Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Dalinda    16/06/2014    1 recensioni
Una ragazza. Un incubo. Una famiglia distrutta. Un ragazzo le stravolgerà la vita. Un'inconveniente li separerà. Un viaggio per affrontare il suo incubo.
Come finirà?
Seguite la storia e lo scoprirete! Fatemi sapere se vi piace! :3 :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Uncontrollable-

 

(Emily’s pov)



Dovevo ammetterlo, Jake quando voleva sapeva essere il ragazzo più gentile e simpatico, ma poi, purtroppo, ritornava il ragazzo più oscuro e terrificante, che avessi mai conosciuto. Quando parcheggiò davanti casa sua gliene fui grata, avevo seriamente supposto se stesse andando a cercare Zayn per spaccargli la faccia! Non so perché ma il suo comportamento mi suggeriva ciò. Sebbene lo odiassi così tanto, Zayn, in qualche modo riusciva a farmi sentire diversa da come mi ero imposta di essere e sebbene non lo volessi ammettere agli altri e soprattutto a me stessa, in fondo sapevo che stavo  iniziando a provare qualcosa per lui. Jake scese dall’auto sbattendo lo sportello, io cercai di aprire ma mi fu impossibile, solo allora capii che aveva attivato il blocco di sicurezza per neonati, con una differenza: io non lo ero! Jake aprì il mio sportello furioso, e riiniziai seriamente a preoccuparmi. Mi afferrò rudemente per il polso e mi tirò giù dall’auto, chiudendola alle mie spalle. Mi prese per i fianchi e mi issò su una spalla, entrando dentro e salendo le scale ad una velocità sovrannaturale per un essere umano che sale le scale con sopra una ragazza di 50 kg. Arrivammo davanti la porta del suo appartamento, sbloccò la serratura e mi mise giù. La porta era ancora chiusa, mentre lui si avvicinava pericolosamente a me. Sbattei contro il legno scuro della porta mentre lui mi schiacciava contro di essa. Mi teneva ferma per i fianchi, con una presa rude e decisa. Poggiò le sue labbra sul mio collo, dopo averne spostato i capelli, iniziò a baciarlo passionalmente e quando sentii il contatto con i suoi denti che lo mordevano insistenti, rabbrividii. Dopo di che iniziò a succhiare con insistenza e prepotenza, mi lasciai sfuggire un gemito di piacere, anche se fossi stata contraria a ciò che stava facendo, provavo un piacere incredibile. Si staccò dopo un tempo che mi sembrava interminabile e mi fissò negli occhi maliziosamente e lussuriosamente. Si avvicinò al mio orecchio e morse il lobo allo stesso modo in cui aveva morso il collo, per poi dargli tregua con un morbido bacio, che rese quel gesto più dolce.
“Devo smaltire la rabbia.” Sussurrò con voce roca e affaticata, al mio orecchio. “Anzi dovevo, ma adesso ho un piccolo problemino!” aggiunse mantenendo lo stesso tono, terribilmente eccitante. Avvicinò il suo bacino al mio, tenendo strettamente i miei fianchi, e capì all’istante. Se fossimo finiti a letto? Avevo sedici anni, quasi diciassette, ed ero vergine, ma soprattutto accaldata ed eccitata anch’io. Insomma Jake era sexy,  più grande e sicuramente esperto. Mi sarei potuta divertire per una volta, in un modo nuovo. Jake riprese a torturarmi il collo, mandando totalmente a puttane il mio cervello. Avrei agito d’istinto e il mio istinto mi diceva di rispondere alle sue provocazioni. Iniziai ad ansimare, mentre lui continuava il suo lavoro col mio collo e mi imitava di tanto in tanto. Una sua mano lasciò il mio fianco e la portò alla maniglia dietro di me, aprì e, dato che ero appoggiata con tutto il mio peso alla porta, stavo per cadere, ma Jake che mi teneva con sicurezza evitò mi rompessi qualcosa, dato che ci tenne entrambi in piedi senza staccarsi da me.
“Baciami!” lo incitai sussurrando con la voce sforzata a causa del piacere. Sì aveva sicuramente esperienze e sì ci sapeva fare!
Lui eseguì il mio ordine e si staccò dal mio collo per baciarmi un angolo della bocca. Pretesi maggiore contatto spostandomi in modo che potessi ricevere tutta l’attenzione della sua bocca. Socchiusi le labbra, non appena mi baciò totalmente le labbra, e lui non esitò ad intromettersi, facendo incontrare le nostre lingue che si bramavano a vicenda in modo passionale. Il cellulare che aveva in tasca iniziò a squillare. Ma lui lo ignorò continuando a baciarmi. Il suono si interruppe per poi ricominciare, più insistente di prima, o forse era altro ad essere insistente! Mi staccai, riluttante, dalle sue labbra e sul suo viso si formò un cipiglio.
“Rispondi! Deve essere importante.” Cercai di convincerlo. Osservò il display, staccando la chiamata, e ripose il cellulare nei jeans.
“Ho sottomano una cosa più importante!” pronunciò con voce roca e calda. Okay aveva proprio deciso di farmi morire! Gli regalai un sorriso da totale idiota e continuò a baciarmi come poco prima, fece scivolare le sue mani sul mio fondoschiena, stringendolo e palpeggiandolo, da lì mi avvicinò di più a sé, mentre continuava a baciarmi. La suoneria ci interruppe di nuovo. Ed io mi staccai nuovamente, ripetendogli di rispondere. Sta volta mi ascoltò. Chiuse la chiamata e dopo avermi dato un bacio a stampo, col cellulare in mano, raggiunse ciò che, a quanto avevo capito, dovesse essere la sua stanza e si ci chiuse dentro.
Io mi misi comoda nel divano e accesi la tv. Feci un po’ di zapping da un canale all’altro annoiata, recuperando man mano il mio cervello. Se il suo cellulare non ci avesse interrotti, sarei davvero finita a letto con lui? E soprattutto me lo sarei mai perdonata? In fondo ero grata a quella persona che chiamava Jake, perché sentivo che ciò che stavo per fare non era giusto nei confronti di una nuova figura che m’inondò nuovamente la mente. Le occhiatine, i sorrisetti, l’ “appuntamento”, gli allenamenti, il bacio. Odioso Malik! Sospirai profondamente e fermai la tv su un canale che dava incontri di boxe. Osservai curiosa le loro mosse etc, ripensando ancora una volta a quei maledetti occhi e a quel maledetto sorriso. 
 
 




Sentii una campanella suonare, e saltai in aria, quando aprii gli occhi mi accorsi che si trattava della campanella che segnava la fine del match. Mi alzai non appena mi ripresi totalmente e mi trovai ancora in salotto, sola. Entrai in cucina ma non c’era nessuna traccia umana e perciò decisi di perlustrare l’appartamento. Entrai al bagno e niente, in una stanzetta, che si rivelò lo sgabuzzino e niente. Oltre la mia camera me ne rimaneva un’altra. Quella di Jake. Mi avvicinai timorosa e sentivo delle “urla”, Jake sembrava essersi arrabbiato di nuovo, perciò prima che finisse come poco prima, decisi di entrare in camera mia, di fronte alla sua, e restarci. Osservai attentamente i vari oggetti della camera e non mi sembrava fosse stata arredata da lui. Affatto. Forse era stata la sua ex! Ipotizzai di tutto, ma poi stanca di pensare e perlustrare, passai le mani sulle mie tasche alla ricerca del mio cellulare per chiamare le mie amiche e parlare un po’. Niente. Tornai in salotto, cercandolo sul divano, ma poi mi ricordai della “litigata” al ristorante e del fatto che avesse potuto averlo ancora lui. Nuovamente mi avvicinai alla sua porta, ma nessun rumore. Bussai, titubante. Nessuna risposta. Poggiai la mano sulla maniglia e stavo per aprire, quando sentii una porta chiudersi abbastanza pesantemente.
“Che fai?” chiese con tono duro. Mi voltai verso di lui, e non riuscii a non fare a meno di imbambolarmi sul suo fisico nudo e tonico, coperto solo dai boxer.
“T-t-ti c-c-c-c-cercavo!” balbettai imbarazzata, non per il fatto che fosse quasi nudo di fronte a me, forse un po’, ma piuttosto per il fatto che si stesse arrabbiando nuovamente perché stavo per fare una cosa di cui non sarebbe di sicuro rimasto felice.
Ribaltò le posizioni, mettendosi accanto alla porta ed io nella sua precedente posizione.
“Non devi MAI entrare in camera mia!” mi ordinò in modo totalmente persuasivo. Se non voleva ci entrassi non l’avrei fatto, anche se la curiosità mi avrebbe spinto a farlo. Annuii, facendogli capire che avevo capito e intendevo fare come diceva, di sicuro non avrei cercato rogne!
“Che volevi?” mi richiese cercando di tornare calmo.
“Il mio cellulare.” Dissi con un filo di voce. Sì ero spaventata e ora lo sapeva anche lui!
Entrò dentro ed io aspettai immobile. Dopo un po’ ne uscì col mio cellulare in mano e dei pantaloni di tuta neri. Me lo porse ed io a mia volta porsi la mano per prenderlo. Ma lo ritrasse.
“Chi devi chiamare?” chiese non appena notò che non avessi capito il perché di quel gesto. Cosa? Mi deve controllare pure in questo? Non ho mica quattro anni!
“Cosa?” chiesi praticamente stupita.
“Che devi farci?” propose una nuova domanda.
“Una bomba atomica che venderò ai russi perché sono una loro collaboratrice! Sai faccio il doppio gioco!” risposi sarcastica.
“Ah-ah molto divertente, ma non sei spiritosa, piccola!” affermò. Gli feci una smorfia e lui mi sorrise. Mi prese per un braccio e mi avvicinò nuovamente a sé. Fece scorrere le mani lungo i miei fianchi e mi avvicinò ulteriormente. “Riprendiamo da dove avevamo lasciato?” chiese inarcando un sopracciglio.
Negai con la testa e poggiai le mani sul suo petto, nudo, per allontanarlo. Mi baciò la guancia e si avvicinò al mio orecchio.
“Sai dicono molte cose sul mio conto, ma non possono di certo dire che costringo le ragazze per farle venire con me. Se non vuoi venire adesso va bene, tanto so che prima o poi cederai. Come hai fatto prima!” sussurrò al mio orecchio con fare superiore e da sapientone. Feci una faccia tra il disgustata e il “sei senza speranze!” negando con la testa.
Lui rise per la mia espressione e mi lasciò andare. Fece per rientrare in camera sua.
“Jake!” lo richiamai.
“Che c’è, sei pronta adesso?” chiese spalancando gli occhi, con un’espressione comica tra lo speranzoso e l’entusiasta.
“No! Il mio cellulare!” risposi tra le risate.
“Ah giusto! Non te lo do!” rispose entrando dentro. Fanculo Jake!






CIAO BELLISSIME!!!
Come state??? Io bene... scusate se vi ho fatto aspettare un po', ma spero che continuo a intrigarvi sempre più e a essere un po' originale. Spero di avervi rallegrato con questo capitolo e non vedo l'ora di sapere che ne pensiate! Baci...  :D :3 :* <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Dalinda