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Autore: koopafreak    20/06/2014    4 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno come un altro la Principessa del Regno dei Funghi aveva ricevuto una lettera scritta da una vecchia conoscenza e vi lesse una storia che la commosse, piena di speranze che lei aveva il potere di avverare e perciò era stata indirizzata proprio alla sua persona. In allegato a quella stessa busta vi era anche chi del suo aiuto aveva bisogno per ricominciare.

Esattamente quel dì a Peach fu confidato dell'esistenza di un altro pixl, riscoperto per puro caso in un'antica biblioteca abbandonata all'incuria dopo i duri anni di storia accusati dalla città, nel cuore del quartiere caduto in rovina che gli abitanti avevano lentamente sgombrato ed obliatone le mura cadenti dietro le ombre compatte dei nuovi borghi fondati intorno. Per puro caso ci si accorse che al suo interno, dove la natura si era ormai intromessa con sottile prepotenza per reclamarne la custodia, il patrimonio cartaceo dimenticato nella fretta di levare le tende si era miracolosamente conservato in buone condizioni contro le cicatrici del tempo, difeso gelosamente dalla polvere ostinata e dalla voracità dei topi da uno spiritello solitario che aveva scelto di restare fedele al luogo che era stato la propria casa ed alla sua essenza che ognuno di quei libri maltrattati rappresentava.

Costruire una nuova biblioteca certamente non sarebbe stato abbastanza per porre rimedio al torto commesso dagli avi sprovveduti, perciò era stato deciso di rivolgersi alla persona giusta che avesse avuto il potere di rendere davvero felice il pixl. Non servì scervellarsi a lungo per pronunciare infine il nome della gentile Principessa che non avrebbe potuto mostrarsi più degna di tale delicata responsabilità.

Peach amava i libri e comprendeva il ruolo fondamentale che la lettura rivestiva nella formazione personale ed intellettuale di ogni individuo nel regno e così aveva aperto al pubblico l'immensa biblioteca del castello per condividerne il tesoro coi suoi sudditi che ora potevano accedervi liberamente. Tuttavia non era solo un luogo da cui attingere conoscenza persino da testi introvabili altrove tanto erano antichi e preziosi, ma un angolino di pace dove poter dedicarsi alla lettura per il puro piacere di farlo, studiare o semplicemente riflettere giovando della quiete accogliente che offriva. Inoltre la Principessa incoraggiava i cittadini volenterosi a contribuire all'ampliamento della biblioteca affidando qualsiasi libro che potesse tornare utile o di cui si volevano disfare. In breve tempo il progetto di Peach aveva dato i suoi frutti e la biblioteca aveva prosperato riconquistando un lustro addirittura maggiore.

Alla piccola Plumina, questo era il nome del pixl, ne era stata affidata la diretta gestione grazie alla sua peculiare abilità che differiva intrinsecamente da quella dei suoi pari ancora al mondo e il suo dono era vincolato infatti dal contatto coi libri, assorbendone tutte le informazioni che le servivano al momento per riferirle con la stessa minuzia dello scrittore, da brevi estrapolazioni a capitoli interi se voleva, ed individuando un testo preciso anche tra diverse migliaia: una capacità decisamente affine all'incarico assegnatole.

L'anatomia di Plumina condivideva una formidabile somiglianza con una penna d'oca di quelle una volta usate come calamo, desueti seppur raffinati strumenti scrittorii che sapevano tuttora suscitare un fascino romantico persino in mano al più mediocre dei letterati. Quattro elitre delicate alla base del vessillo violetto che si apriva intorno al fusto sottile del suo corpicino e un paio di occhietti vispi che celavano sotto l'istintiva dolcezza un animo spiccatamente analitico erano i dettagli fisici che contraddistinguevano la sua natura di spiritello da una piuma qualsiasi.

Il cambiamento dopo secoli di isolamento nell'antica biblioteca era stato senza dubbio una rivoluzione radicale e per i primi tempi il pixl aveva faticato per superare la sua timidezza ed inserirsi nel nuovo ambiente, nascondendosi dietro le librerie quando avvertiva il peso di troppi sguardi e soffiando irritata se qualcuno tentava di toccarla o afferrarla (cosa che detestava), ma alla fine la soddisfazione e i sorrisi che riceveva ogni giorno l'avevano ammorbidita e la nostalgia della sua vecchia casa stava andando via via estinguendosi mentre l'affiatamento coi frequentatori del posto parallelamente si rafforzava.

Mario non si poteva definire un gran lettore, diciamo che era un tipo più pratico e amante delle attività all'aria aperta. Luigi invece era un visitatore abituale della biblioteca e la sua presenza era sempre gradita al pixl che non nascondeva la sua considerevole simpatia per il fratello più timido, avendo velocemente acquisito il vizio di appollaiarglisi sul cappello e di chiamarlo “Gigio”. Non che a lui dispiaceva. A volte capitava da quelle parti anche solo per farle un saluto e Plumina restava carica di buon umore per tutta la giornata.

Soltanto un altro personaggio che colorava la routine del Regno dei Funghi era rimasto ancora da aggiungere al lungo elenco di conoscenze del pixl, ma non tardò molto a proporsi col suo tipico entusiasmo.

« Bwahahahah! Peach, mia adorata, indovina che ore sono? Ė ora di salpare alla volta della Terra Oscura col tuo koopa preferito. »

« Ssssshh!! » una fauna di lettori intransigenti, da bambini amanti del fantasy e studenti in crisi nel critico periodo degli esami fino ad anziani appassionati dei cruciverba, lo azzittì con l'indice teso davanti la bocca sibilandogli ferocemente contro come un covo di serpi.

Il temibile sovrano ammutolì colto alla sprovvista.

Tutti gli sguardi torvi si riabbassarono sui rispettivi testi liquidandolo nella massima indifferenza una volta ristabilita la quiete originaria. Se era venuto a prendersi la Principessa anche oggi, sarebbe stato pur capace di farlo in silenzio e in rispetto di chi stava leggendo, no?

« Bowser, ti faccio notare che sei appena entrato in una biblioteca » gli sussurrò Peach avvicinandosi con in mano uno degli ultimi libri che stava aiutando a sistemare.

La giovane manifestava quella tranquillità di chi si era già rassegnato da tempo a certe abitudini e non sembrava neanche stupita o minimamente turbata dall'apparizione del suo molesto vicino di casa. Inoltre non aveva alcun senso opporre resistenza e avrebbe concluso soltanto con l'arrecare ulteriore disturbo.

« E allora? » sbottò indignato il koopa per essere stato trattato alla stregua di un seccatore qualunque, pronto a ruggire fino a divellere tavoli e scaffalature per rinfrescare la memoria ai presenti.

« E allora tieni il volume basso, per favore. » La Principessa aggrottò le sopracciglia e gli poggiò il polpastrello dell'indice sopra le labbra. Come se avesse premuto un interruttore invisibile, il drago si ammansì all'istante e abbassò le pupille su di lei.

Qualche altra occhiataccia restò ancora sospesa nella loro direzione e Peach agganciò il rumoroso ospite per un braccio, spostandosi più in là dove avrebbero potuto parlare normalmente senza infastidire la concentrazione altrui.

« L'ultimo rapimento è stato appena tre giorni fa. Perché saresti tornato alla carica così presto? » gli domandò riponendo il libro su una mensola vicino.

« Ho bisogno di portarmi la giustificazione firmata da casa per vederti quando mi va? » controbatté burbero il koopa, in realtà leggermente ferito dal tono irritato della Principessa che lo scrutava severa, in attesa della sua risposta. Alla fine si decise a sputare il rospo: « Ultimamente le cose sono piuttosto piatte al castello. I miei ragazzi sono tornati a scuola, Kamek starà fuori qualche giorno al raduno annuale dei maghi oscuri, Kameka vaneggia come di suo solito e mi narra cose dei suoi primi ottant'anni che non ci tengo sapere... ».

Se l'intento nel suo tono vago era stato quello di mascherare la solitudine con la noia, di certo non aveva abbindolato Peach. Il drago era un tipo con cui non era semplice instaurare qualcosa che per lo meno somigliasse ad un'amicizia con quel suo caratteraccio che non aveva intenzione alcuna di smussare, ed era dunque inevitabile che finisse per ritrovarsi da solo più sovente di quanto gli piaceva stare. La Principessa provò un briciolo di pena per lui. Inoltre un Bowser soletto e tediato era la combinazione giusta per portare una buona dose di guai.

Il pixl che si era nascosto a causa del trambusto precedente (non amava i rumori forti) rispuntò mosso dalla curiosità e svolazzò accanto alla Principessa per studiare da vicino l'intruso indiscreto che l'adocchiò per nulla impressionato.

« E questo chi è? » inquisì costui con la sua voce cavernosa inarcando un sopracciglio.

« Lei è Plumina, la responsabile della biblioteca di palazzo » spiegò Peach prima di fare le dovute presentazioni.

« Non è uno di quei cosi... » Bowser rammentava di quegli esserini logorroici che costituivano l'anello mancante tra delle fatine e dei bizzarri insetti.

« Un pixl. »

« E che sa fare? Le pulizie? » rammemorava anche che l'abilità distintiva di ogni spiritello era rappresentata dalla sua morfologia e che le uniche piume utili che aveva visto di recente erano quelle attaccate agli scopini delle domestiche del suo castello.

Plumina non parve offesa dall'atteggiamento privo di tatto del drago ed era invece assorta nell'osservarlo con molta attenzione.

« Che hai tanto da guardare, spolverino? » domandò brusco il koopa, per nulla intenerito dall'aspetto innocente del pixl.

La creaturina si librò immobile sulle elitre sottili che producevano un suono lieve invece di un fastidioso ronzio, più simile al frusciare di fogli in realtà, quasi stesse cercando di dire qualcosa non riuscendo tuttavia a trovare le parole.

« Immagino che sia rimasto ammutolito dinnanzi l'imponenza del Signore del Male in carne e ossa » gongolò incrociando le braccia ed emettendo un riso cupo.

« Ti ricordo che è femmina » lo corresse Peach ricevendo una scrollatina di spalle.

Gli occhietti dell'esserino si illuminarono di vittoria non appena udì quel suono una seconda volta da quando il koopa era entrato. « La tua risata mi ricorda il rumore dello sciacquone » lo informò vagamente divertita da quella buffa coincidenza.

A Bowser per poco non rotolarono i bulbi oculari per terra, oltraggio e sorpresa stupendamente sposati sui suoi lineamenti.

Altri rumori e schiamazzi indesiderati catturatono l'attenzione dei lettori in prossimità che distolsero per un momento lo sguardo dalle proprie letture sospirando spazientiti verso l'origine dello scompiglio. Individuarono il famigerato Re Koopa fare la conoscenza della loro piccola beneamina, attaccato ad una libreria mentre cercava di raggiungerla con gli artigli oltre l'ultimo scaffale e Peach occupata come sempre a rimproverarlo: nulla di eccezionale per cui valeva la pena interrompere l'attività.

« Ammazza, quanto sei alto » si complimentò il pixl.

« Sgrumf. » Il drago si protese ulteriormente sulle punte dei piedi esigendo la sua vendetta.

« Bowser, controllati » lo redarguì nuovamente la Principessa. « Lei è fatta così, dice semplicemente cosa pensa. Non lo fa con l'intento di offendere. » In verità sospettava che fosse germogliata una leggera antipatia anche da parte di Plumina.

« Ma lo sai chi hai davanti, pennaccia?! »

« Bowser Attila Koopa, interessante esemplare di Lóng Guī, più appropriatamente denominato Bà Xià secondo la leggenda dei nove discendenti del re e volgarmente noto come drago tartaruga nella cultura orientale: ibrido del grande dragone celeste dotato anche della resistenza e della fermezza della longeva testuggine e simbolo mitologico di determinazione, fierezza e potenza » rispose meccanicamente lo spiritello sbirciando indifferente i suoi tentativi di cattura dalla cima della libreria. « Unico monarca assoluto della Terra Oscura ed autoproclamatosi ipso facto portavoce del male e delle tenebre dominatore, condottiero feroce e temuto da tutti, conquistatore avido spintosi oltre le galassie esplorate, bellicista di fama universale e, last but not least, detentore del primato storico del numero più elevato di sequestri della stessa persona che, a quanto pare, subirà un aggiornamento pure oggi... »

Immediatamente la lunga serie di paroloni inondò quella piccola parte di memoria libera che Bowser destinava alla giornata. « Che? » domandò in tilt col braccio ancora teso per stritolarla lentamente.

« Plumina assorbe tutte le informazioni che le servono dai libri situati nei suoi paraggi » spiegò Peach con un cenno alla moltitudine di volumi ordinatamente disposti sulle scaffalature gremite tutt'intorno.

Il pixl si sporse un pochino oltre il bordo per concludere il suo esaustivo resoconto: « Prepotente, egoista, cocciuto, astioso, indisponente, rude, impulsivo, capriccioso, chiassoso e invadente nel senso stretto della parola ».

« E sa inoltre compensare ciò che i libri non riferiscono con un eccellente spirito d'osservazione » aggiunse la fanciulla nascondendo a malapena un sorrisino al profilo preciso del koopa appena delineato.

« Ma tu guarda, e io che avevo davvero pensato per un secondo di risparmiarti » ringhiò scontroso Bowser riprendendosi dal colpo e agitando un pugno verso la sua potenziale vittima per farglielo osservare meglio.

« E borbottone » gli giunse ancora dall'alto. Il quadro si poté definire dunque completo.

Il soggetto dell'analisi mugugnò immensamente piccato intensificando i suoi goffi tentativi di cattura mentre la fragile creaturina volteggiava allegra a scarsi centimetri dalle sue grinfie.

« Lasciala stare » lo richiamò all'ordine la Principessa. « Invece di fare il bullo potresti anche riconoscere che non ha tutti i torti. Magari se ogni tanto ti sforzassi di essere più... anzi, meno il te stesso di sempre, avresti anche tu qualche amico con cui passare il tempo e perfino coltivare degli interessi in comune » come lei aveva Daisy e tutti gli altri rappresentanti dei regni circostanti coi quali aveva saputo mantenere ottimi rapporti. Peccato che il koopa fosse orgogliosamente intrattabile con chiunque non era alle sue dipendenze, lei come unica e miracolata eccezione.

La replica del sottoscritto fu noiosamente prevedibile insieme al tono insofferente con cui la convogliò. « Non so che farmene di amici o chiccessia quando ho un regno intero al mio comando. » E tutti eseguivano scattanti i suoi ordini senza osar discutere con lui, su qualsiasi argomento.

Anche Bowser era amato dal suo popolo, ma allo stesso modo vi era un timore reverenziale verso la sua figura autorevole (e piuttosto minacciosa, persino senza farlo apposta) che inevitabilmente poneva una linea divisoria tra sé e i suoi sottoposti, i quali non si sognavano nemmeno di metterci un piedino sopra. Lo rispettavano e gli erano leali, ma di trattarlo come un amicone proprio non veniva spontaneo neppure ai più indisciplinati e comunque lui stesso non si sarebbe mai piegato a mostrarsi per primo accondiscendente verso un tale atteggiamento. Per la dolce e benevola Peach la solitudine non aveva mai costituito un problema ed aveva più compagni e compagne affezionati tra i toad di quanti riusciva a tenerne il conto mentre lui invece, era triste ammetterlo, non ne aveva neanche mezzo.

La Principessa si chiese se potesse veramente esistere qualcuno simile a Bowser che aveva almeno una chance di diventare qualcosa come suo amico, prima che questi concludesse la sua lenta ed inesorabile discesa sui binari della misantropia. Pose lo stesso quesito a Plumina che ignorò lo sguardo inceneritore dal basso per soffermarsi un secondo a riflettere, per poi scattare in una direzione precisa tracciando una linea retta in aria e fare ritorno a tempo di record con un libretto sottile.

« Guida di Dream Land » vi lesse Peach non appena l'esserino efficente glielo lasciò cadere tra le mani in attesa.

« Pagina ventisette » specificò il pixl agitando le alucce per mantenersi all'altezza della spallina rosa.

La Principessa analizzò la didascalia sotto la foto del tizio che sorprendentemente le era già familiare e ne rimase folgorata. Dall'immagine poteva definirlo solo come abbracciabile, ma se la descrizione corrispondeva esattamente al carattere allora questa missione di salvataggio avrebbe potuto funzionare. Doveva assolutamente prendere contatti con lui il prima possibile e convincerlo a recarsi nel suo regno con una scusa.

« È ora di andare » tagliò corto Bowser ricordandosi all'improvviso della ragione della sua visita. Raccolse tra le braccia in stile sposa la sua preda, soffiò via il pixl spedendolo diversi metri più in là roteando sopra le teste dei lettori e ripiegò spedito verso l'uscita scodando seccato per il ritardo non previsto sulla sua tabella di marcia. Il tutto avvenne nell'imperturbabilità più totale dei presenti che si limitarono a porgere con educazione i loro saluti alla Principessa. Più tardi qualcuno si sarebbe scomodato affinché Mario ne fosse messo al corrente, giusto un momento prima della sua partenza per una giornata di relax in spiaggia.


« Vostra Pomposità, avete appena ricevuto una lettera! » Il fedele Escargoon, braccio destro del sovrano di Dream Land, si affannava per i corridoi drappeggiati della dimora reale con l'obiettivo pressante di raggiungere quanto prima gli alloggi privati nell'ala più protetta, dove il padrone si era dignitosamente ritirato per trastullarsi coi suoi videogame. In circostanze ordinarie non si sarebbe mai permesso di interferire con gli svaghi del suo signore, il quale detestava incommensurabilmente essere disturbato mentre cercava di stabilire un nuovo record, ma questa volta vi era una ragione più che fondata per osare tanto. Con la posa di uno staffettista in piena competizione e stringendo nella mano palmata l'oggetto alieno, il tirapiedi per eccellenza di Dedede dava il meglio di sé per affrettarsi nelle sue modeste possibilità se solo la conchiglia a spirale sul dorso non fosse stata così pesante.

« Ah, davvero? » La notizia era così strabiliante che Dedede medesimo aveva sospeso la sua attività ricreativa preferita per sporgere la testa imbacuccata fuori dalla porta della sua stanza. Scorgendo coi suoi stessi occhi la bustarella miracolosa nella presa di Escargoon, il pinguino pasciuto si precipitò incontro al suo sottoposto in uno sventolio di vesti regali per reclamarla col suo solito garbo. « Da' qua, limaccia. »

« Il termine più appropriato sarebbe chiocciola, Sire. »

« Come ti pare. » Dedede nemmeno lo ascoltava più, studiando morbosamente la calligrafia elaborata sul fronte portante un sigillo in ceralacca. « Alla cortese attenzione di Sua Altezza Reale Dedede, Illustre Amministratore e Reggente Indiscusso di Dream Land. » Peach ci aveva visto giusto ad abbondare con gli appellativi altisonanti che sortirono all'istante il loro effetto mellifluo. « E dov'è il nome del mittente? »

« Sul retro della busta, Vostra Lungimiranza. »

Dedede la voltò sulla mano guantata. « Dalla Principessa Peach Toadstool del Regno dei Funghi. » Il pinguino batté le palpebre con un cipiglio indeciso. « Non mi suona nuovo. »

« L'avete già incontrata, Maestà, nel corso delle edizioni del Super Smash Bros » gli rammentò Escargoon mentre si arrovellava il cervello su cosa una giovine così carina cercasse plausibilmente dal suo problematico padrone.

« Ah, già! » Dedede si ringalluzzì al ricordo dei lunghi capelli biondi e del profumo di fiori. « Personcina adorabile, nevvéro? » Non che avessero mai legato molto ad ogni torneo in quanto lei aveva il vizio di frequentare quella seccatura di Kirby (e aveva giurato di aver visto lo scostante Meta Knight berci una tazza di tè insieme qualche volta), ma la scaltra Peach era appena entrata nelle sue grazie con l'ausilio delle belle parole.

Escargoon annuì divorato dalla curiosità mentre il Re si accingeva a stracciare la busta come un bambino avido di stringere tra le mani il contenuto del suo regalo. Quando provò a sbirciare un pochino, Dedede ringhiò con fare territoriale e gli coprì la visuale con un braccio possente prima di tornare a leggere ingobbito la sua lettera.

Dopo qualche secondo di attesa snervante staccò gli occhi dalla scrittura impeccabile. « Mi ha invitato al suo castello per discutere su possibili rapporti commerciali tra i nostri regni, mollusco. »

« Preferirei comunque chiocciola. »

Dedede lo ignorò come d'abitudine, ponderando sull'inaspettata proposta della Principessa. Non aveva alcun bisogno di stringere accordi con altri reami quando il suo era perfettamente autonomo e della questione fondamentalmente non gli importava un fico secco, ma d'altro canto capitava così di rado che qualcuno gli scrivesse e soprattutto con tanti riguardi.

« Invertebrato » gracchiò infine apostrofando ancora il suo aiutante.

« Molto obbligato, Altezza. Ma trovo che chiocciola mi si addica meglio. »

« Fila a prendermi carta e penna. » Il sovrano tornò a mostrare la sua congenita impazienza dietro la quale si nascondevano solo calci e porte sbattute in faccia se ci si metteva troppo ad accontentarlo.

« Intendete accettare? » Escargoon non si meravigliò conoscendolo meglio di chiunque altro sulla faccia della loro stella.

Il pinguino gli sorrise con cattiveria. « Di che t'impicci? Tanto tu resti qui a prescindere. »

Escargoon si imbronciò indispettito serrando i pugni e fece dietrofront per rispondere all'ordine.

« E, lumacone... »

« Chiocciola. »

« Piantala di correggermi! »

« Come Sua Ignoranza desidera. »


Nota d'autrice:

Grazie alla saggia Plumina, un dubbio che irretisce le menti di molti giocatori e fan è stato finalmente soppiantato in questa one shot. Chi avrebbe mai detto che la specie di Bowsy fosse così speciale? Ora ha una scusa in più per tirarsela. [breve ed interessante articolo in inglese qui]
Dedede e Bowser sono praticamente due anime gemelle, squame e piume a parte: stessa personalità, stessa testa calda, stessa abbracciabilità. Forse fargli stringere i rapporti non condurrà affatto a buoni traguardi per il Regno dei Funghi, ma almeno i due casi patologici di “Forever alone” della Nintendo hanno finalmente trovato un compromesso.
Anche con Kamek e Escargoon (apparso principalmente nella serie televisiva) ci vedo allo stesso modo una grandissima affinità. Credo che in un mondo perfetto anche loro sarebbero ottimi amici.

Vi ringrazio di aver letto la shot e buone vacanze/in bocca al lupo per gli esami a tutti :]


Bowser, Peach, pixl & Co. (Mario Bros.) © Nintendo
Re Dedede, Meta Knight & Co. (Kirby) © Nintendo
Escargoon (Hoshi no Kābī) © Warpstar, Inc.
Plumina © koopafreak

  
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