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Autore: AndyR    17/06/2014    0 recensioni
Lei, una ragazza apatica che non crede nell'amore.
Lui, un ragazzo con una madre da difendere e un padre alcolizzato.
Riuscirà lui a conquistare la sua fiducia e a farle credere in quel sentimento che lei tanto disprezza?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Saltai giù dal letto non appena sentii la mia sveglia risuonare all'interno della stanza. Fuori il sole era già alto ed ero consapevole che dovevo fare in fretta se non volevo perdere l'autobus.
Perciò, dopo aver fatto la doccia, indossai un paio di jeans skinny, una t-shirt con dei fiori e le mie Vans preferite. Afferrai al volo lo zaino dal pavimento, recuperai il cellulare, gli auricolari e le sigarette, poi uscii dalla mia stanza e scesi in cucina. Come sospettavo i miei stavano ancora dormendo, ma non avevo tempo per prepararmi la colazione.
Saltai giù dal letto non appena sentii la mia sveglia risuonare all'interno della stanza. Fuori il sole era già alto ed ero consapevole che dovevo fare in fretta se non volevo perdere l'autobus.

Perciò, dopo aver fatto la doccia, indossai un paio di jeans skinny, una t-shirt con dei fiori e le mie Vans preferite. Afferrai al volo lo zaino dal pavimento, recuperai il cellulare, gli auricolari e le sigarette, poi uscii dalla mia stanza e scesi in cucina. Come sospettavo i miei stavano ancora dormendo, ma non avevo tempo per prepararmi la colazione.

Uscii di casa a tempo di record e corsi verso la fermata; il pullman era già arrivato e salii in fretta guardandomi intorno. Il mio posto in fondo era già stato occupato, ma non avrei mai rinunciato a sedermici. Quindi mi avvicinai e guardai distrattamente il ragazzo seduto al mio posto, poggiando lo zaino sul sedile accanto. "Sei seduto al mio posto." Dissi semplicemente. Il ragazzo non mi degnò di uno sguardo, perciò sospirai e mi sedetti nel posto davanti al suo. Infilai gli auricolari e lasciai che qualche canzone assordante mi risuonasse nelle orecchie.

La scuola non era molto lontana, quindi prima sarei entrata, prima sarei uscita. Non appena l'autobus si fermò scattai in piedi e presi lo zaino, cercando di scendere, ma quel ragazzo era davanti a me. Lo osservai mentre si trascinava lentamente verso le porte e notai che aveva un livido sotto l'occhio destro. Allontanai subito quel pensiero dalla mente e scesi dall'autobus dopo di lui, dirigendomi verso l'ingresso della scuola.

Tolsi gli auricolari e li riposi nella tasca posteriore dei jeans, insieme al cellulare, dopo di che cercai di sfoggiare il sorriso più falso che potessi fare e dirigermi all'interno dell'istituto. Molti ragazzi e ragazze mi salutarono, e io risposi semplicemente con un cenno del capo, diretta al mio armadietto. Riposi alcuni dei libri e presi il necessario per la lezione di biologia. Sentii qualcuno schiarirsi la voce dietro di me, mi voltai e vidi la mia migliore amica, Amy, che mi saltò letteralmente addosso. Ci eravamo perse di vista per tutta l'estate e finalmente potevo rivederla. Dopo un abbraccio che sembrò durare secoli, mi lasciò andare. "Ciao Love, sei dimagrita parecchio!" mi disse con espressione preoccupata. "Ho fatto molto sport." Risposi semplicemente. "E non chiamarmi Love, sai che lo odio." Conclusi. Lei alzò gli occhi al cielo e mi prese sotto braccio, trascinandomi verso l'aula di biologia.

La prima ora passò in fretta, così come le tre successive, finchè non fu l'ora di pranzo e ci dirigemmo verso la mensa. Non avevo molta voglia di mangiare, quindi lasciai che Amy passasse del tempo con il suo ragazzo e uscii in cortile, per rilassarmi con una sigaretta. Ne estrassi una dal pacchetto e l'accesi, aspirandone il fumo. Tenevo la testa bassa e mi guardavo distrattamente le scarpe, quando sentii una voce. "Potrei averne una?" Sollevai lo sguardo ed era lui, il ragazzo dell'autobus. Annuii e gli porsi il pacchetto, lui prese una sigaretta e l'accese, restituendomelo subito dopo. "Grazie."  Mormorò, ma non risposi. Rimisi il pacchetto in tasca e tornai a guardarmi le scarpe, trovandole stranamente interessanti. "Sono Justin, comunque." Ancora quella voce. "Love." Risposi istintivamente, abituata al fatto che tutti quanti a scuola mi chiamassero con quel soprannome. Lui annuì, restando in silenzio. Quando finii di fumare tornai in mensa, lasciandolo lì fuori senza aggiungere una parola.

La mia migliore amica mi corse incontro, chiedendomi subito di quel ragazzo. "Mi ha solo chiesto una sigaretta, Amy sai che se stessi frequentando un ragazzo te lo direi." Ripetei per l'ennesima volta in pochi minuti. "Dimmi almeno come si chiama."  Mi supplicò lei sbattendo velocemente le palpebre dei suoi grandi occhi azzurri. "Ha detto di chiamarsi Justin"  Risposi alla fine, trascinandomi verso l'aula di matematica, pronta ad affrontare le tre ore successive, impaziente di tornare in camera mia.



 

 

ANGOLO AUTRICE
SALVE A TUTTI! E' DA UN BEL PO' CHE NON PUBBLICO UNA STORIA QUI SU EFP, PERCIO' FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE CON UN MESSAGGIO O UNA RECENSIONE. NON SO SE CONTINUARE, DATO CHE NON SO SE VI PIACE CIO' CHE HO SCRITTO PER IL MOMENTO. 
SCRIVETEMI I VOSTRI COMMENTI, POSITIVI O NEGATIVI CHE SIANO, ACCETTO QUALSIASI TIPO DI CRITICA.
PER QUALSIASI COSA MI TROVATE SU TWITTER, SONO @AndyRutigliano. P.S.: I PRIMI CAPITOLI SARANNO BREVI DATO CHE SONO SOLO INTRODUTTIVI, POI MI IMPEGNERO' A SCRIVERE DEI CAPITOLI PIU' LUNGHI QUANDO SAREMO NEL PIENO DELLA STORIA.

BACI!
 
  
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