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Autore: inibizione    19/06/2014    1 recensioni
Dal testo: "(...) Forse Christina assomiglia a Joe, non ama i convenevoli e le formalità, è allegra, spigliata, tutta uno slancio, una questione di forza e fisicità, forse anche lei ha delle storie brevi, fatte di corpi che si tengono vicini e sentimenti che si consumano in fretta come sigarette.
Quello che i giornali hanno sempre detto di lui, invece, è che Nick Jonas è una persona tranquilla. Riservato, taciturno e con un perenne – incantevole - broncio sul viso, Nick è la persona più equilibrata del mondo, sempre impegnato a tenere perfettamente bilanciati tutti gli aspetti della sua vita. Niente colpi di testa, insomma. Nick è il classico bravo ragazzo, con un bel faccino e una collezione di dischi niente male."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Critical'
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Who’s Nick?

 

 

We get closer and closer again

But we're falling apart

I'm losing, you're losing a friend

It's always over before we start

(Things will never be the same, JB)

 

 

Chris non ha proprio nessuna voglia di stare con Nick. Si sistema il cappello di lana sulle orecchie, prende la borsa, ringrazia mentalmente sua madre per questo splendido regalo prenatalizio ed esce nel freddo del 20 dicembre.

Sul pick up, accende il riscaldamento e allunga le mani verso il getto d’aria calda, con gli occhi chiusi e la testa poggiata al sediolino, si bea del piacevole calore che l’abbraccia.

Uno scatto alla sua destra la fa sobbalzare. “Buongiorno” dice Nick, mettendosi la cintura, il cappotto beige con il bavero alzato e la sciarpa bianca attorno al viso. Il piccolo abitacolo si riempie di un odore dolce, mandorle probabilmente, un profumo di stoffa di buon taglio e appena stirata.

“’giorno”.

La radio da una canzone anni 70’, Nick picchietta le dita sul ginocchio e guarda fuori dal finestrino, dopo che i suoi due tentativi di fare conversazione sono naufragati. Dopotutto, è Joe il chiacchierone, no? Lui ci ha provato.

Chris guida cercando di tenere gli occhi solo sulla strada eppure ogni tanto, di sbieco, controlla il ragazzo seduto accanto a lei. Vorrebbe dire qualcosa, riempire quel silenzio imbarazzante ma non sa come. E’ diventata timida all’improvviso?

“Quanto manca?” “Cosa fai a Natale?” dicono insieme, girandosi l’uno verso l’altra. Entrambi arrossiscono e guardano avanti.

“Siamo arrivati” fa lei mentre parcheggia in uno spiazzo semivuoto, di fronte a un grande tendone in stile circo, tutto blu e rosso. “Bob’s trees” dice l’insegna e le lucine, le renne in ceramica e qualche babbo natale panciuto lo confermano.

Danno un’occhiata in giro, lungo il percorso di pini finti e veri, ceste di palline rosse, dorate, blu e argento, puntali, confezioni di lampadine colorate e neve spray.

“Restiamo a casa. Mio fratello più grande, Kevin, viene a trovarci con la sua famiglia” spiega Nick, gli occhi puntati su un abete di medie dimensioni, dagli aghi troppo lucidi e cadenti. “Tu?”

“Andiamo a Houston, da un cugino di papà. I miei restano li fino al tre gennaio, io e Linda torniamo per capodanno. Che te ne pare di questo?” gli indica un abete alto quanto lei, verde scuro, con qualche spruzzo di neve sintetica sulle punte.

“Potrebbe andare, segno il codice”.

Due ore dopo, Nick e un commesso stanno infilando anche l’ultima busta di decorazioni sul retro del pick up, sotto lo sguardo perplesso della ragazza.

“Vi piace cambiare decorazioni ogni anno?” chiede osservando la mole di merce appena acquistata.

“L’albero che avevamo in California… era troppo grande e abbiamo lasciato tutto li, decorazioni comprese” si trova a spiegarle, un po’ in difficoltà. Chris annuisce e controlla il cellulare. Ha fame e qui vicino c’è un negozio di ciambelle buonissime. Lo dice a Nick e lui, sorridendo appena, le dice che va bene.

“Due ciambelle e una cioccolata calda”

“Un caffe e un sandwich senza uova”

La cameriera segna sul blocco e se ne va.

“E le ciambelle?” domanda Chris.

“Non posso”

“Perché?”

Il tono in cui l’ha chiesto è cosi infantile che Nick non può far a meno di sorridere prima di raccontarle del suo diabete.

La cameriera posa le ordinazioni sul tavolo e porta il conto.

“Faccio io” dice Nick, porgendo tre banconote.

“Ma…”

“Per favore, mi hai accompagnato fin qui” e lei rimette il portamonete nella sacca indiana. La cameriera lascia due dollari di resto e torna al bancone, dove mescola un'altra tazza di caffe. Chris alza un sopracciglio e afferra la tazza di Nick prima di lui, che resta interdetto. Si alza e chiede “scusi, ha già zuccherato questo caffe?”

La donna annuisce e lei le chiede se può farne un altro, senza zucchero, stavolta. Due minuti dopo, Nick ha un'altra tazza di caffe fumante di fronte, rigorosamente amaro.

“Grazie” dice, un po’ sorpreso, mentre Chris è tutta impegnata a mordere la glassa bianca della ciambella.

 

Dopo pranzo, passeggiano con calma sul marciapiede, in direzione della macchina, poco distante. Chris sbircia nella vetrina di una piccola libreria qualche titolo nuovo da aggiungere alla lista, poi rabbrividisce per il freddo e accelera il passo. Mette le mani in tasca in cerca delle chiavi e non le trova, nella borsa, nel retro dei jeans e va nel panico. Nick si appoggia alla portiera e fa oscillare sulla punta di un dito il mazzo.

“Hey, perché hai le mie chiavi?”

“Dovresti stare più attenta. Le stavi lasciando sul tavolo”.

“Oh. Beh, puoi ridarmele?” si avvicina di un passo per prenderle, Nick si volta e sale al posto del guidatore.

Lei lo guarda in tralice. “Ti dispiacerebbe scendere?”

“Guido io, stavolta. Sali”

“E’ la mia macchina!”

“Sali o ti lascio qui”.

Chris si porta le braccia al petto, conserte e lo guarda, sfidandolo. Lui mette in moto e lentamente fa retromarcia.

“Cosa?”, la ragazza corre verso il posto del passeggero. “Nick, fermati, che fai?”

Lui si sporge e apre la portiera. “Hai cambiato idea?” le sorride;  lei mette in pugni chiusi i tasca, trattenendo l’impulso di strappargli tutti i ricci, uno ad uno, ed entra in macchina.

 

“Adesso dove devo girare?”

“Non lo so”

“Come non lo sai?”

“Hai voluto guidare? Veditela da solo”

“Non ci posso credere. Stai facendo i capricci?”

Chris continua a guardare fuori dal finestrino. Nick accende il gps sull’Iphone bianco e segue le indicazioni. Pragmatico, pratico, solido. A Chris viene voglia di buttare il sassolino e infrangere la superficie cristallina e immobile di questo mare di sicurezza. Cosi, si sporge e cambia stazione radio. Nick, che stava canticchiando, protesta. “Perché hai cambiato?”

“Quella canzone non mi piaceva”

“Ma sono i Pink Floyd!” esclama ovvio.

“Quindi?”

Nick la guarda esasperato, mentre Monster fa capolino nelle casse.

“Oh, certo, questo è molto meglio” commenta sarcastico.

“Che ti ha fatto Eminem?”

“Niente. A questo punto perché non i JB?” mormora, non troppo cautamente.

“JB?”

Nick si morde le labbra e “JAD” fa lo spelling, “un gruppo indie, in California, ragazzini”, mente. Chris si stringe nelle spalle e “non li conosco”, nemmeno io e dubito che esistano pensa lui ma almeno si è salvato in calcio d’angolo.

Accidenti, è cosi irritante questa ragazza, che le prende?

Nick parcheggia il pick up e con uno sforzo non indifferente porta lo scatolone dell’albero fino all’ingresso. Chris sbuffa e prende due buste dal retro, lasciandole li vicino. Lui si spazzola i pantaloni dalla polvere e la ringrazia.

“Non c’è di che” fa lei, lo saluta e attraversa.

“Chris?”

Si volta, “uhm?”

“Le chiavi”

Nick scoppia a ridere davanti alla sua espressione confusa e furiosa allo stesso tempo. Chris afferra con foga le chiavi penzolanti dalla sue dita e se ne va.

 

 

Una settimana dopo Natale è già passato, tutti i pacchi sono stati scartati e Linda e Chris sono tornate a casa.

“Come mai Linda sta parlando con un tipo fighissimo davanti casa tua? E perché io ancora non lo conosco?”

“Buongiorno anche a te, Cam”.

Chris inzuppa svogliatamente un biscotto nel the e “il figlio dei vicini”, borbotta con la bocca piena.

“Ma chi, i Jonas? Avevi detto che Linda ha fatto tanto casino per niente! E quello li,  permettimi, non è niente”.

Camille poggia la borsa a tracolla su una delle sedie libere e lancia ancora uno sguardo a Linda e a… “ehi, ma quello è Nicholas!”
Chris alza lo sguardo. “Lo conosci?” domanda alla sua amica che annuisce e le parla con gli occhi fissi sui due ragazzi. “L’ho incrociato un paio di volte al Jolly. Era estate, voi non c’eravate e Sam aveva da fare. Abbiamo fatto due chiacchiere. Abita qui?”, si volta, infine.
“E’ il fratello del tipo figo” mima le virgolette con le dita sporche di marmellata.

“Accidenti!” esclama Cam. Poi sorride raggiante. “Dovremmo invitarli da Jess, per l’ultimo dell’anno, non credi?”

A Chris va di traverso il caffe, “Perché?”

“Per confermare la famosa ospitalità del sud” sorride maliziosa.

“Non credo che a Nick piacerebbe” osserva pensierosa.

“Ah, no? E tu cosa ne sai di cosa piace a Nick?” cantilena, piegando la testa di lato.

Chris annaspa, in difficoltà. Niente, non ne sa niente e nemmeno le importa.

“Linda se li porta sempre appresso. Sono tipi come lei, i suoi amici”, fa un gesto vago con la mano. “Noi a stento ci salutiamo”.

“Un motivo in più per fare amicizia, no?”. Cam  liscia le pieghe del vestito a fiori e, sorridendo, le fa ciao con la mano e scompare oltre la porta.

Cam, no-“ esclama alzandosi, ma è già tardi. La vede sporgersi sulla staccionata e stringere la mano ai due fratelli. Poi Joe sorride e annuisce, mette una mano sulla spalla di Nick che sospira e guarda verso la porta, verso di lei, in pigiama e con un espressione idiota dipinta sul viso. Lui la saluta, Chris stira appena le labbra e chiude la porta.

Nick inarca le sopracciglia perplesso, poi scuote la testa e torna a prestare attenzione a Camille. Sorride mentre lei parla a raffica, in modo familiare, come al Jolly, qualche mese prima. Incredibile, la ragazza del bar è in piedi di fronte a lui, in un eccentrico vestito a fiori e calze pesanti, li ha appena invitati ad una festa di un certo Jess. Non era quel tipo al tavolo di Chris? Ecco perché notava una certa somiglianza, naturale che siano amiche! Ma poi perché non l’ha più vista? Ah, già, lei ha il ragazzo. Però è stato bello conoscerla, ha scritto un sacco di canzoni da quando l’ha incontrata, e anche se è quasi sicuro che gli sia passata, le sorride riconoscente quando lei fa per tornare dentro, perché era da un po’ che a Nick, la voglia di sorridere, era passata.

 

 

 

Parliamo della mia capacità di scrivere di Natale e Capodanno a due giorni dall’inizio dell’estate? No, vabbe, lasciamo perdere.

Povero Nick, quasi mi dispiace per lui. Chris gli da proprio filo da torcere. Voi che dite? Camille non si fa mai i fatti suoi e continuerà a non farseli anche nei prossimi capitoli. Anche se dovrebbe visto quello che l’aspetta *risata cattiva*. Era lei, la ragazza del bar, wow! E naturalmente, ad uccidere l’entusiasmo di Nick, c’è il fatto che lei sia fidanzata con Sam. Ma tranquilli, a Nick è passata!

Come sempre, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, se avete dei suggerimenti, domande, dubbi, perplessità e critiche. Siamo aperti a tutto. I pomodori no, però, eh! Ne approfitto per lasciare di nuovo i miei contatti, qualcuno è stato modificato. Un saluto popolo di efp!

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