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Autore: Rejected    22/06/2014    3 recensioni
Quasi dimenticavo, tra poche ore avremmo dovuto lasciare casa, a San Diego: ci saremmo definitivmente trasferite a casa del nuovo fidanzato di mia madre, ad Huntington Beach.
Lei non era di qui, di San Diego. Era nata ad Huntington Beach, appunto, e si era trasferita una volta sposata con mio padre, per motivi di lavoro. [...] Lì aveva incontrato un suo vecchio compagno, con il quale andava molto d'accordo quando stava al liceo, e che aveva divorziato qualche anno prima. Ricominciarono a parlare e a frequentarsi, finché lui non si dichiarò, un anno fa, e chiese a mia madre di sposarlo. [...] Aveva anche un figlio della mia età, ma non sapevo nulla di più, mamma disse che sarebbe stata una sorpresa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo otto

Tornai nel locale e subito venni bloccata da Zacky.
"Dove sei stata? Ti aspettavamo per la torta"
"Ero...ero fuori" dissi, abbassando lo sguardo.
"Hai una faccia sconvolta, Phoebe. Che è successo?" chiese preoccupato.
Ripensai a quello che era successo poco prima e rimasi un attimo a pensare fissando il vuoto. Solo quando Zacky mi toccò la spalla, tornai in me. 
"No, è tutto okay. Stavo solamente pensando ad una cosa..." sorrisi, rassicurandolo.
"Meglio così. Ascolta noi ce ne stiamo andando, domani mattina abbiamo le prove in studio ed è meglio che andiamo a dormire, o sembreremo degli zombie!" ridacchiò, per poi salutarmi con un bacio sulla guancia.
"Ah, Zacky, aspetta! Hai per caso visto Dave?" chiesi.
"Se n'è andato qualche minuto fa, credevo ti avesse avvertito" ripose sorpreso.
"No, non l'ha fatto... Va beh, non importa! Ciao Vee!"
In quel momento mi raggiunse Effie, che era rimasta sola, poiché anche Brian era andato a casa.
Appena la vidi l'abbracciai e le raccontai quello che era successo.
"C'è un solo modo per sistemare la cosa" affermò lei.
"Non ho intenzione di scusarmi per quello che è successo ieri. Io e Jimmy non siamo niente e probabilmente mai lo saremo e non capisco perché si sia incazzato così tanto, visto che è stato il primo a trattarmi di merda" sputai acida, interrompendo la mia amica.
"Non intendevo quello, però dovresti parlarci e mettere in chiaro le cose una volta per tutte. Tu cosa provi per lui?" mi chiese.
"Io....non lo so..." abbassai lo sguardo.
"Come puoi non saperlo?" sgranò gli occhi.
"Non lo so, Effie, okay? L'attrazione c'è, questo non posso negarlo. Però non sono ancora convinta di provare qualcosa per lui" spiegai.
Parlammo ancora per qualche minuto, poi ci salutammo e ci dirigemmo anche noi a casa. 
Il mattino seguente mi svegliai più carica che mai: ero decisissima a parlare con Jimmy e mettere in chiaro le cose.
Mi feci quindi dire da Joe in quale studi i ragazzi erano soliti provare e mi diressi lì.
Una volta arrivata, entrai e una ragazza mi fece accomodare su una sedia, proprio affianco allo studio dei ragazzi. Aspettai circa una mezz'oretta, durante la quale riuscii a sentire alcuni pezzi delle canzoni che stavano provando. In particolare, mi rimase impressa in testa una strofa di una canzone.

"Stand tall, they'll break your heart. 
Stand tall, they'll smash your ego.
Stand tall, they'll tear you down.
Stand tall.
Scar your soul, break your thought, fuck your mind."


Iniziai a sentirmi in colpa, non pensavo che James provasse quelle cose per me. Come avrei anche solo potuto pensarlo? 
Finalmente, li vidi uscire dalla stanza: li salutai tutti, poi mi diressi verso Jim. Mi fissò per un momento, ma poi voltò subito la testa, facendo finta di non vedermi.
"Non fare finta di non vedermi Jim" affermai, prendendolo per un braccio.
Lo sentii sbuffare e lo vidi alzare la testa. Sentii inoltre Syn incitare i ragazzi ad uscire, in modo da lasciarci soli.
"Cosa sei venuta a fare?" chiese, senza però voltarsi verso di me.
"Dobbiamo parlare di ieri sera" dissi, con voce ferma.
"Non credo di avere nulla da aggiungere" sputò acido.
"Beh, io sì. Ti spiace se andiamo fuori?"
Ci spostammo quindi fuori dall'edificio, trovammo una panchina abbastanza isolata e decidemmo di sederci lì.
"Senti, Phoebe, non voglio parlare di-"
"Allora ascoltami e basta" lo interruppi.
Non lo vidi molto convinto, però rimase comunque ad ascoltarmi, con lo sguardo basso e le braccia incrociate.
"Senti, so che siamo partiti col piede sbagliato, ma ormai sono mesi che ci conosciamo e in tutto questo tempo non abbiamo fatto altro che dividerci tra l'insultarci e il dimostrare che teniamo l'uno all'altra. Non posso negare di esserci rimasta male più di una volta, ma allo stesso tempo mi sono sentita bene con te, nonostante tutto quello che mi hai fatto passare. Quando poi ieri mi hai confessato ciò che provi per me, mi hai incasinato di brutto. però-" 
"Phoebe, io-"
"Lasciami finire, Jimmy, ti scongiuro. Quello che sto cercando di dirti è che anche io sono attratta da te, ma non riesco ancora a capire cosa provo realmente."
"Dici sul serio?" lo vidi strabuzzare gli occhi.
"Ieri ero con David solo perché ero ubriaca e stavo cercando te..." spiegai.
Senza dire nulla, James si avvicinò a me e mi abbracciò. Sentii il mio cuore mancare un battito, ero contenta di essere lì, tra le sue braccia - da sobria, soprattutto -.
Senza pensarci, mi avvicinai al suo viso e lo baciai. Provai una sensazione stranissima, ma mi piaceva. Mi piaceva tutto di lui, in realtà: mi piacevano i suoi capelli sempre spettinati, mi piaceva il fatto che fosse molto più alto di me, mi piaceva il suo sorriso, la sua risata, ma più di tutto mi piaceva perdermi in quei suoi bellissimi occhi blu.
"Con Leana, che pensi di fare?" chiesi.
"Non lo so, ma per ora è meglio non dare nell'occhio. Ormai noi ci siamo chiariti, ma capisci che non possiamo presentarci agli altri come una coppia, sarebbe...."
"Strano..."
"Ecco. Poi è ancora presto, alla fine tu hai detto che non sai ancora bene cosa provi e io non voglio metterti fretta." sospirò.
"Quindi?"
"Conosciamoci meglio, divertiamoci e lasciamo le cose come stanno, almeno per ora. Continuerò a stare con Leana, per coprire la storia con te"
"Non pensi che si arrabbierà? Voglio dire, già non le sto molto simpatica, se poi scoprisse che la tradisci con me..."
"Non ti devi preoccupare, so gestirla ormai" mi rassicurò lui, prendendomi ancora tra le sue braccia.
Restammo abbracciati qualche minuto, poi sentimmo il cellulare di Jim squillare.
Si allontanò, evidentemente non voleva farmi sentire con chi stesse parlando e, velocemente, capii perché.
"Scusami, devo...devo andare..." balbettò.
"Tranquillo, non mi devi spiegazioni" lo rassicurai.
Così mi diede un leggero bacio sulla guancia, poi si allontanò.
Rimasi ancora qualche secondo in quella posizione, un po' infastidita dal fatto che mi avesse lasciata lì per correre da Leana, ma era una cosa con cui dovevo iniziare a convivere.
Decisi così di chiamare Effie, per passare il resto del pomeriggio in sua compagnia.



Jimmy's POV.

'Vieni a farmi compagnia? Sono a casa da sola e c'è una sorpresina per te'

Ero in questa situazione da nemmeno venti minuti e già la odiavo: Phoebe aveva finalmente ammesso di provare qualcosa per me, ma per ovvie ragioni non potevamo stare insieme alla luce del sole, in più continuavo ad essere bloccato in questa pseudo-relazione con Leana.
Come se non bastasse tutto ciò, quella vipera continuava a darmi ordini come se fossi il suo schiavetto. Fino ad ora mi era sempre andata bene, almeno avevo la scopata assicurata, ma era ora di finirla. Non potevo chiudere con lei, ma avrei sicuramente smesso di farmi trattare così.
Dopo una decina di minuti di camminata, arrivai a casa della mia "ragazza".
Non feci in tempo a suonare il campanello, che mi aprì la porta e si buttò sulle mia labbra, infilandomi un metro e mezzo di lingua in bocca.
L'assecondai, entrammo in casa e mi sfilò la maglia. Io, per mia risposta, feci lo stesso con la sua, si staccò velocemente e, dopo essersi allontanata di qualche passo, si slacciò i jeans e li lasciò cadere a terra.
"Allora, che te ne pare di questo completino?" mi chiese, ammiccando con lo sguardo.
"Mh, niente male davvero!" la fissai e, per qualche secondo, immaginai un'altra persona con addosso quell'intimo mozzafiato.
"L'ho preso stamattina solo per te, amore mio"
Non feci in tempo a realizzare cosa avesse detto che mi si era già ributtata addosso. In men che non si dica ci trovammo in camera sua, sdraiati sul letto. Facemmo tutto quello che c'era da fare, poi mi rivestii e cercai di scappare dalle grinfie di quella vipera.
"Già te ne vai?" chiese con tono scocciato.
"Ho da studiare" risposi secco.
"Da quando ti interessa della scuola?"
"Da quando rischio di perdere l'anno"
"Capirai che perdita" sentenziò.
"La sorpresa l'ho vista, scopato abbiamo scopato, che altro vuoi?" sputai acido, rimettendomi la maglia.
"Vaffanculo Jimmy" 
Sbuffai e me ne andai sbattendo la porta.
Tornai a casa e me ne andai in camera mia. Passai davanti alla stanza di Phoebe e la vidi alla scrivania, evidentemente stava studiando per il compito di domani.
La salutai e lei ricambiò; ci guardammo negli occhi per qualche secondo, poi il suo sguardo diventò cupo, come se avesse capito quello che era successo. Non dissi nulla, mi limitai ad distogliere i miei occhi dai suoi ed entrare nella mia camera.


Phoebe's POV.
Mi si strinse il cuore quando vidi Jimmy tornare. Sapevo che era andato da Leana e sapevo benissimo cosa avessero fatto, ma più cercavo di non pensarci, più ci pensavo e più ci stavo male. 
Forse non ci voleva stare davvero con me, forse sono solo una cotta passeggera. Tra qualche giorno si stancherà e mi lascerà per Leana. Andrà sicuramente così.
Rimisi la testa sui libri, sapevo bene che se non avessi studiato per il compito sarebbe andato male, ma non riuscivo più a concentrarmi.
Senza un apparente motivo, scoppiai a piangere. Chiusi i libri, mi buttai sul letto e dopo pochi minuti mi addormentai.
Dormii fino al mattino dopo, poi mi preparai e uscii di casa, diretta verso la scuola.
Quando il professore ci consegnò il compito, quasi lo consegnai in bianco dalla poca voglia che avevo di concentrarmi, ma mi feci forza e lo finii.
Passai la ricreazione per i fatti miei, seduta su un muretto nel parco della scuola.
Mentre ero immersa nei miei pensieri, vidi un gruppetto di ragazzi fissarmi da lontano e, senza tanta sorpresa, notai che erano Leana e i suoi amici.
Subito mi raggiunsero e si sedettero vicino a me.
"Come mai qui sola soletta?" chiese un ragazzo alto, con i capelli biondi.
"Mi stavo solamente rilassando" risposi acidamente, prendendo le mie cose e alzandomi di scatto.
"Non hai uno straccio di amico qui, è inutile che fai la sostenuta. Lo sappiamo tutti" affermò Leana.
Subito i suoi amichetti iniziarono a ridere, così me ne andai.
Sentii una lacrima bagnarmi il viso, ma velocemente me l'asciugai. Non pensavo che qualcuno mi avesse vista, invece mi sbagliai. Venni bloccata da James che, da lontano, aveva visto tutta la scena.
"Che ti hanno detto?" chiese con voce quasi incazzata.
"Nulla di particolare" cercai di avitare il discorso, ma con scarsi risultati.
"Dimmi che ti hanno fatto"
"Niente Jim, non è successo nulla. Ora andiamo in classe" lo presi per un braccio e ci incamminammo verso la classe.

"Bene ragazzi, ho un progetto per voi: dovrete dividervi in coppie e fare una ricerca su uno stato estero a vostro piacimento" affermò la professoressa di geografia.
Mi guardai intorno, per vedere con chi avrei potuto fare il progetto, ma con scarsi risultati. 
Da quando arrivai in quella scuola, le uniche persone con cui feci amicizia in classe furono Zacky e Jimmy, che sicuramente avrebbero fatto il progetto insieme. 
"Sto io con te" vidi James sedersi vicino a me.
"Pensavo l'avresti fatto con Vee" affermai.
"Beh, pensavo che in questo modo avremmo potuto stare insieme per un po'. Da soli. Ma se non ti va..."
"No, certo che mi va!" 
Mi sorrise, in quel momento sentii il mio cuore scoppiare di gioia. Forse avevo sbagliato a pensare che non volesse stare con me. Gli sorrisi anche io, non mi ero mai sentita così. Ero felice.

  
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