... And then there are Avenged Sevenfold fans
Non era la folla enorme che lui si aspettava, ma era la folla che urlava e li acclamava, che gli donava calore mentre loro suonavano e cantavano al meglio e quindi andava bene, anzi, più che bene.
Erano carichi fino al midollo e lo facevano vedere a tutti. Lo facevano per le telecamere certo, quelle telecamere che loro avevano piazzato per immortalare quel momento che sarebbe apparso nel DVD,  ma soprattutto lo facevano per quei ragazzi accorsi da ogni dove per vederli. Aveva letto uno striscione che diceva “Puglia” e si era chiesto quanto tempo avessero viaggiato da quel luogo per arrivare sotto quel palco. E c'era quella cosa che lui sapeva, e la sapeva bene: se era su quel palco era anche grazie a loro, a chi aveva affrontato un viaggio per sentirsi parte di qualcosa di speciale. Ecco perchè, ricordandosi il concerto del 2011 aveva deciso che avrebbero dato il massimo, non come quella volta che erano stati quasi pessimi, per ringraziare i suoi fan come si deve per l'opportunità che gli avevano dato, perchè quelli che lui guardava in quel momento, mentre cantava, erano i most dedicated fans!
E quella sera i loro fan si sentivano parte di qualcosa di speciale, lo aveva capito quando i cori urlanti acclamavano Jim, lo aveva capito quando nonostante la voce di tutti fosse calata, i sevenfoldist riuscivano ancora ad urlare.
E si era ritrovato a fine concerto, senza occhiali, a mostrare un ampio sorriso alle prime file dell'ala destra, con negli occhi la scintilla della felicità.