Grazie a EhjNiall per il banner, è semplicemente stupendo!c:
The invisible daughter.
Two.
«Eccoci qua alla nostra
scuola: Magic High School!» Esclama Liam Felice, mettendomi
un braccio sulle spalle.
«Io odio la scuola..» Mormoro, triste.
«Tranquilla, è una scuola diversa. ti
divertirai!» Dice Payne, portandomi dentro.
«Buongiorno Jennifer, lei sarà una nuova
stundentessa.»
«Oh, ciao tesoro. Ti darò il numero della tua
stanza, l'armadietto, e gli orari delle lezioni.» Mi porge
tutto il contenuto, e sorrido.
Liam sussurra qualcosa ai ragazzi e mi accompagna nella mia stanza.
Sorrido, entusiasta. C'è uno specchio enorme nel muro, e un
angolo trucco. Apro un'anta e c'è la cabina armadio.
«L'altro letto è mio, Mia!» Urla
Annabeth, abbracciandomi.
I letti bianchi con le lenzuola di un verde.. putrido, le pareti piene
di muffa, e il pavimento senza alcune mattonelle.
Rabbrividisco, schifata. «Ma cos'è questo
schifo?!» Sbotto, schioccando le dita della mano sinistra, e
appogiando l'altra mano nel fianco destro. Le pareti diventato di un
azzurro cielo bellissimo, il pavimento bianco, le lenzuola rosa, e i
mobili complentamente ristrutturati.
«Io ti amo!» Anna mi abbraccia, saltellando dalla
felicità.
«Ragazzi, parliamo seriamente..» Interrompo a Liam.
«No. Fatemi fare una doccia, andate anche voi a lavarvi, poi
ne riparliamo. E' stato un viaggio molto lungo e faticoso. Voglio
rilassarmi per armeno cinque minuti..» Dico, chiudendomi in
bagno.
Esco dalla vasca, sorridendo
tranquilla, e indosso una canottiera e un leggins nero. Mi metto lo
smalto nelle unghie, pettino i miei capelli, mi faccio le sopracciglia,
mi lavo i denti, li sbianco, e sorrido allo specchio. Decido di
cambiare colore dellla mia canottiera, mettendoci tante paperelle
gialle, e i leggins li trasformo in un paio di pantaloncini corti,
anche questi dello stesso motivo della maglietta. Mi faccio una
crocchia scomposta ed esco dal bagno.
«Ci sei dalle cinque in bagno. Sono le otto.»
Sbotta Louis, guardandomi male.
«Mi dovevo sistemare un po', scusatemi ragazzi. Louis sta'
zitto.» Dico, acida, fulminando con lo sguardo quello stupido.
Sono tutti così simpatici, poi, vedi Louis, e cambi idea.
Dai, è anche brutto. Non lo sopporto.
Lui mi fa il verso, ma preferisco ignorarlo.
«Allora,- incomincia Liam: -dobbiamo farti passare per una
semplice mezzosangue, e stavamo scegliendo chi, fra noi ragazzi,
può proteggerti meglio. E.. nonostante il potere conferito
da suo padre, che nella lotta batte anche Niall.. è
Louis.»
Rimango pietrificata.
«Cosa?- Rido. Almeno cinque minuti buoni: -non penso proprio
di voler rimanere con questo.. energumeno.» Sbotto, ridendo
isterica.
«Ragazzi, hey basta. Nelle ore scolastiche, ma anche tutto il
tempo restante starà con te, Lou. E non voglio sentire
lamentele!» Urla Harry, fulminandoci con lo sguardo.
Ed a lui esce bene, credetemi.
Mi ammutolisco, e guardo Annabeth con una faccia da cucciolo.
«Ah, sarai figlia di Poseidone. Una comune mezzosangue.
Abbiamo detto che ti abbiamo trovato ieri, in mare, e non sai usare i
tuoi poteri, quindi ti seguirà Louis per questo.»
Spiega Zayn, accarezzandomi una guancia con il pollice.
«Dio, che incubo.» Mormoro, beandomi delle carezze
del pakistano. Sorride intenerito, prima di riacquisire la maschera da
ragazza menefreghista e acido.
Alzo gli occhi al cielo, e sbuffo.
«Ora dobbiamo dormire tutti, domani sarà una
giornata faticosa..» Liam mi da un bacio sulla fronte e da un
bacio sulla guancia ad Annabeth, che arrossisce.
Appena se ne vanno i ragazzi, io ed Annabeth incominciamo a fare una
lotta con i cuscini, urlando e scherzando.
Sentiamo la porta per aprirsi, sarà sicuramente un
professore.
Schiocco le dita, sisemando tutto il caos che avevamo creato, e ci
corichiamo subito.
«Mm, molto strano..» Borbotta la professoressa,
osservando la stanza.
Appena se ne va, controllo l'ora. Sono le quattro, e ci dobbiamo alzare
alle sette.
Decido di addormentarmi. «Buonanotte Anna..»
Qualcuno bussa insistentemente alla
porta.
Schiocco le dita, aprendo la porta a chiunque fosse stato.
Sento un'ondata d'acqua finirmi addosso, provocando il mio nervoso.
«Louis William Tomlinson, io ti ammazzo!»
«Mia, sono le sette e cinquata. Le lezioni incominciano tra
dieci minuti.»
«Cosa!?» Sbotto, alzandomi, ed inciampando nelle
coperte.
«Io ho provato a svegliarti..» Spiega Annabeth,
alzando le spalle.
Vado a chiudere la porta, e schiocco entrambe le dita.
«Sono pronta, calmiamoci..» Sussurro, massaggiadomi
le tempie.
«Devi smettere di usare i tuoi poteri, almeno sin quando li
sai usare solo schioccado le dita..» Dice Louis, appoggiato
al muro.
«Posso anche usarli in un altro modo?» Domando,
curiosa.
«Con lo sguardo, così guarda.» Mi mostra
il rubinetto aprirsi da solo, e anche richiudersi.
«Ma con le dita posso usare l'acqua!» Dico,
sorridendo felice.
Muovo un dito antiorario, ma non succede niente.
«Hai dieci minuti per provare, su.» Borbotta Louis,
sedendosi sul letto.
Dopo ben nove minuti, non sono riuscita a smuovere quel rubinetto.
Urlo, sbattendomi le mani nei lati delle coscie, e chiudo gli occhi.
Li riapro un secondo dopo, e noto il lavandino scoppiato, l'acqua che
fuoriesce a fiumi, e una Annabeth sorridente che batte le
mani.
«Anche se hai fatto un casino, ci sei riuscita.»
Constata Louis, alzando gli occhi al cielo e sistemando il casino che
ho fatto.
«Sta' zitto, Testa D'Alghe.» Borbotto, dandogli una
spallata e uscendo dalla stanza con Annabeth al mio fianco.
«Zayn!» Urlo, andandogli incontro, e abbracciandolo.
Rimane un po' freddo per quest'azione, ma poi contraccambia l'abbraccio
debolmente.
«Dobbiamo andare in classe, muoviamoci.» Sbotta
Louis, tirandomi per il polso.
«Louis, cosa stai facendo!?» Chiedo, alterata.
«Eravamo in ritardo.» Spiega, sedendosi all'ultimo
banco affianco alla finestra, e tirandomi con lui.
«Buongiorno ragazzi, sono la vostra professoressa di
mitologia. Ho letto che abbiamo una nuova studente.. Mia. Tuo padre o
tua madre, chi è?» Domanda frettolosa.
Mi alzo in piedi. «Poseidone.» Dico, abbassando lo
sguardo.
«Mostrami qualcosa.» Chiede la professoressa,
schioccando le dita ed immobilizzando gli altri studenti.
«C-cos'ha fatto?» Balbetto, impaurita.
«Ho solo bloccato i loro poteri, sta' tranquilla e
muoviti.» Provo a far accadere qualcosa, ma non riesco a fare
niente.
«Stupida. Inutile. Sporca mezzosangue. Uno sbaglio non degna
dei suoi poteri!» Esclama, sedendosi.
Come si permette questa.. balena brufolosa ad insultarmi
così!? Mi arrabbio talmente tanto, che un tubo dell'acqua
sopra di noi scoppia e, naturalmente, tutto lo spruzzo finisce addosso
alla prof.
Gli studenti si sbloccano ed incominciano a ridere, indicando la donna
e facendo foto.
Sorrido compiaciuta, e mi accomodo sulla sedia.
Hola!
Scusate il ritardo, ma non sapevo come far andare
avanti la storia. Ma, ora, andrà avanti liscia come l'olio.
Guardate il banner. E' fantastico. (Grazie EhjNiall, love you).
Ora, la storia sarà scritta meglio e i legami con i ragazzi saranno più approfonditi, mmh.
Vi lascio con queste immagini / gift.