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Autore: mononokehime    21/06/2014    1 recensioni
La meravigliosa dichiarazione di Darcy, il rifiuto di Elizabeth, la lettera su Wickham.
Incomprensione, dubbio, pentimento, separazione, dolore.
E poi?
-
La mia rivisitazione dello sviluppo della vicenda, così come me la sono dipinta da brava romantica senza speranze, cercando di non discostarmi troppo dalle convenzioni del tempo.
Spero di non deludere o annoiare nessuno! Vi prego di farmi sapere cosa ne pensate in una recensione, anche brevissima :)
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte Lucas, Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, Georgiana Darcy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

 

Darcy si aggirava tra le sale della dimora de Bourgh, evitando gli sguardi della gente, alla ricerca di un posto silenzioso dove poter riordinare le idee mentre attendeva l'arrivo della propria carrozza.

Finalmente riuscì ad allontanarsi dagli ambienti dedicati al ballo, e via via incontrava sempre meno persone sulla sua strada.

Si ritrovò a percorrere gli eleganti corridoi dell'ala pubblica del palazzo, prestando attenzione a non smarrirsi. Quando fu abbastanza lontano dal rumore della folla nelle sale da ballo, ma abbastanza vicino da ricordarsi la strada di ritorno, si fermò.

Aveva appena raggiunto il primo corridoio in cui erano già state spente le luci dalla servitù, e decise che avrebbe trascorso lì qualche minuto per poi uscire dalla villa.

Non fece in tempo a concludere il pensiero che sentì dei passi concitati provenire dai corridoi che aveva appena percorso. Essi si fermarono nei pressi di Darcy, dietro l'angolo, dove l'ambiente era ancora illuminato.

“Perché mi hai portata qui, Charlotte?”

Darcy si immobilizzò. Quella voce...

La sua voce.

Era davvero lei? Ne era certo.

Cosa faceva lì? Era stata invitata al ballo? Com'era possibile che non l'avesse vista? E lei, aveva visto lui? Cos'aveva pensato?

Mille domande gli riempirono la mente senza lasciargli tregua.

Darcy sentì il proprio cuore battere così forte che temeva l'avrebbero sentito. Si appoggiò alla parete del corridoio, tentando di non fare il minimo rumore.

"Lizzy, ci conosciamo da una vita. Ormai non mi ci vuole più molto per capire che c'è qualcosa che non va"

La perentoria -seppur affettuosa- affermazione di Charlotte Collins non ricevette risposta.

"Lizzy..."

"Non succede niente, Charlotte. Torniamo di là"

Darcy sentì la signora Collins sospirare di fronte alla cocciutaggine della sua interlocutrice.

Elizabeth...

"Si tratta del signor Darcy, non è così?"

Darcy sussultò nel sentire il proprio nome.

"Cosa c'entra il signor Darcy adesso?"

"C'entra perché tu lo ami, Lizzy. Vuoi negare di aver passato tutta la serata guardandoti intorno nella speranza di vederlo, nonostante la signorina Bingley ci avesse detto che lui non sarebbe venuto?"

Darcy trasalì ancora, trattenendo il respiro. Di nuovo, fu assalito da innumerevoli interrogativi.

Mi cercava? Perché Caroline Bingley le ha detto che non sarei venuto?

... Lei mi ama?

Darcy non osava sperare nella verità di quell'affermazione. Era certo che Elizabeth l'avrebbe smentita, probabilmente aggiungendo qualche pungente osservazione a suo danno.

Dopo una lunga pausa, Elizabeth Bennet rispose flebilmente: "Ormai è troppo tardi, Charlotte"

Cosa...

"L'ho ferito, offeso ed insultato, ho dubitato della sua sincerità nonostante non ne avessi mai avuto motivo. Ho calpestato i suoi sentimenti per far valere i miei pregiudizi, sostenuti da affermazioni false che provenivano da un uomo che avevo appena conosciuto. Quando è tornato per consegnarmi la lettera non l'ho nemmeno guardato negli occhi. Ha tutte le ragioni del mondo per non volerne sapere di me"

Elizabeth fece una pausa, la sua voce aveva iniziato a tremare lievemente.

Darcy era senza parole. Si rese conto che stava stringendo i pugni così forte che le nocche dovevano essere ormai sbiancate.

Lei crede che io non la voglia più vedere perché me ne sono andato...

Serrò gli occhi, più turbato che mai, e continuò ad ascoltare.

   
 
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