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Autore: chialovegood    23/06/2014    2 recensioni
Sono passati alcuni mesi dalla guerra magica. Hogwarts è stata ricostruita e i tre protagonisti sono tornati a scuola. Le lezioni riprendono, ma si verranno a scoprire nuovi particolari su una delle studentesse della scuola. Fred non è morto. I serpeverde non sono cambiati di una virgola,sopratutto una ragazza...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Movieverse | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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_FRED_
--Dannatissimo George dove diavolo hai nascosto le caramelle???—
Diavolo ancora una volta mi ritrovavo senza giustificazione per aver saltato l’ora della Cooper.
--Giuro che ammazzo George quando…--
SBAM!
Mi ritrovai con il sedere per terra e una ragazza che urlava qualche sorta di incantesimo per recuperare i suoi libri. Non la vidi proprio bene in faccia, ma riconobbi quell’odore che tanto mi piaceva.
Notai un foglio per terra. Una pagina di diario. Lo raccolsi. Su un angolo c’erano incise due iniziali: HG.
Sapevo perfettamente a chi apparteneva quel foglio. Hermione Granger.
Lessi:
“Forse la vita vuole mettere alla prova questa povera Grifondoro.
Giorno  394: scuola iniziata. Troppo tempo passato a studiare. Forse ha ragione Clarabella: non ci sarà mai speranza per una come me.. Mi domando come Ron abbia scelto una come me. Non ho nulla di speciale in fondo. Forse per pietà. No, Ron è troppo docile per fare una cosa del genere. So che non dovrei dirlo ma... Ho paura che scopra il mio segreto. Paura che possa vedere cosa ho fatto. E lasciarmi sola. Ho paura che Ginny mi lasci sola. Le ho anche vietato di entrare in bagno quando mi faccio la doccia. Non vorrei vedesse questi “incidenti di percorso” sui polsi. E le gambe. E la pancia. Vorrei essere migliore di ciò che sono. Forse non sono l’amica che si merita. Merita sicuramente di meglio.”
Sconvolto, sconcertato,allibito. Non avevo abbastanza aggettivi per descrivere ciò che provavo in quel momento. Eppure con George vinco sempre quando facciamo a gara per chi dice gli aggettivi più strani.
Volevo e dovevo fare qualcosa. Come diavolo avevo fatto a non accorgermi di nulla per così tanto tempo?
Solo ora capivo quelle felpe a maniche lunghe.
Solo ora capivo quegli occhi persi.
Solo ora capivo quanto avesse bisogno di aiuto.
E sapevo chi rincarava la pillola per cui Hermione aveva fatto una stupidaggine del genere.
--Farò finta di nulla,per ora. Meglio non farla preoccupare.— pensai.
Cavolo, ero in ritardo. Prima ora saltata. Ma c’era qualcosa più importante di cui occuparsi.
 
 
 _HERMIONE_
Erano passati circa due giorni da quella conversazione nella stanza segreta. Cercavo di evitare qualunque tipo di contatto visivo e fisico con Fred. Ogni qual volta cercava di attaccare discorso quando eravamo da soli trovavo sempre una scusa per andarmene o più semplicemente facevo finta di non sentirlo. Odiavo quella situazione, ma cercavo di non darlo a vedere.
Dopo aver passato la terza notte insonne continuando a pensare all’espressione di Fred mi diressi verso l’ala sinistra del castello dove mi aspettava l’ora di Incantesimi. Stranamente arrivai in anticipo e iniziai a leggere uno dei miei libri . Iniziata la lezione la professoressa iniziò a spiegare alcune fatture per distrarre e colpire lievemente. Ero in banco da sola quando ad un certo punto si sentirono dei passi veloci, quasi una corsa. La porta si spalancò e apparve un ragazzo piegato in due che cercava di riprendere fiato.  Quello strano soggetto alzò la testa. Credo che i miei occhi siano usciti dalle orbite. Non potevo crederci. Fred.
Sapevo perfettamente che le nostre ore non coincidevano. Primo perché aveva un anno in più di noi,secondo non eravamo mai capitati nella stessa classe.
“Weasley, alla buon ora. Pensavo ti fossi dimenticato del tuo nuovo orario. Vediamo, forse vicino alla signorina Granger le tue medie si alzeranno” disse la prof.
La fulminai con gli occhi. Sorrisi per cortesia, ma dentro ribollivo come un vulcano attivo.
Fred mi sorrise. Un sorriso stupendo, rassicurante.  Arrossii.  Distolsi lo sguardo. Passò tutta la lezione a guardarmi.  Il mio stomaco si stava ribaltando. Ero a disagio. Continuavo a non capire cosa stesse spiegando l’insegnante e non riuscivo a prendere uno straccio di appunto.
Continuò così per tutte le ore della mattinata. Me lo ritrovavo a quasi tutte le mie lezioni, e anche se non eravamo in banco insieme mi guardava.
--Chissà cosa gli passa per quella testolina rossa--, pensai.
“Signorina Granger! Signorina Granger! Le ho posto una domanda! Ritorni dal mondo dei sogni per la barba di Merlino!” .Credo che il professor Lumacorno mi stesse chiamando da cinque minuti abbondanti.
Mi risvegliai dai miei pensieri.
“Mi scusi professore . Non credo di sentirmi molto bene ultimamente.” Il mio sguardo si posò per un attimo su Fred.
“Visto che non si sente bene esca dall’aula e vada dalla professoressa McGranitt che la stava cercando”.
Perfetto. Cacciata dalla lezione di pozioni. E per di più la preside mi cercava. Meraviglioso. Giornata perfetta direi.
Entrai nell’ufficio della preside che stava prendendo un te e discutendo con il ritratto di Silente.
“Professoressa,scusi, mi cercava?” dissi, senza voler disturbare quella conversazione tra vecchi amici.
“Ah volevo proprio lei signorina Granger.” Mi offrì una tazza di the che rifiutai gentilmente.
“So che lei è molto legata ai Weasley dopo la battaglia ad Hogwarts”.
E ci risiamo. Potrò mai vivere un secondo senza quei rossi nei paraggi?
“Bhe si, io e Ronald ci siamo molto legati e bhe...”,non sapevo perché voleva sapere della mia relazione con Ron, d’altronde erano ammessi incontri tra studenti.
“Certamente Hermione, ma ti ho convocata per un altro dei fratelli Weasley. “
La guardai interdetta e continuò il suo discorso.
“Vedi, le medie dei tuoi voti sono molto alte e pensavo che non ti sarebbe dispiaciuto aiutare qualcuno che ha più difficoltà di te.”
“Bhe, certo. Sa che non mi tirerei indietro per aiutare Ginny nelle materie in cui ha problemi.” Si mise a ridere.
“Oh miss Granger credo che lei non abbia capito. La persona che lei dovrà aiutare a recuperare i voti è Fred, Fred Weasley. Per lei non sarà di certo un problema immagino.”
Era convinta che io avrei accettato, e non mi aveva neanche dato fattori di scelta con quelle parole.
Non ebbi altra scelta.
“Certamente professoressa McGranitt”. Altro sorriso di cortesia.
“Minerva, mi chiami Minerva miss Granger. Benissimo. Inizierete da domani. Credo che la stanza sulla terza torre vada più che bene per studiare. Non avrete nessuno che vi disturberà lì.”
Appunto. Era quello il problema. Nessuno si sarebbe intromesso nei nostri discorsi e avremmo potuto parlare di tutto. Ero terrorizzata all’idea che potesse tirare fuori l’argomento di tre giorni prima.
-- Magari l’avrà dimenticato—cercavo di mentirmi da sola. Impossibile che Fred avesse dimenticato.
Feci per andarmene quando mi fermò per l’ultima volta.
“Hermione non sarà un problema che Fred abbia l’orario simile al tuo,vero? Volevo facilitare le vostre ripetizioni. Così potrai studiare e insegnare a Fred allo stesso tempo”.
“Nessun problema profess... Minerva”. Ci mettemmo a ridere come due vecchie amiche.
Inizio a pensare che diventare presidi porti i professori a diventare dolci con gli studenti, ad eccezione della Umbridge.
Uscii dalla presidenza e tirai un respiro profondo.
--Perché proprio a una Grifondoro? E per giunta a me? Non poteva affidarlo a una Corvonero un compito simile?—
Infatti. Poco dopo, a pranzo, scoprii da Ginny che sua madre aveva parlato con la preside che le aveva concesso dei “corsi di recupero” per i gemelli. Scoprii anche che George era stato affidato a Luna. Dopo cena mi decisi finalmente a rivolgere la parola a Fred. Avevo rimosso quel giorno dalla mia vita, ma non totalmente.  Sapevo che era successo,ma non riuscivo a combattere la realtà, non volevo. Non sapevo che cosa dirgli. Non sapevo da dove incominciare. Così quando lo vidi avvicinarsi iniziai ad andare nel panico più di quanto non lo fossi già. Tirai un respiro profondo.
“Hei Hermione senti..” . Ancora una volta non gli feci finire la frase.
“Domani, ore 16.50 dopo la lezione di Pozioni. Porta astronomia,inizieremo da quella.” Mi sorpresi di me stessa. Ero riuscita a formulare una frase di senso compiuto.
“Oh certo. C’è solo questo? Nient’altro da aggiungere?”. Lo vedevo. Mi pregava con gli occhi di parlargli, di sfogarmi, di dirgli quello che mi frullava in testa. Cercava di trovare nei miei occhi un qualcosa di indefinito. Forse però era solo una mia impressione. Comunque non volevo parlarne ne ora ne mai.
“Nient’altro”. Sorrisi. E mi voltai.
 
 
In camera c’era Ginny che cercava di studiare astronomia.  Entrai in camera sbuffando e mi rintanai in bagno per una doccia calda.
“Hei Herm! Cos’è, è vietato salutare ora?”
“Scusa . Vado in doccia. Giornata pesante”
“Vuoi parlarne?”
Aprii l’acqua calda. Buttai i vestiti per terra e entrai. Non avevo affatto voglia di parlarne. Non volevo essere un peso per lei. E dovevo mentirle ancora. Non potevo dirle cosa era successo.
Non ero il tipo da agitarsi per nulla. Erano delle semplici ripetizioni. Entravo, studiavamo e ognuno tornava nelle rispettive camere. Non avevamo tempo di discutere. Eravamo solo compagni di studio.
Volevo dare un pugno a qualcosa. Dentro di me continuavo a rifiutare questa situazione assurda.
Tutti i miei muscoli si rifiutavano.
Ma c’era poco da fare.
L’indomani avrei affrontato la realtà.
E avevo paura. Tanta paura.
Sentii la porta aprirsi. Mi voltai verso la parete. Il vapore dell’acqua copriva parzialmente il mio corpo.
“Hermione è tre quarti d’ora che sei sotto lì. Va tutto bene?”.
Scampata per poco.
“Certo, scusami. Mi ero persa nei miei pensieri”.
Peggiore scusa del mondo.
“Oh... capisco. Herm.. devo dirti una cosa”. Mi stupii quando disse quelle parole. Non mi aveva mai parlato con quel tono serio. E sinceramente mi aspettavo che Fred le avesse detto qualcosa su quel giorno.
“Dimmi tutto Ginny”
“Bhe, ormai sono passati alcuni mesi da quando sto con Harry. Io lo amo ma ho paura di non concedermi abbastanza...”
Presi il mio lungo accappatoio verde e senza uscire dalla doccia lo indossai.
“Cos’è ti vergogni?” mi disse.
“No. Ormai ho quest’abitudine da quando vengo a dormire da te.. ma tornando al discorso di prima..”Non le sfuggiva proprio nulla a quella volpe.
“Dovrei fare il primo passo?” mi disse guardandosi i piedi. Era evidentemente spaventata da questa nuova situazione. Mi avvicinai abbracciandola.
 “Rouge. non devi pensarci troppo. Lui ti ama. E non fa altro che dimostrartelo. Quando vedrà che tu sei veramente pronta farà lui il primo passo”.
Non ero la migliore persona a cui chiedere per un problema del genere. D’altronde ero vergine anche io e non ero mai andata oltre il bacio con Ron.
“Forse hai ragione. Mi sto preoccupando prima del tempo.” Ci mettemmo a ridere.
“Bhe Herm io vado da Harry”. Disse. E fece per andarsene quando la fermai con un dito in aria.
“Signorina Weasley sono vietati incontri tra studenti dopo l’orario di coprifuoco!”
Mi guardò sbalordita. Poi iniziò a supplicarmi.
“Herm non puoi farmi questo! Il Prefetto Perfetto Granger è tornato signori e signore! Dai dai dai daiiii! Ti supplico!” si inginocchiò davanti a me.
“Ahahahahaha Ginny cara ci caschi ogni volta! Certo che puoi andare scema! Farò finta di non aver visto niente.”
Prese la sua borsa e si smaterializzò nell’unico posto in cui sapeva arrivare tutta intera senza perdere pezzi di gambe o braccia.
Restai sola.  Gironzolai per la stanza alla ricerca della mia camicia da notte. Me la infilai, quando il mio sguardo cadde sullo specchio.
Mi avvicinai.
Guardai dentro. Non vedevo nulla di bello nella persona riflessa. Eppure ero io. E io non mi piacevo.
 
ANGOLO AUTRICE:
Ed eccoci qui con un nuovo capitolo della mia prima ff! Contenti di aver scoperto cosa c’era scritto sul foglio di diario della nostra piccola Granger? Bhè, in effetti sono stati scoperti particolari un po’..  delicati. In questa fan fiction ho voluto parlare di problemi  che si riscontrano al giorno d’oggi tra i giovani. Sinceramente non mi pento della scelta di parlare di sesso o autolesionismo. E Hermione rappresenta perfettamente l’immagine di quelle persone che possono sembrare forti fuori ma muoiono dentro. Per cui spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e continuerete a seguire la storia che si farà molto interessante nei prossimi capitoli! Ringrazio chi ha recensito la storia, chi l’ha messa tra le seguite,preferite ecc. A lunedì prossimo!
  
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