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Autore: Panda01    20/06/2014    0 recensioni
La guerra è ormai finita, Sasuke è tornato a Konoha e ha ripreso la sua quotidianità. Finchè un giorno, di ritorno da una missione, un avvenimento bizzarro e misterioso lo costringerà a fare i conti con il passato e con i suoi sentimenti.
Dal primo capitolo:
Il giovane vide accanto a sè la borsa degli strumenti che ogni ninja, degno di quel nome, portava appresso, si affrettò a prenderla e a cercare l'oggetto che avrebbe dato risposta a tutti gli atroci dubbi che gli stavano bombardando la mente: uno specchio.
Con timore porto l'oggetto all'altezza del viso, alzò lo sguardo lentamente, sembrava quasi aver paura di ciò che avrebbe visto. Prese coraggio e finalmente guardò lo specchio e ne vide l' immagine riflessa: chi diavolo era quel marmocchio?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Qualche settimana prima.

Il rumore provocato dai colpi di Naruto ai danni del portone di casa Uchiha unito alle sue grida fece svegliare Sasuke, che da subito non sembrò entusiasta della visita del biondino.

Ancora nel mondo dei sogni, si trascinò verso l'entrata con il pigiama addosso, aprì la porta lentamente mentre dall'altra parte le urla di Naruto si facevano sempre più forti.

- Alla buon'ora Teme! – gli gridò in faccia incurante del baccano causato - Sei pronto? -  alla domanda il moro rimase in silenzio con l'espressione assonnata - Per cosa? - chiese seccato.

- Ma come? Non ti ricordi?.. Questa sera c'è la festa a sorpresa per il compleanno di Sakura-chan e ti avevo detto che dovevamo andare a comprarle un regalo. – replicò l’amico arricciando le labbra in una smorfia di rimprovero.

Sasuke sbuffò - E io ti avevo detto che non ci sarei andato -.

- Ma che dici? Certo che ci verrai! E poi dobbiamo anche prendere le decorazioni per la serata, se no poi chi la sente a Ino - strillò il biondo tirandolo per un braccio e facendolo quasi cadere.

- Ma che fai testa quadra? Non vedi che sono ancora in pigiama? - fece il moro scontrosamente.

Naruto rise di gusto - Oh scusa, pensavo fossi già pronto.. i tuoi vestiti sono tutti uguali! –.

- Tsk - Sasuke sbuffò nuovamente rientrando in casa per cambiarsi, sapeva benissimo che declinando l'invito di Naruto quest'ultimo l'avrebbe tormentato finchè le orecchie non avessero iniziato a sanguinargli, così, anche se controvoglia, si era limitato ad assecondarlo.

Il loro rapporto era cambiato così tanto dai tempi dell’academia ninja, quando i due si ritenevano rivali e si odiavano. Entrambi erano cresciuti, e non solo in altezza, più maturi e più saggi, ormai erano diventati come fratelli. Ovviamente spesso litigavano o si stuzzicavano a vicenda persino per le cose più futili, ma in fondo, molto infondo, si rispettavano a vicenda e tenevano l’uno all’amicizia dell’altro. Naruto era stato, forse, l’unico a capire ciò che il moro aveva provato quando se ne era andato dal villaggio e durante la guerra. E sopratutto era stato l’unico a cercare di aiutarlo in tutti i modi a risalire a galla dal mare sporco di sangue e di vendetta in cui era affondato, senza mai tentennare o arrendersi. Ed era stato anche il primo ad accoglierlo a braccia aperte al suo ritorno a Konoha.

I due si cimentarono nell'attivita che le ragazze, chissà per quale assurdo motivo, trovavano tanto divertente: lo shopping. Per più di due ore entrarono ed uscirono da negozi di vario genere, acquistando tutto ciò che era scritto sulla lista compilata da Ino e rigidamente controllata dal resto delle ragazze per evitare dimenticanze.

In realtà era solo Naruto ad impegnarsi nella ricerca, anzi, era talmente esaltato che ogni luogo in cui lui metteva piede sembrava essere stato colpito da un tornado.

Sasuke al contrario si limitava a seguire l'amico, sbuffando ogni volta che quest'ultimo gli chiedeva un parere su qualcosa.

Uscirono entrambi dall'ennesimo negozio che avevano praticamente saccheggiato e Naruto propose al moro di recarsi in una libreria vicina, in cui pochi giorni prima aveva accompagnato Sakura.

- Voglio prenderle il libro che stava osservando l’altro giorno, mi sembrava molto interessata, ma purtroppo non ricordo bene quale fosse.. – il biondino cercò di spiegare il suo intento grattandosi la testa con la mano, ma non ricevette alcun segno di interesse da parte del giovane Uchiha, che aveva reagito con un ennesimo ‘tsk’.

Arrivati al negozio Naruto cominciò subito a spulciare ogni scaffale che gli capitasse sotto tiro, intento a trovare a qualsiasi costo il testo interessato. Mentre quest’ultimo continuava a mettere a soqquadro ogni angolo della libreria, aiutato dal commesso che cercava in tutti i modi di attutire i danni causati dall’esuberanza del ragazzo, Sasuke, stanco della confusione, uscì dal negozio.

Erano passate solo tre ore e mezza da quando Naruto lo aveva trascinato fuori casa, ma quella mattinata sembrava essere durata un’eternità per il moro. Sospirò al pensiero che la giornata non sarebbe finita tanto presto e che sarebbe stato costretto a partecipare alla festa di Sakura, e ancor peggio, che avrebbe persino dovuto aiutare ad organizzarla.

- Ragazzo.. – sibilò una voce alle sue spalle.

Sasuke si girò di scatto e davanti a sè vide un’anziana signora dall’aspetto magro e stanco, ma con il volto sorridente, era vicina ad una piccola bancarella piena di cianfrusaglie, di cui il giovane non aveva notato la presenza un attimo prima.

- Scegli pure un regalo per la tua amica – bisbigliò la donna con la poca voce che aveva.

Sasuke perplesso le chiese – Perchè pensa che abbia bisogno di un regalo? –

La vecchietta non rispose alla sua domanda, ma allungò il suo esile braccio per frugare tra gli oggetti sopra il tavolino. Dopo qualche secondo porse al ragazzo un bellissimo fermaglio per capelli, decorato con tanti fiori di ciliegio di varie tonalità di rosa e arricchito con perle e foglie argentee – Questo andrà sicuramente bene – sorrise lei mettendo l’oggetto in una bustina di carta, addobbata con i disegni di due piccoli panda che si abbracciavano, e consegnandola nelle mani del moro.

- Allora sei qui Teme! – Sasuke volse il capo in direzione del responsabile di quel grido acuto.

- Pensavo te ne fossi andato senza di me! – continuò Naruto – Ma che stai facendo qua fuori? –

- Niente.. stavo parlando con questa signora – disse il ragazzo voltandosi verso la donna.

– Q..Quale signora? – Il biondino chiese perplesso.

La vecchietta vista poco prima da Sasuke era sparita nel nulla e con lei anche la sua bancarella.

“Ma che..” pensò Sasuke “eppure era qui un attimo fa”.

- Hai le visioni per caso? Stai impazzendo? – lo derise Naruto.

Il moro guardò tra le sue mani e vide il pacchetto di carta, “che strano” pensò inarcando la testa da un lato.

- Che cos’hai lì? – gli domandò il suo compagno indicando la piccola busta.

- Niente.. piuttosto hai trovato il libro? – Sasuke cercò di evitare la sua domanda cambiando discorso, non voleva che Naruto fraintendesse. Lui non aveva la minima intenzione di comprare quel fermaglio per Sakura, ma purtroppo la signora se ne era andata prima che potesse rifiutare l’oggetto, e per di più non gli aveva nemmeno chiesto del denaro.

Gli occhi azzurri come il cielo del biondo si illuminarono di luce propria, tirò fuori dalla busta un libro dalla copertina gialla che sbattè dritto in faccia all’amico – Ta dan! –

Sasuke allontanò il volto appena in tempo per non essere colpito, per fortuna Naruto era talmente elettrizato da esseresi dimenticato della domanda precedente.

Il ragazzo lesse il titolo: “5000 barzellette da piegarsi in due”.

- Che roba è? -

L’Uzumaki vedendo l’espressione sconcertata del moro, guardò anch’egli il libro – Oh, scusa ho sbagliato...questo è per me hehe – e poi tirò fuori dalla stessa busta un altro testo dalla copertina bianca, un libro di medicina.

 

Quella sera tutti si riunirono per la festa, le ragazze avevano pensato alle cibarie mentre i ragazzi si erano occupati dei lavori più pesanti. Ino era stata incaricata di distrare la festeggiata ed insieme erano andate a fare razie nei vari negozi di vestiti, ottima idea visto che impiegarono tutto il pomeriggio in quell'attività.

La festa era stata organizzata nell'appartamento di Sakura ed Ino dove, dopo il grande conflitto, si erano trasferite per essere più vicine all’ospedale, e che in seguito avevano deciso di tenere continuando la loro convivenza.

Tutto era ormai pronto e i ragazzi aspettavano solo l'arrivo delle due amiche previsto per le sette e mezza. Quando il rumore di alcuni passi e la voce squillante della bionda si fecero sentire dietro la porta spensero la luce e si nascosero tutti.

- Quel kimono rosa è stupendo! Ne è proprio valsa la pena di comprarlo eh fronte spaziosa? - fece la bionda mentre girava le chiavi nella serratura sperando che tutto fosse a posto.

- Sorpesa!!! – gridarono tutti in coro, chi più entusiasta e chi più in imbarazzo, appena si accese la luce.

Sakura era commossa e non perdeva occasione di ringraziare i suoi amici.

La festa iniziò e mentre tutti si divertivano l'unico a starsene seduto in un angolo in silenzio era Sasuke.

- Sasuke-kun stai bene? - la ragazza dai capelli rosa si sedette accanto a lui, il moro non rispose - Volevo.. ringraziarti.. per questa splendida festa – continuò lei rompendo il silenzio con il suo sorriso – ti stai divertendo? – gli domandò.

- Smettila – fu la risposta secca del ragazzo.

– Di.. fare cosa? – esitò lei nel rispondergli, quasi con timore. Sasuke girò il capo in direzione della giovane e la guardò nei suoi occhi verde smeraldo.

– Smettila di fingere che sia tutto a posto. –

Il suo sguardo parlava più di mille parole, lui non la sopportava.

Da quel fatidico giorno al paese del ferro il loro rapporto, già incrinato, si era spezzato ed era caduto in un baratro buio e profondo dal quale non era più riemerso.

Sasuke non si sarebbe mai aspettato quel gesto da lei: lei che da piccola lo guardava da lontano con occhi sognanti, che aveva timore di parlargli e che quando i loro sguardi si incontravano di sfuggita diventava rossa come un pomodoro; lei che aveva esultato tanto sapendosi nello stesso team, che non aveva esitato a fermarlo nella Foresta della Morte e che aveva affermato di amarlo quella volta davanti alla panchina; lei aveva tentato di ucciderlo.

Spesso Sasuke ripensava a quel giorno, di notte sognava ciò che era accaduto e il suo possibile seguito se Naruto e Kakashi non fossero intervenuti, talvolta la trafiggeva con il suo chidori, mentre altre era lui a cadere per mano sua.

Più ci rimuginava su e più si rendeva conto di non poter perdonare quel gesto e la odiava per questo. E ancora di più la odiava perchè dopo avergli confessato il suo amore ed in seguito aver cercato di ucciderlo, ora faceva finta di niente, come se tutto fosse tornato come ai vecchi tempi, ma non lo era, non lo era affatto.

Sasuke si alzò in piedi senza proferire altra parola e si diresse verso l’ingresso dell’appartamento, lasciando la ragazza sola in quell’angolino.

Aprì la porta per uscire, ma prima di varcarla si ricordò della bustina di carta di quella mattina, istintivamente la lasciò nel tavolino all’ingresso e poi se ne andò senza salutare nessuno.

 

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Questa è la mia prima fanfiction in assoluto, spero che vi piaccia.

Mi spiace che il primo capitolo fosse così corto, ma in realtà era una specie di prologo.

Se avete qualche domanda, delucidazione o qualsiasi altra cosa, chiedete pure, ma spero anche che mi scriviate per espormi le vostre opinioni, positive o negative che siano.

Grazie per aver letto e al prossimo capitolo!

Panda01

 

 

 

  
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