz Kenway    16/06/2014    1 recensioni
-Ti faccio un certo effetto vero?-
Io deglutisco e alzo lo sguardo per decifrare la sua espressione.
-Diciamo che ti piaccio..- continua
Ridacchio divertita ma allo stesso tempo spaventata -Non mi fai nessun effetto Cato..o almeno non un buon effetto..-
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Marvel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Zanne e artigli dilaniano il mio corpo. Afferro uno dei miei coltelli e prendo a lanciarli ovunque, squartando i musi di quegli abomini. Dovevo raggiungere Cato, ad ogni costo.  Lo vedo agitare la spada intorno a lui, gli occhi iniettati di sangue e pieni di lacrime.
-Non mi ucciderete mai! Io vincerò! Vincerò!- urla sgozzando un altro lupo
-Cato!- lo chiamo
Si gira verso di me, come tornato alla realtà, e il suo viso si fa sereno. Un lupo gli balza addosso affondando le zanne sulla sua spalla. Mi fiondo verso di lui e pianto un coltello sulla schiena dell’animale. Cato si divincola a terra, ricoperto di sangue e fango.
Mi inginocchio di fianco a lui e lo aiuto a rialzarsi.
-Cato.. Cato..- singhiozzo
-No! Voglio vincere!- continua ad urlare
Gli prendo il viso tra le mani e rimango a fissare i suoi occhi cristallini.
-Basta combattere Cato..- singhiozzo mentre le lacrime scorrono come fiumi sulle mie guance
Il suo corpo si rilassa per un momento ed infine mi abbraccia, scoppiando in un pianto disperato.
-Noi dovevamo vincere!- urla
Un lupo si avventa sul mio viso strappandomi un orecchio. Digrigno i denti e continuo a piangere, cercando di ignorare il dolore.
-Va bene così..- sussurro
I lupi ci sovrastano e il dolore pervade il mio corpo. Tra ringhi e urla l’unica cosa che mi rimane da fare è stringere Cato. Non ci stacchiamo un solo secondo, abbracciati, ad aspettare la morte.
-Ti prego! Uccidici!- urla Cato, probabilmente rivolto a Katniss
Non riesco a vederla. La mia vista è completamente offuscata.
Cato mi stringe a sé e mi bacia. L’ultimo bacio. Le nostre lingue si sfiorano e le labbra tagliuzzate si accarezzano. Ci stacchiamo senza fiato e i nostri occhi colmi di lacrime si incrociano.
-Ti amo..- sussurra Cato
Nonostante la situazione, nonostante sia ad un passo dalla morte, quella parole mi confortano. Mi avvolgono, mi fanno da scudo a tutto quel dolore fisico. Ora la morte non è più tanto spaventosa e solo ora riesco a capire che non saremo mai potuti essere felici. Come potevamo? Questo mondo è tutto sbagliato, questo mondo è l’inferno. Per tutta la vita eravamo cresciuti in un inferno, tra sangue e armi, morte e dolore. Come potevamo pretendere di essere felici in un mondo che insegnava solo questi valori? Come potevamo crescere dei figli e poi vederli combattere nell’arena. L’unica via d’uscita da questo inferno era la morte. La morte che ci accolse come una madre accoglie i figli, avvolgendoli nel calore di un abbraccio. Me ne andai pronunciando le ultime parole che andavano dette, le più giuste.
-Ti amo anchio, Cato..-
 
Mi ritrovo davanti a una graziosa villetta circondata da un giardino. Il vento fa ondeggiare i rami dei ciliegi, i cui petali ricadono delicatamente nell’erba. Avanzo lentamente a apro il piccolo cancelletto di legno.
Un uomo è chino a terra, accarezza un cane dal pelo color cioccolata.
-Chi sei?- chiedo
L’uomo si rialza, girandosi verso di me. Sgrano gli occhi appena capisco che si tratta di mio padre.
-Ciao tesoro mio..-
Stranamente non provo rancore verso di lui. Non provo rabbia. Riesco a provare solo amore. Perché?
-Dove siamo?- chiedo guardandomi attorno
Mio padre mi sorride –In un posto migliore.. non credi?-
-Io sono.. sono morta?-
Annuisce con un sorriso compassionevole e mi abbraccia. Stringendomi delicatamente a sé. Non mi aveva mai abbracciato prima.
-Sono stato un pessimo padre.. mi dispiace..-
-Non.. non importa, ma perché sei qui?-
Si scioglie dall’abbraccio e mi sorride ancora
-Sono morto..- risponde semplicemente
Non riesco a capire eppure dentro di me non provo dolore. C’è solo serenità.
-E la mamma? E mio fratello?- chiedo
-Loro staranno bene.. li proteggeremo..- mi rassicura sfiorandomi il viso con le dita
-Lucy!- una voce mi chiama in lontananza
-Credo che qualcuno voglia vederti ora..- mi dice mio padre tornando ad accarezzare il cane
Mi guardo attorno ma non vedo nessuno. Avanzo nel giardino finchè qualcuno non mi balza alle spalle abbracciandomi stretto.
-Oh Lucy! Sei qui anche tu!-
I miei occhi si riempiono di lacrime quando riconosco la voce di Marvel. Mi giro di scatto e lo abbraccio anch’io.
-Marvel.. non ho vinto..- sussurro
Il ragazzo mi afferra le spalle guardandomi negli occhi, per poi scoppiare a ridere.
-Lo ammetto, speravo venissi qua anche te però volevo che vivessi il più a lungo possibile!-
Allungo una mano sul collo in cerca del suo ciondolo ma non lo trovo.
-Perchè.. perché non c’è?- chiedo
-Qui non c’è bisogno di oggetti del genere..- spiega
-Ma era prezioso.. per te e anche per me..-
-Ora siamo insieme.. a cosa può servire ancora?-
Abbasso lo sguardo e annuisco accennando a un mezzo sorriso. Anche se non capisco fino in fondo quello che sta succedendo, qualcosa mi dice che un giorno capirò anch’io e sarò io stesso a spiegarlo a tutti quelli che verranno. Lo spiegherò alla mamma e poi anche a mio fratello.
Marvel mi indica qualcosa oltre le mie spalle
-Forza.. va da lui..-
Mi giro confusa verso la casa. Cato se ne sta in piedi davanti alla soglia. Mi sorride.
Gli corro incontro e lui mi accoglie tra le braccia. Mi stringe a se ed io lo bacio. Lo bacio ancora e ancora, fino allo sfinimento, per accertarmi che non sia uno splendido sogno. Per accertarmi che tutto questo è reale. E lo è. Gli accarezzo i morbidi capelli biondi e mi perdo in quei profondi occhi azzurri. Mi perdo nel viso del ragazzo che amo, mi lascio avvolgere da tutto quel calore e assaporo quella felicità che mai avevo provato prima. La mia anima non era mai stata così leggera, così spensierata. Finalmente stavo bene.
-Dimmi che tutto questo non finirà.. ti prego..- sussurro
Ridacchia e mi stringe ancora di più a sè
-No amore mio.. non finirà mai-


ANGOLO AUTRICE:
Vai che ce l'ho fatta a postare! :D Ecco l'epilogo.. ho cercato di renderlo il meno tragico possibile e anche se (come avrete ben capito) i nostri Cato e Lucy sono morti spero vi sia piaciuto comunque :) Tutto sommato è un lieto fine dai, tutti felici e contenti! Vediamo di rispondere ad alcuni questiti che vi sarete posti leggendo.. Ho voluto ambientare la scena dell'arrivo di Lucy in Paradiso in una villetta.. forse qualcuno di voi avrà capito che si tratta della villetta di cui parlavano Cato e Lucy il capitolo precedente! La villetta dove volevano andare a vivere una volta vinti gli Hunger Games! Arriviamo ora alla domanda che credo vi siate posti tutti xD Che ci fa il padre di Lucy in Paradiso? Sinceramente non ho nemmeno io una risposta xD Credo che quella più plausibile sia il suicidio! Avendo compreso gli sbagli commessi con la figlia e considerandosi colpevole di averla mandata a morire credo che, tormentato dal senso di colpa, si sia tolto la vita.. L'ho fatto morire perchè volevo che Lucy si riappacificasse con lui e fosse felice al 100% :D Ora credo proprio di aver finito! Ringrazio infinitamente tutti quelli che mi hanno seguita fino ad ora, spero che questa storia vi sia piaciuta, spero di avervi divertiti e di avervi fatto emozionare almeno un po' ^.^ BACIONI e MILLE GRAZIE! *.*
  
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