Scelta da me
Genere e Avvertimenti: romantico, yuri
013 -
Flash & Kiss [KushiMiko]
I Quartieri Storici della città entrarono
ordinatamente nel giardino disponendosi come da programma.
Il prato
all'inglese del posto era ben curato e morbido, quasi profumato, ed era
circondato dalle mura del bel castello medioevale che faceva da suggestiva
cornice per delle foto sicuramente indimenticabili e stupende per ogni turista e
amante di quelle manifestazioni.
Kushina si avvicinò alle mura con
un'espressione decisamente truce che stonava con il suo aspetto principesco
donatole dal abito in velluto blu scuro con petto e cintura in broccato color
panna, arricchito da un mantello in velluto del medesimo colore del vestito con
l'interno in fodera chiara e dai lunghi capelli rossi raccolti in una treccia
lavorata con perline e nastri di velluto blu.
Prestava la sua figura da anni
a quelle manifestazioni per il puro piacere di indossare quell'abito fatto con
le sue mani, ma odiava le fotografie.
Usciva dannatamente bene, era un dei
soggetti più amati dai fotografi per la sua bellezza regale, eppure l'essere
ritratta in ogni espressione e posizione la disturbava.
Era come se tutti si
prendessero un pezzettino di lei e Kushina non era di nessuno.
La giovane
Uzumaki era solo sua e di nessun'altro.
Non era ancora arrivata quella
persona che riuscisse a stregarla solo con uno sguardo - come facevano le
antiche Geisha giapponesi che tanto ammirava nella loro arte -, o almeno era
quello che dichiarava.
" Kushina, sorridi. Quel broncio non ti dona.", la
voce della sua compagna di Quartiere la fece voltare.
Mikoto Uchiha era una
giovane donna poco più grande di lei, dai grandi occhi neri e dai lunghi capelli
color dell'ebano raccolti dietro la nuca con dei nastri in velluto bianco e da
dei boccioli di rosa. Pelle di porcellana messa in risalto dal passionale rosso
del suo abito in velluto stretto poco sotto il petto, per risaltare in suo seno,
e con le maniche larghe che mostravano un'altra manica più stretta in broccato
blu.
Bella, anzi stupenda.
Anche lei era 'vittima' dei fotografi e vederla
vicino all'Uzumaki era come la manna dal cielo per quei dannati flash.
" Odio
le fotografie.", decretò sicura di sé, Mikoto sorrise dolce.
Il suo viso
ricordava quasi quello di un felino talvolta, soprattutto quando sorrideva in
quel modo: le si arricciavano le labbra in un modo adorabile - secondo il
modesto, e affascinato, parere di Kushina.
" Dovresti essere abituata."
"
Me lo dicono tutti, ma non ci riesco. Poi tu non puoi parlare.", ribatté. " Sin
da piccola sei sotto i riflettori."
Già, Mikoto infatti era una 'piccola
celebrità'. Era stata adottata da uno dei personaggi più ricchi della città,
Madara Uchiha come sua figlia e unica erede.
Famosa e bella, in poche
parole: perfetta.
" In effetti... ma io non ho mai cercato quella
notorietà.", ammise in un tono un poco imbarazzato.
' D'accordo.', sentenziò
la rossa. ' È più che perfetta. È bella, è famosa ed è umile.'
Era lei ad
aver stregato l'Uzumaki.
I suoi occhi.
I suoi capelli.
Il suo
viso.
Il suo profumo.
La sua pelle.
La sua dolcezza e il suo
sorriso.
" Signorine, potete avvicinarvi un po' di più? Così possiamo
ritrarvi insieme.", domandò un fotografo, interrompendo l'idilliaco sogno a
occhi aperti di Kushina che, irritata, lo guardò come a volerlo
scannare.
Presa quindi dalla rabbia e dalla frustrazione, sbatté contro le
mura Mikoto, che sussultò presa alla sprovvista, bloccandola.
" Così vicine
va sicuramente bene.", disse guardando negli occhi la mora. " Fotografate
questo!"
Poco dopo le sue labbra intrappolarono quelle di Mikoto, beandosi di
quel contatto tanto cercato e desiderato da tempo.
Erano morbide e sapevano
di fragola.
Le percorse con la lingua, invitandole ad aprirsi e infatti si
dischiusero come quei boccioli di rosa che portava tra i capelli, permettendole
di approfondire il bacio.
Tutto era ormai sparito.
Niente flash, niente
fotografi, niente manifestazione.
Solo loro.
Si staccarono però troppo
presto per mancanza d'aria - in quel momento la funzione necessaria di un essere
umano più odiata da Kushina - e decisamente di controvoglia.
La rossa fissò
la compagna seria negli occhi, cercando di capire cosa le passasse nella testa,
ma non riuscì a leggervi niente di negativo.
Si voltò appena verso i
fotografi, straniti.
" Filate. Voglio un po' di intimità.", tornò poi a
rivolgersi a Mikoto. " Vogliamo riprendere il discorso?", propose con un
luminoso sorriso che le risaltò i suoi grandi occhi verdi.
" Casa mia o casa
tua?", ribatté l'Uchiha.
" Ovunque, l'importante e che non ci siano fotografi
e che tu stia con me."
.: Spazio di Miki! :.
Questa fic è nata mentre
sfilavo.
Da precisare che io ho una Kushina Mode e di tanto in tanto, quando
entro in quella mode, tendo ad arrabbiarmi quando mi fanno le foto. Di
conseguenza quella Kushina che viene raffigurata sono io.
E quindi lascio un
messaggio alla mia Mikoto: " Questo è quello che ti farei se sfilassi con
me."
Ora passo alle recensioni. Alla prossima!
.: Recensioni!
:.
Kymyit - Grazie cara mia! XD
Ballerinaclassica - Si si. Sono un'ottima
psicologa!
Tochan - Ne sono contentissima grazie ^O^
Vodia - Accetto la
tua richiesta.
Talpina Pensierosa - Grazie tesoro!
Atena11 - Volentieri!
Ti ringrazio per la recensione e spero di riuscire in un qualche modo a farti
piacere lo yaoi ^O^ perché io dico sempre: se una fic è scritta bene, in modo
sensato, anche se è yaoi è un piacere
leggerla.