Feste,adii e nuove conoscenze.

 

I giorni passarono in fretta e Sabato sera arrivò in un lampo.

A Draco sembrava essere passato quel momento di vera e propria rabbia e ora era tornato quello di sempre, Ginny al contrario era cupa e distaccata nessuno l’aveva mai vista in quello stato e Ron si stava realmente preoccupando.

I suoi amici (i pochi che sapevano della missione del rosso) quella sera gli avevano organizzato una specie di festa a cui parteciparono tutti i Grifondoro e buona parte dei Serpeverde pur non sapendo il motivo dei festeggiamenti ( non che a qualcuno interessasse...a loro bastava fare casino!!)

Quella sera nella stanza della necessità si faceva baldoria: la musica era a tutto volume e ragazzi e ragazze ballavano attaccati gli uni alle altre e a volte toccavano ciò che non avrebbero dovuto. Tutto attorno era un'orgia di coppie che pomiciavano e ragazzi che urlavano e si dimenavano.

Un babbano avvenne potuto tranquillamente scambiarla per una discoteca in piena notte.

In tutta quella confusione Draco non riusciva a cogliere il fratello così incominciò a cercarlo; dopo vari tentativi falliti s’illumino ( avete presente qnd nei cartoni sopra al personaggio si illumina una lampadina?? Ecco una cosa del genere n.d.Autrici), Ron non poteva essere che sulla torre d’Astronomia.

Quando arrivò alla meta Draco si fermò ad osservare il fratello.

Ron era sdraiato a terra con le braccia sopra la testa, apparentemente a guardare le stelle, ma in realtà il rosso meditava su delle parole di Ginny.

 

<< Ron non lo fare! Non partire senza di me,senza di noi! Anzi non andartene proprio, sai anche tu che è una pazzia!! >>

Una ragazza dai capelli rossi si copriva la faccia scossa da lunghi singhiozzi.

<< Come...puoi...farmi...questo?? >> gli domandò quasi in tono accusatorio, come se quello che doveva fare fosse stata una  scelta sua.

<< Ginny >> la chiamò abbracciandola solo

come un fratello può fare  << Sai che devo andare,non vuoi

vendicare colui che ha ucciso i nostri genitori?? >>

Lei non rispose si limitò ad abbracciarlo più stretto, era la sua ultima supplica.

<< Promettimi che tornerai Ron >>

<< Te lo prometto >>

 

Draco si sdraiò vicino a l’altro,in silenzio come avevano fatto molte altre volte.

<< Che devo fare?? >> fu Ron a spezzare quel silenzio

<< Non lo so...và a cercarla >> disse serio << Magari sarà la volta buona che ti fai una! >>  aggiunse poi con un ghigno.

Ron alzò gli occhi al cielo, Draco non sarebbe mai e poi mai cambiato...e questo era solo un bene.

<< Cerca solo di non farti ammazzare per venirmelo a dire eh!! >>

Ron annuì consapevole che, a modo suo, Draco gli aveva fatto capire che era preoccupato per lui.

<< E tu cerca di dichiararti a Herm >>  

Draco come tutte le volte che parlavano di lei,arrossì.

<< Sarà meglio tornare di là... >> cercò di cambiare discorso il biondo

<< Come vuoi Dracuccio! >> gli rispose il fratello sapendo perfettamente quanto il Malfoy odiasse quel soprannome...

<< Andiamo Ronnino... >> ...almeno quanto lui detestava essere chiamato così, certo che sua sorella Ginny ne aveva di fantasia in nomignoli!

La festa fini alle 5 del mattino e con lei l’ora di partire Ron decise di decollare dalla torre d’astronomia uno dei luoghi che più amava di quella scuola.

Ron,Draco,Ginny ed Hermione si ritrovarono alle sei di mattina sulla torre per i saluti. Ginny era già in lacrime e quando abbracciò il fratello esplose in una serie si sconnessi singhiozzi,Ron la strinse più forte e le sussurrò << Tornerò Ginny,io mantengo sempre le promesse >>  La rossa parve calmarsi a quelle parole ma quando si staccò Ron notò che delle lacrime le scendevano ancora sul viso. Hermione si avvicinò all’amico con la bacchetta alzata << Herm un imperius non mi fermerà >> ( le maledizioni senza perdono erano legali n.d.Mione)  Lei sorrise per quella battuta. << No scemo,sta fermo >> Si avvicinò e sussurrò delle strane parole in una lingua che Ron non conosceva. << Così capirai e parlerai qualsiasi lingua >> le spiegò. << Grazie Herm >> . Ron abbracciò anche la sua migliore amica ignorando l’occhiata furibonda del bel Malfoy. << Ciao Ron,ci vediamo >> . Sussurrò lei . Non avevano bisogno di altre parole. Ron si voltò verso Draco sorridendo, cercando di rassicurarlo, sarebbe stata la prima volta che non facevano qualcosa assieme. << Allora, ci vediamo eh... >> disse poco convinto il biondo. << Draco tornerò per dirti se sono stato con una >>  lo rassicurò Ron mentre abbracciava il fratello. Né Hermione né Ginny furono sorprese delle parole del rosso : chi gli avrebbe mai capiti quelli!!

 

Ron si chinò. Prese la scopa e lo zaino e partì nella notte. I giochi erano finiti, la missione ora era realtà.

 

Erano giorni che viaggiava per tutta la penisola italiana. Adesso non era così sicuro di voler portare a termine questa missione. Dei seguaci del signore Oscuro avevano fatto mille storie al confine,mascherati da Babbani, ( da soldati alla frontiera x intenderci  n.d.Mione)  Ma alla fine Ron era riuscito a entrare con un Imperius piazzato bene . Doveva ringraziare Hermione per aver insistito a impararlo.

“Dai Ron,deve per essere in Italia per forza”.

Aveva fame ed era stanco così decise di scendere dalla scopa e di mangiare qualcosa.

Atterrò in un vicolo e si levò il mantello. Aveva indossato dei jeans e una maglia,erano dei vestiti usati anche tra i babbani, e per di più gli stavano divinamente.

Entrò in una pizzeria e ordinò in italiano.

Grazie all’incantesimo fattegli da Hermione poteva capire ogni lingua,

molto utile quando deve cercare una ragazza italiana che dovrà salvare il mondo.

Si sedette in un tavolino singolo,quando si sentì chiamare.

<< Rossino ehi tu!! >>

Il ragazzo si guardò in torno, infondo alla stanza dei ragazzi ridevano come matti.

A capo tavola un ragazzo castano,niente di che in fatto di aspetto,con una faccia che Ron avrebbe tranquillamente definito da ‘schiaffi’ lo chiamava.

<< Hei si,dico a te! >>

Ron non sapeva se rispondere o fare finta di niente.

<< Hei su vieni qua! Non ti facciamo niente! >>

Ron si girò. Individuò il ragazzo che lo chiamava e notò che assieme a lui c’erano altre due ragazze: una con i capelli castani sciolti e corti all’altezza delle spalle, gli occhi scuri e un paio di occhiali neri dalle lenti non troppo spesse.

Ron pensò che era davvero molto carina,certo non era una di quelle sventole,come le chiamava Draco, che le facevano il filo. Ma gli piaceva.

Accanto a lei un’altra ragazza sai capelli lisci e di un colore indescrivibile simile al rosso rideva insieme al ragazzo. Ron capì subito che tra loro c’era del tenero,bastava guardarli.

<< Forza! Datti una mossa!! >>

Finalmente Ron,decise di alzarsi e si avvicinò al tavolo dei tre ragazzi.

<< La mia amica qui dice che sei molto carino, veramente ha detto “quello è messo bene”. Ma io l’ho tradotto nella nostra lingua,sai per i comuni mortali. >> disse indicando la mora.

<< Bè hai la ragazza? >>

<< No sono single. Come vi chiamate? >>

La mora prese la parola.

<< Io Diletta,lei Lucia e questo pazzo Luca >>

La ragazza non arrossì e Ron ne parve colpito.

<< Dai siediti!! >>

Ron si sedette davanti a Diletta.

<< Da dove vieni ? >> gli chiese

<< Inghilterra >>

<< E com’è che conosci l’italiano? >>

Non rispose. Non poteva certo dirgli che una strega gli aveva fatto un incantesimo.

Lo avrebbero preso per pazzo!

<< Bè l’ho imparato... >>

<< Ah...allora hai una pronuncia fantastica. >>                     

Parlarono per quasi un ora ,quasi non considerando gli altri due che avevano immediatamente capito che stavano flirtando, anche un cieco lo avrebbe capito.

Il mago e la babbana  si guardavano dritti negli occhi,le gambe,sotto il tavolo, si sfioravano...proprio in quel momento Ron aveva posato la mano su quella della ragazza e Lucia e Luca,avendolo notato, si guardarono maliziosi.

 << E’ meglio che vada >> disse ad un certo punto Lucia << Mi accompagni tu Luca?? >> aggiunse poi.

Il ragazzo assentì e Diletta,resasi conto dell’intenzioni degli amici, protestò

<< E io con che cosa torno a casa?? >>

<< Ti accompagna Ron,non è così? >>

Questi non sapeva cosa fare, quella ragazza lo attirava da matti ma doveva portare a termine la sua ‘missione’

<< Certo che sì >> assentì in fine.

 

 

 

...::My Speace::...

 

 

Ok mi sono presa un po’ di tempo per sfornare qst chap,e di qst mi scuso, spero solo che ne sia valsa la pena!!

Allora naturalmente io sono Diletta^^, non ho cambiato il nome perchè il significato si addiceva al personaggio...infatti il nome significa la prescelta.

Il nome della mia amica e del suo ragazzo sono,invece, inventati.

Lascio i commenti a voi!!

 

Ninny: Bò non so se sono io...resta a te scoprirlo!

CallieAM: Curiosa?? Allora spero che leggerai e commenterai anke qst!

Pei_chan:ecco qui alcune rx alle tue domande...x le altre bè...ti tocca aspettare!!

Jomarch: Bè anche a noi ci è piaciuto qst Piton più buono...

Ranyare: Mamma mia Bea a volte mi sorprendi...cmq credo che la cosa fossealquanto scontata!!

 

 

...Dile&Dile...