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Autore: Elena_Knuckles    18/06/2014    4 recensioni
Sonic e Manic sono in pericolo, devono subito trovare un rifugio all'istituto degli Scars Gold, l'unico luogo sicuro per loro. Lì impareranno a lottare e a sopravvivere per non morire, e insieme a dei nuovi amici si prepareranno per una guerra in corso da secoli, ce la faranno però solo con l'aiuto delle cacciatrici, giovani ragazze ma loro nemiche da sempre. Riusciranno a riportare la pace? Leggete e lo scopriremo insieme
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sonic e Manic si trovavano al Jame’s bar, un piccolo locale davanti alla loro casa, i due fratelli si erano svegliati presto questa mattina dal momento che dovevano partire, per essere più precisi si erano svegliati alle tre di notte, ora erano le sei. Il locale non era molto pieno, c’erano solo cinque persone, Manic stava ritoccando il passaporto mentre Sonic beveva una calda tazza di cappuccino.
-Non credo serva il passaporto lì dove stiamo per andare – Disse Sonic appoggiando la tazza, Manic però continuava a scrivere, come se non avesse sentito nulla
-Ehi? Pianeta terra chiama Manic – Disse Sonic, Manic di scatto alzò la testa e guardò confuso suo fratello
-Si? – Chiese Manic
-Ho detto che non credo ci serva il passaporto – Rispose Sonic
-Bè non si sa mai – Disse il riccio verde
Sonic bevve un’ altro sorso dalla sua tazza e poi chiamò la cameriera. Era una ragazza di sedici anni, proprio come loro, alta, bionda e con gli occhi celesti, portava una divisa lunga fino a metà coscia, rossa e nera e in mano teneva un blocchetto per scrivere e una penna
-Vi serve altro? – Chiese la ragazza
-In effetti vorrei del caffè e un bel pezzo di torta, ma non quella alla panna che mi portate sempre, prenderei quella al cioccolato e preferibilmente calda – Disse Sonic
-Ok… e lei? Non ha toccato cibo.. – Disse la ragazza guardando Manic
Ed aveva ragione, il piatto era pieno, c’era ancora il caffè e il frullato che aveva preso..
-Stia tranquilla finirò anche il suo cibo – Disse Sonic prendendo il piatto di Manic
-Ehm.. no non prendo nulla grazie.. comunque Sonic.. dovremmo andare – Rispose Manic
-Ma a me andava quella torta – Disse Sonic
-Se volete la impacchetto e ve la mangiate – Rispose la ragazza
Manic prese la sua valigia e si alzò, tirò fuori dal borsello dei soldi e li diede alla cameriera
-Scusi ma dobbiamo proprio andare – Disse Manic
Poi uscirono dal locale, fuori stava per iniziare a piovere, così Sonic tirò fuori l’ombrello e ci si riparò sotto
-Grazie, come sei gentile – Disse Manic cercando di entrare sotto l’ombrello di Sonic
-Oh scusa – Rispose il fratello
Si rifugiarono sotto la fermata dell’autobus e aspettarono dieci minuti circa, poi salirono sul pullman. C’era molta gente, e nessun posto a sedere, la gente era tutta appiccicata, e più il pullman si fermava più saliva gente. Sonic si teneva a malapena sul corrimano, invece Manic era caduto a terra sopra la roba di un extracomunitario, era un vecchio e aveva occupato due posti
-Cosa fai? Via, via! – Urlò l’anziano
-Scusi! – Rispose Manic provando ad alzarsi
C’era un silenzio tombale, si fissavano tutti fra loro, pian piano che la gente scendeva i posti si liberavano, e i due fratelli fecero in tempo ad occuparli. Il viaggio sarebbe durato un po’, quindi Manic tirò fuori dalla valigia un libro e iniziò a leggerlo, non era molto grande, aveva 134 pagine e la copertina era tutta colorata
-Tu ti metti a leggere un libro mentre siamo in viaggio? – Gli chiese Sonic, lui invece di fare come il fratello tirò fuori dalla sua valigia delle cuffie per ascoltare la musica
-Non è un libro, è un Manga – Disse Manic aprendo il fumetto
-Perché lo leggi al contrario? – Disse Sonic
-Perché è un Manga.. – Disse Manic
Poi il riccio blu si mise le cuffie e si addormentò.
Dopo aver finito di leggere, Manic guardò fuori dal finestrino, il cielo era tornato sereno e non pioveva più, c’erano molti cartelli con scritto delle vie o delle città, ma solo uno colpì Manic, in un cartello che girava a destra c’era scritto: Young Tower
Giovane torre?
Pensò Manic tra se, era proprio lì che dovevano andare, il riccio si alzò, e senza svegliare il fratello si diresse dall’autista, un uomo giovane che aveva i capelli ricci e neri, e stava fumando..
-Mi scusi ma cos’è quel luogo? – Gli chiese Manic indicando una torre
-Quello è l’istituto dove si rifugiano le persone speciali come voi – Rispose l’uomo togliendosi la sigaretta dalla bocca e tirandola fuori dal finestrino
-Educato.. – Borbottò Manic
-Come? –
-No.. nulla, ma non direi che siamo speciali.. semmai sfigati – Disse Manic
-Voi avete delle grandi capacità ragazzo, ricordatelo, da un grande potere derivano grandi responsabilità – Disse l’uomo
-Lo sa, credo che questa frase l’abbia copiata da un film.. – Rispose Manic
Il pullman entrò in un piccolo sentiero, c’erano immensi alberi, tutti attaccati fra loro, e si sentiva in lontananza il rumore dell’acqua che scorreva, probabilmente era un ruscello, Manic tornò da Sonic, gli tolse le cuffie e si avvicinò al suo orecchio
-Sonic! – Urlò
Il riccio blu si alzò di scatto picchiando la testa contro il seggiolino che aveva davanti
-Cosa c’è? – Chiese togliendo le cuffie dalle mani di Manic
-Siamo arrivati – Disse Manic, quando il pullman si fermò finalmente i ragazzi scesero. Si ritrovarono davanti ad un’ enorme torre, e sopra il cancello c’era un insegna con sopra scritto “ Young Tower” si, era il posto giusto. Accanto all’entrata si trovavano dei piccoli buchi da dove si poteva intravedere il giardino, ovviamente Sonic e Manic si misero a spiare, c’erano molte strutture sparse in tutto il prato, accanto ad una fontana si trovava un tavolo dove sopra vi erano messe delle armi da combattimento, c’era un ponte con attaccate sotto delle corde per aggrapparsi, e poi più in là c’era una fune che penzolava da un albero. Molta gente si stava allenando in battaglie corpo a copro, altri lottavano contro dei manichini per fare pratica, tutti erano bravi..
-Che facciamo? – Chiese Manic togliendo lo sguardo dal buco
-Suoniamo il campanello – Disse Sonic avvicinandosi al cancello
-Se solo ci fosse – Rispose Manic appoggiando a terra le valige, ed era vero, il campanello non c’era..
-E quindi? Aspettiamo? – Disse Sonic voltandosi verso il fratello
-Magari possiamo provare a chiamare qualcuno attraverso quei buchi da dove abbiamo osservato prima – Disse Manic
Si avviarono dove prima e provarono a chiamare qualcuno
-Ehi tu, voltati dai – Disse Sonic
-Chi siete? – Chiese un riccio
-Io sono Sonic e lui è mio fratello Manic, ecco.. dovremmo entrare –
-Aspettate – Il riccio posò l’arma con cui si stava allenando e si avvicinò al cancello, poi lo aprì
-Piacere, io sono Shadow – Disse tendendo la mano
Era abbastanza alto, il colore del pelo era nero con delle striature in rosso e aveva gli occhi rosso acceso, portava una maglietta e dei pantaloni neri, e nella cintura portava una spada e dei pugnali
-Piacere – Disse Manic
-Perché siete qui? – Chiese
-Dobbiamo trovare un posto sicuro dove poter stare – Disse Sonic indicando le valige
- Bene, venite – Disse Shadow
Entrati nell’ istituto videro molte stanze, ma soprattutto molti corridoi, le pareti erano di colore beige e rosso, mentre il pavimento era di legno. Alcune persone si fermavano a scrutare i fratelli, altre li ignoravano completamente, Shadow svoltò a sinistra in un piccolo corridoio vuoto, e si fermò davanti ad una stanza da dove proveniva della musica.
-Siamo arrivati – Annunciò
Manic e Sonic si scambiarono lentamente uno sguardo, poi il riccio aprì la porta
-Ragazzi, benvenuti negli Scars Gold – Disse Shadow
Ciao a tutti! Sono di nuovo qua con una nuova storia yee!! spero la leggiate, e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate ok? Buona lettura Baci Elena_knuckles
 
 
  
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