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Autore: uffauffauffa    21/06/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Sono sempre in ritardo: TANTI AUGURI per gli esami di fine anno.



 

A metà percorso i Volturi fecero una sosta per nutrirsi. I loro occhi erano ridiventati neri come la pece. Anche quelli di Carlisle.
 

Dato che non si trovavano a Volterra le loro leggi potevano farsi benedire. Avrebbero morso chiunque e così fecero. Al povero dottor. Cullen toccarono di nuovo cani è gatti randagi.
 

"Amico mio, spero con tutto il cuore che quelle bestiole ti sostengano a sufficienza. Sai i tuoi occhi non sono del tutto dorati."
 

"Me li farò bastare Aro."
 

Marcus si avvicinò all'uomo.
 

"Se vuole posso provare a procurarle qualche altro animale."
 

"Non vorrei creare..."
 

"Non si preoccupi, faccio la stessa cosa per la mia Didyme...."

"... per lei non è semplice ritornare alle vecchie abitudini..."

".... intendo dissanguare qualcuno, che sia un uomo ho un animale."
 

Carlisle osservò la moglie dell'anziano. Anche se la vittima non era una persona, si sentiva comunque disgustata dal dover affondare i denti sulla tenera carne di quelle bestiole.
 

"Ti ringrazio molto Marcus."
 

Quando alla fine furono tutti rifocillati, ripresero la marcia. Erano in viaggio da almeno due giorni. Anche Carlisle e Marcus si erano appena mossi quando il cellulare del dottor. Cullen cominciò a squillare.
 

Si fermarono tutti piuttosto spazientiti, anche il padre di Annie, ma non appena vide l'oggetto in mano all' "amico" fu preso dalla sua solita curiosità.
 

"Pronto."
 

"Papà sono Jasper, Alice ha avuto una visione, ha visto Bree e... teme che sia accaduto qualcosa agli ibridi, forse... forse c'entra il vampiro che chiamano dottor Morte."
 

"IL DOTTOR MORTE."
 

"Ci sono problemi Carlisle."
 

Il tono di Aro era serio, l'espressione di Demetri decisamente preoccupata.
 

"Forse il... il Duca Scienziato si trova nel continente asiatico, temo che i ragazzi siano in pericolo."
 

La voce del capofamiglia dei Cullen tremava, aveva paura per loro, per Sabrina e Jake.
 

Aro diede ordini precisi ai suoi, dovevano aumentare la velocità.



 

"Da quanto tempo siamo in viaggio Sabri."
 

"Da quasi due giorni, piccola."
 

Sabrina osservò Bree. Gli occhi della bambina immortale si erano scuriti ed erano cerchiati da pesanti solchi neri.
 

"Facciamo una pausa, Bree, Jake e Corinne devono nutrirsi. Evan anche tu devi mangiare."
 

"Io posso resistere..."
 

"No, sei piccola."
 

"Posso resistere come te, Annie e Mike."
 

"No, e poi se succedesse qualcosa, il tuo potere potrebbe essere utile."
 

Sabrina e Annie si morsero i polsi fino a squarciarli. Poi li poserò accanto alle loro bocche. La figlia dei Cullen nutrì Bree e Jake, mentre quella di Aro pensò a Corinne e Evan.
 

Quando finirono si accasciarono in preda alle convulsioni.
 

Le tre bambine erano spaventate, mentre Jake era l'unico tranquillo. Evan si avvicinò al ragazzino e gli pulì la bocca. Subito dopo Jake prese una pietra e cominciò a scrivere su dei massi.
 

"Che cosa sta facendo."
 

"E' il suo modo di comunicare..."

"... Jake mi fai vedere cosa scrivi?"
 

Il piccolo si scostò appena.
 

"Sono numeri?"
 

"Si è una specie di codice, lui comunica in questo modo."
 

"E cosa dice?"
 

"Stanno arrivando."



 

Demetri si muoveva rapido nella boscaglia. Era pieno giorno ma gli alberi della foresta nascondevano bene i vampiri. Si muovevano di notte solo se si trovavano nelle vicinanze di un luogo abitato.
 

Un alito di vento porto diversi odori alle loro narici: miele, acqua marina, muschio e legno..., l'unico profumo simile al loro era quello che sapeva di uva sultanina. I comuni vampiri profumavano di frutta o fiori.
 

Aro sorrideva aveva già sentito quei sentori, sapeva che erano vicini, ma più avanzava, più si rendeva conto che mancavano due fragranze, quella di Mike e quella di Leah. Il sorriso si affievolì appena.



 

"MIKE E LEAH..."
 

Gridò con entusiasmo Bree.
 

"Sono loro, stanno tornando."
 

La bambina immortale sentì uno scricchiolio, come se qualcuno calpestasse dei rametti e si voltò sorridendo verso la fonte del suono.
 

"Oh ma che carina questa piccola, guardate con che bel sorriso gioioso ci sta accogliendo."
 

Aro sorrideva in maniera affabile, mentre quello di Bree si spegneva lentamente.
 

I Volturi circondarono i ragazzi. Felix osservava Sabrina, non riusciva a capire il suo comportamento. Carlisle quando la vide corse al suo capezzale e chiese da quanto durava la crisi epilettica.
 

"Quasi mezz'ora signor Cullen."
 

Rispose Evan.
 

Aro guardava sua figlia. Sapeva che cosa avevano le due ragazze solo perché lo aveva visto 6 mesi fa toccando diversi membri del clan Cullen, ma non sapeva bene quanto fosse grave il problema.
 

"Amico mio dimmi, si rimetteranno?"
 

"Si, non è la prima volta. Devono riposare però."
 

Carlisle prese il polso della figlia. La ferita era già rimarginata, ma l'uomo capì perfettamente che cosa avevano fatto.
 

Benedette ragazze
 

"Che cos'ha Cullen, perché quella ferita."
 

"Lei ed Annie hanno nutrito le più piccole Felix."
 

"Nutrito."
 

"Si il loro sangue come tutto il resto del corpo si può rigenerare."
 

Felix guardò a bocca aperta Carlisle. Anche Caius si era avvicinato, non riusciva a credere a quello che vedeva. Gli ibridi "donavano" il loro sangue.
 

"Perché quei movimenti così bruschi quasi scattosi."
 

"Sono causati dall'epilessia Caius..."

"... è un problema neurologico che colpisce l'encefalo..."
 

"In parole povere amico mio."
 

"Quando gli ibridi arrivano quasi a dissanguarsi Aro, o usano determinate facoltà mentali, hanno questi violenti attacchi che partono dal cervello e colpiscono il sistema nervoso centrale."
 

Felix e Caius erano preoccupati così come Aro, ma quest'ultimo aveva anche un'espressione di pura curiosità che non riusciva proprio a nascondere.
 

Carlisle scosse il capo.
 

"Le convulsioni si stanno affievolendo, ora devono riposare per circa 12 ore."
 

"DODICI ORE..."
 

"Non si è ancora accorto che manca Leah."

Il segugio era furente. Sentiva chiaramente che la ragazza non si trovava nei paraggi.

"... non possiamo rimanere qua dobbiamo cercarla."
 

"Mi dispiace Demetri, ma non possono muoversi, non in queste condizioni."
 

Maledizione.
 

"Maestro la prego mi dia il permesso di andare a cercare la ragazza."
 

"Permesso accordato mio caro ragazzo, ma aspetta solo qualche minuto."
 

Maledizione.
 

Il segugio era irritato, si girò appena e incrociò lo sguardo di Seth. Finora il fratellino minore di Leah era rimasto in silenzio. Teneva per mano Jane. Non sembrava minimamente preoccupato per la sorte di sua sorella. Questo non fece altro che aumentare la rabbia della guardia.
 

L'anziano intanto si era avvicinato a Evan e le prese la mano. Alec trasalì. Da quando i Volturi avevano trovato gli ibridi il ragazzo non aveva smesso di fissare la ragazzina. Non si era ancora avvicinato.
 

Aro lesse nella mente della piccola grazie alla telepatia tattile.



 

Scappate, scappate il più lontano possibile... tornate a Forks o a Volterra se necessario... Sabrina, Annie vi affido i piccoli, non veniteci a cercare.



 

Maledizione.



 

Ok ragazzi, sono a pezzi caldo è umidità sono una combinazione micidiale...

... al solito recensite per favore...

... siate buoni se potete, ma ricordate accetto tutto tranne gli insulti.

  
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