Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: thesnowlady    17/06/2014    6 recensioni
"Misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la musica.
Si preannunciava un’altra giornata di merda.
Quando arrivai nel cortile della scuola mi attendeva la solita routine.
I “ragazzi” più fighi della scuola erano li,appostati all’ingresso della scuola come sempre,pronti a scartavetrare i maroni alle persone sfigate come me.
A capitanare quella banda di idioti vi era,strano ma vero,una ragazza.
E non intendo una ragazza senza cervello dai capelli lunghi e biondi.
No,intendo la ragazza più arrogante e insopportabile che io abbia mai conosciuto.
Capelli corti,neri,alta,esile,abbastanza androgina direi,occhi verdi e marroni.
Luka."
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giravo tra gli scaffali della libreria senza manco guardare i libri.
Il mio cervello era altrove.
Pensava ancora alle sue labbra, a quanto erano morbide.
“-A presto ragazzina.”
Quella frase mi girava in mente da quando se ne era andata.
E avevo quasi paura.
E se la mia tesi fosse stata corretta?
Corsi fuori dal negozio, guardandomi intorno.
Non poteva essere lontana.
Camminai, attraversando i portici che davano poi piena libertà alla piazza.
Mi girai ed era li.
Si voltò verso di me e sorrise.
Si stacco dal muro e mi venne incontro.
-ciao ragazzina.
Sorriso sghembo, sexy, con quel piercing al labbro poi era ancora più arrapante.
Presi il telefono e senza staccare gli occhi di dosso da lei scrissi un messaggio a Elle.
“Sai, pochi minuti fa la ragazza di prima mi ha baciata.”
Inviai, la Ragazza di fronte a me prese il telefono, abbasso per poco lo sguardo sullo schermo e rise.
Scrisse qualcosa e poco dopo il mio telefono mi vibrò nelle mani.
“Che fortunata.”
Avevo il fiatone, sudavo freddo.
“Secondo te le interesso?”
Inviai, lei guardò lo schermo, rispose, il mio telefono vibrò, guardai lo schermo.
“Metti via il telefono.”
Feci come mi aveva chiesto.
E lei fece lo stesso.
-Come ti chiami.
Sorrise e si avvicino a me.
-Secondo te?
Ingoia il vuoto, era sempre più vicina.
Poi mi prese per il polso destro e inizio a correre via, lontano da tutti e io fui costretta a seguirla.
Ci ritrovammo in un locale, precisamente in uno stretto bagno di un locale.
Avevo il fiatone, lei invece sembrava non avesse per niente corso.
Fra un respiro e l’altro le chiesi nuovamente come si chiamava.
Rise.
-Ragazzina, lo sai come mi chiamo.
La guardai.
Ero al muro.
Lei a pochi centimetri da me.
Si avvicinò poggiando le mani al muro, il suo viso vicino al mio.
Portò le sue labbra al mio orecchio.
-sai benissimo chi sono.
Lo sussurrò, e a me mancò il fiato.
Ingoiai il vuoto.
Era talmente tanto vicina che riuscivo a sentire il suo profumo, così inebriante.
-aspetta.
Si fermo a fissarmi.
-Si?
Presi fiato.
-Perché mi dicesti che mi avresti delusa se avessi visto come eri?
Aprì la bocca per controbattere.
Poi scoppio a ridere.
-No, dai, sono seria.
Si stacco da me.
Mise una mano sugli occhi e continuo a ridere.
-Marlene!
Misi le mani sui fianchi.
-Pensavo fossi  timida.
Scoppio in una fragorosa risata.
Alzai gli occhi al cielo.
-Ti conosco da mesi ormai e sapevo solo il tuo nome, quanti anni avevi, con relativa figura di merda a riguardo, e oggi a scuola mi hai fatto notare che avevo fatto figure di merda peggiori, cioè, tu sapevi chi ero e io no, non è giu..
Non finì la frase, mi ritrovai al muro, con le sue mani sui miei fianchi e le sue labbra sulle mie.
Il suo corpo era totalmente attaccato al mio.
Il bacio, beh, non era di certo a stampo, anzi, per niente proprio, e sappiatelo, baciare qualcuno che ha un labret è tremendamente sexy.
Le sue mani aumentarono la forza sui miei fianchi, e il suo corpo spingeva sempre di più verso il mio.
Le nostre lingue entravano in contatto, stavamo letteralmente pomiciando.
Si stacco leggermente da me, avevo il fiatone, di nuovo.
-giusto, volevi dire.
-eh?
Scoppio a ridere e mi diede un bacio.
-quanto.
Un altro bacio.
-ho.
Una bacio sul mento.
-aspettato.
Una bacio sul collo.
-questo.
Un bacio sulla clavicola.
-momento.
Un morso.
Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dal piacere di quel morso e dei relativi baci che vennero dopo.
Poi aprì gli occhi, l’allontanai.
-E no bella mia. Non va, cioè, passo mesi, MESI, a cercare di capire chi tu fossi, e poi oggi spunti a scuola, sapendo ovviamente che io ero io, e scopro che tua sorella è Luka, di cui ti ho parlato malissimo, e poi ti ritrovo fuori dal tabacchino, poi mi baci, poi ti ritrovo fuori dalla libreria, mi trascini qui e mi baci di nuovo, e che bacio signori, ma non è questo il punto, cioè..
Altro bacio.
Va bene, non voleva che parlassi.
-Sei incredibile.
Sussurrò a fior di labbra.
Altro bacio, altri baci.
Troppi baci, ma che dico troppi non erano troppi.
-ora sai chi sono no?
Disse ansimante dopo l’ennesimo bacio.
Cristo, cosa era quella voce arrapante?
Soprattutto, perché i miei pensieri erano paragonabili a quelli di una ragazzetta arsa fino al midollo?
Dopo un’ora di intensa conoscenza uscimmo dal bagno.
Facemmo la strada fino al ritorno a casa mia insieme.
-come mi hai trovata su facebook?
Era una domanda legittima, no?
Ci pensò su.
-diciamo che ti ho trovata per fortuito caso.
La guardai.
-che significa?
Sorrise.
-Ovvio che non te lo dico ragazzina.
Arrivammo a casa mia.
-beh..penso proprio che io debba andare.
Sorrise, ancora e ancora, quel sorriso l’avrei sognato la notte.
 
Elle:
Sorrisi.
Avevo riflettuto molto sul da farsi.
Avevo deciso quindi di andare a scuola sua.
Di farmi vedere da lei.
Di aspettare un suo messaggio.
-Pensi?
Alle mie parole arrossì.
Era bellissima, ancora di più di quanto lo era nelle foto.
-Si, penso.
Disse a bassa voce con lo sguardo sul pavimento.
Le presi il mento fra le dita.
-Soddisfatta di ciò che sono?
Alzo gli occhi su di me e annui.
Era imbarazzata, si vedeva.
Mi leccai il labbro inferiore e la vidi sospirare.
Sogghignai e mi avvicinai a lei per baciarla.
Ma le morsi solo il labbro.
-ciao ciao ragazzina.
Le sussurrai, per poi andarmene via.
L’avrei rivista, eccome se l’avrei rivista.
L’avrei fatta mia, e non l’avrei lasciata a nessuno.

*Angolo autrice*
Emh *coff coff* salve.
ho aggiornato assai presto nevvero?
la verità è che qui dove sono temporaleggia assai, non riesco a dormire perchè sono una cagasotto (ebbene si) e quindi dovevo distrarmi e ho deciso di scrivere.
E i fulmini sono troppo vicini alla mia casa, ho paura.
Spero sia di vostro gradimento, davvero, e sopratutto finalmente sappiamo chi è Elle, già già, non è di certo Luka, no no, è la sorella maggiore, e fra le due non scorre buon sangue, chi sa perchè.
Bene, spero si di vostro gradimento (bis) a presto fanciulli/e :3

 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: thesnowlady