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Autore: Ladychic    18/06/2014    2 recensioni
«Non sei bravo allora a trovarti i passatempi giusti, Malfoy» decretò lei superando il muro di pietra che permetteva l’accesso alla Sala Comune dei Serpeverde.
Astoria stava per arrivare alle scale del dormitorio femminile. Scale che fortunatamente Draco Malfoy non avrebbe potuto superare.
«Esci con me Greengrass, sono certo che tu non mi annoieresti» le sussurrò lui, serio per la prima volta.
Astoria alzò un sopracciglio e sorrise.
«Essere un passatempo di qualcuno si trova all’ultimo posto tra le cose che non farei mai e poi mai, la sola idea mi fa venire il vomito. Ora ti saluto.» disse superando le scale.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Notte in Sala Grande

Le scale che conducevano alla sala comune di Serpeverde non finivano più.

Astoria Greengrass era tra le mura del castello di Hogwarts da quasi tre mesi, e già non ne poteva più di salire e scendere quelle scale per i sotterranei anche cinque volte al giorno.

Sbuffando arrivò alla parete di pietra nera che permetteva l’accesso alla sala comune e pronunciò la parola d’ordine.

Niente, la parete non si muoveva di un millimetro.

Astoria era nervosa. Aveva preso un brutto voto in incantesimi perché non aveva consegnato un compito che non sapeva di dover svolgere, la mattina si era svegliata tardi e si era vestita con un leggero maglioncino sotto la divisa e aveva patito il freddo di dicembre per tutto il giorno.

In quel momento non voleva altro che farsi una lunghissima e rilassante doccia calda, indossare il suo pesantissimo pigiama in pile e mettersi sotto le sue caldissime coperte verdi argento. Dunque il fatto che non potesse entrare nel proprio dormitorio le causò un principio di crisi nervosa.

«Brivido Cosmico!» ripeté la ragazza.

«Ho detto Brivido Cosmico!» urlò

«Stupido muro del cavolo! Aprimi subito o ti mando in frantumi!» Ormai aveva perso del tutto la pazienza.

«Greengrass, Greengrass, nessuno ti ha detto che le signorine non imprecano?»

Draco Malfoy non ci voleva proprio.

«A meno che tu non sappia il modo per entrare ti conviene eclissarti prima che inizi a prendere a calci anche te.»

«Nervosette eh?»

«Vaffanculo»

«Non si può entrare in sala comune oggi» disse il giovane con aria di superiorità.

«Grazie tante, fino a qui c’ero arrivata da sola. Brivido Cosmico!»

«Quanto sei ottusa! Ma non lo sai?! Tutte le sale comuni non sono accessibili oggi! Sirius Black ha attaccato il ritratto di quella grassona che sorvegliava l’ingresso di quegli stupidi Grifondoro, dunque il preside ha deciso che per stanotte dovremo tutti dormire in Sala Grande! Che cosa riluttante!»

«E tu allora, se eri già informato di questo, come mai sei qua?»

«Sto tornando dalla guferia, e si da il caso che per arrivare in sala Grande debba passare da qua. Mio padre doveva subito essere informato di quanto la protezione di questa scuola stia diminuendo, e di quanto questo preside sia incapace di gestire la situazione! Prima assume professori incompetenti, poi permette a un prigioniero di penetrare nella scuola e poi, e questa è la cosa più importante, obbliga gli studenti a dormire nella sala Grande su dei miseri sacchi a pelo! Io dormire in un sacco a pelo! Quando mai!»

«Noto che continui ad essere ancora il solito viziato e arrogante ragazzino di sempre, Malfoy. Fatti attaccare un'altra volta da un Ippogriffo e stavolta speriamo te lo rompa veramente quel braccio, se non addirittura il collo.»

«E io noto che sei ancora la solita ragazzina odiosa e antipatica, oggi ancora più nervosa e scontrosa del solito!» le urlò contro Draco.

«Cos’è tutto questo baccano?! E soprattutto cosa ci fate voi due studenti ancora qua?! Dovreste essere in Sala Grande da un pezzo! Venti punti in meno a Serpeverde!» Era il professor Vitious.

Anche lui non ci voleva per i nervi di Astoria, avrebbe voluto dare un calcio a quell’ometto minuscolo volentieri.

«Professore, ho urgenza di andare in dormitorio, è una questione di un minuto!» lo supplicò la ragazza. Già, solo il tempo di andare a prendere qualcosa di pesante da mettersi, visto che in Sala Grande si congelava.

«Mi dispiace signorina Greengrass, niente eccezioni, nemmeno se si trattasse di andare a recuperare quel compito che non mi ha presentato questa mattina» continuò severo Vitious.

Malfoy ghignò divertito.

«E lei non rida signor Malfoy, ho sentito quello che stava dicendo sul preside, cinquanta punti in meno a Serpeverde»

Draco lo guardò con aria omicida.

«E ora vi condurrò personalmente nella sala Grande. Avanti!»

Draco e Astoria, entrambi nervosi adesso, seguirono quel nanerottolo.

La Sala Grande era già strapiena di studenti addormentati.

Astoria individuò con lo sguardo le sue compagne e notò tristemente che non c’erano più sacchi a pelo disponibili vicino a loro.

«Cari miei siete arrivati tardi, i posti nel lato della vostra Casa sono tutti occupati e in più per raggiungerli fareste rumore e svegliereste il resto degli studenti»

«E con questo cosa vorrebbe dire, professore?» chiese freddo Draco.

«Sto dicendo signor Malfoy, che stanotte voi due dormirete tra gli studenti di Tassorosso. Ecco ci sono due sacchi a pelo disponibili proprio li, tra il signor Macmillan e il signor Smith.»

I due ragazzi riluttanti si infilarono nei sacchi a pelo.

«Questa è tutta colpa tua Malfoy! Odio i Tassorosso!» sbottò Astoria.

«Credimi, io li detesto il doppio di te, cose da matti, io sto dormendo tra la feccia. Quando mio padre lo saprà..»

«Si si certo Malfoy… Ora per favore stai zitto, non ho più voglia di ascoltarti, ecco mi giro dall’altra parte e farò finta che tu non esista.» disse la ragazza voltandosi verso Ernie Macmillan profondamente addormentato.

«Ti conviene rigirarti subito»

«Non ho intenzione di guardare ancora la tua faccia odiosa Malfoy, almeno che tu non te la tagli non ho intenzione di girarmi verso di te, lasciami in pace»

«Sai, Macmillan è famoso per la sua alitosi, si dice che sia pestilenziale»

Due istanti dopo gli occhi grigi di Draco poterono nuovamente fissare quelli disperati della ragazza.

«Per Salazar, puzza di carogna! Che schifo!» sussurrò la ragazza stringendosi di più nel sacco a pelo. Moriva di freddo.

Draco si mise a sedere, si tolse il maglione pesante che aveva e lo lanciò alla ragazza rimanendo in camicia.

«Il mio non è un favore Greengrass. Lo faccio perché i tuoi denti che sbattono dal freddo non mi farebbero chiudere occhio per tutta la notte» disse fissandola attentamente.

«Bene, allora posso con mia grande gioia evitare di ringraziarti.» disse lei indossando il maglione. Ora stava decisamente meglio.

Si tirò le coperte fino al naso e chiuse gli occhi.

«Malfoy, smettila di fissarmi! Mi irrita!» sbottò ancora con gli occhi chiusi. Sentiva lo sguardo del giovane puntato addosso e la cosa le scocciava parecchio.

«Ora che mi hai detto che ti irrita, sono pronto a fissarti tutta la notte»

«Vaffanculo» sussurrò la ragazza iniziando a prendere sonno.

«Ancora una volta mi stupisci con queste imprecazioni.»

«Spero tu possa passare una notte di merda, Draco Malfoy» dopo un lungo sbadiglio Astoria si addormentò.

La notte che il giovane Malfoy passò non fu assolutamente come auspicata dalla giovane Greengrass.

Si addormentò con i lineamenti sottili e con i morbidi boccoli della ragazza impressi nella mente e con un sorriso rilassato impresso sul viso.

  
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