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Autore: Achille88    15/08/2008    1 recensioni
Sono passati ormai quattro anni da quando Lamù è arrivata sulla Terra sconvolgendo la vita di Ataru e di tutti gli abitanti di Tomobiki. Ora che si è finalmente diplomato, al giovane Moroboshi occorrerà conquistare definitivamente la fiducia della sua "forzata" consorte e per farlo dovrà cominciare chiedendo un favore al suo acerrimo rivale...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Atarù Moroboshi, Lamù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ULTIMO FAVORE DI SHUTARO

Dopo aver finalmente trascorso una meritata notte di riposo, Ataru aprì gli occhi e benché fosse ancora intorpidito dal sonno, notò sua madre che stava aprendo la finestra per far entrare la luce solare nella stanza.

"Finalmente ti sei svegliato!", disse la donna dopo essersi voltata in direzione del letto. "La colazione è pronta".

"Dov'è Lamù?", domandò Ataru mentre con lo sguardo cercava per la stanza il volto angelico della principessa degli Oni.

"La madre di Ten si è presa un periodo di ferie dal lavoro e quindi è scesa sulla Terra per portarlo con sé", disse la signora Moroboshi motivando così l'assenza della ragazza. "Lamù è uscita poco fa insieme al cuginetto e dovrebbe tornare fra qualche ora", concluse infine la donna.

"Capisco", si limitò a rispondere il ragazzo mentre si avviava in direzione del bagno senza battere ciglio.

 

Ataru aveva da poco finito di fare colazione e si stava vestendo per uscire, quando qualcuno suonò alla porta.

"Vado io!", disse ad alta voce il giovane Moroboshi mentre si avviava ad aprire la porta dopo aver indossato una maglietta a maniche corte.

Non appena aprì, Ataru rimase di sasso vedendo una ragazza dai capelli scuri che lo guardava sorridendo.

"Ciao, Shinobu!", la salutò Ataru. "Che cosa ci fai da queste parti?".

"Ciao, Ataru", rispose la giovane. "Poco fa ho incontrato Lamù e ho pensato di venire a trovarti".

"Ne sono felice", ammise il ragazzo. "Vuoi entrare?".

"Veramente, che cosa ne diresti di fare una passeggiata con me?", propose Shinobu. "Ho voglia di camminare un po'".

"Con piacere!", rispose il ragazzo dopo aver preso le chiavi di casa ed aver chiuso la porta. "Andiamo, allora!"

 

"Non dovresti studiare così tanto", disse Ataru dopo che Shinobu gli aveva raccontato degli interi pomeriggi trascorsi sui libri per prepararsi all'esame di ammissione dell'università Meiji.

"Certo che devo farlo!", rispose prontamente la ragazza. "E poi il giorno dell'esame si sta avvicinando".

"Sono sicuro che lo supererai", ribatté Ataru. "In fondo ti sei diplomata con un punteggio inferiore solo a quello di Shutaro!".

"A proposito, ho saputo del viaggio in Cina", disse all'improvviso Shinobu. "Non riesco ancora a credere che diventerai l'assistente di Shutaro; mi sembra impossibile!", ammise la ragazza ricordando le continue diatribe fra i due ragazzi ai tempi del liceo.

"In fondo era ora di smetterla con le nostre incomprensioni", rispose Ataru mostrando una maturità fuori dal comune.

"Bravo, Ataru!", pensò la ragazza commentando sodisfatta il comportamento del ragazzo che fino a pochi mesi fa pensava solo a riempirsi lo stomaco e ad importunare le belle ragazze.

I due ripresero la loro passeggiata, quando improvvisamente un uomo dalla corporatura robusta interamente vestito di nero si parò davanti a loro.

"Lei è il signor Ataru Moroboshi?", domandò l'uomo con una voce che ammetteva soltanto risposte convincenti.

"Sì, sono io", ammise Ataru con un filo di voce. Dopo aver sentito la risposta, lo strano individuo sorrise e consegnò un pacco agli allibiti ragazzi.

"Questo è per lei", disse l'uomo ad Ataru.

"Spero che non si tratti di uno dei soliti tiri mancini di Ryoko!", disse minacciosa Shinobu dopo aver riconosciuto nell'uomo uno dei fedeli kuroko della sorella minore di Shutaro.

"Non sono qui per volere della signorina Ryoko, ma per ordine del signorino Shutaro", rispose l'uomo prima di dileguarsi nel nulla lasciando interdetti i due ragazzi.

"Che cosa dice il messaggio?", domandò Shinobu notando un cartoncino attaccato al pacco.

Ataru lo afferrò e lesse il messaggio riportato:

Fai ciò che devi fare, Ataru; per la tua Lamù... e per te stesso!

Shutaro Mendo

Senza dar retta al misterioso messaggio, Ataru aprì il pacco e non appena ne svelò il contenuto, Shinobu rimase incantata alla vista dell'abito più bello che avesse mai visto.

Ataru teneva fra le mani un raffinato abito da sera in seta di color blu scuro e Shinobu intuì immediatamente chi avrebbe dovuto indossarlo.

"Ora è tutto chiaro; questo vestito è per Lamù!", affermò la ragazza sicura delle sue parole.

"Sei sicura che le piacerà?", domandò Ataru perplesso.

"Stai scherzando?!?", commentò Shinobu sbalordita dalla domanda del ragazzo. "Le piacerà sicuramente!".

A quel punto, Ataru rimise l'abito nella confezione e non si lasciò sfuggire un commento a favore di Shutaro. "Devo ammetterlo; Shutaro è un vero signore!", disse il ragazzo commosso per la generosità di colui che fino a poco tempo prima considerava solo uno snob presuntuoso e pieno di sé.

"Che cosa ne dici di tornare indietro?", propose infine Shinobu. Il ragazzo annuì e i due si avviarono verso la casa di Ataru, del tutto ignari di essere stati spiati per tutto il tempo da una loro vecchia conoscenza.

"Che cosa avrà in mente quello stupido di Ataru?", si domandò Megane dopo aver assistito di nascosto a tutta la scena. "Devo scoprirlo!", disse sottovoce il ragazzo mentre maneggiava una macchina fotografica di ultima generazione che aveva appena acquistato con i suoi risparmi.

"Mi sento come una spia sovietica in azione fra le montagne deserte dell'Afghanistan", pensò Megane mentre continuava a pedinare Ataru e Shinobu fino ad arrivare a pochi metri dalla casa del giovane Moroboshi.

"Credi che stasera possa andare bene?", domandò Ataru alla ragazza.

"Certo!", ribatté convinta Shinobu. "Non è il caso di aspettare oltre".

Dopo quelle parole, Shinobu salutò Ataru con un bacio sulla guancia e si allontanò mentre il ragazzo rientrava felice in casa.

"Questo è davvero troppo!", disse adirato Megane dopo aver scattato l'ultima di una lunga serie di fotografie. "Non solo quello sciagurato ha abbandonato Lamù per due settimane per andarsene in Cina con Mendo, ma ha perfino organizzato una serata con Shinobu a sua insaputa!".

Senza ulteriori indugi, Megane corse in cerca di un fotografo per far sviluppare il rullino. "Questa volta non la passerai liscia!", pensò il ragazzo mentre si sistemava gli occhiali.

"Lamù ti lascerà per sempre e a quel punto lei sarà soltanto mia!", affermò Megane mentre pregustava il momento in cui la principessa degli Oni avrebbe fulminato Ataru e si sarebbe fiondata fra le sue braccia in cerca di conforto.

 

Nota dell'autore: dal momento che la Takahashi lavorò alla serie "Urusei Yatsura" fra gli anni '70 e gli anni '80, ho pensato di far rievocare nella mente di Megane il conflitto che vide impegnati i soldati dell'Armata Rossa in territorio afgano tra il 1979 e il 1989.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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