#2. …I’m okay once I realize you’re here

Castle si svegliò all’improvviso, con il sudore che bagnava le lenzuola sotto di lui e il respiro affannoso. Si voltò verso sua moglie, la quale riposava tranquilla abbracciata al cuscino e con il naso affondato su di esso, nello stesso modo in cui un bambino si accoccola al proprio gioco preferito. Allungò le braccia, passò una mano tra i capelli di Kate, tirando un sospiro di sollievo quando sentì il suo respiro e la vide voltarsi verso di lui, ancora addormentata, nascondere il viso nell’incavo del suo collo per poi ritrarsi quasi immediatamente.
 
“Cosa c’è che non va?” gli chiese, i suoi occhi spalancati in modo inusuale. Ecco la sua Kate, sempre allerta.
 
“Niente,” mentì, accarezzandole schiena.
 
“Bugiardo.” Gli sussurrò Kate nell’orecchio “Stai sudando freddo, Rick. Che cosa è successo?”
 
Sospirò.  Negare non sarebbe servito a nulla. Tanto lei non gli avrebbe mai creduto.
 
“Ho avuto un brutto sogno,” ammise alla fine. “Ma non è niente.”
 
“Non sembra niente,” sottolineò mettendosi a gambe incrociate e asciugandolo con il loro lenzuolo. Lui la fermò per poi farla sdraiare nuovamente e stringerla forte a sé.
 
“Era…” insistette “Solo un sogno, niente di più. Niente di cui preoccuparsi.”
 
“Che cosa accadeva nel sogno?” chiese Kate, rilassandosi contro il suo corpo.
 
“Non è importante,” rispose Castle, e scoppiò quasi a ridere quando vide lo sguardo che lei gli lanciò. “Perlomeno non adesso. Non voglio che ti preoccupi stanotte, o per le prossime due settimane. Siamo qui per rilassarci, Mrs. Castle, ed è proprio ciò che faremo. Quindi non preoccuparti di niente eccetto quale bottiglia di vino ordineremo a cena domani sera.”
 
Riuscì quasi a percepire Kate sorridere contro la sua pelle. “In realtà,” disse, “non posso nemmeno preoccuparmi di quello.”
 
“Huh?” chiese Castle, confuso. “Perché no?”
 
“Perché non posso bere vino, almeno per, diciamo, altri otto mesi.”
 
Castle corrucciò la fronte, ma Kate non gli offrì nessuna sorta di spiegazione. Sorrise semplicemente. All’improvviso i pezzi si misero insieme nella sua testa e un sorriso, uguale a quello di lei, gli si formò sulle labbra.
 
“Davvero?” chiese con la voce piena di stupore mentre rivolgeva lo sguardo verso il basso e posava la mano sulla sua pancia. “Sei sicura?”
 
“L’ho scoperto un’ora fa,” lo informò Kate. “Volevo aspettare domani mattina per dirtelo ma… sembrava ti servisse qualcosa per tirarti su, Mr. Castle.”
 
Lui rise, cambiando immediatamente la propria posizione in modo da essere sopra di lei.
 
“E ancora una volta, Mrs. Castle…” disse con un sorriso smagliante stampato in faccia, “hai perfettamente ragione.” Poi le sue labbra trovarono quelle di Kate e non parlarono per tutta l’ora successiva, troppo impegnati ad esprimere la loro… gratitudine per la piccola vita che stava crescendo.
 
Quando alla fine si ricomposero, Kate era sdraiata a metà sopra di lui; entrambi i corpi sudati e gloriosamente nudi, il respiro quasi regolare, Castle la guardò. Era così tranquilla, così serena, così bella…
 
Immaginò che il loro bambino sarebbe stato esattamente come lei e anche di più e non riuscì a trattenere un sorriso mentre le baciava la fronte. Kate arricciò il naso e fece quel suo dolce piccolo sospiro…
 
E in un attimo Castle ritornò al sogno, con Tyson e Nieman che minacciavano sua moglie, la sua famiglia.
 
E il suo cuore si fermò.
 
Kate è incinta, pensò, cercando di controllare il proprio respiro in modo da non svegliare sua moglie che si era appena appisolata. Kate è incinta, pensò un milione di volte in un secondo. Devo proteggerla. Devo proteggere entrambi.
 
Devo uccidere 3XK.


FINE





ANGOLINO IN LIBERTÀ DI LIBERTY
Buona sera gente! :D Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Scusatemi per il super mega ritardo D: 
Secondo e ultimo capitolo di questa piccola fanfiction che spero vi sia piaciuta :3 
Un ringraziamento speciale, come sempre, a Ivi, la mia super beta che odia la punteggiatura inglese :P <3333

Shine bright! 
Fede (o Ludo) :P