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Autore: LadyLisaLaurie    18/08/2008    10 recensioni
"Ma io ti piaccio per caso?". Una frase scottante, che ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. Sappiamo già cosa è accaduto...ma quanti di voi hanno immaginato cosa sarebbe diverso se House non si fosse limitato a non rispondere, ma fosse tornato indietro ancora una volta dopo quella frase pronunciata?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ma io ti piaccio per caso? Come aveva potuto tacere? Era rimasto in silenzio a quella domanda. Le aveva dato la risposta in silenzio, ecco cosa aveva fatto: tacendo le aveva confermato che lei avesse ragione! E non che volesse affermare il contrario, assolutamente! Cuddy gli piaceva e anche molto, forse troppo! Era una donna bellissima, sexy, intelligente e quelle poche volte che avevano parlato da "amici", e cioè senza che uno dei due alzasse la voce, si era dimostrata all'altezza. Lo aveva saputo consolare e far sorridere e nonostante tutto non l'aveva mai abbandonato. La immaginava mentre si avvinghiava tra le braccia di quel mammalucco che aveva appena conosciuto. Idiota! Doveva essere lui a scoprire il suo corpo, a baciarla, a toccarla, a fare l'amore con lei.

"Che cosa vuoi?" Cuddy spazientita aprì la porta di casa

"Tu non mi piaci...assolutamente! Ho taciuto solo perché...mi hai colto di sorpresa, ma non mi piaci...hai capito? Ma dormivi?"

"Vattene House!"

"Che c'è...il meccanico si arrabbia se parliamo?"

"A te non te ne frega niente degli altri vero? Tu cammini sui loro sentimenti quasi fossero zerbini. Guarda, forza, che c'è vuoi entrare? Vuoi cercarlo? Se n'è andato...e sai perché? Per colpa tua...perché tu hai dovuto per forza intrometterti e hai ragione...io non ti piaccio...perché se così fosse tu forse ti renderesti conto che io ho bisogno del contatto umano con le altre persone. Fammi un favore...sparisci. Da questa casa, dalla mia vita...sparisci! Non sono la tua donna, la tua amica...io sono il tuo capo. Immaginami come un omone con i baffi e i pantaloni larghi invece che una donna sexy con le gonne. Sparisci dalla mia vita House...non ti voglio vedere....non ti voglio vedere più!" e richiuse la porta sbattendola. House sentì la catenella affrancarsi sulla porta. L'aveva messo a tacere ancora una volta. Era rimasto in silenzio. Aveva osservato l'ira di Cuddy spostarsi dalla mano che stringeva saldamente la maniglia della porta, alle parole che le uscirono dalla bocca. Era stata crudele, e House questa volta aveva sentito il colpo affondare ed era rimasto male, sì. Aveva provato un'emozione di delusione. Una donna, una maledetta donna gli faceva sentire tutto questo!

Entrò nel suo ufficio lanciando la giacca su una sedia e avvicinandosi nervosamente alla macchina del caffé.

"Dove sei stato?" Cameron osservò il fare nevrotico del suo capo.

"Ho fatto un giro nella tana di Lucifero!" rispose cercando di aprire nervosamente una bustina di caffé.

I ducklings si voltarono ad osservare Wilson "E' stato dalla Cuddy!" disse lui.

"Non è tempesta tiroidea...fate altri esami! - si diresse verso il suo ufficio con la tazza del caffé - Vattene!" cercò di cacciare Wilson.

"Cosa le hai fatto questa volta?"

"Io niente...lei lo ha fatto a me...e Vattene è un sinonimo di Sparisci!"

"House se tu stai così, immagino come stia lei...che ti ha detto?"

"Ma tu non capisci proprio eh? V a t t e n e...porta, apri, oltrepassi, richiudi...non sbattertela addosso! La Cuddy la farebbe pagare a me!"

"Le hai rovinato la serata...di certo non può averti ringraziato. Non puoi prendertela con lei per essere arrabbiata con te. E' il giorno di San Valentino e tu hai fatto di tutto per sabotare il suo appuntamento, ammettilo!"

"Se chiudo gli occhi ed esprimo forte forte un desiderio.... - House chiuse gli occhi ed iniziò a farfugliare qualcosa e poi li riaprì - Ahhh...che fregatura, non funzionano mai! Sei sempre qui!"

"Tu le hai sconvolto l'esistenza House...da quando sei nella sua vita, non fai altro che crearle disastri. La prendi costantemente in giro, la umilii davanti a tutti...è un miracolo che ti stia ancora a sopportare!"

"Lo faccio per divertirci...pensa che noia!"

"House...è una donna...è sensibile, ha dei sentimenti...e lo sappiamo tutti e due che non è l'unica ad avere sentimenti particolari per qualcuno!"

"No...anche tu? Jimmy giuro che mi fai arrossire! - si fece serio un'altra volta e abbassando la testa e il tono di voce continuò - Non so cosa fare...vuole che stia lontano dalla sua vita!"

"House...falla calmare, poi le vai a parlare, le porti dei fiori e dei cioccolatini, e non mangiarli per strada. E le chiedi scusa House...ha bisogno di questo, di sapere che può contare sul tuo rispetto!"

House lo guardò. Sapeva che aveva ragione, James Wilson sapeva come farsi amare dalle donne: lui le comprendeva, le rispettava, le sapeva prendere e sapeva essere un buon amico.

"I cioccolatini al liquore o senza?"

"Devi chiederle scusa non farla ubriacare!" glielo disse mentre usciva dal suo ufficio.

Rimase per qualche istante seduto alla sua scrivania, con gli occhialetti da vista ancora sul naso, ad osservare il disordine in cui regnava l'ufficio. Poi si fece forza, tirò su un lungo sospiro, ingoiò due pillole di Vicodin e prendendo la giacca uscì dall'ufficio.

Toc toc. Bussò per oltre 20 minuti prima che Cuddy gli aprisse.

"Evidentemente sparisci non è stato molto efficace! Vattene House!" stava per richiudere la porta, ma lui mise il bastone in mezzo.

"Aspetta...solo due parole..."

"No...non due, non una...neanche un respiro! Devi solo andartene...mi hai rovinato il San Valentino...hai rovinato tutto nella mia vita, House...devi andare via...sali sulla tua moto e vai ad ubriacarti da qualche parte ma stai lontano da me! Tu non..."

"Un minuto...solo un minuto!" la zittì prima che potesse proseguire. Era testardo...Gregory House era l'uomo più testardo sulla faccia della Terra, ma sapeva che neanche Lisa Cuddy scherzava quanto ad intestardirsi su qualcosa.

"No...di minuti con te ne ho sprecati già troppi...sei un bambino House e non cambierai mai e io speravo che potesse accadere ma non è così...hai distrutto tutto quello che avevo...per una volta nella vita che mi ero spinta più avanti..."

"Non ti sei spinta più avanti...gli sei saltata addosso!"

Cuddy iniziò a ridere "Non ci riesci proprio...non riesci ad essere diverso...vattene House...lasciami consumare questo San Valentino in solitudine!"

House si insinuò di prepotenza nella casa e ad un sospiro contrariato di Cuddy mostrò l'orologio. "Guarda...non è più San Valentino...è San Faustino, la festa dei single. Vuoi festeggiarla con me?" le mostrò i fiori e i cioccolatini. Cuddy rimase sorpresa, non se l'aspettava. Aveva capito che in un modo del tutto contorto cercava di chiederle scusa...sapeva che Wilson lo aveva fatto ragionare, eppure non voleva cedere, non voleva mollare. Era stata risoluta, fredda e diretta. Ma quel gesto, così semplice e dolce, per quanto sapesse essergli stato suggerito dal 'grillo parlante', la fece sciogliere e fu come se ogni parola, ogni pensiero urlato e ogni cattiveria pronunciata fossero svaniti nel vento. Non era il gesto in sé a farla ammaliare, ma il fatto che proprio lui, Gregory House avesse deciso di compierlo. Si fece da parte e sorridendogli lo lasciò entrare nella stanza accanto "Ti preparo un caffé!" gli disse e chiuse la porta con serenità e gioia...Gregory House, stava finalmente cambiando!

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