Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: Siham Sissy    22/06/2014    2 recensioni
questa storia parla di una ragazza di 16 anni,che dalla francia parte per vivere insieme alla zia in italia,ma cosa la veramente portata a questo?
perché non è rimasta in francia con i suoi genitori?infondo lei è una ragazza bella Speciale,gentile,altruista,che non perde mai la speranza,e che non ha mai pianto da quando aveva 7 anni.cosa la portata a questo?se volete saperlo leggete.
avrà una nuova vita,un nuovo liceo,nuovi amici,e magari per la sua prima volta si innamorerà.Perché lei non vuole innamorarsi,pensa che l'amore porti solo sofferenze,ma avrà ragione?
questo ed altro lo scoprirete solo leggendo :D
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, La zia/La fata, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                 Dichiarazioni



Quella mattina mi svegliai al'alba, non riuscivo a dormire, mi chiedevo di continuo chi fosse quel ragazzo che ieri notte era davanti a casa.
si, mi stavo chiedendo chi fosse quello sbruffone che ieri mi aveva mandata via così bruscamente. Non l'avevo visto bene, ma da quel che avevo capito era asiatico.
Lasciando perdere i miei pensieri andai a farmi una doccia calda.
Rimasi in bagno per tipo un'ora, e poi uscì per vestirmi. Misi dei pantaloni neri, ed una maglia a maniche corte decorata con delle stelle blu, ed infine le mie adorate converse blu e nere.
Era ormai ottobre e fuori c'era ancora un po di caldo, ma di sicuro tra pochi giorni inizierà a scendere quella copiosa pioggia, che certe volte permette alla gente di piangere senza essere notati.
Scesi di sotto per mangiare qualcosa, se no da lì a pochi minuti sarei morta di fame, mi preparai una tazza di Cappuccino e un panino alla nutella  ( la nutella fa il suo ritorno ndme ) (se non c'è nutella, non c'è padalla ndGreta  ) ( Padella? ndme ) ( io sono padella ndGreta ) ( Ah capisco. *questa è pazza* ndme ) ( La pazza sei tu che scrivi ndGreta ).
Mi misi al tavolo iniziando a sorseggiare il mio cappuccino, i miei pensieri tornavano sempre alla notte prima , chi diamine era quel ragazzo?
?? - Che stai facendo? - senti dire, e sobbalzai dal mio posto, chiunque fosse lo stavo maledicendo per i dieci anni di vita che avevo appena perso.
Io - Ma che diamine mi hai fatto prendere un colpo - dissi alzando lo sguardo, per capire che era mia zia.
Zia - Eri così pensierosa, mangia che se no farai tardi per scuola - mi disse andando a prepararsi una tazza di caffè.
Io - Ma che ore sono? - domandai sorpresa. 
Zia - Sono le 07:15, quindi mangia - disse venendosi a sedere vicino a me.
Io - Vuoi dire che sono rimasta qui a pensare per 30 minuti? Ma che cavolo! - dissi davvero sorpresa, era così importante per me sapere chi fosse quel ragazzo? Ad ogni caso chiederò a Cass.
Mangiai il panino in fretta e furia, e il cappuccino non lo finì perché ormai si era raffreddato, salì in camera, presi la mia borsa, e poi uscì di casa.
Quando uscì mi ritrovai davanti un ragazzo, era biondo, alto, un corpo atletico, e degli occhi grandi, profondi, e marroni. Era il ragazzo della notte prima, e non c'era dubbio che fosse coreano.
?? - Sei la ragazza di eri notte - disse fissandomi attentamente.
Io - Si, non so chi sei ma non c'è dubbio che sei coreano - dissi sorridendo.
?? - Si, sono coreano. Comunque per ieri notte ....- fece una pausa, poi facendo un inchino tipico dei coreani disse.
?? - Mian haeyo - aveva detto "mi dispiace in coreano".
Io - Tranquillo non c'è bisogno di scusarsi, avrai di sicuro avuto i tuoi motivi - dissi facendo uno dei miei calorosi sorrisi.
?? - Parli coreano?- domandò dopo un po, per non so quale motivo prima era rimasto lì a fissarmi impalato.
Io - No, lo vorrei tanto perché adoro la corea, ma so qualche parola. Comunque io sono Greta - dissi facendo un'inchino anche io.
?? - Io sono Kim Tan - dissi inchinandosi a sua volta.
Guardai l'orologio, ero in ritardo dovevo assolutamente andarmene.
Io - Kim Tan piacere di conoscerti, adesso però devo andare a scuola - Quando pronunciai quelle parole vidi Cass passarmi vicino.
Tan - Piacere mio, ci rivedremo presto - disse sorridendo.
Io - Non vedo l'ora - dissi per poi voltarmi.
Io - Ei! Cass aspettami - gridai, Cass si girò ma poi ricontinuò a camminare.
Io corsi verso di lui, per poi affiancarlo.
Io - Ei ti avevo chiesto di aspettarmi - dissi con voce offesa.
Cass - Perché dovrei? - domandò indifferente.
Io - Ma come perché? noi siamo amici, e complici. E poi ci tenevo a fare la strada con te - dissi sorridendo. 
Aspettateeeee! Che diamine avevo detto? Da quando eravamo amici? Quando mai ho voluto fare la strada con lui?
Mi pentì immediatamente di ciò che avevo detto.
Cass - Dalla notte passata insieme non riesci più a staccarti da me? - disse beffardo, mettendomi un braccio sulle spalle e tirandomi a se. Ma che cazzo aveva quella mattina?
Cercai di levarmi il braccio di dosso, ma non ci riuscì.
Io - Levami subito quella tua manaccia di dosso - gli urlai contro.
Continuavamo a camminare, ma lui mi aveva tirato a se, e adesso eravamo troppo  vicini.
Diamine smettila di abbattere cuore di merda!
Cass - E se non voglio? - domandò ridendo.
Io - Io ti ...- che cazzo gli avrei fatto?
Cass - Mi daresti un altro bacio? - domandò guardandomi malizioso.
A quella domanda arrossì di brutto, e il mio cuore iniziò battere ancora più forte di prima.
Non riuscivo più a muovermi, ero come paralizzata, e il mio cuore mi faceva male, e non riuscivo più a respirare. Che mi stava succedendo?
Io - Cass lasciami ...... andare - dissi a fatica, lui a sentire la mia voce così mi lasciò subito andare, e si girò verso di me appoggiando le sue mani sulle mie spalle e guardandomi.
Cass - Qualcosa che non va? - domandò preoccupato, almeno credo.
Mi ero calmata, ma il fatto che mi guardasse mi metteva a disagio quindi iniziai a guardare un punto impreciso.
Io - Sto bene, tranquillo adesso andiamo che se no facciamo tardi - dissi sorridendo.
Cass - Sicura di non avere la febbre? sei così rossa - disse scrutandomi per bene.
Arrossì ancora di più, mi levai le sue mani di dosso e iniziai a camminare.
Io - Sto benissimo! Senti ci vediamo a scuola - dissi per iniziare a correre, non riuscivo  a stargli vicino.
Arrivai a scuola in un baleno, ed andai direttamente in classe. Di sicuro quella Nutella era scaduta.
La classe era ancora vuota, più o meno perché c'era già Iris seduta al suo posto.
Andai di corsa da lei.
Io - Ciao Iris, allora glie lo hai detto? - domandai tornando alla normalità.
Iris - No, non ci sono riuscita. Ma grazie a te e a Cass ho passato una bellissima giornata con lui - disse sorridendo.
Io - Bene, allora ti aiuterò il più possibile per far realizzare il tuo sogno d'amore. - dissi sorridendo anche io.
Iris - E tu invece? -  domandò maliziosa.
Io - Io cosa? - domandai non capendo nulla.
Iris - Quando sei andata a vedere il film nella camera di Cass non sei più uscita per tutta la notte, e poi avete passato tutto il giorno insieme. Di alla tua mammina cos'è successo - disse con l'aria di quella che la sa lunga, io arrossì di botto.
In quel preciso momento entrò Cass che si andò a sedere al suo posto.
Iris - Allora? - domandò impaziente, guardai verso Cass, e lui in quel preciso momento si girò verso di me.
Distolsi immediatamente lo sguardo arrossendo sempre di più.
Iris- Lo vedi con un suo solo sguardo sei arrossita, secondo me ti stai innamorando - disse sorridendo.
sbattei le mani sul banco facendole prendere un colpo.
Io - Non è vero, io non lo farò mai! - dissi per poi andarmi a sedere al mio posto.




Pov Cass



Uscì di casa dopo essermi preparato per ritrovarmi Kim Tan davanti agli occhi che parlava con Greta.
Gli passai vicino e continuai la mia strada, quel giorno avevo deciso di andare a piedi un po d'aria fresca non mi avrebbe fatto male.
continuai a camminare quando sentì Greta dirmi di aspettarla, io mi girai a guardarla ma poi mi rigirai, e continuai per la mia strada.
Dopo poco me la ritrovai al mio fianco.
Greta - Ti avevo detto di aspettarmi - disse offesa.
Io - Perché dovrei? - domandai indifferente.
Greta - Ma come perché? noi siamo amici, e complici. E poi ci tenevo a fare la strada con te - disse sorridendo.
Ma che le era preso?
Io - Dalla notte passata insieme non riesci più a staccarti da me? -dissi beffardo. 
Io istintivamente le misi un braccio sulle spalle, e la tirai a me.
Lei cercò di liberarsi, ma senza riuscirci.
Greta - Levami subito quella tua manaccia di dosso - mi urlò contro.
Io - E se non voglio? - domandai ridendo.
Greta - Io ti ... - non finì le sue parole, di sicuro era indecisa di come ammazzarmi.
Io - Mi darai un altro bacio? - domandai malizioso, stringendola ancora di più.
La vidi arrossire di colpo, e mi sembrava che non riuscisse nemmeno a respirare.
dopo poco disse.
Greta - Cass lasciami .... andare - disse con una voce che udì a mala pena, sembrava quasi soffocare.
La lascia subito andare, mi girai verso di lei, e posai le mie mani sulle sue spalle per poi guardarla negli occhi, lei arrossì ancora di più distogliendo lo sguardo.
Io - Stai bene - domandai improvvisamente preoccupato.
Greta - Sto bene, tranquillo adesso andiamo che se no facciamo tardi  - 
Io - Sicura di non avere la febbre? Sei così rossa - dissi davvero preoccupato, e scrutandola per bene. Lei arrossì ancora di più.
Si tolse le mie mani di dosso, e iniziò a camminare.
Greta - Sto benissimo. Senti io vado ci vediamo a scuola - e senza farmi rispondere iniziò a correre verso la scuola.
Ma che diamine le era preso quella mattina?
Però c'era qualcosa di strano anche in me, quando l'avevo stretta a me il mio cuore era iniziato a battere forte. Che mi stia innamorando? No! Ma che sciocchezze dico?
Continuai la mia strada, e dopo un po di tempo mi ritrovai a scuola.
Andai in classe, e trovai Iris che parlava con Greta. Greta era rossa in viso, poi quando mi andai a sedere mi girai verso di lei, e la sorpresi che mi fissava, lei si girò arrossendo ancora di più.
Dopo qualcosa che le aveva detto Iris lei sbatté le mani sul banco di quest'ultima dicendo ad alta voce.
Greta - Non è vero, io non lo farò mai! - e dopo queste parole di qui non capì il senso venne a sedersi vicino  a me.
Io - Greta sicura di stare bene? - domandai ancora, ma lei non rispose.
Io - Sei così rossa e strana oggi, non è che sei in un certo periodo del mese? - domandai di nuovo, questa volta ottenni una risposta. Un bel calcio al piede.
Stavo per urlarle contro quando il Prof entrò in classe ( sempre tempismo perfetto è? ).
Mi sorpresi però della persona che lo seguiva, Che cazzo ci faceva lui lì?




Pov Tan



Quella ragazza era davvero interessante, quella mattina quando mi aveva sorriso ero rimasto lì impalato come uno scemo a fissarla, non c'era niente da dire sul suo aspetto era davvero perfetta, per non parlare dei suoi meravigliosi occhi, e sembrava davvero gentile e solare.
Forse una volta tanto Cass ne aveva scelto una giusta, ma quella mattina quando se ne era andata con lui ci sono rimasto male, ma ad ogni caso che guerra sia caro il mio Cass.
Dopo che Greta se ne andò m'incamminai anche io verso scuola, sarei stato un nuovo studente della classe di Cass.
Arrivai a scuola, finì di sistemare le cose per l'iscrizione, ed infine andai in classe seguendo un prof.
Quando entrai in classe vidi Cass rimanere sconvolto nel vedermi, e io gli sorrisi.
Prof - Ragazzi oggi avrete un nuovo compagno di classe - Tutti si girarono verso la cattedra, e vidi Greta sorridere.
Prof - Presentati pure - disse concedendomi la parola.
Io - Buongiorno a tutti, io sono Kim Tan, sono coreano, e spero di passare una vita scolastica tranquilla - dissi facendo un'inchino.
Prof - Qualcuno a qualche domanda? - domandò il prof.
Perché diamine dovevano fare delle domande? A me non piaceva rispondere a qualsiasi tipo di domanda.
?? - Perché ti sei trasferito solo ora, e non dal'inizio del'anno? - domandò un ragazzo, uff non avrei di sicuro risposte a certe domande inutili.
Io - Cose personali - dissi con un sorriso falso.
Chiesero altre domande, e mi toccò rispondere.
Prof - Siediti pure nel banco vicino alla signorina Greta - disse il prof indicandomi quest'ultima.
Andai a sedermi, e Greta mi accolse con un sorriso, mentre Cass non mi rivolse nemmeno uno sguardo.
Greta - Non sapevo saresti venuto in questa scuola - disse a sotto voce per non farci beccare dal Prof che intanto aveva iniziato a spiegare la lezione.
Io - Beh adesso lo sai - le dissi sorridendo.
Greta - Beh benvenuto tra noi, vero Cass? - disse  girandosi verso quest'ultimo che mi stava fulminando con lo sguardo.
Cass - Ma quale benvenuto e benvenuti? - disse sbuffando.
Greta - Perché dici così? Già ieri era davanti casa tua, per caso vi conoscete? - domandò lei.
Cass - Perché non lo chiedi al "benvenuto"? - le domandò lui con una punta di sarcasmo.
Greta - Gli darei fastidio, a lui non piace rispondere alle domande. - disse lei tranquillamente. Come cavolo faceva a saperlo?
Cass - E che ne sai tu? - domandò lui indifferente.
Greta - Cavolo ma lo vedevi come rispondeva alle domande? Manco fossi cieco. Su dai Cass rispondimi - disse facendo gli occhi da cucciola.
Io - Siamo Fratelli - dissi senza accorgermene.
Cass - Fratellastri - disse lui uccidendomi con lo sguardo.
Greta - Cass non mi avevi mai detto di avere un fratellastro - disse un po delusa.
Cass - Perché avrei dovuto farlo? Tu mi hai parlato del perché vivi con tua zia? - domandò lui acido.
Greta - Ma tu non me l'hai mai chiesto - disse lei con un tono freddo.
Cass - Se è per questo nemmeno tu me lo hai chiesto. Adesso torna a parlare con il tuo amato coreano - disse freddo come  il ghiaccio, che fosse geloso?
Greta - Va fanculo Cass - disse per poi iniziare ad ascoltare il Prof, c'era seriamente rimasta male? 
Quei due sembravano proprio una coppia di sposini che litigava, ma  sarebbe durato poco.
Dopo poco lei tornò a sorridere.
Io - Due secondi fà non eri incazzata con Cass? - 
Greta - Non ne vale la pena - disse incenerendolo con lo sguardo, per poi continuare a parlare     - E poi io le ho promesso di sorridere sempre - disse sorridendo felice. A chi cavolo aveva promesso di sorridere sempre?
Troppa curiosità invase il mio corpo.
Finirono le lezioni e ce ne tornammo tutti a casa, Io andai con Cass e Greta.
Arrivati davanti  a casa Greta disse.
Greta - Cass alle 16:00 si puntuale - disse lei.
Cass - Sta volta fatti trovare vestita - disse lui ghignando, lei per tutta risposta divenne rossa come un pomodoro, e entrò in casa di corsa.
Che cavolo era successo?
io - Fatti trovare vestita? - domandai freddo.
Cass - Niente che sia affar tuo - disse per poi entrare a casa.




Pov Cass



Quel pivello di merda, che cazzo ci faceva lì possibile che io fossi così sfortunato?
Quella mattina mi aveva fatto saltare i nervi che Greta gli parlasse.
Me la ero presa con lei, e anche se sembrava triste alla fine era tornata felice dicendo che lo aveva promesso a lei.
Ma chi è questa lei? ne parla sempre, ero davvero curioso di scoprirlo.
Comunque entrai in casa, e trovai il pranzo sopra il tavolo.
Avevo delle domestiche che comunque non vedevo mai, perché gli avevo detto di lavorare solo quando io non ero in casa. Mi dava fastidio vedermele gironzolare intorno.
Pranzai, e salì in camera a riposare, quando furono le quattro andai da Greta.
Bussai alla porta, e questa volta fu Greta ad accogliermi.
Greta - Sei arrivato? Allora benvenuto - disse facendomi entrare.
Salimmo in camera e iniziammo a studiare, e alle 19:00 finimmo.
Greta - Adesso che abbiamo finito verresti con me in un posto? - disse rimettendo a posto i libri.
Io - Dove? -
Greta - Al mare, è solo a 20 minuti in moto - disse sorridendo.
Io - Che c devi fare? - 
Greta - Ti prego - disse facendo gli occhi dolce.
Io - Va bene - dissi sbuffando.
Scendemmo di sotto, lei andò a parlare con sua zia nel frattempo io andai a prendere la moto.




Pov Greta



Io e Cass arrivammo in spiaggia, e io andai a guardare il mare. Cass mi seguì, e si mise vicino a me.
Cass - Allora perché siamo venuti qui? - domandò guardandomi.
Io - Cass stavo pensando a ciò che mi hai detto questa mattina, e visto che le ho promesso che un giorno quando avrei trovato qualcuno di qui fidarmi gli avrei parlato di me. Ho deciso di parlarti del perché vivo con mia zia. - gli dissi sorridendo, Cass rimase abbastanza stupito.
Cass - Perché ti fidi di me? - domandò sorpreso.
Io - Siamo amici, siamo vicini di casa, la mia stanza è difronte alla tua, andiamo alla stessa scuola, sei il mio vicino di banco, mi hai aiutato molto, anche se ne hai avuto l'opportunità non mi hai molestata, hai la voce più bella che io abbia mai sentito, e poi sei stato la prima persona oltre a lei a notare quella luce che risplende nel mio occhio rosso quando mi arrabbio.
Penso siano abbastanza motivi per fidarmi di te, e per raccontarti il tutto. - dissi sorridendoli dolcemente.
Cass - Se non te la senti non lo devi fare - disse con uno  sguardo strano.
Io - Ho scelto io di dirtelo - 
Cass - Va bene - disse per poi girarsi verso di me per ascoltare.
Io - Il mese prima del mio arrivo i miei genitori sono morti in un incidente, io ero rimasta da mia nonna quindi non mi è successo nulla. Sono rimasta un mese da mia nonna, ma poi ho ricevuto una lettera da mia in qui diceva che adesso era lei che si sarebbe presa cura di me, per questo sono qui in questo posto adesso.Non ho mai pianto per la loro morte, loro vogliono che io sia felice, e piangendo gli farei solo del male. - dissi sorridendo.
Cass - Quindi i tuoi genitori sono morti? - domandò sorpreso.
Io - Si, ma non essere triste per me io sto b... - non mi fece nemmeno finire le mie parole che mi strinse in un abbraccio.
Cass - Come fai a dire di stare bene? Loro non ci sono più, non puoi dirmi che stai bene - disse stringendomi forte.
Io - Tranquillo sto bene, e poi loro saranno sempre con me nel mio cuore. Non lo dico a nessuno perché se no si sarebbero preoccupati per me. Non farmi pentire del fatto che te lo detto - dissi dolcemente, ma lui senza ascoltarmi continuava a stringermi forte.
Cass - Lo so che non va tutto bene, e non dirmi il contrario. Ti sarai sentita sola certe volte - disse lui.
Io - Ma ci sono tante persone con me, e non mi sento sola. Poi se mi stringi così mi sento al sicuro non ci sarà nulla che potrà abbattermi. - gli dissi per poi distaccarmi.
Cass - Allora ci sarò sempre - disse sorridendo, era stupendo non lo avevo mai visto sorridere così dolcemente.
Io - Però adesso tocca a te dirmi qualcosa, tipo perché vivi da solo ? - domandai curiosa.
Cass - è una lunga storia, vivo da solo da quando  ho 13 anni ormai. - disse con un velo di tristezza.
Io - Perché? -




Pov Cass



Non avevo mai visto Greta in quello stato, l'avevo stretta forte per farla sentire al sicuro, non era di sicuro facile dire certe cose.
Alla fine fu il mi turno di parlare.
Io - è una lunga storia, vivo da solo da quando avevo 13 anni ormai - dissi con uno sguardo triste.
Greta - Perché? - chiese sorpresa.
Appunto perché? Ero felice fino a due secondi fa perché greta aveva detto di fidarsi di me, ma adesso ripensare a certe cose fa così male.
Io - Mia madre era una brava cantante, e suonava benissimo la chitarra mi è sempre piaciuto il suo modo di  cantare e suonare, lei mi ha insegnato tutto quello che so sulla musica.
Però un giorno stava su un aereo diretto al posto dove avrebbe tenuto uno dei suoi più grandi concerti, quel giorno però quel'aereo cadde in mare e da quel giorno non rividi più mia madre. - mi girai dal'altra parte perché qualche lacrima aveva iniziato a scendere.    - Mio padre non pianse nemmeno per ciò che era accaduto, e in un suo viaggio per la corea conobbe una donna che aveva un bambino della mia stessa età, quel bambino è Tan. Poi decise di sposarla, io non la volevo accettare quindi lui è andato a vivere con la sua nuovo moglie in corea lasciando me da solo in questa città. Sostiene i miei studi, mi da un posto dove vivere, ho le domestiche che si occupano di tutto, mi ha sempre dato tutto tranne la cosa più importante. Non mi a mai dato l'amore di un padre, e non ho potuto averne nemmeno  da mia madre. - disse tristemente, lasciando cadere qualche lacrima.
Greta - Girati e guardami negli occhi Cass - disse lei, ma io non l'ascoltai.
Allora lei mi fece girare contro voglia,per poi fissarmi negli occhi.
Greta - Te l'ho detto vero? Sei così solo perché hai sofferto, infondo sei dolce e debole senza la tua corazza non puoi fare nulla. -
Io - Anche se ho iniziato così adesso quella mia parte dolce non c'è più - dissi  triste.
Greta - Ascoltami sei come le rose blu che ho in terrazza, sei meraviglioso come quelle rose, appari forti, e quelle rose senza le loro spine sono così deboli, e se non c'è qualcuno che si prende cura di loro, e gli offre tutto l'amore di questo mondo loro non potranno sopravvivere. Tu sei come loro. - disse lei guardandomi negli occhi.
Io - Smettila di guardarmi negli occhi - dissi girando la tasta di lato per non guardarla.
Greta - Perché? - domandò lei.
Io - Annegheresti in una tempesta di lacrime - dissi fcendo cadere altre lacrime, non ero affatto forte, e non riuscivo a trattenere quelle insulse e frivole lacrime.
Lei mi prese il viso facendo girare nella sua direzione, per poi guardarmi bene negli occhi.
Greta - Tranquillo Cass - tolse le mani dal mio viso, per poi abbracciarmi forte,e sussurarmi al'orecchio.
Greta - Io so nuotare - disse dolcemente per poi staccarsi.
Ero rimasto colpito dalle sue parole, dire che sapeva nuotare? l'aveva detto così dolcemente che mi ero sentito protetto, e amato come quando era mia madre a parlarmi.
Io - Haahhaa lo so che sai nuotare scema - dissi ridendo.
Greta - Intendevo che non sarei mai potuta affogare guardando nei tuoi occhi, e poi come potrei farne a meno sono così splendidi. Cass sappi che ci sarò sempre per te. - disse sorridendomi.
Si avvicinò e mi tolse le lacrime dal viso.
Greta - Non piangere più, se mai vorrai farlo vieni da me non soffrire da solo. Le ho promesso di aiutare qualsiasi persona, e tu nei sei uno qualunque. - disse guardando il mare.
Io - Toglimi una curiosità, quando dici che le lo hai promesso parli di tua madre? - 
Greta - Si. Sai lei ha sempre avuto ragione, quasi haha - disse iniziando a ridere.
Io - Perché ridi così all'improvviso? - domandai sorpreso, ma che ci puoi fare? lei è  sempre la solita Greta stramba.
Greta - Sai una volta mi aveva detto che la persona che dopo di lei avrebbe notato quella luce che brilla nel mio occhio rosso quando sono arrabbiata, sarebbe stata la persona che mi avrebbe amata, e che io avrei amato, e che avremmo passato il resto della vita insieme.
Insomma Cass ti ci vedi ad avere una famiglia con me? hahah impossibile - si mise a ridere. Ma che cavolo aveva in mente sua madre quando aveva detto quelle cose?
( Insomma e se fosse stato un maniaco ad accorgersi di quella luce? ndCass ) ( Perché tu non lo sei? ndme ) ( Zitta scrittrice di minchia, e continua a scrivere ).
La presi per le spalle e la guardai negli occhi, avvicinando il mio viso al suo.
Io - E se adesso ti dicessi che io ti amo? - dissi dolcemente, lei spalancò gli occhi e divenne rossa come un pomodoro, intanto il mio cuore stava iniziando a fare di nuovo i capricci.
Non riuscivo più a sopportare il battito del mio cuore allora mi allontanai da lei. 
Io - Hhahhahahaha dovevi vedere la tua faccia hhahahahah - scoppiai a ridere.
Lei mi diede un calcio al piede.
Greta - Penso sempre di più che mia madre si sbagliava, brutto scemo. - 
Io - Comunque che hai intenzione di fare con Lys? Prima o poi lui si dichiarerà. - dissi fissandola.
Greta - Ho intenzione di rifiutarlo, ti spiego una cosa. Vedi io Adoro il sole ma amo con tutto il cuore il mare. - 
Io - E allora? - domandai non capendoci una virgola.
Greta - Se mi facessi finire - disse sbuffando.
Io - Ok, quanto sei problematica uff - dissi sbuffando a mia volta.
Greta - Lys per me è come il sole, mi riscalda il cuore io adoro davvero Lys. Ma come ho detto amo il mare, non so ancora chi sia il mio mare, ma di sicuro non è Lys - disse sorridendo.
Io - Come fai ad esserne sicura? - gli domandai curioso.
Greta mi indicò il mare, il sole era quasi scomparso del tutto.
Greta - Adesso  il sole sta sparendo dentro il mare, vero? Sembra che si stanno mescolando l'uno con l'altro ma questo non è per niente vero, il sole e il mare anche se sembrano così vicini non s'incontreranno mai, il sole non potrà mai diventare il mare, e il mare non potrà mai diventare il sole. Sono due cose lontanissime. è per questo che sono certa che non potrò mai innamorarmi di Lys. - disse per poi girarsi verso di me e sorridermi.
Io - Ragionamento strano ma plausibile. Infondo le cose speciali sono di tua abitudine. - 
Io - Credi che potrò mai diventare il tuo mare? - dissi senza accorgermene.
Greta - Waaa che cazzo dici? Non pensarci nemmeno. - disse allontanandosi da me di 5 metri.
Io - Guarda che scherzavo. - dissi senza speranze.
Greta - Cass mi dici cos'è amare qualcuno? - domandò tutto d'un tratto.
Io - Vuoi dirmi che non hai mai amato nessuno? - chiesi sorpreso, lei annuì.
Io - Allora amare qualcuno è ..... è qualcosa che non ti spiegherò io. Insomma chiedilo a tua zia, ad un'amica non a me - dissi per poi andare verso la moto.
Greta - Brutto imbecille, lo chiederò a qualcun'altro. Ei non mi hai detto perché odi Tan - 
Io - Lo odio perché lui mi odia, tu non lo conosci ancora bene. Quindi fammi solo un favore. -
Greta - Quale? - domandò lei salendo sulla moto.
Io - Fai in modo che lui non diventi mai il tuo mare -  dissi per poi sfrecciare a tutta velocità.




Pov Greta



Avevo passato davvero un pomeriggio strano, Cass che continuava a prendermi in giro.
Alla fine però disse quella frase con tanta serietà che non potei fare nulla oltre al'annuire.
che cosa intendeva con il dire che non avrei fatto diventare tan il mio mare? Perché dire quella cosa?
Ero venuta per chiarire certi segreti, e adesso avevo altre domande in mente. Perché cavolo continui a dominare sempre i miei pensieri Cass?
Brutto imbecille.
Tornammo a casa, e io salì in camera mia dopo aver cenato.



Passarono dei giorni ed era quasi la fine del mese, quindi si stava avvicinando halloween.
Quel mese avevo avuto modo di stare molto con Cass, e il mio cuore continuava sempre a battere forte quando lui mi stava vicino.
Avevo conosciuto meglio Tan, e guardandolo bene negli occhi avevo capito che era una persona buona.
La scuola aveva deciso di organizzare un ballo per l'evento di halloween, e come in tutte le normali scuole era un ballo a coppie, io dovevo ancora scegliere con chi andarci.
Quel giorno stavo nel cortile a parlare con Cass, quando Lys arrivò.
Io - Ciao Lys - dissi sorridendo.
Lys - Greta volevo chiederti se verresti al ballo con me, ti vorrei confidare anche una cosa quel giorno - disse con una punta d'imbarazzo nella voce.
Allora aveva  deciso di dichiararsi quella sera?
Che cavolo dovevo fare?
Cass - Mi spiace Lys ma lei a già accettato di andarci con me - disse tutto d'un tratto Cass, io avevo un'espressione sorpresa, mentre Lys sembrava.
Cass - Ma poi sempre dirle quella cosa adesso - disse Cass serio.
Lys - è qualcosa che vorrei dirle in privato - disse lui.
Io - Ok Lys è ora di chiarire, senti Lys io adoro il sole, ma amo il mare. Tu per me sei il mio sole ti adoro davvero, ma solo come amico. Il mio sole non potrà mai diventare il mio mare. - dissi triste.
Lys - Mi stai rifiutando ancora prima che io mi dichiari? - domandò lui.
Io - Lys ascoltami bene, io ti adoro davvero come amico, ma soltanto come amico. Non voglio che tu mi dica di amarmi mi farebbe solo del male. Lys non posso ricambiarti. - 
Lys - Ma io voglio dirtelo. Greta io...- non lo feci finire, gli tappai la bocca con la mano.
Io - CAZZO TI HO DETTO DI NON DIRLO, IO NON POSSO RICAMBIARTI QUINDI NON DIRLO. - dissi, poi fui improvvisamente tirata da Cass che mi strinse in un abbraccio.
Lys - Non sei quella Greta che conosco - disse Lys sorpreso.
Mi feci lasciare da Cass.
Io - Lys non dirlo, c'è già una persona che ti ama con tutto il cuore, e sono certa che un giorno la potrai ricambiare. Io non voglio sentire quelle parole da te, manderebbe in fumo la nostra amicizia, ti prego Lys io posso essere solo tua amica niente di più niente di meno. - mi abbracciò.
Lys - a starti così vicino mi sento così felice, il mio cuore batte così forte che ci posso fare? - mi domandò.
Io - Ma a starti vicino io provo solo felicità, il mio cuore rimane normale, non provo alcun imbarazzo. Lys non puoi diventare il mio mare mi dispiace. - gli dissi distaccandomi.
Lys - allora chi sarebbe il tuo mare? - domandò lui.
Io - Per adesso non è nessuno, ma non sei tu, e non potrai diventarlo. Lys ti prego non farmi allontanare da te, voglio esserti vicina solo come amica. Se ti guarderai bene intorno troverai una persona che ti ama davvero, e secondo me se rimani con lei per un pò di tempo vedrai che quei sentimenti per me non erano niente in confronto a quelli che proverai per lei. - 
Lys - Sei per caso una veggente? - domandò acido.
Io - CAVOLO DEVI SOLO CAPIRE QUELLO CHE TI HO APPENA DETTO, PENSACI BENE. HO SAREMO AMICI, O NON SAREMO NULLA. - dissi per poi andarmene correndo, doveva solo pensarci per accettare ciò che gli avevo detto. Era meglio per entrambi.




Pov Lys



Ero Appena stato rifiutato senza neanche riuscire a dichiararmi, ero patetico.
Cass - Lys dovresti accettare quello che ti ha detto, sai non è che tu conosca bene il suo lato cattivo. So come ti senti ma dovresti davvero fare ciò che ti ha detto. Lys si forte per questa volta, non puoi abbatterti per ciò che ti ha detto - mi disse Cass fissando il punto in qui era corsa via.
Mi sentivo male per ciò che mi aveva detto, ma dovevo accettarlo.
Io - Hai ragione, devo accettarlo anche se fa male. - Cass mi diede una pacca sulla schiena.
Cass - Fatti forza amico mio, troverai quella giusta un giorno o l'altro. -
Io - Tu l'hai già trovata, vero? -  dissi sorridendogli.
Cass - Che intendi dire? - domandò non capendo nulla.
Io - Sai prima quando l'hai abbracciata per calmarla è arrossita, e faceva un po fatica a parlare. Sei sulla strada giusta per farla perdutamente innamorare. - dissi sorridendoli.
Cass - Ti fumi qualcosa, fammi il piacere  è già un miracolo che siamo diventati amici- disse ridendo per poi andarsene, ecco ma prima o poi se ne accorgeranno.
Greta voleva solo che io mi innamorassi di Iris? beh come aveva detto avrei passato del tempo con lei per capire se mi sarei davvero potuto innamorare di lei.




Pov Cass



Mi era davvero dispiaciuto vedere Lys in quello stato, ma per non so quale motivo sapere che lo aveva rifiutato mi aveva solevvato.
Ma ciò che aveva detto alla fine era di sicuro qualcosa d'impossibile.
Andai in classe perché ormai mancava poco al suono della campanella, trovai Tan che parlava con Greta. Mi andai a sedere.
Tan - Allora Greta verresti al ballo con me? - domandò lui, lei non sapeva che rispondere.
Io - Mi spiace caro il mio Tan, lei ha già accettato di venire con me. - dissi io fulminandolo con lo sguardo..
Tan - è vero Greta? - domandò lui non credendo alle mie parole.
Greta - Certo, perché dubito per caso della parola del tuo fratellastro? - disse lei sorridendo.
Tan - Allora se le cose stanno così, vorresti uscire con me oggi? - domandò lui.
Greta - Perché no? Non c'è nessun problema. - disse lei sorridendo.
Aveva forse dimenticato ciò che le avevo detto? Brutta imbecille lui vuole solo usarti.
La prima notte che lui era venuto gli avevo chiaramente detto di stare alla larga da lei, e lui l'aveva di sicuro presa come una sfida.
Lui voleva sempre ottenere ciò che mi apparteneva, e adesso voleva farla innamorare di lui per far stare di merda me, lei per lui era solo un modo per farmi del male, e lei adesso ci stava solo cascando.




Pov Greta



Avevo accettato di uscire con Tan, allora quel pomeriggio mi misi dei pantaloni neri con una maglia a maniche lunghe rossa, con sopra una felpa rossa, e le converse rosse e nere.
scesi di sotto, e trovai mia zia che stava preparando la cena.
Io - Zia oggi esco con un ragazzo. -
Zia - Il figho che viene a casa? - domandò lei maliziosa.
Io - No! è il suo fratellastro, sai è coreano. - dissi intusiasta.
Zia - Tu e la tua fissa con la corea. Aspetta hai intenzione di uscire vestita in quel modo? - domandò lei venendo verso di me.
Io - Siamo solo uscendo non è niente di che, e poi io mi vedo già bella così quindi non mi metterò in ghingheri per uscire con lui - dissi menefreghista.
Zia - So che sei bellissima anche così, ma ma ...- 
Io - Non perdere tempo con me, non mi metterò nessun vestito o gonna quindi vai, e torna a mangiare. - dissi per poi andare fuori.
Quando uscì mi ritrovai davanti Tan.
Tan - Già pronta? - domandò lui.
Io - Certo. Allora dove andiamo? - domandai curiosa.
Tan - Beh di andare al cinema, per poi andare a mangiare della pizza. - disse sorridendomi.
Io - Allora andiamo - dissi  sorridendo anche io.
Andammo a vedere un film Horror, io risi per tutto il tempo era davvero divertente vedere le persone urlare spaventati per nulla. Le ragazze che erano venuti con i rispettivi ragazzi gli saltavano addosso dicendo di avere paura, ecco per le coppie un film Horror era il miglior modo per abbracciarsi.
Ma io ad ogni caso non avrei mai toccato Tan, aveva insistito tanto per vedere il film Horror e io ridevo e basta.
Tan - Greta quel braccialetto che hai al polso è davvero bello, da dove lo hai preso? - mi domandò lui. 




Pov Cass



Non ero per niente tranquillo nel sapere che Greta sarebbe uscita con quello stronzo, allora gli seguì.
Entrarono al cinema, e quel'idiota insistì nel vedere un film Horror.
Per me voleva solo che Greta avesse paura così si sarebbe agrappata a lui. Quanto diamine lo odio?
Loro si misero una fila davanti alla mia, io non guardavo il film fissavo solo loro due.
greta mi sorprese perché invece  di urlare di paura non faceva altro che ridere, fù la miglior cosa che aveva fatto in tutta la sua vita.
Tan - Quel braccialetto che hai al polso  è davvero fantastico, dove lo hai preso? - domandò d'un tratto quello stronzo.
Non sapeva più di che parlare?
Greta - Oh questo? Me l'ha dato Cass. Mi ha detto che per lui è davvero importante, sai ha detto che è di sua madre, e che se l'avrei rotto sarebbe stato davvero triste - disse lei sorridendo. Quando mai le lo avevo dato?
Tan - Posso vederlo? - domandò lui.
Era un braccialetto di perline dorate e argentate, tenuto da un filo d'oro.
Greta - Certo - disse lei levandoselo dal polso, e porgendolo a lui.
Quando lo prese fece un po di pressione  sul filo rompendolo.
Tan - Oddio si è rotto, Chissà come si sentirà Cass adesso. - Disse lui con facendo finta di essere preoccupato, lei lo fissò un attimo negli occhi.
Greta - Nessun problema, quando le lo dirò se ne farà una ragione quindi sta pure tranquillo. Adesso finiamo il film, e poi andiamo a mangiare che ho fame. - disse lei sorridendo e tornando a fissare il grande schermo.
Io non ci capivo più nulla, che diamine succedeva?
Finirono di guardare il film, e andarono in un ristorante a mangiare della pizza, non entrai perché se no si  sarebbero accorti della mia presenza.
Dopo aver mangiato uscirono di fuori.
Iniziarono a fare una passeggiata, e io gli seguivo piano da dietro senza farmi notare.
Greta - Allora come vanno i rapporti con Cass? - domandò lei continuando a camminare.
Tan - Sai lui mi odia perché crede che suo padre adesso ami solo me, la realtà è che adesso lui e mia madre pensano sempre a lui, e non fanno nemmeno più caso a me. Lui in realtà a tutto. - disse sorridendo amaramente.
Greta - Adesso tu vuoi per caso negarlo di ciò che ama per farlo stare male? - domandò lei.
Tan - No, perché dovrei? è pur sempre mio fratello, non gli voglio negare nulla. Anzi sono felice se lui è felice - disse lui sorridendo, lei lo fissò negli occhi e gli sorrise dolcemente.
Greta - Certo, tu sei troppo buono per fare qualcosa del genere. Hai tutta la mia ammirazione. - disse lei sorridendogli.
Tan - Greta il giorno della festa voglio dirti una cosa importante, dovrai solo ascoltarmi. - non vorrà mica fare la sua finta dichiarazione?
Greta - Aspetto con ansia di sapere di che si tratta, adesso torniamo a casa che devo ancora finire qualche compito. - disse lei sorridendo e così se ne tornarono a casa.
Tornai anche io, e trovai Tan che mi aspettava in cucina.
Tan - Allora ti è piaciuto così tanto seguirci? - domandò lui.
Io - Si vede che non mi sono nascosto bene. - dissi sbuffando.
Tan - L'hai visto anche tu cos'è successo al tuo amato braccialetto, vero? Ce l'ho in pugno, a lei non importa nulla di te, non ha fatto nemmeno una piega quando l'ho rotto. - disse lui ghignando.
Io - Sono appezzi per ciò che ho visto, lasciami stare. - dissi per poi salire in camera.
Che diamine succedeva?

Passarono dei giorni e la notte della festa era già arrivata, sarei dovuto passare a prendere Greta alle otto in punto.
Mi preparai ed andai a bussare alla porta di lei, volevo vedere come si era vestita per una festa del genere.
Bussai alla porta, e uscì la Zia di Greta.
Io - buona sera signora  - dissi sorridendole.
Zia - Stai davvero bene, ma sappi che la mia nipotina è davvero splendida - disse lei.
Io - Non ne dubito - dissi sorridendole.
Zia - Prenditi cura di lei, è La mia preziosa nipotina. Se le succede qualcosa non ostante tu sia davvero figho ti faccio fuori - disse con aria minacciosa. Era strana pure la zia non solo Greta.
Io - Me ne prenderò cura, stia pure tranquilla signora - dissi sorridendo. 
Dopo quelle parole Greta arrivò davanti alla porta, io rimasi stupito a guardarla era davvero WOW!
Aveva dei pantaloncini neri aderenti, un Top da diavoletta nero e rosso , degli stivali fino alle ginocchi di un nero lucente, Aveva dei capelli lunghi e rossi , due corna rosse, ed infine due ali da diavolo rosse.
Poi aveva gli occhi entrambi rossi, che aveva contornato con della matita nera, ed il mascara aveva reso le sue ciglia più lunghe e vulominose del solito, e aveva sulle labbra  un rossetto rosso, che le rendeva ancora più carnose del solito.
Ero pur sempre un ragazzo, e devo dire che mi sarei potuto eccitare solo nel guardarla.
Rimasi stupefatto a guardarla, e notai che anche lei mi guardava.




Pov Greta



Quando andai alla porta rimasi paralizzata, Cass era semplicemente Splendido con la "S" maiuscola.
aveva i pantaloni neri, con una camicia del medesimo colore, poi aveva delle ali d'angelo nere.
Aveva contornato gli occhi con della matita nera, e aveva disegnato una stella rossa intorno al suo occhio destro, Era un angelo nero a tutti gli effetti.
Era davvero meraviglioso, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, e anche lui mi guardava.
fù la zia a risvegliarci dal nostro stato di "trauma" attuale.
Zia - So che siete davvero stupendi entrambi, ma se continuate così farete tardi per la festa. - 
Io - Si ce ne andiamo subito - Dissi uscendo.
Quando arrivammo alla moto mia zia ci gridò.
Zia - RICORDATE DI USARE I PRESERVATIVI - disse per poi chiudere la porta.
Io - CHE CAZZO DICI ZIA? - ma lei ormai era già entrata e di sicuro non mi avrebbe sentito.
Arrossì di brutto per ciò che aveva detto.
Cass - Greta sta sera sei davvero Splendida - disse lui  fissandomi, non sembrava per niente turbato di ciò che mia zia aveva detto. ( Secondo me non vede l'ora di usarlo il preservativo ndme ) ( Smettila di dire cavolate, stupida che non sei altro ndGreta ) ( Uff, me ne vado ndme ).
Io - G-grazie, anche tu stai bene - dissi sorridendogli lievemente, ero di sicuro ancora più rossa dei miei capelli.
Cass - Ma i tuoi capelli? - domandò lui.
Io - Gli ho tinti con una tinta che si leverà quando gli laverò, e ho messo una lente a contatto per il mio occhio. - dissi sorridendo.
Cass - Ti donano - disse fissandomi ancora.
Io - Smettila di  fissarmi così, la cosa mi imbarazza, e poi il mio cuore inizia a battere troppo forte quindi smettila - Dissi mettendomi il casco.
Cass - Scusami - disse arrossendo un pò, per poi prendere il suo casco e salendo in moto.




Pov Cass



Dopo quella sua affermazione io arrossì un pò, allora decisi di mettermi il casco per non farglielo notare.
Sfrecciammo a tutta velocità, e lei si strinse forte a me il che mi fece battere il cuore a tutta velocità, non sapevo più che mi succedeva.
Arrivammo alla festa, e salutammo Iris e Lys che erano entrambi vestiti da vampiri.
Poi Greta decise che dovevamo andare a salutare Tan con Ambra?
Serio era venuto con Ambra? hahhaha mi faceva proprio ridere.
Tan era vestito da diavolo, mente Ambra era vestita da angelo.
Ambra stava bene, si lo so che comunque lei era una bella ragazza ma non mi piaceva per il suo carattere da oca di merda.
Tan - Greta stai davvero bene vestita così - disse lui sorridendole.
Greta - Grazie mille, anche tu stai bene. Ambra anche tu stai bene. - disse sorridendo a quest'ultima. Ma che cazzo si era fumata prima di venire?
Ambra - Grazie, beh neanche tu stai male. - disse altezzosa lei.
Greta - Grazie - perché quando era un'altra persona che stava bene non le faceva fare una piegha? solo con me s'imbarazzava?
Ambra - Invece tu stai davvero bene Cass - disse lei sbavandomi dietro, io non la degnai di uno sguardo, ma dopo poco ricevetti una gomitata da Greta che mi stava dicendo con lo sguardo di fare un complimento a quella gallina. 
Ripeto: che cazzo si è fumata prima di venire?
Io - Anche voi state bene, sopratutto quando siete insieme. - dissi facendo un finto sorriso.
Stavano bene insieme, la coppia dei due stronzi.
Tan - Parleremo dopo - disse lui, e poi se ne andò con Ambra.
Io - Ma sei matta? Perché cazzo mi hai fatto fare un complimento a quella gallina del cavolo? - domandai non capendoci una virgola.
Greta - Su stava seriamente bene, per questa sera dimentica quanto lei sia stronza. - disse lei ridendo.
Io - Uff, in certi momenti mi dia seriamente sui nervi. Andiamo a mangiare qualcosa? - domandai.
Greta - Va bene. - disse per poi dirigersi verso il bancone.
Passammo tipo un'ora a parlare, poi io la dovetti lasciare.
Io - Tornerò dopo - disse per poi andare da Lys. Era ora di iniziare il nostro concerto.
Andammo dietro le quinte.




Pov Greta



Dopo un'ora Cass disse che doveva andare, andò da Lys e poi sparirono dietro il palco entrambi.
Andai da Iris.
Iris - Cavoli a stargli vicino mi innamoro sempre di più. - disse lei sorridendo.
Io - Che novità, sei davvero cotta. Comunque sai dove stanno andando i ragazzi? - domandai curiosa.
Annunciatore - E adesso un gruppo che frequenta questa scuola "I devils " -  dopo quel'annuncio Si aprì la tenda, e vidi Cass e Lys sul palco.
Cass aveva in mano la sua chitarra, mentre Lys era al microfono. Rimasi del tutto allibita.
Iris - adesso lo sai - disse lei sorridendomi.
I ragazzi iniziarono a suonare, Cass era semplicemente bravissimo, e la voce di Lys era a dir poco stupenda. Non era come quella di Cass ma era davvero bellissima.
non riuscì a levare gli occhi da sopra di Cass, era splendido, e il modo in qui suonava era divino, sembra davvero un angelo nero. Penso che da quella notte gli angeli neri sarebbero stati sempre fantastici per me.
Dopo poco notai che mi stava fissando sorridendo, gli sorrisi e continuai a guardarlo con occhi adoranti.




Pov Cass



Greta continuava a fissarmi sorridendo, ed anche io la guardavo sorridendole.
Ero davvero felice quella sera.
Continuammo per un'altra ora, nella quale continuai a fissare Greta.
Quando finimmo facemmo un inchino, tutti applaudirono, e poi scendemmo dal palco.
Dopo esserci riposati un pò, tornammo dalle ragazze.
Greta + Iris - Ragazzi siete stati fantastici - dissero in coro le due intusiaste.
Greta - Ma non capisco perché non hai cantato anche tu Cass, infondo anche la tua voce è meravigliosa. Comunque ragazzi la vostra musica è davvero favolosa. - disse lei sorridendo.
Lys - Grazie - disse sorridendole, per poi andarsene con Iris.
Io - Usciamo di fuori? vorrei riposare un pò. - dissi dirigendomi verso il giardino.
Greta  - Certo. - disse seguendomi.
Andammo a sederci su una panchina.
Greta - Tua mamma doveva essere davvero una cantante Grandiosa, perché ti ha insegnato proprio bene. - disse felice, guardando le stelle.
Io - Lo era. - dissi per poi guardare le stelle anche io.
Restammo in silenzio, quando dopo minuti arrivò qualcuno.
Tan - Greta devo dirti quella cosa. - disse lui faccendola tornare dal suo attuale sogno, fissava assorta le stelle , ed era così felice prima che arrivasse quello stronzo.
Si alzò in piedi.
Greta - Certo parla pure. - disse lei sorridendoli.
Tan - E lui? - domandò.
Greta - Va bene lo stesso, di pure ciò che devi dire - disse lei sorridendo ancora.
Tan - Ecco volevo dirti che in questo tempo passato con te sono stato davvero felice - disse prendendole la mano sinistra, per poi baciarlela.
Tan - Mi sono innamorato di te - disse baciandole di nuovo la mano, lei spalancò gli occhi.
Greta - Tu mi ami? - domandò sorpresa.
Tan - Certo, adesso vorrei sapere. Greta tu mi ami? - domandò lui, in quel momento lo volevo davvero uccidere.
Greta - Se ti amo? Certo - disse sorridendogli. In quel momento volevo solo morire......




---- Angolo autrice ----



Ecco a voi questo nuovo lunghissimo capitolo ( di solito i miei capitoli non superano i 30 KB di dimensione, invece questo è di ben 46,2 KB. Davvero lungo devo dire. )
Spero non vi anoierete leggendolo.
Spero vi piaccia, e mi perdoniate per i miei madornali errori.
Allora adesso secondo vuoi che succederà? 
Adesso che Greta a affermato di amare Tan, che succederà?
Dovete aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo.
p.s Ciaohello aspetto di avere i miei soldi, visto che tu avevi scomesso che la persona davanti alla porta sarebbe stata Debrah. hahaha ho vinto io :D
  
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