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Autore: Aya2    05/08/2003    0 recensioni
nulla da dire, il titolo parla da se, no? scritta a quattro mani da Aya&Mya, si sfioreranno i tralicci ad alta tensione del patetico... noi non ci prendiamo la responsabilità della deficienza dei personaggi.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, dove c’eravamo incagliati? Lady Kogure ed Akagi Cocca stanno girellando per il globo alla ricerca del porco in calzamaglia… giusto? Bene! Proseguiamo…

 

Dopo molte ore di galoppo e dopo aver finalmente deciso di chiedere informazioni a quel pescatore emiliano di mezza età che vedevano sempre sull’incrocio del porto, riuscirono a tornare in Giappone saltando sopra una foglia di abete per traversare l’oceano […eh? Ma l’abete non ha gli aghetti? ND Mya – Eh, appunto ND Aya] e a trovare sta benedetta foresta di Sheruwodo.

“Dunque, dunque, dunque… Dove stendiamo il telo pietoso [ma che pietoso, scema! ND Aya] il telo per il pic-nic?” borbottò Akagi Cocca, tirando fuori dal nulla un grosso cestino da pic-nic ed agitandolo forte.

“Non c’è tempo, mia graziosa amica. Dobbiamo trovare il bell’Hood!” protestò la dolce Laaady, dandole uno scappagnotto sulla testa e venendo di conseguenza nerchiata col suddetto cestino (Akagi Cocca è una tipa permalosa).

Fu così che, di buona lena, le due comari si misero a perlustrare ogni centimetro cubo della favolesca foresta. Lady Kogure piazzò il naso a terra e si mise a battere ovunque, per poi scattare in piedi con un calabrone assassino attaccato al naso.

Frignando come un agnello ferito, ululò:”Ma quel disastrato mentale, prima cerca di sequestrarmi per portarmi… bè, probabilmente qui a fare chissà quali porcate… 6///6 E basta qualche inconveniente a farlo demordere?! Perché diavolaccio non viene a cercarmi?”

“La senti questa musica, Kogure?” disse Akagi Cocca, spalancando i padiglioni auricolari.

“No, non la sento e non me ne frega nulla! Voohhoogliooo Hooodd… >_<” continuò la Lady, montando sopra una betulla e strappandosi i capelli dalla testa, per lanciarli sullo spiazzo sottostante. [che schifo, tutta la fatica che faccio per convincerla a lavarseli… ND Akagi Cocca]

Tuttavia, un vociare zittì i lamenti della nobil damigella. Due voci maschili, appartenenti a due tizi vestiti in modo pietoso che sbucarono da un agglomerato di nocciolo. Una specie di mocassino ambulante con un cappone morto in testa, accompagnato da un dottore dall’aria idiota.

“Mitsui Hood!” strillò Lady Kogure, estasiata mentre crollava dall’albero, franando in testa al poverello.

“Ohhhhh, milady!” rantolò Mitchi, vibrando come un tremolino a spago “Finalmente vi ho trovata, non ne potevo più! Diavolo, siamo finiti in un posto che non so… c’era un vecchietto con una canna da pesca, seduto sul molo! Quando gli abbiamo chiesto informazioni ci ha guardato strano… diglielo tu, Nori! Vero, Nori? È vero!”

“Si, si…” sospirò pazientemente il signor Nori, troppo preso dal coccodrillo attaccato al didietro per parlare.

“Bè, allora…” bofonchiò Hood, arrossendo come una pudica bimbetta “Vieni, ti mostro la mia umile dimora.” e condusse la bramata in loco.

- A-en… umile come ‘na fogna… guarda che mondezzaio… che scoasera…- pensò Lady Kogy alla vista del lettuccio di ortiche, sistemato proprio sotto lo stendino per i panni, che in quel momento stava facendo pioggia sul disadorno giaciglio dell’Hood.

“Ma bene ed allora, bella signorina, sa che le dico? Forza, togliamoci questo sfizio… fiuuu, non so lei, ma io proprio non ne potevo più…”

“EEEEKKKKKK!! °---° ma cosa sta facendo?! Si tiri su i pantaloni, svergognato senza un minimo di pudore! Non ho intenzione di donare il mio fiore in un posto così squallido! [W Friends! W Monica! Sei una mita!!! ^_^ ND Aya] E CON UNA CALZAMAGLIA PUZZOLENTE CHE MI PENZOLA SULLA TESTA!!”

“…ma come, puzzolente…” mugolò affranto Mitchi “…e questo era proprio il mio turno di bucato, ci ho anche messo il Perlana…”

Poi Hood sembrò ricordarsi di una cosa. “Ma non era venuta anche lei a cercarmi?! E per fare cosa, se non una sana e naturale tro-“

“Non dica queste cose in presenza dei signori tassi!” inveì la damigella, indicando una famigliola di tassi che li osservava incuriosita. Dopodiché scrollò la chiometta e decretò:”Mi sono rotta le ghiandole genitali maschili. Che, a differenza delle cattiverie che girano, le ho eccome! Quei bifolchi…” e s’allontanò tra le fresche frasche.

Ma come! Ma noo…. NOO! Proprio ora che aveva attirato la candida fanciulla nel buio bosco, quella se ne andava! E per cosa… ah, non sia mai! L’avrebbe rincorsa! Mica l’avrebbe lasciata fuggare così, e no!

Così, cantando “Something Else” [dei mitici Sex Pistols!! Uaaarghhhh!!!!, ma che figo!! ND A&M] s’avvio nella boscaglia in cerca della scimmia, arrapato come un licaone bramoso ed incazzato come una biscia per la freddezza della Kogure. [sapete, oggi in classe abbiamo letto Moravia… ND A&M]

Dopo una rocambolesca rincorsa alla ‘agente-segreto’, il prode eroe della silva riuscì ad acchiappare la Lady, che lo spintonò via e decretò solenne:”In India, in India! Faremo una soddisfacente dimostrazione dell’atto fisico dell’amore in India!” [direi che l’ ha letto anche lei… ND Aya]

“Ah, ok!” soddisfatto, l’eroe senza macchia e senza materia neuronale si sedette accanto alla fanciullina, ad ammirare la luna e fare altre cose pressoché inutili, ma che lui eseguiva col senno di poi.

Tuttavia, sempre la solita musichina caroselliana che si fa strada tra le begonie di Madre Natura…

“Miii ma chi è che si guarda la tivù a ste ore della sera? Guarda, se è ancora quel lupo azzurro giuro che l’ammazzo… anzi, chiamo quello strano cane che sembra un montone, ci pensa lui…” inveì Hood, scattando in piedi come Forrest Gump ed agitando un pugnetto con aria bellicosa.

“Dai caro, non importa… li ignori… piuttosto, sia qui seduto.” disse gentilmente, anzi ORDINO’, Lady Kogure. Mitsui Hood obbedì ma, qualche istante dopo, gli cadde in testa una specie di meteorite di vetro marrone.

“Dreher?! Da un litro?! Cacchio, ma vi paiono i modi e le misure! ED ABBASSATE STA PORCONAUTA DI MUSICA!!!”

Fu allora che emerse dal groviglio cespuglioso l’onnisciente Frà Jin, gaio come un capriolo, con in mano una chitarrina di plastica ed in testa una corona di perizoma.

“Scusaci, Hood, ma sai com’è… si festeggia la caduta del Principe Hasegawa… finalmente ha avuto la sua dose di punizione, quel malnato… Lucifero l’ ha certamente accolto nel suo abbraccio prima di farlo nascere…”

“Tazi, cojon, ti che tio gà defenduo!!” le voci che giunsero dal vivo del festin bueo.

“E vabè, fioi, n’atimo de smarimento.” ridacchiò Frà Jin a mò di scusa, padroneggiando inoltre il dialetto veneto. Poi aggiunse:”Tosi… ehm, cioè, voglio dire, ragazzi. Vi unite a noi? Accogliamo festosamente tutti insieme la disfatta del tirannaccio?”

“Ora?!” strillò isterica Lady Kogure

“Ma… Frà Jin… che cosa ci fai qui?! Non eri in programma d’impiccagione?!” chiese invece Hood, contento ma tuttavia sorpreso dalla vista dell’amico religioso.

“Bè, sapete com’è…” mugugnò il signor frate “sono venuto a dare la mia benedizione… e poi ricordate: ero fuggito da quelle due stoltarelle delle mie guardie!”

“Ma poi ti avevano ricatturato.” puntualizzò Kogure, alla quale l’impiccagione del poor fraticello faceva solo che piacere.

“A davvero?! Bè… allora sono Benedetto per davvero! Ahh, che soddisfazione… iniziavo a pensare che quella laurea in Fratologia che mi avevano dato all’Università di Paperopoli fosse… mah, come dire, tarocca… wiii, che soddisfazione! Bè, se non volete unirvi alle danze fate pure, vi lascio soli. Buon divertimento!” e tornò dai suoi baldi compari festaioli.

Dato che la musica non accennava a smorzarsi, anzi, Mitsui Hood lanciò un’occhiatina implorante alla sulady.

“Dai… andiamo? Dai… per favore… sarò buono…”

“Ma và, va…”

“Yippieeee!!!” esultò gaio e festanzoso il baldo eroe della brughiera, montando in groppa all’asse da stiro di Little Nori e prendendo la scatoletta di raudi. Dopodiché ancheggiò vivacemente, trascinandosi in mezzo alla festa, dove tutti si divertirono, forse un po’ meno quando irruppe mezza scorta armata reale per riaccallappiarsi Frà Jin, che tanto è divino quindi ritornerà presto. [e vi pare che lo lascio lì a marcire? Ogni tanto lo faccio evadere… massì… ND Aya]

Bè, che dire a questo punto? C’è da far sbizzarrire la cervella che è una gioia! Intanto bottiglie ovunque si posasse un qualsivoglia sguardo, il che non fa granchè bene all’ambiente, ma durante i festini budelli, si sa, non si bada a codeste facezie del fato. Chi s’è visto s’è visto! In ogni caso il massimo che si trovava lì erano i superalcolici, ma in ogni caso nessun genere di sostanza stupefacente –wow- perché Little Nori, tornato nelle sue solite spoglie ma che comunque, in passato, era stato un assistente sociale per il recupero dalla tossicodipendenza, e sapeva bene quanto fosse, ehm dannoso [quindi semmai decidesse di tornare sui suoi passi ce lo troviamo con noi, eh Mya? Ricordi si, i nostri nobili propositi per il futuro… ND Aya – Ovvio che si! ND Mya].

Questa introvabilità delle sostanze proibite aveva seccato a RukaBiss, che si era infiltrato nella festina in preda alla catarsi più pura… aehm, forse è il caso di dedicare una parentesi al viscido assistente di Sua Magnificenza il Principe, perché nella baraonda generale le Autrici si sono dimenticate di menzionare la sua sorte.

Bè, abbiamo il torneo di tiro con l’arco, no? RukaBiss, che non ha mai un cacchio da fare, era stato mandato a mescolare per bene nella mega tinozza di orzata che era stata appostata in zona, per poi essere offerta come refrigerio orale al pubblico. Anche se a dire il vero non si sa bene come faccia a mescolare quello lì, dato che stando alle descrizioni che abbiamo fornito noialtre si direbbe una specie di mutante umanoide semi-rettiloide, con spire, braccia e quant’altro di impensato si possa trovare in un tale incrocio. Bè, stava mescolando, no? Però poi, come sapete, è iniziato il pandemonium generale, e quando una schiera di guardie rinocerontine era accorsa in soccorso del loro nobile Principe, hanno accidentalmente urtato RukaBiss, mandandolo a schiantare contro il bordo per poi finire miseramente in mezzo all’orzata. Dopo essersi invischiato in quel liquido melmoso, riuscì a fatica ad avvilupparsi contro il bordo della tinozzona, cercando di svincolare fuori. Quando finalmente ci riuscì, incespicò contro una scarpa che una delle guardie aveva perso, ruzzolando contro un tendone ed ammazzando un paio di quelli che l’occupavano. I sopravvissuti pertanto, incazzati come mastini, presero a manganarlo con foga estrema.

Insomma, dopo tutte queste pattane che si è preso, RukaBiss si trovò preda di una voluminosa amnesia che lo portò a vagolare per il regno di Nottinghawa in cerca di roba, che dopotutto resta sempre il suo istinto primario. Ed è così che è giunto alla foresta di Sheruwodo, nel bel mezzo della baldoria, tralaltro! Vedendo tutto questo divertimento diffuso, prese a chiedere ai poaretti che trovava se erano per caso riforniti di… mah, a lui andava bene tutto, dalla coca al Viakal… Bè, chiedendo e domandando, giunse di fronte ad un losco figuro che gli sembrava di conoscere… o solo di voce, mah… forse perché ha narrato tutta la storia, anche se ogni tanto si è calato nella parte delle Autrici (o meglio, loro l’ hanno spintonato via per commentare).

Si, si, è lui! …Come? Vi siete dimenticati della sua esistenza! O magari qualche fan è rimasto dall’inizio della storia ad attendere un suo ritorno… ^ ^’ scusa se non è riapparso prima! Bè, stiamo parlando del porchissimo ed hardissimo nella sua calzamaglia che lascia poco spazio alla fantasia, il cantastorie, Canta-Sendoh! (E bè, ovvio che ora la narrazione è in mano alle Autrici… ma chi vogliamo ingannare…)

“Hey tipo, come butta? Bella festa, tira giusto!”

-Ma che vuole questo tossicone?!- si chiese perplesso il cantastorie, anche se sorrideva come un pirla com’è solito fare.

“Buonasera. Sono il cantastorie e sono indignato per essere apparso solo ora.”

“Ah bè fratello, ti capisco… anche io ho una parte infima…”

“Ma io sono uno dei cocchini delle autrici!”

“Seee seeeeee…. Lo dicono a tutti caro, e tutti ci cascano, tra le grinfie di quelle vipere doppiogiochiste voltafaccia di balera…”

Canta-Sendoh stava per mettersi a piangere, e proprio al momento giusto RukaBiss propose:”Dai cumpa, vogliamo andarci a prendere una sbronza galattica? Tutti i problemi sembreranno facezie. E se poi i va, io avrei della roba che… hmhmhmhmh sai ti tira su come una carrucola col turbo!!” concluse il rettile mutante con occhiatine sornione sul circondario.

“Ahm… ah no, aspetta qui! Senti? È il pezzo clue della serata!!”

“Che? Nnnooo dai non dirmi che ci sono i Katarra!” [saluti ai Katarra e a chi li ama! ND A&M]

“Che?! …No! C’è quel buontempone di Little Nori che canta la canzone a tema!”

“Ah… bea merda…”

Bè, spostiamoci da questi due casi umani, e giungiamo al nucleo del festino. Una specie di complessimo stile musicanti di Brema stava battendo con dei mestoli sui tini per il vino, e suonando il filo per il bucato con ancora le mutante di Mitsui Hood stese ad asciugare, accompagnando così quel ganzo di Nori (eh si, prima di darsi alla delinquenza nazionale era un celebre idol) che, dopo essersi degnamente sciaràto l’ugola, prese a cantare.

 

Il re cannato del Giappone

(copyright by A&M Production, 2003)

 

Di Hasegawa il re tra un millennio e più ancor di parlerà

Non certo per la sua cultura, o lucidità

Lontano è il re Fukuda contro i pula a scazzottar

E quel deficiente fa tutti quanti smaronàr

Fenomeno d’incapacità

Nei libri di storia lui sarà il re più cannato del Giappone!

EVVIVA IL RE CANNATO DEL GIAPPONE!

 

Sul trono sta seduto là

Non sa di fare il re

Nemmeno sa di far cagar patetico com’è

Da di cranio come un pirla se non ha quel che vuol lui

Poi diventa mammone… e si fuma un cannone…

Eh si, ce l’ han tutti con lui!

Ma quando Fukuda tornerà

I cassi sui più non farà

Vattìnn, re cannato del Giappone!

 

Ci tartassa coi suoi fumi e ci porta tutto via

Ma un giorno lui si accorgerà ch’è finita la maria

E fino a che con Mitchi Hood un tizio ci sarà

Le foglie che ci ruba scomparire si vedrà

Neanche avrà il tempo di tentar

…che la sua fornitura perderà!

 

Hase re cannato del Giappone!

 

Esibizione magnifica, oh, oh, oh, tutti che applaudono, bravo, bravo!! Biiisssss!! (no, questo no…)

Poi tutti corsero via come se avessero i calabroni nelle calzamaglie.

Nori se ne stette un po’ lì, tenendosi sul grugno un sorrisetto soddisfatto per la sua esibizione canora che ha fatto precipitare tutti a casa affinché potessero concentrarsi per far galleggiare ogni parola sul succo celebrale, per ricordarsela bene e conservare questo dolce canto nei propri cuori per tutta la vita.

“Vedi Mitchan sono queste le soddisfazioni della vita… Mitchi? Mitchi?? Andò stai?”

Bè… Mitchi Hood durante i canti aveva agguantato Lady Kogure, l’ ha fatta bere come un alpino e poi, approfittando della sua sbornia… bè… -_- noi non ci prendiamo la responsabilità di quello che fa questo demente…

 

 

  
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