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Autore: __checcapocchia__    20/06/2014    2 recensioni
L'amore è bello anche quando qualcuno lo giudica e questo è da notare, perché a volte è un'amore ancora più forte, è ignaro al mondo esterno.
Ci sono vari tipi di amore, vari modi per dimostrarlo e varie persone che lo provano.
Esiste l'amore morboso, sincero e quello falso, l'amore si può dimostrare con i gesti, i fatti o le parole, le persone possano provarlo per se stessi e anche per il suo stesso sesso o per lo stesso sangue, c'è chi dice che non è vero, che non è amore puro e sincero, ma chi è che decide cosa è e cosa non è sincero? Chi è che decide quale amore è giusto o sbagliato?
Io credo nessuno, nemmeno Dio può farlo, l'amore è un sentimento che non si comanda, decide lui chi farti amare e se vuole farti soffrire, beh ti fa soffrire e basta, non puoi rinnegare ciò che provi perché se l'amore è vero e sincero allora niente lo farà mutare, nemmeno se la persona in questione sarà lontana, così dice Shakespeare nel sonetto 116.
Ci sono persone che guardando qualcuno dicono che magari costui è anormale...perché? Chi è che stabilisce cosa sia la normalità?
L'amore è amore giusto?
RedMoon__BluJewel.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Capitolo 5

L'amore non è sempre amore? Perché Rein? L'avevi promesso!
 
La vita è una merda.
Suicidarsi subito è saggio, onesto e lungimirante. 
Peccato che non abbiate i coglioni per farlo.
                                        Jacopo Fo




Il bacio che fino a pocco prima ci stavamo scambiando svanisce in un batter d'occhio, una spinta leggera e dolce mi allontana da quelle labbra calde e sensuali e una voce mi impedisce di chiedere spiegazione fin da subito 
-No!No! Non possiamo!- Le sue parole anche se non erano urlate, alle mie orecchie davano quest'impressione.
-Cosa?- Domando allibita guardandolo con gli occhi sbarrati, le braccia stese lungo i fianchi i pugni chiusi in due pugni doloranti, le nocche bianche, le lacrime si facevano strada pizzicandomi gli occhi.
-Siamo cugini Fine!-
-E questo che centra?- Gli chiedo prendendolo per il colletto della maglia e ridando un po' di colorito alle mie nocche
-Centra!- Mi urla di rimando togliendo le mie mani da li -Non possiamo stare assieme-
Lo guardo e annuisco, capisco ciò che intende, ma adesso che ho capito, non voglio allontanarmi da lui, ma si vede che per lui non sono così importante.
-Non voglio vederti soffrire-
Quelle parole mi colpisconpo lo stomaco, farmi soffrire? Pensa a questo? A farmi soffrire? Cosa dovrei fare? Sorriderli ed essergli grata di quanto amore prova per me? Ma scherziamo?!
Assottiglio lo sguardo, mi avvicino con passi lenti e veloci al contempo, arretra di qualche passo, ma io sono più veloce la mia mano destra lo blocca per la spalla con forza e l'altra, invece, si appoggia sull'altra spalla con estrema delicatezza
-Tu sei tutto scemo!- Gli urlo in pieno volto -Pensi di potermi rendere più felice così! Scherzi vero?!-
Le mie urla si fanno sempre più forti, tanto che un passerotto appoggiato al ramo di un albero vicino è costreto a volar via. 
Mi guarda domandoso, non capisce a cosa io mi stia riferendo.
-Cosa vuoi dire? Lo faccio per te, per non vederti star male!- Ancora un urlo, ancora una volta una sua frase urlata con lo stesso significato scemo, sono stata di merda a causa sua, e adesso viene qui e mi dice che non possiamo stare assieme perché siamo diversi, stiamo scherzando vero! No, non può essere, a andiamo.
L'ira si impadronisce di me, e uno schiaffo a mano aperta, spalancata si staglia sulla sua guancia sinistra, arrossando di poco la sua carnagione scurina.
-Tu non capisci che io posso essere felice solo con te!-
-No, non lo capisco, tra poco ti stancherai di me, di sentire la nostra famiglia urlarci dietro e costringerci a non vederci più- Mi risponde massaggiandosi la guancia
-Idiota!- Le lacrime che prima tentavo di non far uscire, adesso escano copiose dai miei occhi.
-Per te sono solo un capriccio- cado in ginocchio a terra davanti a lui, con lo sguardo rivolto verso il terreno, le mani che stringono i fili drba baganti dalle mia lacrime, la schiena è curva e la mia bocca riesce a produrre solo dei singhiozzi rumorosi, troppo rumorisi.
-Non è così!- Urlo tra i singhiozzi -A no...e sentiamo dimmi il perché no?-
La sua  frase non è una richiesta, è un ordine, un ordine che ha un solo significato... "Mi ami?".... E io a quell'ordine devo rispondere.
Mi alzo in piedi, come caricata da una scarica elettrica -Perché ti amo, razza di cretino!- Non è  una dichiarazione la mia, non è niente di tutto ciò ho solo espresso in una maniera tutta mia cio che provo in questo momento, ciò che provo per lui.
I suoi occhi sgranati mi guardano con stupore, le sue mani tremano e lentamente si avvicinano a me, i suoi passi sono lenti e tremanti, le sue mani tremano ancora di più quando ormai sono appoggiate sulle mie guancie rosee.
-Non dire cose che non pensi- Delle lacrime scivolano lungo le sue gote, è talmente tenero  che gli bacio entramebe le mani, per poi rispondergli
-Primo pensiero miglior pensiero-* Mi guarda allibito e allontana le mani
-Fanculo e questo che centra-** Le nostre risate albergano nell'area e mai avrei pensato che potessero essere più allegre.
Ed ecco che quello che è successo prima ricapita una seconda volta, le nostre labbra si uniscano in un bacio pieno di passione, le nostre lingue si insgeuano.
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, sorridiamo e appoggiamo le nostre fronti, per poi chiudere gli occhi.
-Fine, ti prometto che non ti lascierò mai sola, te lo prometto- mi bacia e sorrido -Sei meravigliosa- un sussurro sulle mie labbra e un bacio di passione che contorna il tutto.
-Fine!- La voce di Bright arrivò alle mie orecchie e a quelle di Shade -Rein ha bisogno di te, adesso si trova nel bagno delle ragazze, piange, ma non mi vuole dire perché!-
Entro nell'edeficio scolastico, vado verso il bagno e sento piangere, busso alla porta rosa dove sopra è ricoperta di parole, così come tutto il bagno, mi apre la porta e non faccio in tempo a sbarrare gli occhi che le mie mani sono sul suo braccio, prendo la cartigienica e tampono la sua ferita, anche se piccola e affatto profonda la tampono comunque -Rein me lo avevi promesso!- Urlo guardandola negli occhi, annuisce e risponde di si, continuamente tra un singhiozzo e l'altro.
Volevo tirarle uno schiaffo, ma se lo facevo, poi avrei dovuto tirarlo anche a me, perché io in parte sono colpevole.
L'abbraccio e lei continua a piangere -No ho resistito..tu, tu non hai visto quello che è successo, le persone mi guardano come fossi un'appestata e Mirlo, Mirlo adesso ha pure sparso delle voci false sul mio conto!- Continuo ad abbracciarla, a tenerla stretta a me , forte, in una maniera rassicurante.
Non voglio farle domande, non voglio che lei possa stare ancora più male, però la guardo, voglio sapere cosa hanno detto, volglio sapere a chi devo spaccar la faccia.
Alza il capo e risponde alla mia muta domanda
-Mi guardavano come fossi un'appestata, hanno parlato male di me tutta la giornata e quando ho cercato conforto in Mirlo, lei...lei, mi ha guardata con un sorriso sadico e mi ha detto che lo sapeva, lo spaeva perché lei aveva diffuso delle voci sul mio conto-
Strabuzzo gli occhi, ho sempre pensato che non fosse una brava persona, ma non credevo fino a questo punto -Che stonza...ma perché l'ha fatto?- 
Prende aria e si asciuga le lacrime -Mi ha detto che io sono solo una puttana che se ne frega degli altri, è per questo che vado con tutti, costringendo alcuni ad invitarmi-
non capisco di che parla -Sono uscita con Pastel una settimana fa, mi ha invitata, quasi costretta... puntando sul piacere. Io ho accettato, ma non sapevo che a lei piacesse...mi ha trattata male...e credo di meritarlo, ho fatto del male a tante persone, Fine io non mi merito di vivere- non urla come prima, non piange come prima, troppo stanca per farlo, troppo esausta anche solo per provarci, le sussurra.. sussurra quelle parole con quanta più tristezza si possa avere.
Ancora strette dentro al bagno, mentre lei respira affannosa, sentiamo dei passi avvcinarsi -Rein!- la voce di Shade ci arriva alle orecchie -Lo sapevo, non avresti mai rispettato la promessa- questo invece è Bright -Mi hai deluso- un sussurro strozzato arriva forte, come un urlo, come uno schiaffo dritto alle orecchie e alla guancia di mia sorella, che smette di respirare e guarda un punto fisso del pavimento di mattonelle.
-L'avevi promesso- delle lacrime cadano a terra, davanti gli occhi di mia sorella, che alza lo sguardo di scatto e vede Shade piangere, mai l'avevamo visto così, non aveva mai pianto, ma in questo momento piango anch'io, anche se sono in silensio, piango perché sono triste, piango, perché mia sorella si fa del male, piango perché se ne da tutte le colpe, ma non è così, non le ha.
Nostro cugino cade a terra in ginocchio, con le mani aperte sul pavimento freddo, davanti a noi, Rein scoppia nuovamente a pinagere, anche se con fatica e abbraccia Shade con quanta più forza gli è rimasta, continuando a chiederli scusa, continuando a chiederli di perdonarla, se avrebbe mai, mai potuto farlo, se avrebbe mai avuto il perdono di suo cugino.
-Come vorrei non farlo, vorrei non concederti mai il mio perdono, e invece non posso non dartelo- la tiene stretta a se come fosse di porcellana e quasi sono gelosa, maledicendo me stessa per pensarlo soltanto, adesso che lei è qui bisognosa di affetto di abbracci e carezze io la sto maledicendo con la mente, solo perché lei adesso è stretta a Shade. 
Alzo lo sguardo e cerco di mogliorare la situazione, troppe lacrime non hanno mai fatto bene a nessuno -E tu?- Dico alzandomi da terra e spolverandomi la gonna 
-Non dici nulla? Non pensi di entrarci come tutti noi in questa storia?- Lo vedo come stringe i  pugni, le vedo le nocche quanto sono bianche e quanto rischiano di scoppiare, vedo la rabbia che c'è nei suoi occhi dopo questa mia domanda, vedo quanto dolore gli provoca e forse ho fatto un errore a domandarglielo.
-Cosa credi Fine? Che non me ne importi nulla? Non sono Shade, non sono suo cugino, non ho il coraggio di perdonarla, io sono solo....- non  gli permetto di finire quella frase del cazzo che la mia mano si disegna rossa sul suo volto, mi stringo il polso nella mano guardandolo - Cosa? Cosa sei?- Si tiene la guancia in maniera dolorante, gli frizza -Tu sei suo amico, tu sei nostro amico, tu l'hai sempre perdonata priuma di tutti a prescindere da ciò che le facesse!-
Urlo con tutta me stessa, mi giro verso Shade e sorrido, poi ritorno seria e lo guardo nuovamente in faccia -Tu dovresti solo ringraziarla per ciò che ha fatto per te, per me, per noi!- le braccia stese lungo i fianchi, le gAmbe semi aperte, lo sguardo duro e freddo 
-Lo so- due parole che mi colpiscono e sorrido in automatico, con quelle due parole a sprigionato tutto l'amore che provasse per lei.
-Allora se lo sai, perché? Perché non la perdoni?- La mia è una domanda che esige una risposta, una risposta seria.
-Vorrei farlo, ma...ma lei tornerebbe a farlo, tornerebbe a tagliarsi, ogni volta la perdono e poi, poi lei continua, si tagalia e piange, solo ora ha capito quanto stronza potesse essere Mirlo, lei lo sapeva, trovava solo il modo per soffrire prima- non urla, parla, sussurra e piange, mentre la guarda e lei fa lo stesso, precisamente lo stesso
-Non è...- tenta di smentire il tutto, ma non ci riesce, è vero è così, ecco perché Shade mi ha trattata male per così tanto tempo 
-E' vero- risponde Shade -Bright ha ragione, io ti perdono sempre, eppure...avevi promesso a Fine di smettere! E non l'hai fatto! Avevi promesso...- e lo stesso discorso si ripete.
-Basta! Piantatela!- Urlo hai due ragazzi, mi avvicino a Rein e la guardo con rabbia -Hanno ragione, guardami Rein, guardami cazzo!- Le urlo in faccia, mi guarda -Prometti, qui, difronte a me, Shade e Bright sopratutto che non lo farai più, che non ti taglierai più, che non farai sparire più i coltelli dala cucina. 
Ho sempre saputo che eri tu...però non pensavo che fosse per questo...- annuisce e si alza, sciacqua la ferita che le brucia, si mette al centro della stanza e ci guarda uno per uno 
-Lo prometto e stavolta è per sempre, e se mai tenterò di rifarlo, se mai mi taglierò ancora, allora...allora, non perdonatemi- io e Shade annuiamo, ma Bright nega 
-No, noi ti aiuteremo, noi ti impediremo di caderci ancora- le asciuga le lacrime, accarezzandole una guancia, mi avvicino a Shade e lo aiuto ad alzarsi, abbracciandolo con forza -E' tutto risolto vero?-  
-Si Fine è tutto risolto- risponde dopo un bel po' di esitazione, osservando Bright e Rein dietro di me, mi giro e li guardo sorridendo come una bambina, una luce li circondava, un bacio li circondava, un bacio dolce e caldo che esprimeva amore.
Faccio una tosse finta, per ricordarli della presenza di altre persone nella stanza, si staccano e si allontano di mille metri imbarazzati. 
Inizio a ridere trasportata dall'emozione di quel momento, seguita poi a ruota da tutti gli altri.
***
Io e Shade stavamo camminando in mezzo a gli alberi di un bosco, un bosco a noi molto conosciuto.
-Ti ricordi qiuando ci siamo persi da piccoli?- Mi chiede, annuisco ridendo come una matta, ervamo bambini e noi cinque ci eravamo persi
-Come potrei scordarlo?- 
Camminiamo per il bosco e incrociamo un albero, un cuore sopra intagliato "Fine + Shade + Rein + Altezza + Bright" i nomi scritti in una calligrafia incomprensibile, incoriniciati da un cuore. Poggio la mano sulla corteccia e due braccia forti e protettive si inpossessano della mia vita.
Un caldo bacio si posa sul mio collo, sulla mia pelle rosea, le sue labbra salgano su, fino ad'arrivare alla mia bocca, un bacio, un altro e un altro ancora, con trasporto continuamo a baciarci, le sue mani, dai miei fianchi passano al mio seno e le mie braccia si icnrociano intorno al suo collo, cadiamo a terra sdraiati, io sotto, lui sopra.
Le sue mani passano sotto la mia camicetta...
-NO!- Urlo io alzandomi a sedere spaventata, le immagini di quell'uomo che mi tocca ovunque, riaffiorano nella mia mente 
-I...io...scusa Fine, non avrei dovuto non sono passati che pochi giorni da quella volta e io- lo zittisco con l'indice e nego col capo.
-Tu non centri, ma in questo momento non sono invena di praticare nessun rapporto sessuale...io, non me la sento, quel giorno mi hanno quasi violentata, e la cosa ti assicuro Shade, non mi è piaciuta, ma ciò non sigifica che io non voglia più sentire le tue mani su di me, mi fanno piacere, ma no...non me la sento di fare sesso adesso...- annuisce, e ritorna a sdraiarsi sopra il mucchio di foglie arancioni che si erano create a terra 
-Cosa farai a natale Fine?-
-Boh...è ancora lontano- rispondo senza pensarci molto
-No...mancano due settimane e siamo a dicembre...l'autunno è quasi finito....- risponde, anche lui senza dare importanza a quelle parole.
Le foglie arancioni e gialle cadano da gli alberi che ci circondano cadendoci addosso e coprendoci, quando inizia a piovere.
Ci alziamo e iniziamo a correre per il sentiero che porta alla grotta dove da bambini ci siamo rifugiati quando ci eravamo persi.
-Guarda Fine! Ci sono ancora i disegni di Altezza!- Mi urla Shade vicino all'inizio della grotta, mi avvicino e li guardo, quei disegni erano bellissimi, ritraevano tutti noi in miniatura, una cosa meravigliosa da ricordare, continuo a guadare e noto delle foto -Shade!- Lo chiamo e correndo quasi preoccuapato viene verso di me
-Che succede?- domanda preoccupato
-Guarda! Le nostre foto!- Guarda nella mia direzione e gli si illuminano gli occhi
-Ti ricordi? Andavi in giro con la macchina fotografica a scattare centinaia di foto, non volevi dimenticarti di questo giorno- 
Passiamo le dita sopra varie foto e le mie si soffermano su una in particolare -Rein- il suo nome pronunciato in quella maniera fa veramnete male, come un vetro piantato nello stomaco
In quella foto veniva rappresentata Rein, in tutta la sua felicità.
Sorrideva come mai aveva fatto prima, gli occhi chiusi e la bocca tirata in un sorriso che partiva da un orecchio e finva all'altro un sorriso sincero, le braccia alzate, in quella foto l'avevo ripresa mentre saltava -
-Guarda questa- mi giro e vedo due faccie piccole, piccole arrabbiate -Ti ricordi?- 
Annuisco, la foto ritrae lui e Bright sporchi di fango in tutta la faccia, che mi guardano arrabbiati, ricordo, non volevano che scattassi quella foto e mentre tentavano di togliermi la macchina, si scattarono la foto da soli, in un'altra invece c'era Altezza in punta di piedi che disegnava se stessa con un elgante vestito bianco in compagnia di Auler davanti ad una chiesa e nell'ultima c'ero io.... che mostravo la mia lingua all'obbiettivo con Altezza accanto che sorrideva come una pasqua.
Mi passo una mano tra i capelli sciolti e baganti, a quel tempo eravamo così...così allegri...mi guardo addosso, sento freddo...cerco di riscaldarmi con le braccia ma mi è impossibile 
-Hai freddo?- Annuisco e lo vedo allontanarsi infondo alla grotta per poi tornare con del legno tra le braccia -Facciamo del fuoco- prende l'accendino dalla tasca e accende il fuoco 
-Quando smetterai di fumare?- 
-Mai, dolcezza- risponde con sorriso beffardo, accendendosi una sigaretta tramite il fuoco e soffiandomi il fumo in faccia.
-Idiota- mi avvicino al fuoco e mi scaldo, prendo il cellullare e guardo l'orario -E' tardi...- sussurro -Sono le 18:30, mamma sarà in pensiero, sarei dovuta essere a casa mezzora fa-
Mi prende il cellulare di mano e manda un messaggio a mia madre "Mamma, sono a casa di un'amica, scusa se non ti ho avvertita prima, ma è stato tutto improvviso, stasera viene Shade a cena" ecco cosa ha scritto e inviato -Rimani a cena?- Fa un cenno di si col capo -Rimani a dormire?- La mia è una preghiera, un desiderio, non una semplice domanda o richiesta -Certo, se è quello che vuoi- mi bacia il sorriso, nel vero senzo della parola.
-Ti amo- mi stacco immediatamnte da lui -Non me lo avevi ancora detto -Beh, prima o poi avrei dovuto dirtelo no?- Mi prende i capelli stringedoli delicatamente e avvicinando l mie labbra alle sue, riprendendo a baciarmi.

Angolo Autrice:

Ciao!! Scusate il ritardo! Comuqnue con questo capitolo volevo ringrazziare tutte le ragazze che hanno messe la ff tra le ricordate, le preferite e le seguite, e poi chi continua a recensire e anche i lettori silensiosi.
* e ** Sono dialoghi che appartengono al film "Kill Your Darlings" di John Krokidas.
Spero che ci sia qualcuno pronto a recensire questo misero capitolo!!
  
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