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Autore: Maestroni_98    22/06/2014    1 recensioni
Brooklyn, due rgazze e nessun ricordo...
Qui inizia questa FF, tra pezzi di puzzle che si concidono e strade piene di insidie, le nostre protagoniste Lexi e Megan dal passato offuscate, si ritroveranno ad unire tutti i pezzi del puzzle.
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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KABUM!






 
POV MEGAN
Un’altra notte insonne.
Avevo ripensato alle cose che avevo detto a Toby. Davvero amavo ancora Matt? Io dovevo stargli lontana, come mi ero sempre ripetuta di fare all’inizio, ma in un modo o nell’altro lo incontravo. All’inizio lo trovavo attraente, come ogni sua alunna, ma dopo che tutti i ricordi di noi sono ritornati nella mia testa, le cose sono cambiate. Quando lo guardavo non pensavo più ad un corpo attraente, ma a delle labbra morbide, due occhi profondi, un sorriso che scioglie. Si, credo davvero di amare di nuovo Matt, ma lui.. lui ricambia?
Mi dispiaceva aver lasciato Toby, mi ero trovata benissimo con lui, ma almeno sono stata sincera, dicendogli che provavo dei sentimenti per un’altra persona e non gli ho mentito.
Ora, dovevo solo sapere cosa prova Matt, per questo mi trovo davanti alla porta della sua classe, all’ora di mensa.
Bussai leggermente ed entrai dentro, vedendolo seduto alla cattedra con una penna rossa in mano e la testa china su un tema.
Feci un respiro profondo, avevo paura. Per la prima volta, avevo paura di parlare con Matt. Oddio, cosa mi stava succedendo.
“Megan c’è qualcosa che non va nella correzione del tema?” chiese tranquillo. Era strano di come mi stava trattando, di come mi stesse trattando così freddamente, come se fosse un normalissimo professore.
“No.” Dissi piano abbassando il volto. Dai Megan, dov’è tutta quell’aggressività che hai avuto con Jace, con Duncan, con Lui all’inizio?
“Ah, allora volevi farmi alcune domande su un argomento che forse non hai capito?”.
“Non voglio parlare della scuola.” Dissi alzando il volto e avvicinandomi a lui.
“Forse qualcuno ti d’ha fastidio? Per questo è arrivato il nuovo psicologo”.
“No, non mi da fastidio nessuno.” Dissi guardandolo.
Fece un respiro profondo e frustrato:”Cosa vuoi Megan?”.
“Tu mi ami ancora?”. La bomba è stata sganciata e lanciata.
I suoi occhi si sgranarono dalla sorpresa, ma poi il suo sguardo mi fissò impassibile: “Tra poco inizia la lezione”.
“Rispondimi.” Dissi tranquilla.
“No.” disse con indifferenza, mentre i suoi occhi color ghiaccio mi scrutavano.
Boom. La bomba era scoppiata.
Abbassai lentamente il volto, trovando il pavimento un oggetto interessante. secco e deciso, come se stesse rifiutando la richiesta di spostare una verifica.
“Perché?” chiesi sempre con il viso basso.
“Semplice, perché non ti amo più” rispose tranquillo, voltandosi e iniziando a scrivere alcune date importanti, per la lezione che sarebbe venuta.
Altro era scoppiato questa volta.
Inutile dire che i miei occhi si stavano riempiendo nuovamente di lacrime, odio piangere.
“Per me è il contrario.” Dissi tenendo il volto basso, non facevo altro.
Il gesso fece un agghiacciante stridulo sulla lavagna alzai di poco il volto giusto per vedere cosa stesse facendo, si era avvinato alla porta e stava guardando dalla piccola finestrella, riabbassai nuovamente il capo. Mi era di fronte, potevo capirlo dalle sue scarpe che mi erano davanti. Con il pollice e l’indice mi prese il mento e mi fece alzare il capo, costringendomi a guardarlo, mi stava sorridendo.
“Oh, Megan” disse con dolcezza, facendomi passare il pollice sulla guancia, togliendomi una lacrima. Un istante dopo le sue labbra era incollate alle mie, mentre le sue mani mi tenevano a coppa il volto. In quel bacio c’era tutto, e quel bacio per me era come se stesse colmando tutti i buchi della mia memoria, quel bacio però dimostrava solo una cosa, amore. Purtroppo le nostre lingue intrecciate non durarono molto e lui si avvicinò al mio orecchio:”Sta sera alle nove al mio appartamento” sussurrò.
La campanella suonò.
Un piccolo sorriso comparve sul mio volto: “Ci sarò.” Dissi decisa alzandomi sulle punta per darli un veloce bacio a stampo.
Questo voleva dire che mi amava ancora, vero?
Se si, perché mi ha mentito quando gliel’ho chiesto?
Lui si allontanò rimettendosi a scrivere alla lavagna, mentre la porta della classe si aprì: “Grazie, Mr. Matt per avermi fatto chiarire il dubbio che avevo sui compiti.” Dissi sistemando la borsa sulla spalla.
Annuì facendomi cenno di un fugace sorriso.

POV LEXI
Mi svegliai avvolta dalle coperte, un bellissimo e profumato strato di lenzuola, ma la cosa che mi piaceva di più era quello che era sotto di me, Jace. Dopo la notte folle che avevamo passato, che di certo si poteva notare dai miei capelli, non avevamo minimamente pensato di inserire la sveglia sul cellulare e così potevo annunciare che avevamo già perso le prime due ore di lezione. Sorrisi al piacevole ricordo dell’altra sera, ovviamente non alla sclerata. Ero felice che lui mi avesse detto quella frase, non pretendevo che diventasse sdolcinato, anche perché non l’avrei sopportato, non sarebbe stato più lui, ma ora grazie a quello che mi aveva detto avevo le idee chiare. Non ero più a disagio, confusa e arrabbiata e non sentivo neanche più quella sensazione della mia dignità andata in pezzi, anzi ero felice di stare con Jace. Se devo essere sincera una parte di me era sicura che mi avrebbe lasciato andare via, una parte di me aveva il presentimento che mi avrebbe lasciato andare da Caleb, ma io...Oh andiamo, non crederete che sarei andata da Caleb?! Io non potevo di certo rompere l’amicizia che avevo con lui, non sarei mai potuta diventare una scopa amica! Massimo me ne sarei andata da un candidato più promettente, come Mr. Panchina. Avevo bisogno di capire qualcosa dei pensieri di Jace e dunque la mia Lexi interiore è esplosa, KABUM! Manco avessi un esplosione ormonale! Fanculo l’adolescenza e gli ormoni!
Mi feci scivolare sul suo corpo mentre dormiva e iniziai a lasciargli una scia di baci che partivano dall’ombelico fino ad arrivare alle sue labbra. Gli presi il labbro inferiore tra i denti e lo tirai leggermente per poi dargli un bacio a stampo, ma ovviamente come tutti voi sapete, la dolcezza non è proprio il nostro forte ed è per questo che nel mentre la mia mano stava stuzzicando la punta del suo membro. Vidi un leggero sorriso sul suo volto.
“Sono pronto a svegliarmi ogni mattina così.” Disse aprendo gli occhi, portando una mano sulla mia schiena nuda.
“Potresti anche abituarti, certo, se non fosse per la scuola” dissi sorridendo.
“Non è detto che mi puoi svegliare così solo quando non andiamo a scuola.” Disse, stirandosi, mettendosi sopra di me. La mia mano appoggiata al suo petto venne premuta più in profondità:”Credo che si può fare”.
Sorrise, avvicinandosi al mio volto, dandomi un dolce bacio.
Conoscevo bene quel bacio, era dolce, ma quel suo sorriso stampato sulle labbra poteva avere soltanto un altro significato.
E che un altro round abbia inizio!

POV MEGAN
La giornata era decisamente volata, così tanto da potermi ritrovare seduta in macchina a guardare attentamente il palazzo.
Matt non era stato veramente chiaro oggi e avevo paura che ritornare sull’argomento avrebbe rovinato le cose.
Slacciai la cintura, e mi avvicinai al cancello, dove suonai al citofono con il suo nome.
Questo venne aperto subito, e i miei piedi, da lì, si mossero da soli, facendomi salire quegli scalini, che avevo percorso per tantissimo tempo, facendomi arrivare a quella porta, di cui avevo dimenticato l’esistenza.
Feci un respiro profondo, e abbassai la maniglia entrando nel grande appartamento.
“Siediti” fu la prima cosa che mi disse.
Mi avvicinai al divano, sedendomi e voltando il capo verso la grande vetrata. Brooklyn di sera è magnifica.
Sentì Matt allontanarsi, per poi ritornare in salotto con un piattino pieno di peperoncini, che posò sul tavolo, per poi sedersi sulla poltrona in pelle nera che era di fronte a me:“So che sei confusa ed è per questo che ho trovato un modo divertente per non far diventare questa conversazione troppo seria, non mi sono mai piaciute le cose serie, le ho sempre trovate noiose, dunque avrai a disposizione tre domande e se la mia risposta non ti convince sarò costretto a mangiare questi peperoncini super piccanti” sembrava divertito dalla sua stessa idea.
Guardai il piatto, poi il mio sguardo passò al suo viso: “Niente peperoncini.” Dissi allontanandoli con la mano. “Ma accetto le tre domande, inizio: perché mi hai mentito oggi in classe?” i miei occhi erano fissi nei suoi.
Sembrava deluso per aver abolito la sua idea folle:”Perché non volevo mettermi in mezzo, stare con me era un casino e quando ti sei svegliata dal coma, potevi ricrearti una vita migliore, senza problemi, dunque senza me” era serio.
“Seconda domanda: Il bacio di oggi ha significato che ricambi, vero?” chiesi.
“Si” le sue rispose erano sempre secche e decise.
Quella sua decisione mi faceva venire i brividi alla schiena. Amo la sua dominanza.
“Ultima domanda: Non te ne andrai di nuovo, lasciandomi?” a questa domanda, la mia voce non era ferma, ma tremò leggermente sull’ultima parola.
“Dipende da quello che vuoi tu”.
“Io non voglio che succeda di nuovo. Ieri ho provato quello che avevo provato quel giorno, e sono sicura di non volerlo riprovare. Quindi, la tua risposta è un si, o un no?”
“Ti sei appena risposta, è un no, non me ne andrò” almeno quando doveva, era serio.
Un sorriso occupò il mio viso. Mi alzai dal divano, mettendomi seduta sulle sue gambe: “Risposta giusta.”  Dissi guardandolo.


ANGOLO AUTRICI
Buonasera.
Ecco un nuovo capitolo notturno.. Ok, no.
Allora, ricapitolando, Lexi e Jace si danno alla bella vita con sedute di sesso giornaliere (a tutte le ore, tutte le ore u.u ), mentre Megan e Matt chiariscono i loro sentimenti.
Vi piacciono il Jexi e il Metan?
Io amo Matt e Jace, quindi a me piacciono entrambe. :D
Buona settimane.
By ML
  
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