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Autore: Dalinda    23/06/2014    2 recensioni
Una ragazza. Un incubo. Una famiglia distrutta. Un ragazzo le stravolgerà la vita. Un'inconveniente li separerà. Un viaggio per affrontare il suo incubo.
Come finirà?
Seguite la storia e lo scoprirete! Fatemi sapere se vi piace! :3 :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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-Unexpeted News-
 


(Emily’s pov)


 
Il bianco del soffitto iniziò a infastidirmi dopo ore che lo fissavo inutilmente. Ero sdraiata nel letto a baldacchino di camera mia, ma senza risultati. Ero annoiata a morte e non avevo idea di come passare altro tempo chiusa lì dentro. Provai a chiudere gli occhi e dormire per quel che potevo, ma niente. Con ancora gli occhi chiusi sentii la porta aprirsi e la presenza di una nuova persona entrare e chiudersi la porta alle spalle.
Sentii dei passi avanzare verso di me e poco dopo il letto molleggiare. Qualcuno si era seduto e sapevo già chi fosse quel qualcuno: Jake.
Mi accarezzò la guancia con un gesto che sembrava totalmente dolce, e sentivo il suo respiro troppo vicino al mio viso. Sentii poco dopo il suo pollice accarezzarmi il labbro inferiore e un caldo sospiro soffiò sulle mie labbra.
“Emily, svegliati!” sussurrò dolcemente fin troppo vicino. Mmm… chissà che avrà in mente! Per volermi sveglia?!
Iniziai a muovere le mani e le portai agli occhi iniziando a stropicciarli. Li aprii lentamente e rimasi incantata dalla vista di un ragazzo seduto al mio fianco, con gli occhi completamente su di me, impegnati ad osservarmi. Lui aveva una maglietta bianca con scollo a v che gli fasciava il busto alla perfezione, facendo intravedere i suoi muscoli tonici e duri, e dei jeans blu scuri non troppo stretti. Era perfetto nella sua semplicità e lo divenne ancora di più, se sempre fosse possibile, quando il suo viso si adornò di un bellissimo sorriso che spuntò, quando i miei occhi incontrarono i suoi. Mi sollevai e feci aderire la mia schiena alla spalliera del letto, mentre lui intanto non staccava gli occhi da me.
“Sistemati!” mi ordinò, ma non sembrava poi così tanto un ordine, dal modo in cui lo disse.
“Perché?” chiesi confusa, totalmente inconsapevole di ciò che stesse accadendo.
“Dobbiamo andare ad una festa!” chiarì Jake vedendo la confusione assunta dal mio volto.
“Oh” riuscì a dire solamente. Mi tolsi le coperte e feci per alzarmi, ma Jake mise le mani sulle mie spalle e mi spinse nuovamente sul letto. Ero ancora intimorita da lui per come si era comportato poche ore prima e per ciò che era riuscito a causarmi. Si sporse verso di me e mi osservò intensamente negli occhi, si morse il labbro, osservo il mio e quando già sentivo il suo respiro sul viso, si fiondò sulle mie labbra con decisione e passione. Mi colse totalmente di sorpresa, perciò non ricambiai, all’inizio, ma quando poi sentii la sua lingua leccarmi le labbra, presa dal piacere, le socchiusi e lui non esitò un attimo a fiondarcisi. La sua bocca sapeva di un misto fra menta e vodka, un sapore forte che m’inondò totalmente e a cui non seppi oppormi. Le nostre lingue si scontrarono più e più volte ed io lasciai che il piacere, che mi procurava, mi trasportasse. Dopo un po’ si staccò poggiando la fronte sulla mia e lasciando che le nostre bocche rimanessero vicine.
“Non metterci troppo!” sussurrò sulle mie labbra con il respiro affannato e la voce roca e calda. Annuii e lui si alzò velocemente e mi lasciò lì senza aggiungere altre parole. Con riluttanza mi alzai e presi dall’armadio delle mutandine e un reggiseno puliti, andai in bagno e dopo essermi chiusa dentro a chiave, mi privai di tutti i vestiti e entrai nella doccia. Velocemente mi feci lo shampoo e m’insaponai, mi sciacquai e mi avvolsi in una grande asciugamano bianca. Dopo aver eliminato il vapore dallo specchio, mi lavai i denti osservandomi attentamente, spalancai gli occhi e quasi svenivo, quando notai un segno violaceo sul collo. Avrei tanto voluto urlargli contro ma ne rimasi come paralizzata. Poggiai la mano libera sul segno e lo toccai dolcemente e cautamente. Mio caro Jake, prima o poi me la pagherai! Promisi a me stessa che l’avessi fatto e senza alcuna esitazione. Dopo poco riuscii a riprendermi e finii di lavarmi i denti, mi asciugai la bocca e indossai l’intimo per poi rimettere l’asciugamano, e con esso addosso, uscii la testa fuori la porta e controllai se ci fosse qualcuno, niente, perciò uscii e velocemente mi diressi in camera mia. Sentii una fragorosa risata alle mie spalle e mi voltai.
“Perché ridi?” chiesi inarcando un sopracciglio con fare indifferente, ma in fondo non lo ero… anzi m’interessava venire a conoscenza di quella risposta.
“Niente, lascia perdere!” disse spostando lo sguardo dal mio corpo alla porta dietro di me.
“No, dai voglio saperlo!” affermai decisa avvicinandomi a lui pericolosamente.
“Mmmh… vuoi davvero saperlo?” chiese avvicinandosi a sua volta senza paura.
 “Sì!” dissi con decisione e sicura di me.
“Per una cosa a cui pensavo!” pronunciò allungando il discorso.
“Cioè?” chiesi nuovamente. Stava allungando il brodo? Va bene, io non mi tirerò di certo indietro!
“Sicura di volerlo sapere?” chiese accertandosene di nuovo ed io in risposta annuii spazientita.
Mi sfiorò con un dito il braccio, lasciandomi dei brividi lungo ogni punto, dopo di che passò all’asciugamano che era tenuta ferma da un nodo, il quale venne sciolto con una mossa veloce, facendo cadere per terra ciò che mi copriva, lasciandomi, quindi, in intimo davanti a lui. Iniziai ad accaldarmi, mentre il suo sguardo viaggiava malizioso e lussurioso sul mio corpo. Mi morsi il labbro e lui con una mossa decisa, mi circondò un fianco e mi avvicinò a sé completamente. Osservai il suo enorme bicipite ingrossarsi affianco al mio piccolo braccio, dopo di che passai al suo collo. E se mi fossi vendicata? Sarebbe stata l’occasione giusta! Ma poi ricordai di star indossando solo degli slip e un reggiseno e di essere spiaccicata ai muscoli del mio bodyguard, perciò decisi di lasciare perdere. Posai lo sguardo sui suoi occhi e urlavano “sesso”, così come il suo amichetto di sotto. Anche se Jake mi accaldava, avevo ancora la mente lucida e la mia mente mi diceva di resistere a tutto. Poggiai le mani sul suo petto tentando di allontanarmi, ma lui mi ignorò e fece aderire le sue labbra col mio collo. Iniziò a baciarlo nuovamente, ma subito dopo gli squillò il cellulare ed io ringraziai mentalmente chiunque lo stesse chiamando. Si staccò, riluttante, da me e rispose.
“Sì, vengo, vengo!” disse spazientito all’interlocutore telefonico, ed entrai velocemente in camera mia, dato che era distratto.
Aprii l’armadio pensando a cosa potessi mettere e in fondo, quasi come se fosse nascosto, notai un vestitino a bambolina beige, lo presi dalla gruccia e lo indossai, mi stava bene, sembrava fosse stato fatto per me! Era davvero molto semplice, perciò mi piaceva. Aveva dei bottoni che davano sul grigio in due righe parallele, che partivano dallo scollo a decolleté e finivano sul punto vita. Mi arrivava sopra il ginocchio, altra cosa a favore che mi incitò a metterlo. Mi avvicinai al baule dove vi avevo trovato le scarpe precedentemente e lo aprii alla ricerca di un paio che si abbinassero. Vidi un paio di scarpe da tennis dello stesso beige, che rendevano il look più sportivo e sbarazzino. Misi un po’ di mascara e correttore, uniformando poi il tutto con un tocco di gloss e di blush. Sorrisi guardandomi allo specchio e nascosi il succhiotto con i capelli, che intanto si erano quasi asciugati. Creavano delle morbide onde, che si armonizzavano bene con tutto il look. Uscii dalla camera silenziosamente e richiamai Jake che stava giocando ad un videogioco. Lui si voltò e mi sorrise non appena mi vide, si alzò e si avvicinò alla mia figura.
“Finalmente!” ironizzò. “Possiamo andare?” chiese poco dopo porgendomi la mano, con un sorriso convincente sul volto.
Ne abbozzai uno anch’io e gli afferrai la mano. Non avevo idea di ciò che stavo facendo o dove stessi andando, ma tutto mi piaceva e mi risultava interessante!  Guardai l’orologio sopra la porta.
“Alle due di notte? E dove vorresti andare?” ironizzai a mia volta, lui rise e mi accompagnò fino all’auto.
 
 


 
Ciao bellissime!!!
Come vi va? Ho appena finito di scriverlo! Decisamente lo volevo più lungo e decisamente senza errori, ma spero di avervi soddisfatto, almeno un po’, volevo sapere che ne pensiate! Assolutamente! Ho voluto metterlo lo stesso per non lasciarvi ancora senza capitolo, perciò… Amatemi!!! Continuerò presto! Anche perché ho idea di ciò che deve succedere, per filo e per segno! Baci!! <3 :*

 
  
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