Capitolo12: altre sei, dubbie, persone
Era ufficiale e
sbalorditivo: Hiro aveva preso il coraggio a quattro mani ed aveva invitato
Reira ad uscire il giorno dopo. In effetti lui stesso si aspettava uno
sbarettone in tutta risposta, ma lei aveva sorriso, assentendo convinta. wow
Il giorno dopo, quindi,
sarebbero andati al luna park ^ ^
"Figo!!! Vengo
anch'io!!" ululava Kyu, quando lo venne a sapere.
Hiro la centrò in pieno
con un fucile ad arpione, crocefiggendola sul poster di Freekazoid! e
sibilandogli in faccia:"Non-provarci-nemmeno"
"Awww ;___; ti prego
cuginetto, non ti disturbiamo mica, ci facciamo gli affaracci nostri per conto
nostro mentre tu e la Ono vi fate i giretti romantici!!" (si, Reira di
cognome fa Ono. Ha 17 anni e fa la seconda al Takezono)
"...-_- Fate pure. Ma
se vi avvicinate a noi due di un metro, io-"
"Ci uccidi, sisisisi
lo sappiamo. Ok. Il problema è che io farò il candelabro come al
solito..." sbruffò Aki, intervenendo nella discussione in quel momento.
"il candelabro
°o°?" chiese Kyu, perplessina
"Si... tu sei con
Saito, Ran con Kiyota... ed io... ? ç_ç con nessuno... sciono blutto..."
"No! Non sei affatto
brutto cicci picci!!" esclamò Kyuko, saltandogli in braccio e coccolandolo
"Sei il più bello del gruppo, solo che... sarà un periodo storto, che vuoi
che ti dica! Sta di fatto che tu puoi avere tutte le ragazze che vuoi!
Si!"
"Bene"
E così giungiamo al giorno
dopo. Luna Park Jucchiland. Hiroaki Koshino e Reira Ono, 34 anni in due, soli
solini per un pomeriggio. Hiro aveva fatto pipì qualcosa come 27 o 28 volte
prima di partire da casa per trovarsi con lei nel parcheggio.
"Koshino! Ciao!"
lo salutò lei, sorridendo e raggiungendolo leggiadra. Indossava una salopettona
di jeans sbiadito, con sotto una canottiera a spalline sottili nera ed intorno
al collo aveva un saffi giallo e rosso. Ai piedi aveva un paio di infradito
rosse, e sue fascinose dread fucsia erano tenute da una fascia nera.
"Ciao Ono... sono in
ritardo?"
"Per niente, anche io
sono appena arrivata"
seguì un breve momento di
silenzio, almeno finchè Reira prese Hiro sottobraccio, sorridendo e
dicendo:"Allora, entriamo? Sarà una vita che non mi faccio una bella
indigestione di hot dog..."
"...per poi digerirli
nel migliore dei modi sulle gabbie volanti??" completò Hiro, gasato
"Si!! Esattamente
^O^"
"Fantastico allora,
sai di solito le ragazza non amano vomitare in volo..."
"Scherzi, è uno dei
miei hobby preferiti! Su, su, entriamo!"
ed entrarono, col
buonumore che vibrava sulle loro antenne.
Dentro, fecero a tempo a
farsi due roteate sulle gabbie (facendo in tutto 4 o 5 giri completi), un
giretto preparatorio sulla ruota panoramica (durante in quale c'era scappata
qualche occhiata significativa ^.-) e un giro sul tagadà (stando in piedi ed ammazzando
cinque ragazzini). Stavano per farsene un altro, ma la sciagura li colpì prima.
Siete preoccupati, eh? -._-. Fate bene... poveri ragazzi, giovani virgulti
tubanti...
Bè, dove ci troviamo? In
fila per compare altri due gettoni per montare sul tagadà. Hiro stava giusto
per porgere i verdoni alla cassiera con fare da losco contrabbandiere.
"Reeeeeeeeiraaaaaaaa!!!!!!"
ululò colei-che-spunta-dalle-viscere-dei-defunti, facendo capolino tra la folla
ed agganciando ad un braccio la soave Ono, che fece appena in tempo a prendere
la manona di Hiro prima di venire sballottata fin in mezzo al piazzale. Qui i
due ciccetti poterono verificare l'identità della sequestratrice.
Una tizia altissima con la
testa rasata solo sulla metà sinistra, l'altra metà con le punte tinte di blu,
ed un piercing in mezzo al naso [si... di quelli che partono in una narice e
che finiscono nell'altra... che belli quei cosi! o^.^o ND Aya].
Hiro era sbalordito.
Si voltò appena, e vide
altre cinque terribili creature. Una ragazza con i capelli corvini tagliati a
caschetto con le punte verso l'alto, un piercing al sopracciglio collegato con
uno degli orecchini da una catenella, e delle lenti a contatto sugli occhi: una
bianco latte, una verde squillante. Un tizio con i capelli a spazzola
spiovente, basettoni, sopracciglia folte e sguardo svanito. Un altro tipo, con
un naso tozzo, i capelli lunghi, castani, e pizzetto, ed un buffo berretto di
lana, tutto gonfio, con i colori della Giamaica. Una trucida con i capelli rosa
chiaro metallizzato, sparati per l'aere, occhialoni da motociclista alla
"Naruto" ed un piercing tra le sopracciglia [eh, questo è un altro
punto difficile da spiegare: appena sopra al naso, tra le due sopracciglia, in
mezzo agli occhi... capito? ^ ^' ND Aya]. E, ciliegina sulla torta, un ceffo
col cranio liscio come un popò di un bambino, arricchito solo da un tatuaggio
tribale un pò sopra l'orecchio sinistro, ed una lunga barba sul mento, stretta
in una treccia che terminava con un fiocchetto rosso.
Hiro aveva gli occhi a
frittata, e cercava di non farsi cascare la mascella sui piedi. E si che a lui
sembrava originale Reira!
"Ragazzi! Ma... siete
qui anche voi!" esclamò Reira, sorridendo, ma... -._-. capitela, insomma
era venuta lì per un appuntamento con un pischello, pure figo! Arrivano i suoi
amiciacci che li disturbano...
"Reiruccia!"
cinguettava la signorina Scarface [per la quale mi sono ispirata ad una mitica
che milita a scuola nostra... sei grande...!! ND Aya], prendendo la mano di
Reira e scuotendola tutta "Allora è lui il ragazzo che avevi conosciuto al
bar... ^ ^ wow, complimenti... non è affatto male!" concluse, lanciando
un'occhiata perforante al povero Hiroaki. Egli sentì un brivido gelido.
Reira arrossì appena,
facendo un sorriso imbarazzato:"Si, lui... ragazzi, allora, vi presento
Hiroaki Koshino. Sapete, gioca nel Ryonan!"
"Oh, il Ryonan!"
partecipò il faccia-da-sonno, in un mormorio che per i suoi canoni doveva
essere un'esclamazione sbalordita "Ho capito, allora sei QUEL
Koshino."
"Eh... ssi..."
rispose incerto Hiro, che non era mai stato bravo a comportarsi con tipi che a
lui sembravano bislacchi.
"Koshino"
continuò Reira, mettendo una mano sulla spalla di Scarface "Lei è la mia
migliore amica, Maki Adachi." poi presentò gli altri.
Quella con gli occhi
sbarellati si chiamava Yayoi Kamura, il faccia-da-sonno Taku Aoi, il signor
patata Sota Ikeda, il tipo con la barba infiocchettata Go Hazuka, e la
trucida... nome più inadatto che mai... Puchiko Shijimoto.
"Ma bisogna chiamarla
al massimo Putch, altrimenti si incazza" precisò Ikeda
"Certo" confermò
lei, con un ghigno stampato sul viso.
Hiro si sentiva
decisamente imbarazzato. Sentiva che quei sei ceffi, quasi fossero la famiglia
della Reira, lo stavano smacellando con i loro sguardi indagatori. Specie, non
gli piaceva granchè che la Kamura lo fissasse, diciamocelo... aveva uno sguardo
da pazza serial killer psicopatica con la sega elettrica... °_°||||
La Adachi, che nonostante
l'aspetto sembrava la più sana di mente dei sei, sorrise:"Bè... immagino
che non vi vada di-" e stava giusto per congedarsi insieme al suo branco
di creature, quando una voce, purtroppo, conosciutissima, irruppe.
"Hiiiiirooooo >_____<
ma che cattivaccio!! Avevi detto che non volevi altri amici tra le balle, e che
vi vedo?! Con gli amici della Ono!!"
Kyuko Hoda, siorri e
siorre... applausi!!!
"Kyu..." mormorò
Kosh, allibito, vedendo avvicinarsi, tutti gaudienti, anche gli altri due della
sua genghetta, con tanto di partner delle componenti femminili. Kiyota aveva
uno sguardo perplesso, e fissava guardingo Puchiko Shujimoto. Se ne avesse
saputo il nome... ihihihihii 9_____9
Kyu stava per dire
qualcos'altro, ma si voltò e la prima cosa che vide fu Hazuka. Il ceffo infatti
era assai alto ed anche piuttosto robusto (una specie di Paul Phoenix versione
glabra) ed aveva uno sguardo decisamente losco. Quindi, anche se si premurò di
non farlo notare a nessuno degli amici di Reira, e tantomeno a quel ceffo, si
strinse di più al braccio del cugino, emettendo un pigolio strozzato.
"Siete gli amici
della Ono?" intervenne Ran, al solito fiera come un centauro,
trascinandosi dietro Nobu e parandosi di fronte ai sei loschi individui.
"Si" rispose Ikeda.
"Noi siamo gli amici
di Hiro... ed io sono sua cugina" trovò il coraggio di dire Kyu, che
tuttavia manteneva la sua sfumatura grigiastra in zona tempie.
"Piacere" e si
fecero le ultime presentazioni.
Ad un certo punto, però,
Reira si spacò i maroni [senza doppie, splendidamente alla veneta ^_- ND Aya] e
cacciò tutti gli intrusi a calci nel kiùl, prendendo poi Hiro per un braccio e
trascinandolo verso le montagne russe.
"Tzè... che
scocciatori, e si che avevo detto a Maki di tenermeli fuori dalle scatole per
un pò..."
Hiro preferì non fare
notare alla pulzella che era stata proprio la sua cara Maki a trascinarli nella
sua congrega.
"Bè, hai visto anche
tu mia cugina. Mi ero raccomandato anche io..." borbottò lui
"...Comunque, ti ho
visto un pò a disagio: tutto ok? Per caso non ti piacciono i miei amici?"
indagò Reira, senza però tono di rimprovero o sospetto nella voce.
"No"
"Ah... scommetto però
che Yayoi ti ha fatto un pò senso, all'inizio, vero? Con quello sguardo da
creatura della palude..."
entrambi risero
"No, più che altro mi
hanno colpito Adachi ed Hizuka"
"Hazuka."
"Eh?"
"Go. Di cognome fa
Hazuka, non Hizuka."
"Oh, scusami"
"^_^ fa nulla. In
ogni caso, ti garantisco che sono proprio loro due che, malgrado l'aspetto da
stangoni teppisti, sono i più dolci. Li adoro! ^.^"
"Li adori??"
"Si...!"
"Anche Hazuka? Quanto
l'adori, di preciso?"
"Aaaahhhhh Koshino è
geloso... ^ ^ eheheh"
"Diciamo di si...
-///-"
"In ogni caso, se
vuoi conquistarmi, devi imparare a convivere con i miei amici, poichè sono (e
siamo) fermamente convinti della politica del gruppo serrato."
"Accidenti......
scherzo! ^_-" aggiunse Hiro, vedendo lo sguardo perplesso di Reira, che
poi sorrise, tranquillizata
"Comunque..."
miagolò lei "...se mi hai invitato ad uscire, e ieri mi stavi sempre
addosso... tu vuoi, si... o no?"
"Che cosa?!"
esclamò Hiro, che non coglieva l'essenza del discorso... che volete, non è un
tipo tanto profondo, lui.
"Cioè... hai
intenzione serie con me, o sei uno di quei maiali che puntano solo a
quello?"
"Io? No!!" disse
Hiro, indignato, evitando di sottolineare il fatto che lui 'quello' non lo
puntava e non l'aveva mai... ehm... ci siamo capiti.
"Ah, bene..."
mormorò Reira, sorridendo ad abbassando appena la linea dello sguardo. Intanto
i due camminatori si erano fermati.
Hiro, tutto preso dal
vortice impetuoso dell'amour #°.°# proruppe in un:"Ono, credi che io possa
baciarti?"
Reira a quel punto sollevò
lo sguardo di botto, incrociandolo con quello di lui [stavo per scriverla in
chiave sdolcinata, ma davvero gente... sta fic sta prendendo una piega melensa:
aspettate che la scena madre qui termini, poi si ritorna sulle rotaie della
demenza! ^.^' ND Aya]
"Ma... non,
che..." farfugliò lei
"Allora?"
aggiunse Hiro, che si sentiva stranamente disinvolto
"Ahm, eh... si!"
sorrise lei.
"Rrrattatattatttà-tà!
Rrrattatattatttà-tà! Whao!!" ululava Hiro, mentre faceva gloriosamente
ritorno alla sua reggia principesca, dove i suoi lacchè lo aspettavano, in uno
scroscio di applausi ed una pioggia di rose.
"Whaaaaa il grand'uomooooo
stupisciti con la tua virilità!! Ma è così che si fa, far sgomberare il campo
alla dolce fanciulla!!" mugghiò Akira, che gli aveva teso un agguato
dietro il sofà, spuntando all'improvviso con un cono di carta. Tirò una
cordicella ed esso esplose in in trionfo di coriandoli.
"Aho, scemo!!"
protestò Hiro, invano.
Invano perchè infatti era
arrivata anche Kyu, che zompò sulle spalle del Kosh, sventolando una bandiera
con sopra schizzata la faccia del cugino con le labbra tese a bacione.
"Ma che è sta roba?!"
esclamò lui, vedendo l'opera d'arte
"Sei tu, siemo!! >
< Ora ci devi dire l'appuntamento com'è andato!"
"Si si si!!" si
aggiunse Aki, smasiono, con le mani giunte e gli occhi a laghetto di montagna
per la gioja
"-.______-. hm... bè,
volete proprio saperlo?" bofonchiò Hiro
"Si si si si!!!
*.*"
"Ebbene è finito...
così" dichiarò Hiro, indicando gloriosamente la figura che presenziava
sulla bandiera di Kyu, la quale si mise a fissare sbalordita il suo manufatto,
con la mascella ciondoloni.
"Ahhnnnooooo il primo
appuntamento?!"
"Si..."
"Ah, che invidia!
>///< Io e Kojino solo al terzo... ;_; perchè mai??"
"Perchè tu sei
tumbana, è un altro discorso questo!"
"Io sarei tumbara?
Grrrrr!!!!! Questa è l'ultima goccia, Hiroaki!!"
"Picchiami dai, se ci
riesci!!" cantilenò Hiro, ridendo come un matto e calandosi le braghe,
mostrando il deretano a Kyu e battendoci su una mano.
Lei ci mise dentro un
raudi, ed insieme ad Aki rimase ad osservare Hiro che partiva a razzo fuori
dalla finestra, ma tanto nemmeno questo l'avrebbe seccato: era davvero felice.