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Autore: Dany9998    18/06/2014    5 recensioni
"Amare vuol dire restare anche quando la vita ti urla di correre"
Alex e Justin sono due migliori amici, sono cresciuti insieme e hanno condiviso tutto, ormai sono come due fratelli. Entrambi hanno un sogno: Alex sogna di diventare una grande stilista, mentre Justin un cantante famoso. Si sostengono e si aiutano a vicenda nella realizzazione di questi sogni. La strada sarà piena di imprevisti e sorprese. Ma loro riusciranno a superarle assieme. E piano piano quel sentimento di amicizia diventerà sempre più forte, finché diventerà amore. E nonostante tutto e tutti saranno contro di loro, loro resteranno uniti, perché amare vuol dire restare. Dimostreranno di essere inseparabili.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-UNBREAKABLE

-Capitolo 6

 

Forse era stata una pessima idea andare via da casa. Mi stavo già pentendo della scelta che avevo fatto. Per un capriccio da adolescente mi ritrovavo a migliaia di chilometri da casa, da sola ad affrontare chissà quale disastro. Avevo la voglia di richiamare i miei, chiedere scusa e farmi venire a prendere ma l'orgoglio non me lo permetteva. Avevo promesso a me stessa che me la sarei cavata. Non ero la bambina di mamma. Io ce l'avrei fatta anche da sola. Mi asciugai le lacrime, presi la borsa ed uscii dalla stanza, dovevo prendere un po' d'aria e rilassarmi. Scesi le scale di fretta ed uscii dall'hotel. Era una bella giornata di giugno. Il sole splendeva e tirava un venticello leggero. Mi resi conto che da quando avevo messo piede in quell'hotel circa una settimana fa non ci ero più uscita, e mi ero persa il paradiso. Los Angeles era una città splendida e misteriosa. Vagavo per le sue strade pensando a quanto questa città era diversa dalla mia. Era molto più grande, gli edifici sembrava che toccassero le nuvole, i rumori erano assordanti, le persone si passavano accanto senza guardarsi. Era una città movimentata ma allo stesso tempo fredda. Io vedevo solo vuoto negli sguardi di quelle persone. Solo sguardi che si intrecciano in una folla di persone vuote, nient'altro. Quelle persone probabilmente si erano dimenticate di vivere davvero. E io? Io vivevo? Se sentire una tempesta dentro e un dolore che ti spaccava le ossa voleva dire vivere, allora si, io vivevo.

Tornai in hotel dopo qualche ora quando ormai il sole tramontava. Salii le scale per rientrare nella mia stanza ma all'improvviso qualcuno mi venne contro.

'Alex dove sei stata?' vidi Justin preoccupato davanti a me

'Justin' dissi sorpresa 'Sono stata a fare un passeggiata' dissi forzando un sorriso

'Potevi almeno dirmelo, ti ho cercato dappertutto, quando ho visto che non eri nella tua stanza mi sono preoccupato' disse lui abbracciandomi

'Non ti preoccupare. Non sono sparita' dissi stringendolo forte e me. Avevo bisogno di quel abbraccio. Avevo bisogno di lui

'Stai bene?' disse staccandosi da me

'Si sto benissimo' dissi cercando di sorridere

'Justin, domani in studio alle 10. Mi raccomando puntuale!' sentii dire a Jessica che era ormai a pochi passi da me e Justin.

'Va bene, sarò puntuale' disse Justin

'Io ora esco un po', ti va di venire con me e andare a guardarci un film?' chiese Jessica

'Certamente' disse Justin 'Alex ci sentiamo domani, riposati, ok?' disse poi verso di me, mi diede un bacio sulla guancia e andò via insieme a Jessica.

Salii in camera mia, buttai la borsa in un angolo della stanza e poi mi sedetti sul letto. Ero rimasta di nuovo sola. Justin stava realizzando il suo sogno, domani avrebbe iniziato a registrare il suo primo singolo. E quello che sognava da una vita intera e dovrei essere felice per lui. Ma non lo ero, lui non condivideva la sua felicità con me. E io non potevo condividere la mia tristezza con lui.

 

*JUSTIN*

Salii nella macchina di Jessica dove ovviamente lei guidava. Era ancora più bella del solito. In pochi minuti arrivammo davanti al cinema dove lei si fermò per fare qualche foto con i fan che erano lì davanti. Entrammo nel cinema poco prima dell'inizio del film, una commedia romantica. Siamo stati abbracciati tutto il tempo e ogni tanto ci stava anche un bacio su quelle dolci labbra. Dopo più di due ore tornammo in hotel. Jessica tornò nella sua stanza e si preparò per dormire, voleva essere riposata per il giorno di domani. Tornai anch'io nella mia stanza, mi feci una doccia e mi misi tra le coperte. Mi venne in mente Alex. Oggi era uscita senza dirmi nulla ed era stata via ore intere. Lei non era così, non mi avrebbe fatto preoccupare. Ma oggi era strana, qualcosa era successo e non me lo voleva dire. In questi ultimi giorni si era allontanata da me per qualche strano motivo. Non potevo permetterle di allontanarsi ancora di più, avrei rischiato di perderla e in questi momenti io avevo bisogno della mia migliore amica. Mi alzai dal letto e uscii dalla stanza. Mi avvicinai alla porta della stanza accanto che era quella di Alex, e bussai. Nessuna risposta. Decisi di entrare lo stesso. Aprii la porta lentamente ed entrai in silenzio. Vidi Alex che guardava fuori dalla finestra con le cuffie nelle orecchie. Mi avvicinai e le misi una mano sulla spalla. Lei si voltò di scatto. Stava piangendo.

'Justin' disse stupida di vedermi e subito cercò di asciugarsi le lacrime

'Alex che succede?' dissi prendendola per una mano, tirandola a me e stringendola forte

'Niente' disse lei

'Stai piangendo! Non può essere niente!' ribattei

'Justin veramente, lascia perdere' disse lei abbassando lo sguardo

'No ora mi guardi e parli' dissi nervoso 'Sono il tuo migliore amico, sono qui per te e sai benissimo che ogni volta che avrai bisogno di me io ci sarò.' dissi prendendole il viso tra le mani e asciugandole le lacrime

'Justin sto male. Sto male veramente' disse lei

'Cosa e successo?'

'Justin...mi hanno chiamato i miei. Mi hanno detto di tornare immediatamente a casa...' spiegò

'Quindi torni?' dissi diventando triste

'No, assolutamente no. Gli ho detto che voglio restare qui con te a sostenerti ed esserti accanto. E loro si sono incazzati... mi hanno detto che se non torno non sono più loro figlia' mi disse lei scoppiando a piangere

'Oh merda. Alex domani ti accompagno in Canada' dissi

'NO. Non ne voglio sentire parlare. Stai realizzando il tuo sogno. Non puoi perdere questa occasione e io ti sarò accanto' disse lei asciugandosi le lacrime

'Va bene. Resta. Ti prometto che alla fine andrà tutto bene.' dissi guardandola negli occhi

'Mi fido' disse lei abbracciandomi

Rimasi con lei fino a notte fonda a guardare la TV, mangiare popcorn e ridere. Essendo il suo migliore amico avevo il compito di farla stare bene. Lei era scappata con me e per questo aveva litigato con i suoi genitori. Per colpa mia. Dovevo almeno farla sorridere un po'. A proposito di genitori...mi chiedevo come avevano reagito i mie. Mi cercavano? Volevano che io tornassi? O mi avevano completamente dimenticato? Sinceramente, avevo paura della risposta. Alex si addormentò tra le mie braccia mentre guardavamo un film. La presi in braccio con delicatezza e la misi nel letto. Poi mi stesi accanto a lei, per non lasciarla sola, e mi addormentai.

 

La luce che entrava dalla finestra mi svegliò. Vidi Alex dormire tranquillamente accanto a me così decisi di non svegliarla. Mi alzai piano piano dal letto. Mi misi le scarpe e aprii la porta per uscire dalla stanza ma senza rendermene conto sbattei la porta in faccia a Jessica che stava passando di lì in quel momento.

'Oddio scusa' dissi chiudendo la porta di Alex per evitare che lei si svegli

'Stavo giusto venendo da te' disse lei 'Ma a quanto pare non eri nella tua stanza'

'Ah si..' dissi distogliendo lo sguardo

'Justin...cosa facevi nella stanza di quella ragazza?' tuonò Jessica

'Niente, le facevo compagnia' dissi

'Compagnia?!' disse Jessica alzando le sopracciglia

'Si compagnia. E difficile da capire?' dissi iniziando ad innervosirmi

'Che succede?' chiese Alex che spuntò dalla stanza

'Nulla Alex. Stai tranquilla' le dissi 'Andiamo? Se no facciamo tardi in studio' dissi verso Jessica che poco dopo presi per mano e tirai con me.

Uscimmo dall'hotel e salimmo nella sua macchina per andare in studio.

'Justin chi è quella ragazza?' insistette lei

'Cos'è sei gelosa?' dissi facendo un piccolo sorrisetto

'Non è possibile che tu mi tradisca dopo neanche una settimana che stiamo insieme' disse lei

'Jessica non ti ho tradita. Alex è la mia migliore amica. Mettitelo bene in testa ed evita altre scenate.' dissi provando a stare calmo

'Io ti amo. Per favore non deludermi' mi disse lei prendendomi la mano

'Non lo farò'

Dopo venti minuti arrivammo in studio registrazione. Salutai i ragazzi e il suo manager e poi iniziai a lavorare con Jessica sui versi della canzone. Essa si sarebbe chiamata “Overboard”, cioè “In alto mare”. La canzone parlava di amore. Forse non l'argomento migliore in questi momenti. Jessica mi amava davvero, era gelosa di Alex e mi voleva. Ma non potevo dire lo stesso per me. Non riuscivo ad amarla neanche se volevo. Ma non potevo lasciarla, avrei perso il contratto e l'occasione di affermarmi. Dopo l'uscita di qualche canzone mi sarei fatto conoscere abbastanza per poter cavarmela da solo, dopodiché avrei messo fine a questa storia.

Tornammo in hotel qualche ora dopo. Entrai nella mia stanza e mi buttai sul letto stanco. Mi ero quasi addormentato quando all'improvviso mi squillò il cellulare. Era Ryan. Non sapevo se rispondere o lasciare perdere una volta per tutte. Lo lasciai squillare. Ero deluso. Deluso dal fatto che le persone che amavo di più mi avessero voltato tradito. Pensavo che loro non mi avessero mai fatto del male. Ma evidentemente mi sbagliavo. Ryan era il mio migliore amico e sapevo che non si sarebbe mai messo con Caitlin se non la amava veramente. Sono passati mesi dall'ultima volta che avevo visto Caitlin e lei aveva ragione. La avevo abbandonata, invece Ryan era lì per lei. Loro avevano ragione, loro si amavano e io non avevo nessun diritto di giudicarli. Dovevo accettare e andare avanti. Ryan insisteva. Decisi di rispondere e chiarire questa situazione una volta per tutte.

'Pronto' dissi

'Justin' disse Ryan quasi scioccato 'Ti prego ascoltami' continuò

'No. Ascoltami tu!' dissi interrompendolo. 'Avete ragione. Vi ho trascurato entrambi e non dovevo. Non dovevo abbandonarvi così, qualsiasi sia stato il mio problema. Ho lasciato Caitlin da sola e tu ti sei preso cura di lei, mentre io mi ero disinteressato..' dissi

'Dovevamo dirtelo Justin. Scusa' disse Ryan

'Possiamo lasciare tutto questo nel passato e pensare al presente. Ma ho bisogno che tu mi prometta una cosa' dissi

'Qualsiasi cosa Justin' mi rispose Ryan senza pensarci un secondo

'Promettimi che la renderai felice. Che tu riuscirai a farla sorridere, cosa che io non sono stato capace ti fare' dissi

'Te lo prometto fratello.' disse lui e in seguito riattaccai.

Mi stesi nel letto cercando di dormire ma era quasi impossibile. Avevo troppi pensieri per la testa:Ryan e Caitlin, i miei genitori, Emma, Alex, Jessica e persino il fatto di diventare famoso. Era quello che aspettavo da una vita ma mi faceva tremendamente paura. Qualcuno bussò alla porta interrompendo i miei pensieri.

'Avanti' dissi e poco dopo vidi entrare Jessica

'Ciao Justin disturbo?' disse

'Nono entra pure' le risposi sorridendo

'Scusa per oggi. Sono stata esagerata' mi disse sedendosi sul letto accanto a me

'Tranquilla'

'Quindi mi perdoni?' disse accarezzandomi il viso con la punta delle dita

'Ah devi ottenerlo il mio perdono' dissi provocandola

'Allora faccio la brava' disse sorridendo

Poco dopo iniziò a baciarmi con passione e in nemmeno un secondo me la ritrovai sopra di me. Mi tolse la maglia e iniziò a baciarmi le labbra. Poi lentamente scese iniziando a torturarmi il collo e infine arrivò ai miei pettorali e addominali. Lasciava baci e morsi dappertutto come per far capire che di lì ci era passata. Decisi di agire anch'io; le tolsi la maglia e poi i pantaloni dopo di che affondai la testa nel suo seno baciandola dolcemente. Mi sfilò anche lei i jeans e così rimanemmo entrambi in intimo. Lei tornò a baciare le mie labbra e con le mani mi accarezzava sensualmente,scendendo sempre più giù, finchè arrivò al bordo dei miei boxer. A questo punto la fermai. Le presi le mani e la tolsi da sopra di me.

'Che succede?' chiese lei confusa

'Non ce la faccio' dissi senza guardarla

'L'altra sera non avevi problemi. Perché ora no?' chiese lei offesa

'Stasera no. E basta' dissi

'Io non ti capisco' disse lei rivestendosi

'Non c'è bisogno che tu mi capisca' risposi

'Justin mi ami o no?' chiese lei nervosa

'Jessica..' esitai la risposta

'Rispondi! Ora!' insistette lei

'Si ti amo' mentii

'E allora? Dov'è il problema?' chiese lei

'Amore non vuol dire solo sesso Jessica. Nessuno tranne noi due sa che stiamo insieme' dissi, quella ragazza mi innervosiva

'Cosa intendi?' chiese lei

'Ti vergogni di me?' chiesi e questa volta la fissai negli occhi

'No. Assolutamente no' disse lei un po' imbarazzata

'Allora dillo che mi ami, dillo a tutto il mondo' dissi

'Va bene..se è questo che vuoi allora sarà così. Domani ho un'intervista all' “Ellen Show”. Verrai con me e dirò tutto.' mi disse e poi uscì dalla stanza.

Avevo fatto un altro passo avanti. Domani mi sarei fatto conoscere da un mondo intero.

 

*ALEX*

Era ormai mattina e mi sentivo meglio. Sapere di avere Justin accanto era un sollievo. Non avevo ben capito cosa dava fastidio a Jessica, ma penso che lei e Justin abbiano risolto. Decisi di andare a chiamare Justin e in seguito scendere per fare colazione. Uscii dalla stanza e incrociai Jessica. Era molto agitaa, ma probabilmente era a causa dell'intervista di oggi per Ellen. Jessica era una donna straordinaria, la amavo e la stimavo, anche se in quest'ultima settimana mi sembrava strana. Qualcosa era cambiato ma non capivo cosa. Arrivai davanti alla porta della stanza di Justin, bussai e poco dopo lui aprì.

'Buongiorno' disse tutto sorridente

'Ciao Justin' dissi e poco dopo lo abbracciai

'Scendiamo?' mi disse staccandosi da me

'Si va bene'

Scesi insieme a lui al piano terra dell'hotel dove si trovava il ristorante. Facemmo colazione con calma e in seguito uscimmo per fare una passeggiata.

'Che programmi hai oggi?' chiesi

'A pomeriggio sono in studio e poi stasera accompagno Jessica ad uno show.' mi rispose lui

'Ah vai con lei?' dissi sorpresa

'Si' rispose sorridendo

'Che cosa fantastica' dissi

'Dai vieni prendiamo un gelato e poi andiamo in studio. Oggi devo registrare la mia parte nel duetto infatti Jessica non viene. Accompagnami tu, non mi va di andare da solo' mi disse lui

'Va bene'

Tutta la mattinata rimanemmo in giro per la città, tra negozi, gelaterie, bar e altro. A mezzogiorno tornammo in hotel pranzammo e ci preparammo per andare in studio. Infine verso le due ci recammo negli studi, abbastanza lontani dall'hotel. Justin mi fece conoscere il suo manager e i ragazzi con cui lavorava. Senza perdere poi iniziò a registrare parti della canzone. La sua voce risuonava, era fantastica e ti toccava a fondo. Ero contenta per lui, finalmente era riuscito a fare quello che desiderava da 18 anni ormai.

 

Tornammo in hotel un'ora dopo e Justin salì subito nella sua stanza per prepararsi per l'intervista. Jessica non era in giro e io decisi di andare nella mia stanza e farmi una doccia. Restai sotto l'acqua calda per più di un'ora senza accorgermi del tempo che passava. Uscii dalla doccia, mi vestii con una canotta e dei pantaloncini. Uscii dal bagno e mi buttai sul letto, accesi la televisione e iniziai a girare i canali. Fuori non si sentiva rumore e forse Justin non era più nell'hotel così decisi di andare a vedere se la loro intervista era iniziata. Mi fermai su 'New time' dove stavano trasmettendo il 'Ellen Show'. Seguivo sempre questo programma, adoravo sentire le interviste delle star. E in più stasera c'era pure Justin. Un passo da gigante nella sua carriera.

'Buongiorno signori e signore, oggi avremmo con noi una speciale artista, una ragazza con molto talento, l'idolo di tutte le teenagers, Jessicaaaaa Raweeeeel' aprì Ellen lo show. Poco dopo Jessica si fece vedere accompagnata, ovviamente, da Justin. I due si sederono.
'Allora Jessica come stai?' chiese Ellen
'Molto bene, diciamo che sto preparando molte sorprese per i miei fans' rispose Jessica
'Molto bene, e hai intenzione di svelarle stasera?'
'La maggior parte di loro si, e vorrei cominciare nell'annunciare che il mio nuovo album e quasi finito' disse lei
'Nuova musica, nuove emozioni per i tuoi fans. E quale sarà la prima canzone che farai uscire?'
'La prima canzone sarà 'Can't be tamed', una delle canzoni che più adoro di questo album'
'Per quale motivo?' chiese Ellen curiosa
'Perché la canzone e un messaggio che voglio dare alle persone, alle ragazze di tutto il mondo. Loro non devono cambiare per gli altri perché sono belle come sono. Esattamente come sono io, non cambierò mai nonostante tutto, sono me stessa! Non mi possono dire che sono sbagliata, poiché sono giusta a modo mio esattamente come tutte noi' spiegò Jessica
'Un messaggio bellissimo! Jessica adesso dicci un po chi e il bel giovinotto che hai portato con te?' disse Ellen facendo l'occhiolino
'Lui e Justin' disse Jessica indicando Justin 'E' un ragazzo con molto talento, ha una voce fantastica e come seconda sorpresa vi dico che nel mio album ci sarà una collaborazione con lui ' disse lei sorridendo
'Quindi dopo tutti i duetti con Katy Perry, Lady Gaga, Rihanna e moltre altre cantanti, finalmente ci sarà un duetto con una voce maschile?' disse Ellen sorpresa

'Si. Abbiamo fatto un duetto e il titolo della canzone è “Overboard”, non vi svelo altro' disse Jessica

'Justin dimmi un po', come è stato lavorare con questa meraviglia?' chiese Ellen a Justin

'Fantastico. Lei è una donna fantastica e mi ha offerto la possibilità di realizzare i miei sogni. Veramente una cosa meravigliosa' disse Justin con un espressione un po' strana

'Jessica, come hai trovato questo nuovo talento?' chiese Ellen

'La storia è lunga e buffa. Ma vi posso assicurare una cosa. Lo vedrete molto spesso da oggi in poi' disse lei

'Bhe come mai?' chiese Ellen un po' confusa e sinceramente pure io lo ero. Justin era solo all'inizio ma doveva andare con calma.

'Ecco...Justin è il mio ragazzo.' disse lei tutta sorridente

'Quindi e lui il ragazzo misterioso!' disse Ellen sorridendo
'Si, Justin e il mio ragazzo!' disse Jessica
'E sono felice di esserlo...' aggiunse Justin. Dopodiché si baciarono dimostrando al mondo la verità, o quella che dovrebbe essere la verità!
'Sono cosi carini' disse Ellen
'Grazie' rispose Jessica

Spensi la TV, non riuscivo a sopportare altro. Justin mi aveva nascosto la loro relazione. Non mi aveva detto nulla e a me toccava scoprirlo da uno stupido show. Io, la sua migliore amica, lo venivo a sapere insieme al resto del mondo. Non so se ero più delusa o ferita. Il ragazzo che amavo si era fidanzato, con un'altra. Rimasi a guardare fuori dalla finestra per ore chiedendomi cosa dovevo fare in questa situazione. Poco dopo vidi la macchina di Jessica arrivare davanti all'hotel e da essa scesero i due diretti interessati. Dopo neanche dieci minuti Justin entrò tutto felice nella mia stanza.

'Hey Alex come va?' disse lui

'Perché non me lo hai detto?' dissi guardandolo delusa

'Cosa?' chiese lui non capendo

'Perché non mi hai detto che ti sei messo con Jessica? Perché non me lo hai detto tu e l'ho scoperto da una stupida intervista?' dissi e intanto gli occhi mi si colmavano di lacrime

'Alex non mi sembrava una cosa importante' disse lui

'Non ti sembrava importante? Tu ti fidanzi e non ti sembra importante dirmelo?' dissi incredula

'Si Alex non è importante. Non la amo' disse lui molto tranquillo

'Non la ami?' dissi ancora più sorpresa

'No, non provo nulla per lei ma è l'unica che può aiutarmi a diventare famoso.

'Quindi tu non la ami?' chiesi confusa
'No, la terrò accanto solo per farmi conoscere un po', dopo la lascerò' disse come se fosse la cosa più normale del mondo.

'Ma ci starà male!' dissi scioccata dal suo atteggiamento
'E una star internazionale, se ne trova mille di ragazzi' disse Justin
'Tu non capisci, l'amore non dipende dalla fama. L'amore uccide chiunque' e stava uccidendo anche me.
'Dai Alex, non fare un dramma di questo.' disse Justin

'Non farne un dramma?! Ma stai scherzando?' dissi irritata

'Non capisco dov'è il problema?' disse lui

'Justin non puoi giocare con i sentimenti della gente e approfittarne fino a questo punto' quasi urlavo

'Alex cazzo calmati. Sarà solo un piccolo periodo fino a quando me la caverò da solo. Non esagerare!' disse scocciato

'Da quando sei così stronzo?' dissi scioccata e con le lacrime agli occhi. Non lo riconoscevo.

'Alex pensavo che almeno tu potevi starmi vicino!' disse lui abbastanza scocciato
'Ti sarei stata vicino se avresti iniziato ad alzarti da solo, se avresti iniziato a registrare, se avresti iniziato a cercarti un manager; ma non ti sono vicina quando ti prendi gioco dei sentimenti di qualcun'altro solo per la fama!' Stavo urlando.

'Alex ti calmi?' disse lui cercando di avvicinarsi a me

'No! Non mi calmo Justin' dissi continuando a urlare. Presi la mia valigia dall'angolo in cui la avevo buttata e iniziai e buttare le mie cose dentro

'Cosa stai facendo?' chiese Justin

'Me ne vado' dissi

'Te ne vai?' disse lui scioccato

'Torno a casa Justin' dissi cercando di trattenere le lacrime

'Alex, cazzo perché ti da fastidio?'
'La fama ti ha dato alla testa Justin. Non sei più tu. Sei cambiato' dissi delusa
'No, Alex. Non sono cambiato sono sempre io. Jessica mi aiuterà un po' all'inizio e poi le cose ritorneranno come prima vedrai!' mi disse cercando di farmi cambiare idea.
'No, niente sarà più come prima. Tu non ti rendi conto delle persone che a te ci tengono veramente. Non vedi più la realtà sei stato preso dai tuoi sogni. Non vedi quanto ti amo Justin, sei troppo cieco per notarlo.'

Presi le valigie e uscii dalla camera mentre Justin rimase lì immobile scioccato. Scesi le scale dell'hotel e andai verso la porta. Poi sentii Justin correre giù per le scale urlando il mio nome. Uscii dall'hotel ed entrai nel primo taxi che vidi. Salii e partii subito intanto Justin uscì dall'hotel e urlava in continuazione il mio nome. Le lacrime scendevano lungo il mio viso. Ormai era troppo tardi per tornare indietro. Ero semplicemente distrutta.

   
 
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