Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LondonEye    21/06/2014    4 recensioni
e se i genitori di Elsa e Anna non fossero morti? E se tornassero improvvisamente ad Arendelle? Come la prenderanno nel vedere la figlia maggiore così diversa da come era quando l'hanno lasciata? Ed Elsa riuscirà a non ricadere nei demoni e nelle paure del passato nel rivedere la causa principale del suo isolamento da Anna?
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Re, Regina, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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se gli avessero detto che da lì a tre anni Arendelle sarebbe diventata una prosperosa cittadina con le porte del castello sempre aperte, gli ormai ex sovrani non ci avrebbero mai creduto. Ricordavano dolorosamente bene i tempi bui dopo quel fatidico incidente di tredici anni prima, l'evento che cambiò tutto.

Dopo la chiusura delle porte del castello anche l'economia del paese iniziò a declinare. Interrompere ogni contatto esterno aveva ampiamente fatto calare il gradimento della famiglia reale al popolo e ai regni alleati, e le cose erano andate sempre peggiorando nel corso degli anni, con i reali troppo presi a trovare un modo per aiutare l'erede al trono a controllarsi.

Elsa.

Si chiedevano cose ne fosse stato di lei, se Anna fosse riuscita a restare al sicuro, se la maggiore avesse trovato un po' di tranquillità.

Visto il bel sole che splendeva sul regno le premesse erano positive, nessun segno dei poteri della loro figlia era visibile. Ma questo poteva anche significare che lei era stata esiliata per sempre. O peggio, condannata a morte per stregoneria.

Agdar e Idunn erano stati per troppo tempo lontani dal loro regno per provare anche solo ad immaginare cosa fosse accaduto nel tempo trascorso, e decisero che l'unico modo che avevano per avere qualche risposta era farsi un giro per le strade della città, sempre camuffati a dovere. Non potevano ancora presentarsi alla corte del castello, non avevano idea di chi si sarebbero ritrovati davanti e come avrebbero reagito alla vista degli ex sovrani vivi e vegeti.

Presa questa decisione, di buon mattino salutarono Frida e scesero nella piazza principale di Arendelle, dove due grandi fontane sprizzavano acqua. Il popolo sembrava felice, il che li rincuorava: chiunque fosse al governo, stava facendo un buon lavoro. In un angolo della piazza videro un gruppo di persone che parlavano a gran voce, e vi si avvicinarono.

"Sarà grandioso! La principessa ha promesso che lo spettacolo lascerà tutti a bocca aperta!" stava dicendo una donna seduta su una panchina.

"Ho sentito dire che ha costruito un intero palazzo da sola!" aggiunse un ragazzino di non più di 15 anni in piedi accanto a lei.

"Ma è sicuro che non ci sia niente di pericoloso? Voglio dire, visti i precedenti..." si intromise una donna molto somigliante al ragazzino, presumibilmente sua madre.

"Ma sì, non hai sentito cos'ha detto la principessa? Adesso non c'è più pericolo per nessuno, la regina sa controllarsi!" rispose il ragazzo, visibilmente eccitato per l'evento di quella sera.

Dal canto loro, i sovrani rimasero immobili. Idunn strinse forte la mano di Agdar, che si girò a guardarla. Poteva essere che stessero parlando delle loro figlie? Non si erano azzardati a pensare che fosse andato tutto per il meglio, avevano troppa paura di restare delusi. Eppure tutto faceva presagire quello, e gli stemmi reali con i due volti di donna erano perfetti per le loro due amate principesse.

In silenzio, si recarono dal lato opposto della piazza e si sedettero su una panchina isolata.

"E se.." iniziò Idunn.

"Non dirlo, non possiamo esserne sicuri e prima di illuderci dobbiamo averne la conferma" la interruppe immediatamente Agdar.

"Lo so che sei spaventato, ma forse è arrivato il momento di dare un po' di fiducia alle nostre figlie. Ad Elsa..." a quel nome, Agdar chiuse gli occhi stringendoli forte.

"Ho avuto fiducia in Elsa per tredici anni, non ho mai smesso, ma dopo tutto quel tempo senza ottenere risultati non posso lasciarmi andare a false speranze" rispose secco.

L'ex regina lo guardò tristemente, gli eventi degli anni passati avevano segnato suo marito più di quanto lo desse a vedere.

"I paesani parlavano di una specie di esibizione da parte della regina stasera. Chiunque essa sia, credo dovremmo andare a vederla. E' l'unico modo per scoprire chi governa il nostro regno e provare ad avvicinarcisi" rispose infine la donna, una mano confortante che stringeva il braccio del marito.

"Sì, credo sia la cosa migliore" acconsentì Agdar.

 

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Elsa era ansiosa. Lo era sempre stata, ma in quel momento in particolare le sembrava di essere tornata a un mese prima, quando anche solo l'idea di uscire dalla sua stanza di giorno la atterriva.

Tutta la confidenza e la positività della notte precedente era scomparsa. E se avesse perso il controllo e ferito qualcuno? E se il suo popolo si spaventasse alla vista dei poteri e le si ritorcesse contro? E se Anna si fosse fatta male accidentalmente? C'erano troppe cose che potevano andare storte e lei non era pronta a correre il rischio.

Sentì una familiare energia pizzicarle il palmo delle mani, e cercò disperatamente di prendere dei profondi respiri per calmarsi ed evitare che il ghiaccio uscisse fuori.

L'amore.

Pensò ad Anna, la sua meravigliosa sorellina che ora poteva abbracciare senza problemi.

Pensò a due giorni prima, quando avevano costruito insieme un pupazzo di neve, rito quasi quotidiano da quando erano tornate a frequentarsi.

"Prendimi!"

"Piano Anna!"

"Whoooo"

"Anna!"

No. Non doveva pensare a questo. Era nel passato. Ora sapeva controllarsi, aveva imparato.

La scrivania alla quale era appoggiata iniziò a ghiacciarsi, piccoli fiocchi di neve cadevano dal soffitto.

Mentre la regina era in preda al panico, Anna attraversò il corridoio, diretta in camera sua. Quando passò davanti la porta dell'ufficio di Elsa sentì dei rumori soffocati e, incuriosita, si avvicinò. Poggiando l'orecchio contro la porta cercò di sentire cos'era a produrre quel suono.

"Elsa?" chiese incerta.

Sentì qualcuno trattenere bruscamente il respiro, seguito da un singhiozzo soffocato.

Più preoccupata che mai, Anna spalancò la porta. Non era chiusa, dopo Il Grande Disgelo* sua sorella si era ripromessa di non chiuderla mai più.

Elsa era in piedi di spalle alla porta, le mani strette con forza intorno alla grande scrivania al centro della stanza. Fiocchi di neve cadevano dal soffitto, una piccola brezza gelida stava iniziando a correre per la stanza e la scrivania era ricoperta da un sottile strato di ghiaccio. La schiena di sua sorella era scossa da singhiozzi silenziosi, e Anna si avvicinò a lei con passi veloci. Con delicatezza, poggiò una mano sulla spalla della sorella, che si scostò bruscamente.

"Non toccarmi!" urlò.

Gli occhi di Anna si riempirono di lacrime, non aveva mai visto sua sorella in quello stato. Sapeva che aveva ancora dei problemi col suo passato, spesso la sentiva piangere e agitarsi nel sonno durante la notte in preda agli incubi, ma mai l'aveva vista crollare così in pieno giorno.

"Cosa c'è che non va Elsa? Posso aiutarti. Parlami" le disse con tono confortante, avvicinandosi con cautela a lei.

Elsa non rispose, ma non la allontanò di nuovo.

"Se è per l'esibizione di stasera non devi preoccuparti, tutto il regno ne è entusiasta e basterà una cosa semplice per renderli felici".

Elsa alla nomina dell'esibizione strinse ancora più forte le mani intorno alla scrivania e chiuse gli occhi, l'immagine di Anna svenuta in terra nella grande sala da ballo del castello che non abbandonava la sua mente.

Anna notò l'aumento di tensione di Elsa e capì, chiudendo del tutto le distanze e stringendo delicatamente la mano intorno al braccio della maggiore.

"Oh Elsa, non devi preoccuparti per me o per gli altri. Andrà tutto bene, sei perfettamente in grado di controllare i tuoi poteri e tutti ti ameranno. Ho completa fiducia in te, li lascerai a bocca aperta"

"Tu credi?" pigolò Elsa, girando per la prima volta lo sguardo verso la sorella.

"Assolutamente. Non ho mai avuto paura di te Elsa, mai".

"Dovresti. Hai visto cosa ti ho fatto tredici anni fa e hai visto cosa è successo due mesi fa. Sei morta per colpa mia Anna". Una lacrima solitaria solcava il viso della maggiore, spezzando il cuore di Anna.

"Ma ora sono qui, insieme a te. Avrai pure commesso qualche errore Elsa, ma mai volontariamente e subito dopo hai sempre cercato con tutte le tue forze di aggiustare le cose. Hai dato via la tua felicità e la tua libertà per tenermi al sicuro, nessuno ha mai fatto una cosa simile per me".

Le labbra di Elsa si aprirono nel più piccolo dei sorrisi e Anna ne approfittò per prendere entrambe le mani della sorella fra le sue.

"Andrà tutto bene questa sera, starò tutto il tempo accanto a te a fare il tifo, e lo stesso faranno Olaf e Kristoff. Incanterai il regno e tutti ti accetteranno come la regina meravigliosa che sei. Ok?"

Elsa continuò a sorridere, il ghiaccio, la neve e il vento scomparsi dalla stanza così come erano venuti.

"Ok".

 

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Il grande orologio nel campanile segnava le 19:30, l'orario dello spettacolo si avvicinava sempre di più e Agdar e Idunn erano già pronti in un angolo lontano ma ben nascosto della piazza. Erano sì estremamente agitati dallo scoprire a chi era in mano il loro regno, ma allo stesso tempo una sincera curiosità li pervadeva.

Un piccolo palco rialzato era stato sistemato al centro della piazza e un numero sempre maggiore di persone vi ci stava raccogliendo intorno. Improvvisamente, una voce zittì il brusio dato da centinaia di voci che parlottavano fra loro.

"Signore e signori, un po' di attenzione per favore " disse con voce forte e chiara un uomo rotondetto sopra il piccolo palco. Agdar e Idunn lo riconobbero come Kai, il fedele servo di corte che conoscevano sin da quando erano una giovane coppia di fidanzati. Un senso di gioia li riempì, erano tre anni che non vedevano una faccia amica e conosciuta. Inoltre, il fatto che la corte fosse ancora la stessa gli dava speranza nel rivedere le loro figlie.

"Sua maestà la regina" annunciò Kai allungando il braccio dietro di sé per indicare qualcosa. La piazza si zittì immediatamente e occhi curiosi scrutavano dietro di lui, cercando di scorgere la regina. Dopo la bella giornata passata a pattinare nessuno l'aveva più vista pubblicamente, solo Anna spesso veniva vista per le vie della città insieme a Kristoff e alla sua fedele renna Sven.

Agdar e Idunn avevano il cuore che batteva all'impazzata mentre guardavano due figure scure che si avvicinavano al palco. Una delle due, la più bassa, rimase accanto al palco, nell'ombra. L'altra, più alta, finalmente salì sul palco. Quando le luci delle lanterne la illuminarono poterono vedere che era una giovane donna dalla corporatura snella e sinuosa, folti capelli biondo platino e un elegante ma provocante vestito azzurro. Da quella distanza non potevano vederla bene in faccia, ma notarono l'eleganza e la confidenza con cui si muoveva sul palco. Sembrava quasi emanare un'aura di regalità, non avevano mai visto niente di simile a corte. Era una vera regina e quasi li intimidiva.

Stavano per avvicinarsi di più al palco per vedere bene chi fosse quella sconosciuta che aveva preso in mano le redini del loro regno quando quest'ultima, dopo aver salutato con eleganza il pubblico, alzò una mano.

Un getto di ghiaccio eruppe da essa.

 

* "The Great Thaw" è il nome che il fandom inglese ha dato al momento in cui Elsa ha sciolto l'inverno perenne da Arendelle e ho deciso di tradurlo letteralmente e usarlo all'interno della mia storia per comodità. E' più facile di ripetere sempre "dopo l'opera di disgelo di Elsa" o cose simili lol

 

Angolo dell'autrice:

salve a tutti :) ecco qui il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto! Non lo considero ancora un vero e proprio capitolo ma più una continuazione del prologo, ho deciso di dar spazio ai sentimenti dei personaggi e mi rendo conto che la storia procede a rilento ma è importante ai fini della trama vedere come sono messi a livello psicologico i protagonisti. Ho dato particolare attenzione al fatto che Elsa ancora non ha superato i traumi del passato, sarà importante nei capitoli successivi questa cosa. E anche il fatto che Agdar sia così negativo nei confronti di Elsa avrà un ruolo importante...vedrete u.u i genitori non hanno ancora realizzato che quella è Elsa, che testoni >.< ma ammettiamolo, Elsa nel suo vestito di ghiaccio è ben diversa da quella che si vede all'inizio del film e per due che si aspettano il peggio ci può stare che la scambino per un'altra persona XD per l'incontro faccia a faccia con le figlie temo dovrete aspettare un altro po', ma dopo il prossimo capitolo dovremmo arrivarci finalmente :) infine, se non lo sapevate, Kai è il vero nome del servitore del castello. Per intenderci è quello che annuncia Elsa e Anna alla folla al ricevimento post-incoronazione :) nel prossimo capitolo finalmente vedrete l'esibizione e la reazione di Agdar e Idunn alla vista della figlia...Elsa incanterà anche loro?

Concludo ringraziando tutti voi che avete letto, aggiunto ai preferiti, ai seguiti e soprattutto recensito...non mi aspettavo di incuriosire così tanta gente e mi ha messo un po' di ansia questa cosa, spero di essere all'altezza delle vostre aspettative :D dovrei aggiornare ogni 5 giorni circa, salvo imprevisti o blocchi dello scrittore (cosa che sto provando al momento nello scrivere il quarto capitolo, ma conto di risolvere presto lol)...a presto :D

  
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