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Autore: SenseAndSensibility    16/08/2008    5 recensioni
«L'atmosfera è densa e scura come fumo nella Parigi che dall'alto non si vede. Frammenti di passato cristallizzati in aria, fantasmi e anime illustri che vagano di luce in luce.
Quale particella è di nebbia, quale di anima? Tutto sembra confondersi nel grigio della notte parigina.
Notte di teatro spettrale, di riunioni, di libri, di lumi a olio. Notte di anime in decadenza e di profumo di cucina.»
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Che cosa si nasconde nelle profondità oscure della città dei fiori?
Siamo sicuri che Parigi sia abitata solo da uomini?
..O forse qualcuno nell'ombra reclama attenzione da troppo tempo?
»Un racconto che è quasi un mosaico, dove ognuno ci parla della sua storia. Una raccolta di capitoli a sé stanti, collegati dal tema di una rappresentazione teatrale..alquanto particolare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Les Fleurs de Paris

Capitolo numero 1. âmes et Théatres.


Parigi dall'alto è davvero bellissima. Una distesa di luci ammiccanti nel buio della notte. Luci più grandi, che nella loro ansia di protagonismo si scontrano con le altre, e tentano di superare le stelle. Luci piccole, dalla fiamma tenue e aranciata come quella di una candela.
Piccole e senza pretese, povere e romantiche. Tanti piccoli lumi che vagano per la città, ogni sera diversi.

Ma, tra le luci, frammenti di buio di una Parigi di tenebra. Nebbiosa e cupa nei suoi quartieri di periferia, silenziosa nella sua vita di pietra, sospesa in un secolo di chiaro di luna.
L'atmosfera è densa e scura come fumo nella Parigi che dall'alto non si vede. Frammenti di passato cristallizzati in aria, fantasmi e anime illustri che vagano di luce in luce.
Quale particella è di nebbia, quale di anima? Tutto sembra confondersi nel grigio della notte parigina.
Notte di teatro spettrale, di riunioni, di libri, di lumi a olio. Notte di anime in decadenza e di profumo di cucina.

Che cosa succede nelle profondità scure della città dei fiori?
Stringiamo il campo sulle vie di pietra. Esaminiamo ogni vicolo di foschia.
Ascoltiamo i sussurri nell'aria immobile...

"Ogni notte, alle quattro, ecco aprirsi il grande teatro delle anime di Parigi. Benvenuti allo spettacolo, signori e signore".

Osserviamo dall'alto Rue André Antoine. Sul suo viale lastricato, leggermente in salita, scorre una scia di luce tenue, gli ultimi frammenti di tempo si uniscono al grande pubblico del teatro. Le anime di Parigi si incontrano ogni notte, quando possono vedersi, e scorrono indisturbate tra gli ultimi ritardatari sulle strade, persi nelle loro parole, in un po' di alcool, persi nel godere tutto ciò che la vita, in questa città dorata e scintillante anche nella sua parte più infima, ha da offrire a chi ne sa approfittare.
Le ultime donne insonni si parlano, scambiandosi sguardi e risate dalle finestre delle vecchie case. Ingannano il tempo che scorre, che porterà a una nuova giornata di duro lavoro, ignare della storia che scorre sotto di loro, trasparente e argentea, ma dalla forma ancora umana.

Ed ecco anche gli ultimi partecipanti alla rappresentazione. Le porte del vecchio teatro di rue André, arso in tempi remoti e rinato scintillante in ogni notte dopo la sua morte, si chiudono.
Si muovono i sipari polverosi, si acquietano le voci sussurranti.
Quello che un tempo, in epoca ottocentesca, era stato un uomo distinto, robusto, in giacca e panciotto si presenta sul palco, scivolando lieve senza lasciare traccia sul pavimento di legno. Fiero, osserva l'orologio d'argento intarsiato, appeso ad una sottile catena alla sua giacca.
Si guarda intorno, gli occhi scintillanti.
E parla.


"Quale mirabile spettacolo anche questa notte ci offre, signori miei. Quale altra città al mondo può vantare anime e fiori in ugual misura? Oh, si, signori miei. I fiori di Parigi siamo noi".

Si guarda intorno, senza realmente vedere la sala. Paradossale se ci pensiamo. Un anima intrappolata, invisibile al mondo, che guarda quello stesso mondo senza vederlo.
Strana Parigi...

"Parigi, nei suoi infiniti misteri, nelle infinite vie al lume di luna, nelle sue infinite increspature di un fiume di origine fumosa, seduce, attira, ghermisce. Occorre stare lontani da Parigi e dalle sue pietre d'oro, signori miei. Parigi non molla e non perdona.
E voi? Siete pronti a conoscere i suoi lumi ad acetilene, le sue bettole, le sue innumerevoli anime peccaminose ed inquiete?

Ognuno di noi a Parigi è nato e a Parigi ha trovato la morte. Che cos'ha di speciale questa città? Forse il suo profumo di sole e di oro durante il giorno? O il suo effluvio di argento e luna durante la notte?
Oppure sono speciali i suoi fiori fantasma, che di questa aria si nutrono e crescono, signori miei? E che partecipano alla danza spettrale ogni notte, riluttanti all'idea del buio delle quinte dietro ad un sipario polveroso?
Il nostro cibo sono le storie, la nostra acqua è l'aria di Parigi. Noi beviamo i suoi profumi, e nella nostra vita di luna li gustiamo. I Parigini che faranno altrettanto saranno certamente ben accolti in questo teatro.
Muori pensando a Parigi, e Parigi ti darà l'eternità.

I fiori si curano, si fanno crescere, si amano. Così noi ci prendiamo cura l'uno dell'altro, per il resto della nostra fugace esistenza.
Noi cresciamo tra le pietre e nella nebbia, al lume delle lampade a olio troppo vecchie per far parte ancora di questa realtà. Ma cresciamo anche nel sole, accanto alle persone, nel profumo di pane appena sfornato e nell'acqua della Senna che scorre lenta.
Quello che sto cercando di dirvi, Parigini, è che noi siamo qui da sempre. E questa notte reclamiamo attenzione.

Andremo a raccontarvi, signori miei, alcune storie. Una ballerina, due amanti, un musicista, un pittore ed un assassino.
Piccoli tasselli di un mosaico romantico ed inquieto...
Se volete seguirci, questa notte è solo nostra".

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Nota dell'autrice: Non sono sicura di poter aggiornare con regolarità, purtroppo ultimamente l'ispirazione è un po' calante. In ogni caso, spero che vi piaccia.
Per le critiche, sono qui. Per i complimenti, sebbene li veda come improbabili, sono comunque qui xD
A presto!

  
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