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Autore: xVMLDx    21/06/2014    3 recensioni
Questa storia è scritta da due persone, da me e da Ale7703. Speriamo che vi piaccia, è il continuo di ti odio invece io ti amo/(2). In questa storia si palerà dei figli della Vero e di Harry e dei figli di Niall e Elena, del successo, del giro di droga e di tutte quelle cose che ti sfuggono quando sei ricco e famoso.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Giulia
Andammo nella nostra stanza,  ce nella stanza di Roberto. Sentii da fuori dei gemiti. Infatti quando  entrammo vedemmo il compagno di stanza, Martin, nudo con una ragazza con solo il regiseno addosso, era su di lui.
《 ciao Roby, oggi dovresti dormire nella stanza della tua ragazza》 ci disse, ma non era per niente mortificato anzi, sembrava divertito.
Senza dire niente Roberto chiuse la porta e uscimmo dalla stanza.
《 secondo te, se la sarà presa? 》 domandai.
《 perché? 》.
《 siamo entrati senza bussare》 risposi cercando le chiavi della stanza.
《 ma no, figuriamoci》 mi rispose.
Arrivammo alla stanza, io stavo ancora cercando le chiavi. Mi appoggiai alla porta sbuffando.
《 che c'è? 》 chiese sorridendomi.
《 non trovo le chiavi》 gli dissi guardandolo.
《 aspetta》 mi disse prendendomi la forcina che tenevo tra i capelli per tenere la frangetta all'indietro.
《 au, mi hai fatto male》 dissi tenendomi la parte dei capelli.
《 scusa amore》 mi disse avvicinandosi alla serratura.
Ci mise davvero poco ad aprire.
《 ecco fatto, prima le principesse》 mi fece entrare.
《 grazie mio principe》 dissi entrando.
Io in stanza sono sempre da sola, la mia compagna di camera diceva che io facevo schifo ed ero antipatica, quindi a chiesto alla preside di cambiare stanza.
Entrai accompagnata da una ventata di aria gelida.
《 che lusso》 disse Roberto guardando di qua e di la.
《lo so, e che non ho avuto tempo di riordinare》.
《 mi mette i brividi questa stanza》mi disse.
Chiusi la porta, mi girai verso Roberto.
《 che hai pandorina? 》 mi chiese sensuale.
《 ma...》 mi avvicinai a lui e incominciai a baciarlo.
Mi mise la mano sulla spalla, era indeciso se togliermi la maglietta. Me la levai, incominciò a baciarmi il collo. Misi le mie braccia intorno al suo collo, mi prese dalle gambe e mi baciò.  Mi mise sul letto senza staccarsi,  mi levò i pantaloni.
Pov.Vero
Io e Harry stavamo discutendo su come fare il prossimo album quando suonò il mio cellulare. Lo sfilai dalla tasca, guardai il numero, era quello del college.
Cosa avrà fatto Noemi? Pensai.
《 pronto?》 ero preoccupata per quello che mi stava per dire la segretaria.
《 salve, sono la preside》minchia, addirittura la preside! Ma che avrà fatto, o che cosa è successo. 《 la chiamo per informala che sua figlia ha detto che la sua compagna di camera era morta, è andata in ospedale così dice lei, ed è ritornata alle undici》 è allora? Ma è impazzita.
《 scusi,  qual è il problema? 》 domandai.
《 la sua compagna di camera è viva, quindi presumo che lo ha fatto per uscire con Valter》 rispose.
《ah, e... Adesso la chiamo e vede 》 gli dissi, intanto Harry mi guardava male.
《 perfetto, a rivederla》 mi disse chiudendo la chiamata.
Misi il telefono sul tavolo e mi sedetti.
《 chi era?》 mi domandò Harry.
《 la preside, giuro che finisce male Noemi, da quando sta con Valter è diventata una cosa impossibile》 gli dissi.
《 va beh, sono ragazzi, che ci vuoi fare》 mi disse andando verso il letto, poi aggiunse 《 vieni》.
Mi avvicinai sorridendo, mi sdraiai e misi la mia testa sopra il petto di Harry, mi strinse a se e mi disse
《 ti amo, lascia stare quello che fa la  Noe, noi non eravamo così da giovani?》 mi domandò dandomi un bacio sulla fronte
《 si, ma non abbiamo dato per morta una persona》gli dissi nervosa.
《 io ho fatto di peggio》 mi disse,  poi aggiunse 《 calmati, sei troppo nervosa》.
《 si lo so, adesso la chiamo》 presi il telefono e chiamai.
《 dai, sarà andata a letto adesso》 mi disse Harry.
《 shh》 gli dissi.
Se ne andò sbuffando. Noemi non mi rispose, poi chiamai Giulia, idem non mi rispose. Misi il telefono sul comodino e mi sdraiai.
《 Harry amore, dove sei?》 lo chiamai.
Ma non mi rispose. Mi alzai e andai a vedere dove si era cacciato, sentivo odore di fumo. Andai verso il bagno, era li appoggiato alla finestra a fumare.
《 amore 》 gli dissi avvicinandomi a lui, lo abbracciai da dietro,  gli diedi un bacio sulla schiena.
《 mi fai incazzare quando fai così! 》 mi disse spegnendo la sigaretta e mi strinse a se.
《 scusami, ma non ci posso fare niente》 gli dissi appoggiando la testa contro il suo petto.
Poi andammo a dormire.
Mattina seguente.
Pov. Noemi
Mi svegliai al suono della mia sveglia, allungai il braccio e la spensi, mi stiracchiai, diedi un bacio a Valter e gli dissi
《 amore,  svegliati è ora》.
《 buongiorno cucciola, mi sono dimenticato che io non ho lezione oggi》 mi disse.
《 che culo!》 esclamai.
《 beh, dormi bene 》 gli dissi dandogli un altro bacio.
《 buona lezione》 mi disse, poi si rimise a dormire.
Andai in bagno a cambiarmi, poi uscii. Andai nella sala dove si teneva la lezione, ma non c'era nessuno.  Mi avvicinai alla porta e vidi un foglio, c'era scritto "niente lezioni per una settimana".
Perfetto! Non potevo crederci, andai verso la mia stanza. Entrai,  e buttai la borsa con i libri a terra e mi misi al letto.
《ma che cazzo?》 era Brey .
《 scusa》gli  dissi mortificata.
《 che c'è amore? 》 mi domandò Roberto.
《 non ho lezione per un mese, perché non andiamo a casa mia?》 gli risposi.
《 bello, certo! Partiamo anche subito》 mi disse alzandosi dal letto.
Guardai Brey,  ero indecisa se invitarla o meno. Poi mi misi accanto a lei e gli chiesi
《 vuoi venire anche tu? 》.
Mi guardò con la faccia di una bambina.
《 davvero?  Posso? 》 era ancora incredula.
《 certo》 la rassicurai.
《 bene faccio le valigie》 si alzò di scatto e prese una valigia da sotto il suo letto e ci mise alcuni vestiti.
Poi andai a farmi la mia di valigia. Guardai Valter che  si faceva la sua valigia, finì di fare la valigia.
《 pronti? Andiamo》 dissi andando verso la porta.
《 ma chi c'è a casa tua?》 domandò Brey.
《 nessuno, anzi i nostri fratelli e la governante》 risposi uscendo.
ci dirigemmo verso la macchina di Valter, un fuori strada del 2012. Caricammo le valigie sulla macchina e partimmo, arrivammo a casa verso le undici. Entrammo in casa, stanchi dal viaggio, ci buttammo sul divano addormentandoci. Venni svegliata dalla mia governante,
《ciao, come stai?》 mi chiese.
《 bene》 gli sorrisi.
Erano le due del pomeriggio, e io non avevo ancora guardato il cellulare. Lo presi e lo accesi, avevo fatto male, avevo venti chiamate perse, ed erano tutte di mia madre.
La richiamai sbuffando.
《 pronto?》 rispose dopo quattro squilli.
《 ciao ma 》 dissi, poi aggiunsi 《 mia hai chiamata?》 domandai.
《 non fa niente, ma adesso dove sei?》.
《 a casa》 risposi.
《 come mai? 》.
《 non ho lezione per una settimana》gli dissi.
《 noi torniamo sabato》 mi spiegò anche il motivo.
《 ah, e noi partiamo venerdì》 dissi sdraiandomi accanto a Valter fissandolo.
《 va beh, ci vediamo alla fine del college, anzi alla laurea》 sentii dall'altra parte sottofondo la voce di mio padre.
《 mamma, mi passi papà? 》 domandai.
《 certo》 rispose.
《 ciao tesoro, come va?》 mi domandò. 《 ciao papà, bene. E voi?》 riformulai la domanda.
《 bene, aspetta un attimo "poi dall'altra parte" si un attimo arrivo. Che pizza, ciao tesoro ci sentiamo dopo, ho il concerto》.
Lo salutai e chiusi la chiamata.
Diedi un bacio a Valter e mi alzai, stranamente non c'era nessuno in casa, mi chiedevo dev'erano le mie sorelline e la sorella di Valter. Poi sentii la porta d'ingresso aprirsi,  mi avvicinai e vidi la governante con le bambine. Che faccio? Mi avvicino e le faccio saltare o...
 
 
 
 
  
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