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Autore: scintilla23    19/06/2014    1 recensioni
Questa Fan Fiction parla del primo incontro tra Clove e Cato e l'inizio di una grande amicizia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Clove
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Subito scesi dal treno, Clare accompagnò i due ragazzi fino ad una stanza all’interno di un Grande edifico stile Capitol City, la stanza adibita ai preparatori.
-Clove, puoi sdraiarti sul lettino a sinistra, te invece a destra Cato- disse Clare indicando i lettini separati da un Separé nero.
Clare lasciò i ragazzi dentro la stanza mentre tre persone, piuttosto eccentriche, entrarono dalla porta sorridenti.
-Benvenuti ragazzi!- disse una donna con sguardo compiaciuto.
-Io sono Settia– disse presentandosi – loro sono invece:Arbis e Venish– disse infine indicando un uomo e una donna.
Clove e Cato non dissero niente.
-Bene cominciamo! Potete stendervi-disse Venish guardando i ragazzi.
La loro tortura durò un’ora.
-Bene ora dobbiamo portarvi dai vostri stilisti – disse Arbis aiutando Clove ad alzarsi.
Cato e Clove si scambiarono uno sguardo rassegnato e seguirono i loro preparatori fino ad altre due stanze.
-Cato, tu a destra, Clove a sinistra – Disse Settia indicando le due porte nere.
Clove e Cato, quasi in simbiosi aprirono le porte contemporaneamente ed entrarono.
Le stanze erano entrambe vuote, ma al centro c’era un lettino.
Clove si mise a sedere sul letto ed aspettò.
Dopo pochi minuti entrò un uomo,abbastanza giovane ma molto diverso dagli abitanti di Capitol City.
-Il mio nome è Magnus, e sono qui per farti essere la regina della parata – disse tendendogli una mano.
Clove sorrise.
Magnus tirò fuori da una borsa un capo d’abbigliamento dorato che a Clove, inizialmente era sembrata          un’armatura.
-Wow!- disse Clove allibita.
-Questo è per te, e il tuo amico Cato ne ha uno coordinato. Provalo-
Clove prese il vestito tra le mani e con l’aiuto di Magnus lo indossò.
Si guardò allo specchio sconcertata.
Non si era mai vista così bella.
Indossava un vestito ispirato a una divinità romana; Il corpetto era composto da tantissime scaglie lucenti    dorate, in testa portava un Copricapo con due Ali ai lati, ed infine una gonna fino a sopra il ginocchio sempre dorata.
-Sei splendida– le disse Magnus – Ora dobbiamo muoverci, siamo in tremendo ritardo – Disse guardando l’orologio digitale d’oro che portava al polso.
Clove uscì dalla porta ed insieme a Magnus scese fino ad un piano seminterrato.
Quando arrivò vide 12 carri, trainati da maestosi cavalli neri.
Vicino al secondo carro c’era già Cato, in raggiante armatura dorata che l’aspettava assieme alla sua stilista,           Pepper.
Clove sorpassò senza degnare di uno sguardo i tributi del distretto 1 e raggiunse Cato.
-Stai molto bene – le disse lui.
-Si, anche tu –  gli ripose Clove.
Subito dopo, arrivarono anche Brutus ed Enobaria.
-Wow!- disse Brutus vedendo i ragazzi.
-Vi siete superati!- disse Enobaria rivolta verso Magnus e Pepper.
Clove e Cato sorrisero.
-Bene ragazzi, questo momento è importantissimo. Dovete farvi notare, Sorridete, Tenete la testa alta e       salutateli. Vi ameranno!- disse Enobaria.
I due ragazzi salirono sul loro Carro.
-Pronta?- chiese Cato.
-Come non mai– rispose la ragazza Convinta.
I tributi del distretto 1, uscirono per primi. Indossavano dei vestiti assurdi che entrambi i tributi del distretto2 trovarono orribili.
Il carro di Cato e Clove, trainato da 4 cavalli, li seguì subito dopo.
Uscirono dall’enorme stanza e si ritrovarono in un immenso anfiteatro con gli occhi di centinaia Capitolini puntati addosso.
-Ed ecco, in uno sfavillante completo, i tributi del distretto 2!- Urlò l’inconfondibile voce di Ceasar.
Clove alzò la testa, fiera di rappresentare il suo distretto e cominciò a salutare il pubblico che gli acclamava.
Contemporaneamente, le mani dei due ragazzi si avvicinarono e si strinsero assieme.
Clove e Cato si scambiarono uno sguardo sorpreso e un po’ divertito ma non mollarono la presa.
I carri degli altri distretti li seguirono.
Il distretto 3, 4,5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 ed infine i tributi del distretto 12.
Quando il loro carro uscì la folla cominciò ad agitarsi ancora più di prima.
Clove si girò per vedere cosa creasse tutto quel trambusto e quando li vide non poté credere ai suoi occhi.
 
I ragazzi del distretto 12 stavano indossando delle fiamme.
Clove rimase stupita, scioccata ma anche arrabbiata.
Lei non poteva permettere che uno stupido costume, per uno stupidissimo distretto remoto e due stupidissimi ragazzi potessero eclissare la luce di vittoria che emanavano lei e Cato
-Spero che muoiano bruciati – disse ripuntando lo sguardo avanti, con un ghigno stampato in faccia.
-Non ti preoccupare. Se non li uccideranno le fiamme, li uccideremo noi– disse Cato con un sorriso Sadico e stringendole di più la mano.
Clove non potè fare a meno di sorridere per quel commento.
I dodici carri occuparono l’anello dell’anfiteatro cittadino.
Il presidente Snow, si affacciò dal balcone e fece lo stesso discorso di Ogni anno.
-Felici Hunger Games, e possa la fortuna sempre essere a vostro favore – disse Infine il presidente.
I carri, in ordine tonarono verso il centro d’addestramento,accompagnati dal fragoroso applauso della folla, mischiato con l’inno nazionale di Panem.
Le porte si richiusero dietro le spalle dei tributi.
Cato e Clove scesero dal carro e furono raggiunti subito da Clare, Enobaria, Brutus, Settia, Vanish, Arbis, Magnus e Pepper.
I due ragazzi non prestarono attenzione ai complimenti che i loro mentori e i loro preparatori li rivolsero, si limitarono a Tirare occhiatacce verso i tributi del distretto 12.
 
  
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