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Autore: lanterna_    18/06/2014    4 recensioni
[dal primo capitolo] Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. [...]
Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.
Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...
{Chris/Bianca}
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bianca, Chris Halliwell, Un po' tutti, Wyatt Matthew Halliwell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XV capitolo:
Ovvero
Perché spero finisca tutto presto




...






Non sento altro che vuoto dentro di me.

Una rabbia sconfinata, che mi acceca e mi brucia il corpo.

Ho fallito. In tutto e per tutto, come al solito.


Guardo Bianca, stesa qui di fronte a me, un lago di sangue che le si allarga intorno, un’espressione di dolore perfino nella morte.

Non è come dicono tutti. Non sembra che dorma. È evidentemente, dolorosamente morta.

Vuota. Come me.


... Se non fosse per tutto quest’odio che mi sento dentro.

Questo desiderio di rivalsa, questa voglia di valere qualcosa che mi è cresciuta dentro in anni e anni a guardare mio fratello mentre mi superava, sempre, in ogni cosa.

E se mai ti ho voluto bene, Wyatt, ora voglio solo vederti morto e sofferente quanto lo sono io.

È colpa mia se la mamma è morta, perché non sono stato in grado di fare nulla per impedirlo.

Ma ancor di più, Wyatt, è solo colpa tua, è per il tuo grandissimo potere, che lei non c’è più.
Perché, perché
tu non sei stato in grado di impedirlo?

Ed è colpa mia se Bianca è morta, perché tu sei più forte di me e lo sei sempre stato.

Ma è soprattutto colpa tua, colpa di quello che sei diventato, un mostro, un Demone.

Tu l’hai uccisa, e ora io ucciderò te.

Questa è una promessa, Wyatt.


Mio fratello è in piedi, di fronte a me.

Mi guarda sprezzante, come a sfidarmi a fare qualcosa. A ferirlo, se ci riesco. Ad ucciderlo.

«Come hai potuto, Wyatt? Siamo fratelli» la mia voce è gelida e affilata come una lama.
I miei pugni sono così contratti che le unghie affondano nella pelle procurandomi un leggero dolore bruciante.

«Comodo ora, no? Potevi ricordarlo prima di tradirmi!» risponde lui, col mio stesso tono. Il suo sguardo sembra trafiggermi e accusarmi di colpe che non ho.

«Sei tu che hai tradito me! Me, la nostra famiglia, la mamma!» urlo, accecato dall’ira.

Lui, proprio lui osa parlare a me di tradimento!

«Non nominare la mamma, non ci provare nemmeno!» mi grida lui di rimando, ma io lo ignoro completamente.

Ormai le orecchie mi fischiano, devo fare qualcosa, agire, ora, subito, immediatamente.

Mi lancio verso di lui, vorrei caricarlo come un toro, buttarlo a terra e ucciderlo a forza di pugni, senza neanche ricorrere alla Magia, perché non darebbe la stessa soddisfazione, non ci sarebbe il piacere di vederlo sputare sangue e tossire via la vita mentre brucia fra le fiamme dell’Inferno dove finirà per aver abbracciato il Male.

Ma non riesco nemmeno a raggiungerlo.

Patetico, come sempre.



Mi spedisce lontano con un pigro gesto della mano, quasi sembra annoiato, e io ho giusto il tempo di orbitare prima di sbattere la testa contro un masso enorme, evitando il colpo per un pelo.

Riappaio pochi secondi dopo, ma la lama di Excalibur è già sospesa nel vuoto a un millimetro dalla mia gola. Sento la sua freddezza che dalla gola mi attraversa per arrivare a ghiacciarmi l’anima.

Wyatt, a pochi metri da me, con un dito controlla la sua fedele spada e mi guarda con occhi incandescenti.

«È la tua ultima possibilità, Chris. Non costringermi a ucciderti!» il suo tono è più freddo della sua spada mentre pronuncia queste parole, invitandomi a ripensarci.

Ma a me quasi non importa più.

Forse la morte sarà anche una liberazione.

Finalmente libero da tutti i miei errori, finalmente sarò sollevato dei mille pesi che mi porto sulle spalle, rivedrò la mamma e potrò riabbracciare Bianca...

E se non sono stato in grado di combatterti, fratello, non ha nemmeno più importanza.

È solo l’ennesima sconfitta che si aggiunge alle mille–e¬–una ¬ferite del mio cuore. Posso sopportarlo per qualche altro secondo, purché tutto finisca presto. Purché poi possa essere perdonato per le mie incapacità, per tutto quello che non sono stato in grado di fare. Purché mamma, dall’altra parte, sia lì ad attendermi con un sorriso e le braccia aperte nell’attesa di accogliermi in un abbraccio caldo e profumato. Purché dopo non debba più guardarmi allo specchio, purché dopo possa chiudere gli occhi e non guardare più nemmeno te che finisci la tua opera, che diventi il mostro che sei e uccidi la nostra famiglia, uno a uno, a causa mia, perché io non sono stato capace di fermarti.

Purché accada presto.

«Non mi unirò mai a te, Wyatt!»

È la mia ultima parola, ma lui già lo sapeva.

«Come vuoi tu, fratello

Un piccolo movimento con il dito è tutto quello che gli occorre.

Excalibur affonda e mi taglia la gola, quasi a disegnare un sorriso grottesco sul mio volto.

Io non sento nemmeno dolore, non sento nulla se non una voce, da qualche parte, che grida il mio nome. Non so da dove venga, sembra rimbombarmi direttamente nella testa e trafiggermi più di quanto non sia stata in grado di fare la lama di Excalibur.

«Chris, Chris!»

Continua a ripeterlo, dapprima la sento appena, poi si fa sempre più forte.

È la voce di Bianca!

È venuta a prendermi per portarmi dall’altra parte?

Mi accascio a terra, e mi sembra di non sentire nulla. Non sento né il pavimento sotto di me fatto di nuda terra, né il freddo che mi sta prendendo le ossa, né il mio corpo, né il sangue che mi scorga a fiotti dalla ferita, né il dolore che mi sta uccidendo.

Nulla, solo quella voce.

«Chris!»

È l’ultimo urlo.

Bianca, sto arrivando.

È il mio ultimo pensiero, e vorrei essere in grado di sorridere, perché non mi sono mai sentito così in pace, ma non riesco a raggiungere il mio corpo e le mie labbra.

Arrivo, giuro.

Finalmente chiudo gli occhi...

Ti amo.



Note dell’Autrice:


Come al solito torno dopo mesi, e stavolta anche con un capitolo penosamente corto, molto più del solito.

Ma ho voluto interromperlo qui perché mi sembrava necessario, non solo per creare la suspense, quanto per focalizzarmi sui nuovi, ingarbugliatissimi sentimenti di Chris, verso il fratello, verso se stesso, anche verso la vita, che qui, per la prima volta, dimostra di voler abbandonare, di voler arrendersi.

E ora? Eh, chissà! Ahahahahah


Spero in ogni caso il capitolo vi sia piaciuto e vi prometto che il prossimo dovrebbe invece essere moooolto più lungo. E riappariranno anche tutti gli altri Halliwell, compresa la vecchia generazione, che non vediamo da un bel po’.


Vi ringrazio come al solito tutti quanti! Continuate a salire, voi preferiti/ricordati/seguiti, e questa cosa non può che farmi piacere ♥

Alla prossima,


Lanterna_
  
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