Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: MetalheadLikeYou    20/06/2014    1 recensioni
Chi mai avrebbe voluto una bambina di nome "Inferno"?
.
Con il passare del tempo io, Ville e Alexi diventammo dei buonissimi amici, tanto che ci soprannominarono il Trio.
Allu era più chiacchierone, ti scaldava il cuore e ti trascinava con se in tutto e per tutto, mentre Ville era quello più riflessivo e solitario.
.
Per quanto mi sforzassi di mostrare ed ostentare una forza e un menefreghismo che non possedevo, dentro di me soffrivo.
Stranamente, era come se Ville mi avesse portato via una parte del mio cuore.
***
In questa storia ci saranno anche altri personaggi di altre band finlandesi.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3



"Ma ti rendi conto? Dovresti vedere se ansima come nella canzone" - mi disse Tony mentre facevamo colazione nel nostro bar di fiducia.
"Tony..." - lo ripresi guardandomi poi attorno sperando che nessuno dei presenti avesse sentito la nostra conversazione.
"Perchè ti scandalizzi tanto tesoro? Non è che ti piace?".
"Non capisci!" - risposi secca.
"Mmh si ti legge dentro bla bla bla, conosco a memoria questa scusa, allora le cose sono due, o meglio tre" - iniziò lui fissandomi con attenzione - "Ti piace? Gli piaci o ti piace il biondino?"
"Nessuna delle tre, Tony....".
"Oh certo e io sono la regina Elisabetta".
"Chiuso il discorso" - borbottai.





Scossi la testa al ricordo delle parole del mio amico.
Era stato parecchio imbarazzante affrontare quel discorso, soprattutto perchè avevo mille domande che mi circolavano nella mente.
La prima era quella che più mi lasciava senza nemmeno una risposta.
Perchè mi ero sentita in colpa nei confroni di Allu?
Non avevo fatto nulla di male eppure quella domanda ancora mi frullava nel cervello, nonostante fosse passato un bel po di tempo.
Io, Ville e Alexi diventammo, volendo o meno, un trio.
Eravamo quasi inseparabili.
Alexi era lo spirito gioioso, ti trascinava nella mischia, qualsiasi fosse la sua inizitiva.
Era un chicchierone e aperto.
Ville invece era proprio come me, chiuso.
Con lui potevo anche star in silenzio perchè sapevo che mi avrebbe capito.

"Auguri" - una voce mi fece tornare alla realtà.
"Cos...Tuomas! Oddio quando sei tornato?" - domandai girando attorno al bancone del locale per abbracciare il mio amico tastierista -" Come è andato il tour? Come stai?".
"Calma calma, sto bene, il tour è andato benissimo e sono tornato oggi".
"E sei venuto qui?".
"Mia piccola Inferno, è il tuo compleanno, come potevo non venire?".
"Oh" - emisi un mugolio sorpreso - "grazie".
"Questa sera su decisione di Alexi ce ne andiamo fuori a bere e a festeggiare".

"Chissà perchè ma so che finirà male" - pensai.

Ogni volta era sempre la stessa storia, bere con loro equivaleva allo svegliarsi con un dopo sbornia colossale e con la nausea.
"Ti passo a prendere alle 8".

Così come venuto, il mio amico pirata se ne andò, sicuramente a casa.
Mi osservai attorno, ero sola nel locale ma avevo l'impressione di essere osservata.
Entrai nello stanzino, per prendermi una sigaretta e andarmene nel retro a fumare in santa pace.
Appena rientrai tutti i miei colleghi si misero ad urlarmi gli auguri e la classica canzoncina del compleanno, facendomi arrossire imbarazzata e ridere divertita.
Tony conoscendo la mia passione per la fotografia, mi regalò una bellissima macchina fotografica e il capo, in via eccezionale mi lasciò il pomeriggio e la serata libera.

Il mio pomeriggio fu segnato da una lunga e rilassante al Gert Skytten puisto, un parco che confinava con il mare.
Mi sedetti sotto una quercia, immergendomi nella lettura dei "Racconti dell'orrore" di Poe.
Erano come una droga per me, amaro leggerli e rileggerli più volte.
"Allan Poe".
La mia testa scattò a quelle parole, incontrando lo sguardo del secco cantante che, tenendo le mani in tasca mi fissava con un sorrisetto maligno.
"Ciao Ville".
"Come mai sei qui?" - domandò lui.
"Mi rilassavo...e tu?" - chiesi a mia volta, mettendo un cartoncino nel libro e chiudendolo, per poi girarmi di nuovo verso di lui che si era seduto su una radice.
"Pensavo".
"Pensieri tristi o felici?".
"Pensieri...idee..riflessioni..." - rispose mentre fissava il mare.
Era assente, lo sguardo privo di qualsiasi emozione.
Mi strinsi nel cappotto, poggiandogli una mano su una gamba e inevitabilmente ricatturando la sua attenzione.
"Tanti auguri". 

"Hell calma il tuo cuore, calma i tuoi pensieri, calmati tu".

"Ci sarai questa sera?" - domandai, pentendomi subito dopo, forse Tuomas non gli aveva detto nulla.
"Dillo che brami la mia presenza alla serata delle bevute".
"Era una curiosità la mia."
"No, Inferno, non è così tu speri di vedermi, perchè tu non riesci a starmi lontana, non riesci..." - iniziò lui avvicinandosi a me.

Se c'era una cosa che rendeva Ville un emerito stronzo era il suo atteggiarsi.
Aveva un carattere particolare, riusciva ad essere dannatamente perfetto e un secondo dopo rendersi egocentrico ed egoista da diventare antipatico ed essere lasciato solo.
Sbuffai e mi alzai di scatto.
"La mia era una domanda..." - precisai di nuovo, allontanandomi poi da lui e tornandomene a casa.
Una volta rientrata nel mio piccolo angolo di pace, mi lanciai nella doccia, riscaldandomi e riuscendo in qualche modo a rilassarmi e mandar via il nervosismo che quel bell'imbusto del finnico mi aveva fatto salire.

"Lo detesto quando fa così".

Mi vestii, cantando ad alta voce le canzoni dell'album "Are You Dead Yet?" dei Children of Bodom, sorridendo come una bambina all'idea di rivedere ancora Alexi.
Sentivo di provar qualcosa per lui.
Qualcosa maggiore di una semplice amicizia.
Qualcosa che mi faceva battere il cuore appena incontravo i suoi occhi.
In un anno i miei sentimenti erano decisamente cambiati.
Sorrisi di nuovo.
Il campanello di casa iniziò a trillare, impaziente.
"Arrivo!" - urlai lanciando un veloce sguardo all'orologio e notando con sorpresa che segnava le 8 di sera.
Aprii la porta, trovandomi danvanti il sorriso magnetico del tastierista.
"Ancora non sei pronta?" - domandò poggiandosi le mani sui fianchi.
"Manca solo la matita!" - mi lamentai alzando le spalle e correndo verso il bagno, seguita dal mio amico che prese una matita nera e si truccò.
Questa era una delle assurdità della mia vita.
Era divertente ritrovarsi davanti allo specchio del bagno, insieme, a truccarsi.




"Perchè io...insomma...che ho di speciale...io sono i...tu...".
"Ehi ehi ragazzina, calmati" -  mi disse qualla volta, mentre salivamo nella sua macchina.
Era la prima volta che il tastierista dei Nightwish mi chiedeva di uscire con lui e i suoi amici e io ancora non ci credevo, sognavo, mi illudevo.
"Si ma che...cioè...".
"Sai ti ho chiesto di venire perchè sei diversa, sei reale e noi non siamo abituati ad essere trattati come persone normali. Quindi quando incontriamo qualcuno di speciale...bhe vogliamo tenercelo stretto" - mi spiegò.
Lo osservai con attenzione, notando la tanta sofferenza nelle sue parole.




"A cosa pensi mia cara 29enne?" - mi domandò il mio amico, riportandomi alla realtà.
"Ti ricordi la prima volta che siamo usciti?".
"Come potrei non ricordarla, eri rossa, hai parlato a raffica e Alexi ti ha stressata perchè non volevi rivelargi il titolo della tua canzone preferita".
"No avevo rimosso quella continua lagna".

Scoppiammo a ridere.
Alexi quella sera, si lamentò, chiedendomi in continuazione perchè a Ville avessi rivelato quale era la mia canzone preferita degli Him e a lui no.
Notò i miei tatuaggi e di conseguenza si mise a ridere come un bambino.
Continuò a farmi domande e come se non bastasse tutti i Children of Bodom mi propinarono un terzo grado con i fiocchi e controfiocchi, partendo dall'età fino al mio essere single.
Arrivammo davanti al Tavastia in perfetto orario, trovandoci tutti i nostri amici, tranne quegli occhi verdi che mi avevano tanto fatta imbestialire.

"Mia dama".
"Grazie mio cavaliere" - risposi afferrando la mano di Tuomas che, con fare teatrale, mi aiutò ad uscire dalla macchina.
"Sei un buffone!" - gli urlò Janne, facendo ridere tutti i presenti.

Alexi mi passò un braccio attorno alle spalle, ascoltando i commenti poco gentili del poeta che rispondeva a tono al suo collega.

"Non mi abituerò mai" - confessai.
Non mi sarei mai abituata a loro, ai loro teatrini, alla loro forza e voglia di vivere, alle continue bevute e agli scherzi che ci facevamo a vicenda.
Non mi sarei abituata ai loro sorrisi e alle loro litigate.
Non l'avrei mai fatto perchè con loro era una continua ma stupenda sorpresa.

"Mi accompagni a fumare?" - mi domandò Alexi, prendendomi per mano e trascinandomi con se.
Sbuffai e lo seguii.
"Tu e Tony...?".
"Cosa?".
"State insieme?" - domandò accendendosi la sigaretta e abbassando lo sguardo ai suoi piedi.
Scoppiai a ridere, cercando di riprendermi il prima possibile - "Tony è gay".
"Meno male" - rispose lui avvicinandosi con una sola falcata a me e infilando la mano destra nei miei capelli, attirandomi a se per baciarmi.

"Ora muoio" - pensai, rispondendo felice alle sue labbra.

Si muovevano veloci ma allo stesso tempo lente, quasi come se volessero torturare le mie che, impazienti chiedevano di più.

"Vorrei essere più di un amico per te" - mi confessò, baciandomi ancora.
"Ed io vorrei che tu non fossi un semplice amico" - risposi sorridendo ed abbracciandolo con una tale irruenza da fargli cadere la sigaretta nella neve.

Lo sentii ridere e mi baciò di nuovo.








***** 
Ciao a tutti, come state?
MI scuso se pubblico solo ora ma non trovo più il file sul pc, per fortuna mi ricordo abbastanza bene quello che avevo scritto e di conseguenza sto riscrivendo di nuovo tutto.
Che dire: vedo che questa ff viene letta da parecchie persone e ne sono super felice.

Devo ringraziare:
- la mia cara Lea_love_Valo che mi commenta ogni capitolo.
Berthier, per il bellissimo scambio di opinioni e per la recensione.
- chi ha messo questa mia storia tra le seguite e le preferite.
Grazie davvero <3

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere che ne pensate e buona notte a tutti.
Un bacione e alla prossima.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: MetalheadLikeYou